Sono d'accordo, Lambretta, con un paio di precisazioni.
1) Con un proiettore Leitz (dal P300 in su) e con un Colorplan (ancor meglio con un Super-Colorplan) proiettando "grande" (2x3m o giù di lì) le differenze "rilevanti" tra due immagini uguali scattate a diaframmi di "fascia" diversa sono ben percepibili.
Come lo sono col mio proiettore Rollei biottico e i suoi due Apogon Schneider.
2) Si riesce bene a valutare differenze anche sul piano-base del mio Durst AC 707 con Apo-Rodagon.
Il quale è sicuramente meglio corretto di un lentino Loupe, anche del migliore.
Nessun dissenso, naturalmente, sul resto.
Ciao !!!
1) Con un proiettore Leitz (dal P300 in su) e con un Colorplan (ancor meglio con un Super-Colorplan) proiettando "grande" (2x3m o giù di lì) le differenze "rilevanti" tra due immagini uguali scattate a diaframmi di "fascia" diversa sono ben percepibili.
Come lo sono col mio proiettore Rollei biottico e i suoi due Apogon Schneider.
2) Si riesce bene a valutare differenze anche sul piano-base del mio Durst AC 707 con Apo-Rodagon.
Il quale è sicuramente meglio corretto di un lentino Loupe, anche del migliore.
Nessun dissenso, naturalmente, sul resto.
Ciao !!!
Sono d'accordo, Lambretta, con un paio di precisazioni.
1) Con un proiettore Leitz (dal P300 in su) e con un Colorplan (ancor meglio con un Super-Colorplan) proiettando "grande" (2x3m o giù di lì) le differenze "rilevanti" tra due immagini uguali scattate a diaframmi di "fascia" diversa sono ben percepibili.
Come lo sono col mio proiettore Rollei biottico e i suoi due Apogon Schneider.
2) Si riesce bene a valutare differenze anche sul piano-base del mio Durst AC 707 con Apo-Rodagon.
Il quale è sicuramente meglio corretto di un lentino Loupe, anche del migliore.
Nessun dissenso, naturalmente, sul resto.
Ciao !!!
1) Con un proiettore Leitz (dal P300 in su) e con un Colorplan (ancor meglio con un Super-Colorplan) proiettando "grande" (2x3m o giù di lì) le differenze "rilevanti" tra due immagini uguali scattate a diaframmi di "fascia" diversa sono ben percepibili.
Come lo sono col mio proiettore Rollei biottico e i suoi due Apogon Schneider.
2) Si riesce bene a valutare differenze anche sul piano-base del mio Durst AC 707 con Apo-Rodagon.
Il quale è sicuramente meglio corretto di un lentino Loupe, anche del migliore.
Nessun dissenso, naturalmente, sul resto.
Ciao !!!
Gianni da nessuna parte ho scritto che un metodo è migliore dell'altro, ho parlato di affidabilità... infatti non ho scritto che in diaproiezione non si riesce ad apprezzare le differenze, perché non è vero, però è vero che per apprezzarle ci vuole un occhio allenato, che non tutti hanno... e per arrivare all'occhio allenato ci vogliono anni di pratica che non tutti hanno, quindi mi sta bene la tua precisazione, come mi sta bene ogni altra ulteriore precisazione... però quando la questione diventa soggettiva i limiti annessi e connessi sono chiari a più... per fortuna ognuno ha un suo gusto personale maturato sulle proprie esperienze e perché no sui propri vezzi... resto dell'idea che cercare di rendere "oggettiva" la fotografia è più doloroso che prendersi a mazzate sugli zebedei... il risultato è sempre lo stesso... discussioni infinite dove tutti hanno ragione e mal di testa a iosa a chi ci si infogna... poi ognuno il tempo lo passa come meglio crede... chi a discutere nei circoletti sugli mtf, chi in giro a fotografare... ai poster l'ardua sentenza...
Toh chi si rivede, una mia vecchia discussione.
Debbo dire che all'epoca non ebbe molto successo e nel frattempo ho capito il perchè.
Alla fine dei conti mi trovo d'accordo con l'idea di Peterson della suddivisione in tre classi, valida per quasi ogni situazione. Ovviamente starà ad ognuno di noi suddividere i diaframmi del proprio vetro nelle tre categoire ed i risultati potranno variare secondo le esigenze ed i gusti di ognuno.
In merito agli ultimissimi sviluppi che ha preso il 3d senz'altro non esiste un metodo migliore od universale per valutare la qualità di una foto anche perchè nel passaggio da supporto di acquisizione al media di rappresentazione esistono infinite variabili che portano a risultati difficilmente ripetibili in maniera costante. Personalmete comunque il mio metodo d'elezione è senz'altro la stampa dai 60/70 cm in su (forse perchè pur avendo un proiettore decente non ho un buon telo). Inoltre mi permette di confrontare il digitale con l'analogico.
Credo che alla fine dei conti l'importante sia trovare un proprio workflow e sopratutto un proprio "gusto", un po come per apprezzare un buon vino: la tecnica è importante ma quello che conta è l'avere affinato il palato attraverso innumerevoli degustazioni e non meno importante avere ben chiaro cosa il nostro palato gradisce di più.
Un saluto
M.
Debbo dire che all'epoca non ebbe molto successo e nel frattempo ho capito il perchè.
Alla fine dei conti mi trovo d'accordo con l'idea di Peterson della suddivisione in tre classi, valida per quasi ogni situazione. Ovviamente starà ad ognuno di noi suddividere i diaframmi del proprio vetro nelle tre categoire ed i risultati potranno variare secondo le esigenze ed i gusti di ognuno.
In merito agli ultimissimi sviluppi che ha preso il 3d senz'altro non esiste un metodo migliore od universale per valutare la qualità di una foto anche perchè nel passaggio da supporto di acquisizione al media di rappresentazione esistono infinite variabili che portano a risultati difficilmente ripetibili in maniera costante. Personalmete comunque il mio metodo d'elezione è senz'altro la stampa dai 60/70 cm in su (forse perchè pur avendo un proiettore decente non ho un buon telo). Inoltre mi permette di confrontare il digitale con l'analogico.
Credo che alla fine dei conti l'importante sia trovare un proprio workflow e sopratutto un proprio "gusto", un po come per apprezzare un buon vino: la tecnica è importante ma quello che conta è l'avere affinato il palato attraverso innumerevoli degustazioni e non meno importante avere ben chiaro cosa il nostro palato gradisce di più.
Un saluto
M.
Quando un crop è al 100 % ? Che ingrandimento deve avere ?
Tecnicamente quando un pisellino (per dirla alla Lambretta) del sensore corrisponde ad un pisellino del monitor.
In pratica quando sul programma che stai utilizzando (che sia Photoshop o che sia Nx o quant'altro poco importa) imposti lo zoom al 100%.
Una porzione di immagine si definisce crop.
a tutti