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Nikon 9000 Ed Problemi Di Scansione
earlybird
Inviato il: Mar 24 2010, 05:05 PM
QUOTE(contrastiurbani @ Feb 14 2010, 03:36 PM) *
Salve a tutti,
ho da poco acquistato un nikon 9000 ed lo utilizzo con nikon scan 4.0 su win 7 64b per negativi b/n.
ho notato su alcuni negativi, un problema come quello rappresentato sull'immagine in allegato.
una fascia superiore e una inferiore piu scura. qualcuno sa dirmi da cosa dipende e come si può risolvere?
grazie
antonio


Immagino che la versione software sia la 4.0.3.
Hai provato a togliere ogni "baffo" alle opzioni di scansione?
Il difetto si manifesta anche con i negativi colore e le dia?
  Forum: NIKON F 35mm e Scanner · Anteprima Messaggio: #1941484 · Risposte: 1 · Visite: 1.692

Digitalizzazione Dia
earlybird
Inviato il: Mar 24 2010, 04:57 PM
QUOTE(mdeiulio @ Mar 24 2010, 01:58 PM) [snapback]1941195[/snapback]
Ti ringrazio per la risposta.
Mi sto orientando per un laboratorio. Ho trovato ( San Marino ) una soluzione a 25 cent x dia.
Ho deciso di dargli una decina di Dia , diversificate per condizioni di luce e vedere che esce fuori.

Marco

grazie.gif

25 cent x2500 circa 650 euro:se aggiungi il 40-50% puoi trovarti un 5000+caricatore usati.
Altra soddisfazione.
Lascia perdere gli scanner piani: anche i migliori non reggono neanche lontanamente il confronto (ho provato tutto quanto sia possibile provare).
Tutto dipende da che qualità vuoi raggiungere.
Saluti
  Forum: NIKON F 35mm e Scanner · Anteprima Messaggio: #1941465 · Risposte: 4 · Visite: 2.327

Automazione Scansione Dia
earlybird
Inviato il: Mar 24 2010, 04:45 PM
QUOTE(dnapolimerasi @ Mar 23 2010, 11:57 AM) [snapback]1939773[/snapback]
Buongiorno a tutti.
Come molti di voi (ho spulciato qua e la nel forum) vorrei digitalizzare tutte le mie vecchie diapositive.

All'inizio volevo orientarmi sul coolscan V (l'unico abbordabile) usato. Pensavo di comprarlo, e poi rivenderlo per rientrare un po' nelle spese.

Poi ho avuto una idea. Qui in germania c'è un negozio che noleggia a prezzi ragionevoli i coolscan 5000 e 9000. Potrei prenderlo a noleggio, risparmiando e avendo un prodotto migliore, e scannerizzare tutto.

Ho una domanda:
Il processo sarà automatico?
Cioè, la mia idea è di mettere il caricatore con le dia e fare scansire tutto in automatico.
Poi solo successivamente mi metterei ad elaborare ogni foto in PP.

Quanto ci mettono a scansire? Ho letto di 20 secondi a dia, però vorrei sapere da chi ha usato questi scanner qual'è il tempo effettivo per avere una buona qualità (bisogna scansire a qualità massima?)

Infine, un file scansito quanto pesa?

Una volta che avrò trovato una risposta sarò in grado di capire se mi convenga noleggiare per diciamo 3-4 giorni lo scanner e scansire tutto in automatico in serie o meno.

Grazie a tutti


L'automatismo richiede obbligatoriamente il caricatore dedicato.
Per la massima qualità devi salvare in tif e non jpg e il file pesa 75 mb: infatti la scansione è all'incirca 6000x4000=24000 x 3 (RGB) = 72Mb.
Il tempo di scansione totale, senza alcun "baffo" sulle varie opzioni di elaborazione", è di circa 45 secondi. Se cominci a "baffare" puoi anche arrivare a 4-5 minuti per dia.
A seconda dei telaietti, nel caricatore stanno tra le 35 e le 45 dia: hai tutto il tempo per fare qualche altra cosa, ma devi stare nei paraggi, soprattutto agli inizi, perché esiste una curva di apprendimento per gestire senza errori il meccanismo di trascinamento del caricatore automatico.
Questa la mia esperienza su circa 8000 dia scansionate.
Divertiti! messicano.gif
  Forum: NIKON F 35mm e Scanner · Anteprima Messaggio: #1941448 · Risposte: 5 · Visite: 2.103

A Quando Un Nuovo Nikon Scan 5?
earlybird
Inviato il: Mar 9 2010, 05:22 AM
QUOTE(Lucabeer @ Feb 25 2010, 07:34 AM) [snapback]1909569[/snapback]
Stesse mie impostazioni... eppure i Kodachrome mi sono sempre usciti maluccio (molta grana, ombre chiuse, contrasto esagerato).

C'è da dire che tutti i miei Kodachrome sono del periodo 1991-1995... Non escludo che in anni precedenti la pellicola fosse sostanzialmente diversa, e quindi con diversi risultati in scansione.


Per non parlare di dia di 50 anni fa...
Dopo numerose prove scansiono con tutto sbaffato e poi lavoro in CameraRaw di CS4 da file tif.
  Forum: NIKON F 35mm e Scanner · Anteprima Messaggio: #1923409 · Risposte: 31 · Visite: 7.348

Scanner Diapositive
earlybird
Inviato il: Mar 8 2010, 05:08 PM
QUOTE(Gauguin @ Jan 28 2010, 04:24 PM) [snapback]1878584[/snapback]
Quindi se ho capito bene il super coolscan 900 oltre a costare uno sproposito non ha neanche il caricatore automatico?
Mi butto allora sul 5000, ma come faccio a trovarlo usato o nuovo?
E se lo trovo usato come non prendo fregature?
Grazie a tutti

Ho appena terminato di scansionare la raccolta mia e quella di mio padre, con circa 15000 dia e negativi 35 mm. Ho prima selezionato le migliori con un banale visore per diapositive, scartandone più della metà (tanto vale conservare i ricordi più belli, no?). Ho comprato il SuperCoolscan 5000 ED Nikon + caricatore e, con pazienza, ho terminato il lavoro da qualche giorno per un totale di 8000 e passa scansioni. Il caricatore è fondamentale: con 40 dia caricate (di più può incepparsi) sai di avere circa un'ora a disposizione per fare quello che vuoi. Attenzione: se spunti le varie opzioni che ti offre il pur ottimo programma proprietario di gestione il tempo si dilata logaritmicamente. Intendo le varie correzioni di graffi, polvere, luce, maschera di contrasto, ecc ecc. Utilizzando Photoshop, preferisco avere un master il più fedele possibile all'originale. Attenzione: hard disk capienti, perché ogni immagine occupa più di 70 mb. Nel mio caso sono arrivato a 600 Gb. Attenzione ancora: doppio HD, fisicamente diverso, per salvare giornalmente il lavoro.
Qualità del lavoro: molto alta.
Qualità della proiezione a monitor: molto alta. Io non so cosa abbiano visto i signori che denigrano la visione a monitor delle dia scansionate in tal modo. Io sono un maniaco della proiezione e posso assicurarti che ho proseguito il lavoro solo dopo averne controllata la riuscita su un monitor Full HD da 52 pollici.

Adesso, però, mi rimane l'archivio del formato 120: wacko.gif
Ho provato lo scanner Epson 6990: risultato buono ma non comparabile al Coolscan (l'impossibilità di mettere a fuoco fa la grande differenza). Per cui sarei orientato a comprarmi uno degli ultimi 9000 ancora a disposizione. Non l'ho comprato all'inizio sia perché non possiede il caricatore per dia sia perché non sapevo se avrei avuto la costanza di scansionare tutto l'archivio.

Ed ecco la proposta: se sei ancora interessato potrei venderti il mio.
A mia volta sono interessato ad un 9000: se qualcuno ne avesse una da vendermi eccomi qua.

Saluti
  Forum: NIKON F 35mm e Scanner · Anteprima Messaggio: #1922697 · Risposte: 23 · Visite: 13.448

Windows Seven
earlybird
Inviato il: Nov 4 2009, 05:46 AM
Ho appena installato Seven Ultimate 64: non ne vuole sapere di riconosce il mio 5000, né con il driver Nikon (per Vista) né con quello di Vuescan, che, in teoria, dovrebbe essere aggiornato a 7.
Sto pensando di sfruttare la possibilità di 7 Ultimate di girare in XP mode per poter utilizzare lo scanner.
Qualcuno ha già esperienza al riguardo?
Saluti.
  Forum: NIKON F 35mm e Scanner · Anteprima Messaggio: #1778022 · Risposte: 4 · Visite: 1.837

Da leggere: Nikon Scan 4.0.3 Per Windows Vista
earlybird
Inviato il: Oct 12 2008, 05:04 AM
QUOTE(edate7 @ Sep 8 2008, 12:01 AM) [snapback]1316493[/snapback]
...
Ti do per certo (lo uso io) che Nikon Scan 4.0.3 funziona benissimo su Vista a 64 bit,
...
Ciao
Edilio


A me, purtroppo, non funziona. Ho Vista Ultimate 64 su un pc recentissimo e vergine, con 8 Gb di ram, che non mostra alcun problema con altri programmi di scansione (Epson 4990). L'upgrade che ho scaricato si installa correttamente, ma, poi, non c'è verso di fargli vedere il mio Coolscan 5000.
Qualcuno ha suggerimenti, prima di passare a Vuescan?

Grazie e saluti

Enzo
  Forum: NIKON F 35mm e Scanner · Anteprima Messaggio: #1352803 · Risposte: 36 · Visite: 109.762

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 26 2006, 06:18 PM
QUOTE(acarodp@yahoo.it @ Sep 26 2006, 11:27 AM) [snapback]682956[/snapback]

............
No, ma... adesso mi viene un dubbio unsure.gif

Vincenzo tu intendi che si può produrre un BN da un sensore con microlenti e matrice di bayer RGB SOLO usando un FF e SENZA demosaicizzare?

L.


Ripeto ciò che ho detto: di molti sensori a colori esiste l'esatto ed identico corrispondente monocromatico, che si difrerenzia solo per l'assenza dei filtri colorati.
Nei sensori monocromatici si attua l'esatta corrispondenza pixel su pixel; non avviene nessuna interpretazione di matrice. Tutti d'accordo?
Adesso prendi lo stesso sensore, a colori, applica la stessa corrispondenza
e lascia perdere lo schema a matrice colorata. Applica il flat, o le correzioni stabilite dal costruttore, e i pixel filtrati dalle microlenti colorate si riaccenderanno della luce giusta.
Certo, come ho detto, l'ideale è un flat su luce bianca, ma anche su un azzurro o su un rosa non cambia molto: basta applicare un po' di stretching nell'istogramma e riaccendi il giusto punto di bianco (e di nero). E sfido qualunque occhio umano ad accorgersi del risultato.

Enzo
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #683597 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 26 2006, 06:04 PM
QUOTE(matteoganora @ Sep 26 2006, 09:44 AM) [snapback]682846[/snapback]

Fatemi capire una cosa però...

supposto che non me ne freghi niente della fisica quantistica, supposto che per fare una foto BN non devo necessariamente sapere cose come matrici di Bayer e altre cose utili più ad un ingegnere che a un fotografo, e riassumendo un po un discorso dagli indubbi contenuti tecnologici...

Capisco bene il tuo punto di vista e condivido il fatto che la capacità artistica non verrà mai battuta dalla pura capacità tecnica:ma, a parità della prima, vincerà chi avrà anche padronanza della seconda. So che sono argomenti noiosi per la maggior parte di chi ci legge, soprattutto perché vi si chiede di digerire argomenti un po' ostici senza aver introdotto i concetti che stanno alla base. E di questo mi scuso per primo.

QUOTE

Come faccio ad ottenere un buon BN, senza noise e con la gamma tonale più estesa possibile, in modo così da poterci lavorare sopra con la certezza di avere quanto più "materiale" da poter usare?

La gamma dei grigi non potrà mai superare la profondità dei canali colore: se questi sono ad 8 bit, avrai 256 toni di grigio, contro i 16 milioni e passa di colori possibili (perché nel B/N R=G=B )

QUOTE

Da quel che avevo capito ad inizio discussioni, Maio sostiene che Capture è il software che in conversione BN da la maggior gamma disponibile, superiore as ACR o altri software di conversione.

Dunque a voi chiedo, quale metodo, che non implichi software fai da te o metodologie troppo complesse, ritenete migliore?
E il BN on Camera? è uguale a quello ottenibile con Capture? migliore o peggiore?

Da un raffronto con i software in mio possesso, tra cui ACS, reputo Capture il migliore, se non altro perché è solo Nikon a conoscere cosa avviene esattamente nel passaggio del segnale attraverso il firmware, senza nulla togliere agli ingegneri delle softwarehouse legate a Nikon.

QUOTE

Infine a Stefano, per mia pura curiosità... più di una volta ci hai mostrato le immagini native del sensore, senza applicazioni di curve... per intenderci quelle tutte a quadrettini... c'è un modo per ottenerle? vorrei provare a farne un uso grafico/creativo.

grazie.gif

prova anche qui:
Cyanogen
E' un software professionale, di cui puoi scaricare una versione demo attiva per 30 gg.

Ciao

Enzo
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #683576 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 25 2006, 07:57 PM
QUOTE(acarodp@yahoo.it @ Sep 25 2006, 06:19 PM) [snapback]682217[/snapback]

Non so, io temo che l'uniformità debba essere MOLTO elevata per evitare che appaiano artefatti. Quindi un cielo azzurro andrebbe anche bene, non fosse che appunto è azzurro, il che mi fa sospettare che a valle delle microlenti produrrebbe un FF cromaticamente distorto o sbaglio? Mi vien fatto di pensare che se applichi un FF fatto su cielo azzurro attraverso un sensore colore, la sensibilità dei pixel blu apparirebbe falsamente elevata, e di conseguenza sarebbero falsamente "tagliati" quando dividi per il FF. O c'è qualcosa che non capisco? Il mio punto è appunto questo: tu HAI un sensore a colori, per cui per produrre un FF che non induca "filtraggi" spuri la luce usata per il FF dovrebbe essere neutra cromaticamente.

In questo thread stiamo parlando di ottenere il B/N da un sensore a colori.
Asserisco che non esiste bisogno di passare attraverso la decodifica colore e da questa ottenere il file luminanza che ci dà il B/N. Uno dei metodi per ottenere ciò è l'applicazione del FF. L'ideale certamente sarebbe una bella illuminazione bianca, ma non è strettamente necessario. Che differenza c'è tra catturare un flat da un cielo azzurro o una parete rosa? A noi non interessa la dominante cromatica, ma la risposta che forniscono i pixel coperti dai microfiltri colore. Il cielo azzurro farà raccogliere più segnale ai pixel B e molto meno agli R e G. Una parete rosa più agli R e meno ai B e G ecc ecc. Ma il nostro scopo è che il flat ci dica di quanto dobbiamo correggere la risposta di ogni pixel, che raccoglie solo fotoni, non dominanti, affinchè dia una uniformità di risposta. Qualcuno è in grado di dire, osservando una foto B/N se un grigio rappresenti un azzuro, piuttosto che un rosa o un verde? Nessuno, a meno che l'oggetto non sia noto (una pianta, un cielo...) Come la pecunia non ha odore, così il grigio non ha colore, nè dominanti.
Stiamo parlando di pixel, non di matrici di 4 pixel. E a livello di singolo pixel, il flat permette di ripristinare segnali che i filtri colorati hanno tagliato, perché rappresenta una mappatura dell'efficienza dei singoli pixel.

QUOTE

Non sarei poi d'accordo che per il BN il colore non serve. La resa di un BN è totalmente dipendente dalla risposta colore del sistema ottico, prova ne è che i filtri colorati sono stati sempre impiegati nella fotografia BN. Un grosso vantaggio del BN digitale è proprio che ti porti dietro i colori fino alla postproduzione, e puoi decidere cosa farne a posteriori.

Stavo parlando di come poter ottenere un B/N da un sensore a colori, non dell'effetto artistico indotto dai filtri. Forse non mi sono spiegato bene.

QUOTE

Il motivo per cui in astronomia si eseguono i flat sul cielo è anche che il cielo del crpuscolo è una delle cose più uniforme che puoi trovare, e lì l'uniformità è fondamentale. La questione delle torsioni è relativa: ogni posa sarà fatta a puntamenti diversi tra loro e diverso da quello sul twilight... non credo che tu possa correggere in tal senso. L'uso delle lampade di calibrazione, direi, è giustificato soprattutto dalla necessità di eseguire flat di sistemi ottici che non possono fare flat di cielo (es. spettrografi).

L.


Altro metodo per ottenere il flat in osservatorio è quello di riprendere una parete o di porre una light-box davanti alla lente frontale. Io seguo sempre la regola di non muovere mai lo strumento. E non ho lampade calibrate. Uso led calibrati per controllare la banda dei filtri dicroici. Non ho esperienza di spettrografi.
Per fortuna, ripeto, con la nostra Nikon a tracolla non è poi difficile trovare una qualunque superficie omogenea per ottenere un flat.

Al dilà del discorso B/N, ricordiamoci, anche il campo principe dell'applicazione del flat: vignettatura e polvere.

E.F
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #682360 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 25 2006, 04:55 PM
QUOTE(acarodp@yahoo.it @ Sep 25 2006, 05:33 PM) [snapback]682135[/snapback]

Mah, io penso che non se ne parli perché nessuna DSLR lo fa. Inoltre non è propriamente facile produrre un FF decente. In astronomia di solito ce la si cava con i FF sul cielo del crepuscolo, cosa non molto pratica per impieghi di fotografia "normale". Oppure devi avere una lampada di calibrazione, il che però è ancora meno pratico.
E neppure puoi fare un FF una volta per tutte se come dici tu vuoi che sia "con la stessa configurazione ottica" perché ovviamente dovresti farlo per ogni foto, con lo stesso obiettivo, focale (se è uno zoom) e diaframma. Se si facesse, avresti il vantaggio non da poco di eliminare qualsiasi vignettatura.
Poi non sono sicuro di capire cosa intendi con "non c'è bisogno di interpretare la matrice di bayer"... potresti spiegarlo meglio?

Ciao

L.


Per il flat basta qualunque superficie omogenea, con luminosità equamente distribuita: una parete, un muro, un telo ben teso, un cielo uniformemente azzurro o uniformemente velato. Non sono necessarie luci calibrate. Il concetto del flat è che la stessa quantità di luce deve cadere su tutti i pixel: quale sia la fonte della luce poco importa. In astronomia il flat è più critico, perché uno spostamento importante del telescopio produce facilmente microdeformazioni di ottiche che arrivano a pesare anche decine di chili: ecco perché si cerca di sfruttare il cielo, anche notturno, o marchingegni particolari, proprio per non muovere il telescopio. Le nostre macchine "terrestri" ci permettono di fare ciò che vogliamo.

Per ottenere il B/N il colore non serve: la matrice di Bayer ( o altre) ha solo lo scopo di filtrare il colore nelle sue componenti fondamentali: sotto le microlenti colorate della matrice i pixel sono tutti uguali. Se il nostro scopo è ottenere il B/N, basta leggere i pixel ed equalizzarne l'efficienza quantica alterata dai filtri colorati. La codifica in colore non serve.

Ciao

E.F.
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #682172 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 25 2006, 04:35 PM
QUOTE(margior @ Sep 23 2006, 04:31 PM) [snapback]680138[/snapback]

Leggo con interesse...

Mi viene da osservare che in Photoshop il metodo cosiddetto Lab che consente di lavorare sul canale della luminanza esiste da tempo.

Ho sempre supposto che la compensazione dell'esposizione fatta prima dell'apertura del raw in fondo non sia altro che "un agire sul canale della luminanza", quindi mi sono sempre chiesto se ci sono differenze tra l'operare prima (parlo sempre di photoshop, quindi camera raw o plugin) o dopo passando da rgb a lab e tornando poi a rgb.

Passare da rgb di un raw 16 bit a lab, lavorare sul canale della luminanza ed estrarre il canale permette appunto una "alternativa" conversione B/N ma non capisco se ci sono "sostanziali" differenze rispetto a quanto qui prospettato.


Il Lab (che, per chi non lo sappia, non ha niente a che vedere con laboratorio, ma vuole significare canale L, asse a e asse b ) è una diretta derivazione del sistema Hsl (hue, saturation, luminance, cioè tinta, saturazione e luminanza).

Il sistema RGB viene rappresentato con un cubo, di lati R,G,B rispettivamente, nel quale l'origine rappresenta il nero e il vertice diagonalmente opposto il bianco.
Immagina di aver ottenuto un'immagine troppo rossa: la risposta logica sarebbe di ridurre il canale del colore rosso. In questo modo, però, per mantenere la luminosità totale dell'immagine, siamo costretti ad alzare il livello dei canali verde e blu, introducendo altre dominanti.
Il cervello umano, in più, non ragiona in termini RGB, ma interpreta il Colore di base (rosso, verde, blu, viola...), la Saturazione ( celeste, azzurro chiaro, azzurro, blu, blu scuro) e la Luminosità, come somma totale della luce ricevuta. In altre parole, il nostro cervello ragiona nel sistema HSL.
Questo viene rappresentato come un cilindro, il cui asse è la Luminanza, con valori che rappresentano toni di grigio, con R=G=B. Il raggio del cilindro, che è unitario, cioè va da 0 ad 1, rappresenta la saturazione (una saturazione del rosso di valore pari a 0,7, cioè il 70%, significa più o meno un rosa intenso). H (il colore ) viene rappresentata da un angolo identificato lungo la circonferenza del cilindro: il Rosso puro è 0°, il Verde puro 120°, il Blu puro 240°. Il Ciano, complementare del Rosso, è diametralmente opposto (180°) e così via.

Il sistema Lab è un miglioramento semplificativo del sistema HSL: in questo, per identificare un punto all'interno del cilindro, abbiamo bisogno di riportare l'altezza L, il raggio percentuale e un angolo, con tutte le complicazioni del caso. Nel Lab il punto viene identificato dall'altezza L e da due coordinate cartesiane, a e b. Il sistema Lab, inoltre, corregge, anche, un difetto del sistema HSL: in questo, se S è grande, una piccola variazione di H produrrà effetti eclatanti, mentre, nel caso opposto, l'occhio percepirà poco o nulla. Nel sistema Lab, invece, le variazioni di crominanza sono sempre identiche in resa visiva.

Come vedi, nel Lab e nel HSL, qualunque variazione cromatica non influenzerà mai la Luminanza, perché lavoriamo sempre sulla stessa fetta del cilindro. E, reciprocamente, qualunque intervento sulla luminanza non potrà mai influenzare la Crominanza.

Per concludere, ogni elaborazione tesa a ridurre il rumore, migliorare il dettaglio o filtrare l'immagine, deve passare esclusivamente per il canale L del Lab. Solo al termine, agendo sulle componenti a b, modificheremo il colore.

E.F.
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #682141 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 25 2006, 03:34 PM
QUOTE(StefanoBonfa @ Sep 23 2006, 07:30 PM) [snapback]680262[/snapback]

E poi, diamo a Cesare quel che è di Cesare... il BN con un sensore espressamente costruito per il colore... ma dai !
Per me è solo un gioco... niente a che vedere con il BN su sensori monocromatici e infinitamente lontano dal BN su pellicola. wink.gif


Mettiamo da parte per un attimo Nikon, Capture, firmware ecc ecc.
Qual è la differenza tra un sensore monocromatico ed uno a colori?
La presenza del colore sulle microlenti, che ambedue posseggono.
Quando i sensori vengono letti, escono identici segnali elettrici, seppur di livello diverso, a parità di sorgente e di tempo di integrazione.
Il che significa che le immagini in questa fase apparirebbero in toni di grigio per ambedue i sensori. Quella proveniente dal sensore a colori mostrerebbe chiaramente la geometria del mosaico della matrice di Bayer (o altra): cosa fare?
Si può scegliere tra due possibilità:

a )- si possono applicare i correttivi dichiarati dal costruttore relativi alla perdita di efficienza quantica dei filtri colorati. La matrice di Bayer è semplice ed efficace: coordinate x,y pari= filtro R, coordinate dispari=filtro B, coordinate x pari e y dispari (e viceversa) = filtri G. In tal modo si può ricostruire con buona approssimazione il file luminanza. Dico buona perché non possiamo essere sicuri dello standard costruttivo su una serie di migliaia di esemplari di wafer.

b )- si applica sua maestà il Flat Field, creato con la stessa identica configurazione ottica, che fornirà la chiave dell'equalizzazione dell'efficienza quantica dei vari pixel. L'applicazione del flat ha il vantaggio, anche, di non creare "rumore", a differenza di qualunque altro metodo di "normalizzazione" del raw. Io sono sempre più meravigliato di quanto poco si parli in questo forum (e sulle riviste di settore) del Flat, che è il cardine imprescindibile della fotografia digitale.
Con il Flat non c'è alcun bisogno di "interpretare" la matrice di Bayer: ogni pixel un punto spaziale con un suo valore di grigio.

Lo svantaggio del sensore a colori è la sua minor effìcienza quantica rispetto al suo confratello monocromatico e, quindi, la necessità di un maggior tempo di integrazione per raccogliere lo stesso segnale.

Nelle fotocamere digitali astronomiche a colori, la conversione a colore è l'ultima fase del processo di post-produzione: prima si lavora solo sui segnali provenienti dai sensori, mono o a colori non fa alcuna differenza.
Addirittura esistono due fotocamere, le Starlight MX5 e MX5C, nelle quali i due sensori sono intercambiabili, in quanto l'unica differenza tra uno e l'altro è la presenza della matrice colore.

Tornando a Nikon, se questa asserisce determinate cose, io, da cliente, devo crederci: altrimenti mi rivolgo ad altri costruttori. L'unica cosa che mi manca, e non solo da Nikon, la possibilità di bypassare totalmente il firmware, cioè di ottenere la copia fedele su file di ciò che è uscito dal convertitore analogico-digitale: semplicemente, mi piacerebbe avere la possibilità di prendermi cura personale delle mie immagini.

E.F.
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #682053 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 22 2006, 04:18 PM
La Luminanza esprime la pura somma dei canali R+G+B.
A riprova, alcune tecniche di ripresa utilizzano file separati ( L,R,B ) per ottenere il canale G, che è pari a G= L-(R+B ) (oppure B=L-(G+R) o R=L-(B+G). Certamente, per misure fotometriche scientifiche, non esiste nulla di meglio del puro sensore B/W, ma, in ogni caso, i risultati non si discostano di molto.
A patto, però, che tassativamente siano state o osservate o tenute in conto le regole del campionamento, perché, altrimenti, l'algoritmo di traduzione della matrice Bayer fornirà risultati errati: per spiegarmi, se il più piccolo punto risolvibile dall'obiettivo si diffonde esattamente sulla matrice di 4 pixel...
RG
GB
i calcoli della luminanza saranno esatti.
Se si diffonde su una matrice tipo...
BGBG
GRGR
BGBG
GRGR
avremo la matrice centrale RGGB, circondata da elementi singoli di matrici limitrofe. Come si regola un software "normale" in questo caso? Continuando a leggere esclusivamente la matrice centrale ed attribuendo alle matrici periiferiche valori che non appartengono loro; matrici periferiche che, a loro volta, influenzano la lettura della matrice centrale.

Tradurre una matrice di Bayer senza sapere quale sia stata l'accoppiata apertura-focale produrrà sempre risultati alterati: dove? Nei grigi in fase di demosaicizzazione.
Visti i risultati che si ottengono dal software proprietario, a differenza di altri programmi, anche professionali, sono certo che viene tenuto in gran conto il valore del campionamento, calcolandolo sui dati in arrivo dall'obiettivo.

Per fare un po' di prove basta riprendere a distanza il classico led bianco su fondo scuro ed applicare all'immagine il calcolo della PSF (point spread function) e della conseguente FWHM: se il 70% della luminosità si concentra su un'area di 2x2 pixel, apertura e focale dell'obiettivo sono perfette in rapporto alle dimensioni del pixel del sensore. Altrimenti siamo fuori campionamento ( sovra o sottocampionamento). In questo caso ci si allontana (o ci si avvicina) al led e si studiano i risultati ottenuti.
E' un metodo un po' empirico ma valido per poter poi sostituire al led un fiore e spremerne ogni minuto dettaglio: campionamento, luminanza e fuoco sono termini inscindibili ai fini dell'alta risoluzione.

E.F.
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #679178 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 20 2006, 07:29 PM
Concordo totalmente con Maio.
La mia opinione è che il fotografo digitale debba cercare di ottenere elettronicamente una rappresentazione quanto più fedele possibile di quanto l'obiettivo e il sensore abbiano catturato. In post-produzione, poi, potrà sbizzarrirsi nell'ottenere effetti particolari.

Per dare solo una pallida idea della potenza e della versatilità del file luminanza "puro" permettetemi di portare l'esempio di ciò che succede quando utilizziamo uno dei filtri più diffusi in post-produzione: parlo dello sharpening (o nitidezza che dir si voglia).
Non mi addentro nella spiegazione matematica e cerco di fornire solo la base teorica.

Immaginiamo di fotografare, a discreta distanza, un led bianco su un fondo completamente nero e di trovarci in condizioni perfette: nel vuoto, con sistemi ottici privi di qualsivoglia difetto, senza alcun tipo di "rumore", ecc ecc.
Con messa a fuoco perfetta, nella regione centrale del file luminanza (B/W) dovremmo aspettarci una tale sequenza numerica ideale, dopo aver "ripesato" i valori RGB dei microfiltri:

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 9 9 0 0 0 0
0 0 0 0 9 9 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Lo zero rappresenta il nero, il 9 la presenza di luce. I 9 sono quattro sia per rappresentare la matrice
RG
GB
sia perché in condizioni ottimali il più piccolo punto luce risolvibile deve coprire 4 pixel. Ho scelto il 9 perché è ad una sola cifra e permette di mantenere lo schema geometrico nell'esempio.

Ora sfochiamo un poco e fotografiamo. Ciò che otterremo sarà probabilmente questo:

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 1 2 2 1 0 0 0
0 0 0 2 4 4 2 0 0 0
0 0 0 2 4 4 2 0 0 0
0 0 0 1 2 2 1 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

cioè un punto luce che non è più un punto ma un piccolo disco, che copre 16 pixel, con luminosità media diminuita e disuniforme (ma di luminosità totale pari alla prima immagine!)

Il motore matematico che sta alla base del filtro di sharpening confronta ogni pixel dell'immagine con quelli distanti 1 pixel, 2 pixel...a seconda della "forza" che scegliamo, applica una determinata matrice matematica e, alla fine, produce un risultato probabilmente simile a questo:

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 1 1 0 0 0 0
0 0 0 1 7 7 1 0 0 0
0 0 0 1 7 7 1 0 0 0
0 0 0 0 1 1 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

In pratica, il punto luce è meglio definito; l'esempio fa notare, però, che difficilmente si può ottenere la perfezione, pur in un contesto così semplice.
Questi calcoli vengono eseguiti per ognuno dei milioni di pixel che affollano i nostri sensori.

Se lavoriamo con il file luminanza puro, tutte le matrici di calcolo vengono applicate a semplici toni di grigio, linearmente, senza tenere conto della matrice colore RGGB.
Provate ad immaginare, ora, cosa succede quando chiediamo di applicare uno sharpening ad un'immagine a colori, nella quale è obbligatorio tenere in conto lo schema colore: finisco sempre per meravigliarmi dei risultati ottenuti, a normale ingrandimento. Perché, se ingrandissimo 3,4,5 volte l'immagine, potremmo facilmente notare sbavature e imprecisioni di colore, soprattutto sui bordi dell'oggetto di nostro interesse (quegli 1 che circondano i 7).
Anche nel file colore "ritradotto" dal file luminanza noteremo imprecisioni, ma molto più fini e meno appariscenti (la perfezione non è di questo mondo, almeno finché non avremo a disposizione le camere a 3 sensori...).

Quanto sopra è solo un insignificante esempio di quanto sia fondamentale elaborare solo sul file luminanza e sul file luminanza puro, cioè non filtrato dalla camera: esempio un po' raffazzonato, ma sono certo che i cultori delle convoluzioni spaziali mi perdoneranno le volute semplicità ed incompletezza.

Enzo Franchini
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #676799 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

B&W con D200
earlybird
Inviato il: Sep 19 2006, 05:22 AM
Un grande grazie a Giuseppe Maio per aver "introdotto" l'argomento chiave della fotografia digitale: il file luminanza.
Viene chiamato così, ma, in realtà, dovrebbe essere semplicemente chiamato "il file", perché è l'unica immagine che esce dal sensore.

Ogni operazione di post-produzione, inerente alla qualità ottica dell'immagine (riduzione del rumore e nitidezza in primis), dovrebbe essere eseguita solo ed unicamente sul file luminanza. Poi, a risultato ottenuto, far intervenire la traduzione in colore: perché solo di questo si tratta. Il software assegna alla posizione di un pixel la presenza di un filtro ottico R o G o B, ne legge il valore, gli dà un "peso" all'interno della matrice Bayer RGGB e fornisce i dati RGB per ogni singolo "punto" dell'immagine. Le immagini che elaboriamo non hanno pixel, ma punti. Faccio questa distinzione perché la parola inglese "pixel", che sta per "picture element", cioè elemento del quadro, può trarre facilmente in inganno il neofita o il meno esperto, perché eguaglia linguisticamente i pixel del sensore a quelli del monitor. Quando osserviamo un punto colore di un'immagine a monitor, stiamo osservando "l'amalgama" di 4 pixel del sensore. Nel colore non esiste corrispondenza tra pixel del sensore e punti sul monitor. Nel file luminanza, invece, sì: l'immagine a monitor è l'esatta riproduzione di ciò che il sensore ha catturato.

Matrice di Bayer: perché RGGB e non RGB?
La risposta che si legge è sempre quella che recita che l'occhio umano è piu sensibile al centro banda dello spettro visibile, quella dei 550 nm, cioè del Verde. Questa risposta spiega solo perché è duplicato il canale G e non quelli R o B, non perché sia duplicato un canale (in fondo basterebbe raddoppiare il valore letto nel G).
Diamo insieme un'occhiata allo schema seguente:
RGRGRGRGRGRG
GBGBGBGBGBGB
RGRGRGRGRGRG
GBGBGBGBGBGB

Poiché un punto luce deve cadere su quattro pixel nelle due dimensioni (2x2) (altrimenti non avremmo alcuna informazione colore) se noi applichiamo in qualunque modo si voglia una matrice di 2x2 pixel allo schema otteniamo sempre la ripetizione RGGB, cioè 1 R +2G +1B.


Quanto sopra mi permette ancora di ribadire, a rischio di essere noioso, la capitale importanza del flat field, cioè l'equalizzazione del segnale proveniente dai pixel del sensore. Ma qui andiamo fuori tema.

Un saluto a tutti

Enzo Franchini
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #674696 · Risposte: 79 · Visite: 14.253

Reflex Digitali E Per Drive
earlybird
Inviato il: May 8 2006, 04:09 PM
QUOTE(enricobruno @ May 8 2006, 03:56 PM)
Domanda per Admin ed esperti: e' possibile collegare a qualche modello di Dreflex Nikon attuale una per-drive direttamente, in modo da poter scaricare tutto il contenuto della card sul supporto rimovibile?
Io credo di no, ma pensate la comodita' (almeno in assenza di rete Wi-Fi e relativi trasmettitori WT - xx): si potrebbe svuotare la card e contestualmente si potrebbero trasferire su computer, palmtop ed altro le immagini apena scattate.
[right][snapback]533771[/snapback][/right]


Forse non ho capito, ma non fai prima a mettere la card in un lettore di card e leggerla direttamente dal pc, in tempi notevolmente inferiori?

Se non ho capito, ti pregherei di chiarire.

Enzo Franchini
  Forum: Accessori · Anteprima Messaggio: #533794 · Risposte: 5 · Visite: 1.487

Citazioni Messaggi E Immagini
earlybird
Inviato il: May 5 2006, 05:17 AM
Bel lavoro, di grande utilità anche per gli esperti (esiste sempre qualcosa da imparare).

Posso aggiungere un consiglio personale?
Prima di spedire, utilizziamo Anteprima per controllare gli errori di battitura: ritengo ciò non solo una questione estetica, ma anche una forma di rispetto verso chi si premura di leggerci.

Enzo Franchini
  Forum: NIKON SUSHI BAR · Anteprima Messaggio: #531186 · Risposte: 39 · Visite: 11.037

Illusioni....
earlybird
Inviato il: May 5 2006, 04:53 AM
Guardate queste...

Teatro Saint George di Parigi: la prima è anamorfica, la seconda reale.

Enzo Franchini
  Forum: NIKON SUSHI BAR · Anteprima Messaggio: #531184 · Risposte: 12 · Visite: 2.519

Risoluzione Reale
earlybird
Inviato il: May 2 2006, 06:13 PM
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 30 2006, 11:03 PM)
... nelle prove viene riportata la risoluzione reale della macchina testata. Per esempio per la Coolpix S4 sono 1.430 x 1.203 punti!

...
[right][snapback]526225[/snapback][/right]


A quanto perfettamente spiegato da LED66 vorrei far notare che questi test si riferiscono alla qualità dell'obiettivo e al lavoro svolto dal firmware. Il sensore, poveretto, non può subire alcun test di risoluzione. Registra ciò che l'obiettivo gli invia e ciò che restituisce viene interpolato (spesso extrapolato) dal firmware.

Enzo Franchini
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #528180 · Risposte: 21 · Visite: 3.449

D70s E Pixel Colorati
earlybird
Inviato il: Apr 26 2006, 05:37 AM
QUOTE(Brady @ Apr 26 2006, 12:20 AM)
Buona sera a tutti... e fra poco buona notte....

Di ritorno dalla mia serata ecco che mi sono apprestato a fare un paio di scatti fuori dalla finestra. Due scatti, f10, esposizione circa 3 minuti, uno con riduzione rumore pose lunghe e l'altro senza. Il risultato??? Beh, direi che è interessante: nella foto senza riduzione rumore (norid.jpg), nulla di anomalo, mentre in quella con riduzione rumore pose lunghe (rid.jpg), una miriade di coriandoli colorati...!!!  blink.gif .... hmmm.gif ...

Credo si possa perciò concludere che il problema è proprio l'opzione di riduzione del rumore per pose lunche, no!? Voi cosa dite?

Ma allora questa riduzione rumore per pose lunghe a cosa serve se finisce poi per far comparire dei difetti che in realtà non esistono???

Se qualcuno di voi avesse voglia di provare a fare due scatti sarei curioso di sapere se ottiene gli stessi risultati. Bastano due foto con esposizione 2-3 minuti, una con riduzione rumore e l'altra senza.
Per quanto riguarda il bagliore violaceo in prossimità dell'angolo in alto a sinistra della foto, del fatto che si tratta di un surriscaldamento in prossimità del punto di alimentazione del sensore, lo avevo letto pochi giorni fa su una discussione di questo forum... Direi che anche questo, a parte le cause, è un difetto piuttosto fastidioso e che un po' lascia perplesso e demoralizzato...
[right][snapback]520277[/snapback][/right]

Ciao Brady,
il bagliore nell'angolo è tipico di moltissimi sensori Sony (e non solo): viene chiamato fenomeno di elettroluminescenza, anche, se, in realtà, è una definizione un po' ..allargata, perché non è una conversione di energia elettrica in energia luminosa. Semplicemente l'amplificatore, posto vicinissimo ai registri di lettura per evitare al massimo interferenze, lungo il percorso, sui debolissimi voltaggi provenienti dai pixel, emette calore e questo calore influisce sulla corrente di buio dei pixel ad esso più vicini, in quantità inversamente proporzionale alla distanza. Il fenomeno si innesca durante l'esposizione (infatti è sempre più visibile con l'aumentare di questa): quindi non hanno torto quelli che dicono che è dovuto all'alimentazione, a patto di specificare che si parla dell'alimentazione dell'amplificatore e non di tutto il circuito.
Il fenomeno non è evitabile, è perfettamente correggibile in post produzione e non è un difetto della tua macchina.

Bisogna porre un confine: esposizioni inferiori al secondo e quelle superiori. In quest'ultimo caso si entra in un altro mondo, dove io non lascio nulla al firmware. Esposizioni superiori al secondo indicano sicuramente situazioni particolari e come tali devono essere considerate, cioè pensarle in termini di sottrazione di un dark frame appropriato e di applicazione di un flat come si deve.

Non trovo spiegazione alla notevole disparità visiva dei risultati nelle due ultime foto inviate (in jpg!): posso pensare a qualche problema di settaggio ma siamo già in troppi a dar fiato alle tonsille a volte a sproposito. Meglio aspettare la risposta di LTR.

Fammi sapere il responso, grazie

Ciao

Enzo
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #520295 · Risposte: 21 · Visite: 6.383

D70s E Pixel Colorati
earlybird
Inviato il: Apr 25 2006, 02:45 PM
QUOTE(Brady @ Apr 25 2006, 12:05 PM)
Grazie Vincenzo, è la spiegazione che mi davo anche io... purtroppo...

Ho appena provato a fare degli scatti per vedere cosa succede...

1) Con tappo obiettivo (quindi assenza di luce), esposizioni: 30s, 1min, 1.5min, 2min, 3min, 4min. Non si nota alcun pixel anomalo! L'unica cosa che si vede leggermente è quel famoso bagliore violaceo in alto a sinistra (mi pare di aver capito sia dovuto al riscaldamento del sensore in prossimità del punto di alimentazione, no!?).

2) Senza tappo obiettivo, con foglio bianco a 10 cm, f10, esposizioni: 30s, 1min, 2min, 3min, 5min, 8min. Rimango sopreso in quanto anche in questa occasione non si nota nulla di strano: nessun pixel anomalo...  hmmm.gif  ????

Stasera provo a fare dei notturni così vediamo che succede...
[right][snapback]519635[/snapback][/right]


Ciao Brady.

Nella situazione del punto 1 si noterebbero solo gli "hot pixel", cioè i pixel "caldi": quindi è giusto il risultato che ottieni.

Mi meraviglio del risultato del punto due: l'unica spiegazione è che il firmware abbia provveduto, come in teoria fa sempre, a riparametrare la risposta dei pixel.
Hai cambiato qualche parametro? Hai resettato la macchina?

Enzo
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #519713 · Risposte: 21 · Visite: 6.383

D70s E Pixel Colorati
earlybird
Inviato il: Apr 25 2006, 05:45 AM
QUOTE(Brady @ Apr 24 2006, 04:48 PM)
Salve a tutti!
Sono nuovo del forum e anche di Nikon. Ho acquistato la mia prima Reflex poche settimane fa, una Nikon D70s.

Una settimana fa, ho provato a fare degli scatti notturni con esposizioni lunghe e quando ho guardato il risultato sono rimasto abbastanza perplesso: le foto scattate con qualsiasi tempo di esposizione inferiore ai 30 secondi (anche di giorno) non presentano problemi, mentre i due scatti che ho provato a fare utilizzando il telecomando e con esposizioni di 3 e 5 minuti, presentano una grande quantità di pixel "anomali" verdi e rossi sparsi in tutta la foto.  blink.gif

Non mi spiego a cosa siano dovuti, anche perché sono davvero molto evidenti nel contesto della foto. Non si tratta di rumore digitale.
Poi non mi spiego per quale motivo si vedano nelle esposizioni da 3 e 5 minuti, mentre non si noti nulla nell'esposizione da 30 secondi.
Inoltre, questi pixel anomali risultano nella stessa posizione in entrambe le foto ma non mi danno la parvenza di essere dovuti a polvere o sporco.

Qualcuno saprebbe gentilmente spiegarmi qual'è la causa di questo disturbo e si tratta di un difetto del sensore?
Nelle foto in allegato ho evidenziato la presenza dei pixel anomali
[right][snapback]518939[/snapback][/right]


Non è rumore di buio perché il difetto è ripetitivo e i pixel interessati sono sempre gli stessi.
Non sono granelli di polvere perché risulterebbero con qualunque tempo di esposizione.
Non sono "pixel freddi" perché riescono a raccogliere il segnale luminoso.
Si tratta di pixel parzialmente "freddi", cioè che non raccolgono la luce oltre un certo valore.
E' un difetto che rientra nel cosiddetto grado estetico di un sensore, cioè la valutazione della omogeneità dei pixel. Si esprime con un numero che va da 0 (il migliore) in su (con valore scalarmente peggiorativo). E qui interviene un po' di confusione, perché la definizione del grado zero varia da produttore a produttore: per alcuni il grado zero rappresenta la totale assenza di pixel difettosi, per altri un numero ben definito di questi. Le specifiche Sony seguono questa seconda posizione.
Il difetto è totalmente eliminabile con Capture, però penso che sia meglio che tu faccia giudicare i file dal servizio assistenza, che potra valutare se il tuo sensore corrisponde alle specifiche di produzione. Utile sarebbe produrre più immagini di una superficie bianca omogenea, con diversi tempi di esposizione: serve a valutare a quale livello di raccolta di luce quei pixel inizino a mostrare il difetto.

Enzo Franchini
  Forum: NIKON DIGITAL REFLEX · Anteprima Messaggio: #519448 · Risposte: 21 · Visite: 6.383

[DSLR] - Messa A Fuoco O Nitidezza ?
earlybird
Inviato il: Apr 22 2006, 06:28 PM
QUOTE(Artephoto @ Mar 2 2006, 07:53 PM)
Scusa la mia poca cultura sull'argomento cosè questo valore ADU? hmmm.gif
[right][snapback]458790[/snapback][/right]


Come prima cosa mi scuso di non aver notato la tua domanda e di risponderti, conseguentemente, in grave ritardo: capita quando i neuroni della memoria cominciano a zoppicare...

A.D.U. è l'acronimo di Analog-Digital Unit, Unità analogico digitale, il cui valore abbraccia un'escursione numerica che va da 0 al limite di risoluzione del convertitore analogico digitale.
Più semplicemente, in ogni pixel, al termine dell'esposizione, troviamo un numero di elettroni proporzionale alla quantità di luce che il pixel stesso ha raccolto. Dai circuiti elettronici della camera questi elettroni vengono convogliati verso il Convertitore Analogico-Digitale, che è un circuito integrato che provvede a trasformare una tensione (generata dagli elettroni) in una quantità numerica che il computer possa capire. Questi convertitori possono essere a 8, 10, 12, 15, 16...bit, il che significa che possono suddividere un segnale in entrata rispettivamente in 256, 1024, 4096....65536 parti (o unità). Queste unità si chiamano ADU.

Interessante è il cosiddetto gain del convertitore, che indica quanti elettroni sono rappresentati da una singola ADU: se un pixel potesse raccogliere al massimo 50000 elettroni e il Convertitore fosse a 12 bit (4096 ADU), avremmo un gain di 50000/4096= circa 12 elettroni/ADU.

Spero di essere stato chiaro.

Scusa ancora il ritardo.

Enzo Franchini
  Forum: Tech Reference · Anteprima Messaggio: #517233 · Risposte: 87 · Visite: 96.264

Software Per Controllo Remoto
earlybird
Inviato il: Apr 21 2006, 05:21 AM
Ciao Christian,

il problema non è Capture, ma il firmware che non permette il comando via pc delle pose bulb. Quindi, non cercare software in giro perché non esiste. Come ha scritto Riccardo, esistono software che aggirano il problema "ingannando" il firmware e facendogli credere che l'utente stia utilizzando il bulb con uno dei comandi remoti, via filo o IR. Il software, quindi, "pilota" la macchina, come fosse un utente, attraverso il comando remoto, che gestisce via porta seriale (alcuni attraverso la parallela). Generalmente le software houses offrono anche sia il cavo modificato, sia le istruzioni per modificare quello in tuo possesso.
Puoi iniziare ad informarti qui:
www.cyanogen.com

Ciao
Enzo Franchini

  Forum: Software · Anteprima Messaggio: #515689 · Risposte: 6 · Visite: 1.598

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