QUOTE(bluvertical @ Apr 7 2010, 01:48 PM)
@dimapant: la differenza tra 360 e 720 ppi con 'massimo dettaglio' attivato, almeno su un 13x18 dove l'immagine di partenza era maggiore di 360ppi, c'è ed è a favore del 720. E' anche ovvio, visto che l'immagine di partenza perde qualcosa passando tra 552 e 360.
Ma stiamo parlando di un 13x18. Non so quanti stampino fine-art in queste dimensioni
La stessa cosa non si può dire per formati superiori all'A4, dove comunque i pixel da inventare ci sono.
Io come regola seguirei sempre quella di portare i file a 720ppi ogniqualvolta la risoluzione del file di partenza sia significativamente maggiore di 360ppi per le dimensioni di stampa che ci interessano.
Viceversa, se la risoluzione di partenza fosse sotto i 360ppi, porterei il file a questa risoluzione.
Occhio per chi ha la R2400, perché ho letto che a differenza dei plotter (a cui viene assimilata la 3800), la sua risoluzione nativa sembra essere 720ppi. Magari potreste fare una prova tra preparare un file 720 e uno a 360, vedendo come si comporta il driver nell'upsampling 2x netto. In downsample abbiamo visto che la situazione è accettabile, anche se meglio comunque non farlo intervenire.
La situazione, almeno a me, pare bella chiara: interpolare il meno possibile ed in questa luce, se non si inventano pixel, ossia su piccolo formato, il tuo discorso non farebbe una grinza, ma..... stiamo trascurando un altro oste, avvero la carta.
Se si stampa alla più alta definizione e non si inventano pixel, in principio, la stampa dovrebbe essere migliore, sempre a patto però che la carta non ci metta del suo a rovinare la definizione: secondo me, per la 3800/3880, i 720 PPI vanno forse bene su carta lucida, ma la carta matte è spugnosa e irregolare, con rugosità dello stesso ordine di grandezza della risoluzione della stampante, assorbe tanto e non so se tiene quella definizione così fine o se fa microtoppe di diversi dots (crateri di rugosità pieni d'inchiostro) ovvero impasta; andrebbe provata su quella. ma comunque nessuno va a stampare su formato piccolo per tirare fuori capolavori formato cartolina.
Concordo sul concetto che se la risoluzione nativa della fotocamera lo permette con file nativi di 720 PPI o lì vicino anche interpolando un po', si vada sui 720, fermo restando però la spada di Damocle della carta.
Se invece c'è da interpolare per aumentare il formato, tipo A3 e sopra, stop a 360 (e non usare i 300).
Prendo l’occasione per far notare che ci sono altri due parametri da tenere sotto controllo per una buona stampa, non certo di fondamentale importanza, ma….tutto fà : quando e come dare il formato di stampa.
1) Quando
Effettuando la conversione da RAW a TIFF, io, come altri, prima del fotoritocco, portiamo subito il formato della foto al formato di stampa, dato che allora la foto, prima del fotoritocco, non è ancora alla sua qualità massima, non ha la stessa qualità che raggiunge quando è pronta per la stampa, e questa qualità massima, aggiunta dal fotoritocco, salvo cose strane, si traduce, nell'esplicitare tutta la scala tonale e tutta la scala cromatica del RAW, ovvero tirar fuori quante più possibili tonalità tenui, sia in cromatismo che luminosità, che sono quelle che alla fine danno tridimensionalità alla foto.
Se lo faccio prima del fotoritocco, evito che una successiva interpolazione per portarla al formato di stampa, si inventi pixel sbagliati, che vanno a stravolgere non i toni forti, ma proprio i toni tenui, dunque riduco il rischio di slittamenti cromatici fini, perdite fini di saturazione, impastamento dei grigi tenui etc, non lo annullo, ma lo riduco.
Questo è il motivo per il quale io porto subito a formato di stampa la foto, dato che controllo meglio col fotoritocco tutta l'immagine.
2) Come
- Posso convertire il RAW in formato nativo di fotocamera, con l'interpolatore del convertitore, e poi utilizzare l'interpolatore di PP per portarlo al formato di stampa definitivo.
- Posso alternativamente convertire il RAW direttamente a valori uguali o molto vicini al formato A3 ed A3+, utilizzando l'interpolatore del convertitore di RAW e NON fare ulteriore intervento con l'interpolatore di PP.
- Differenza: con l'interpolatore del convertitore di RAW NON posso intervenire sull'algoritmo di conversione, mentre su PP ci posso intervenire (bicubica, bicubica più nitida, sfumata etc) e questo porta ad una notevole flessibilità operativa, considerando oltretutto che, almeno io, ho disponibile sia ACR che NX2.
Parlando di ACR, se porto il RAW a formato quasi A3 con ACR, l'interpolatore ha un filo meno contrasto di quello di PP con la bicubica per ingrandimenti (non mi chiedere il perchè, non lo so), PP è più nitido ed un filo più contrastato.
L'interpolatore di Capture NX2 è un filo meglio di quello di PP, con alta definizione e buon contrasto, dunque quando uso Capture NX, vado direttamente con quello al formato di stampa, mentre con ACR scelgo io: se ho foto ad alta frequenza spaziale (tanti dettagli piccoli) uso ACR a nativo fotocamera + PP, mentre per ritratti vado direttamente con ACR al formato quasi A3, rifinendo con una piccola interpolazione di PP.
Se andate a far prove con View Nx a 200x si vede già, a 400x si vede meglio.
Sono piccolezze, certo trascurabili per la stragrande maggioranza delle foto, ma su stampe di qualità spinta, contribuiscono anche loro alla qualità finale e alcuni di noi fotoamatori schiacciabottoni, sono, come il sottoscritto, alla divertente ricerca della perfezione!
Saluti cordiali