reefaddict
Nov 27 2007, 03:21 PM
Questa foto, una tra tante presa per caso su un altro sito e volutamente da uno sconosciuto, ha avuto un'ottima votazione su photo.net:

Ho scelto questa perch� � emblematica dell'insopportazione che vorrei esprimere. E' esteticamente piacevole, ma a ben guardare � l'apoteosi della ruffianaggine: risponde a tutti gli stereotipi esistenti al mondo: la regola dei terzi, colori belli saturi che non li vedi manco sotto LSD, il cielo per 1/3 del fotogramma, cielo che dev'essere tormentato, il mare che dev'essere cos� su 2/3, i massi che devono dare profondit�, l'inclinazione dell'inquadratura che aumenta ancora il senso di profondit�, l'uso del grandangolo, ecc. Insomma, mettendo assieme, senza la pi� piccola briciola di orginalit�, tutti gli ingredienti da Bignami della fotografia, si riesce a spuntare un voto elevato e l'approvazione di una tipica platea internettiana.
Perch� ce l'ho con questo tipo di foto? Perch� l'ho vista 685468426824 volte e vorrei vederne altre, vorrei essere stupito, vorrei delle visioni personali, vorrei foto che non fossero fotocopie, ma VISIONI, visioni personali e originali.
Ma pi� che altro vorrei (utopia) che fossimo tutti stra-annoiati da queste foto... e invece....
Altro esempio, voti altissimi:

Cos'ha questa? provo a dirlo io: colori da pennarello Uniposca, diagonale discendente tirata con il righello, e poi ovviamente l'autore che se ne va in giro nel bosco con filtro ND4. Perch�? Perch� ha "imparato" che il ruscello si fa con tempo lungo cos� "viene l'acqua mossa che si fa cos�".
Mi chiedo? Si fa cos� perch�? Per aggiungere l'ennesima foto alla lista dei ruscelli mossi?
Questi erano solo 2 esempi a casaccio, ma la questione � ben pi� vasta. A me sembra, che nell'omologazione generale del gusto, si tenda tutti alla stessa foto, finch� un giorno si FARA' tutti la stessa foto, applaudendo pure la straordnaria similitudine tra le migliaia di fotocopie realizzate.
Fortuna che ogni tanto c'� qualche pazzo visionario farneticante che VEDE altro.
ziouga
Nov 27 2007, 03:34 PM
Ma tu credi addirittura che siano foto originali?
Io non ci credo, si direbbero proprio volgari taglia e cuci.
Soprattutto nella seconda, quell'acqua che sembra vaselina ha pi� l'aria di provenire da pesanti (e mal fatti) ritocchi software...
Come carico da undici, ho visto di recente un servizio su Oggi Gente o Vattelapesca, in cui venivano idealizzate come "maggiche" delle orribili foto con fiorellini banalmente sovrapposti a delle gocce d'acqua.
E' il gusto ad essere rovinato, ammetto di faticare anch'io a volte a non farmi travolgere da passioni "de panza", purtroppo non � neppure facile distinguere fra l'originale e il plagio...
Alessandro
Negativodigitale
Nov 27 2007, 03:35 PM
Bel TEMA, complimenti Alessandro.
Quello che dici � verissimo, certi scatti raccolgono il consenso della platea internet.
Ma non � a mio avviso un consenso unanime.
Su questo stesso Forum c'�, per esempio, una corrente che � assolutamente a favore di un tipo di fotografia "vera", "al volo", spontanea, imperfetta a cominciare dall'eventuale scansione da pellicola.
E' una corrente che io non condivido del tutto ma che � bene che ci sia, perch� ci riporta tutti con i piedi per terra.
Personalmente non sono contrario alla postproduzione, anzi, credo che sia quasi sempre indispensabile, ma sono altres� convinto che una eventuale scelta di campo vada fatta in base all'impiego finale a cui � destinato uno scatto. Foto come quelle che mostri possono andare benissimo sul web o su stampati di un certo tipo. Proprio perch� il pubblico generalista che ne sar� l'ultimo e definitivo fruitore ha dimostrato in questi anni di apprezzarli molto.
Il tema �, ripeto, interessantissimo. Mi auguro che questo tuo intelligente thread abbia un seguito di partecipazione almeno uguale a quelli in materia di alti ISO sulle nuove reflex.
Ciao e grazie.
Paolo
belvesirako
Nov 27 2007, 04:38 PM
Paolo, siamo in pochi ma ci siamo...

magari abbiamo gia' il vaccino verso alti ISO e raffica da 11 fps
Bel tema alessandro, con alcuni ottimi spunti su cui ragionare.
1) la PP croce e delizia dei fotoamatori provetti
2) La voglia di uscire fuori dagli schemi
In merito alla PP, non mi frega tanto sapere se c'e' e come e' stata fatta, ma se il risultato mi piace, x me va bene tutto, anche copia e incolla etc. (certo alessandro2, non e' questo il caso, queste foto pur carine sono a mio avviso anche fatte male).
In merito agli schemi e all'omologazione, credo che x uscirne fuori bisogna sapere cosa ci sta dentro...

nel senso che bisogna prima conoscere o imparare a fare le cartoline e poi metterci di tuo, in tutti i generei fotografici.
Nel mio piccolo mi sforzo di farlo ma spesso, quando alle riviste con cui collaboro mostro reportage storcono il naso, se invece gli passi un banalissimo paesaggio col cielo strasaturo e il fiorellino rosso in primo piano sbavano come bambini... magari un giorno, le riviste decideranno di asumere un photoeditor, nel frattempo bisognera' convivere con i redattori old style e con le cartoline strasature...

a presto
G.
blow up
Nov 27 2007, 04:41 PM
Trovo questa discussione molto interessante.
Uno dei problemi del digitale � il ricorso all post-produzione. Anch'io non sono contrario alla PP in linea di principio.Per� forse questa affermazione non basta, � necessario distinguere: c'� PP e PP. C'� una PP 'cattiva' che interviene pesantemente sull'oggetto della fotografia, ne cambia i parametri fondamentali, in una parola lo stravolge. L'effetto di questa elaborazione � anche quello lamentato da chi mi ha preceduto e cio� l'omologazione dei gusti estetici.
E c'� una PP 'sostenibile' che serve ad ovviare alle debolezze dell'immagine digitale (rispetto a quella analogica): quando ci limitiamo ad intervenire sui valori di base (esposizione, luminosit�, contrasto, nitidezza), secondo me facciamo un'operazione pi� corretta, cio� facciamo una PP sostenibile. Cerchiamo di usare la tecnologia per ridurre il gap con l'immagine analogica che ci ha abituato a livelli qualitativi superiori. Gi� l'intervento sulla saturazione dei colori va oltre la sostenibilit� perch� riscrive il mondo con una tavolozza di colori che non trova corrispondenza con la realt�.
enrico
Nov 27 2007, 04:43 PM
Ciao Alessandro,
� un discorso intereressante e complesso.
Credo ci siano due componenti da esaminare, componenti che danno come risultante, delle immagini stereotipe. Intanto, � da notare che non si tratta di fotografi principianti, in considerazione del bagaglio tecnico che le immagini dimostrano essere in dotazione agli autori. Prescindo naturalmente dalle immagini specifiche ed espongo il mio pensiero.
1 - Occorre chiedersi, quando si legge una immagine, anche quale � il destinatario della stessa, colui o coloro che l'autore aveva in mente quando l'ha prodotta. Non sempre si fotografa "per se stessi". Il fotografo professionista scatta "per il committente", cerca di soddisfarne i desideri.
Sto leggendo "Fotografia e societ�". Parlando dei ritrattisti, l'autrice cita Nadar e le sue splendide foto di intento artistico-espressivo, molte delle quali regalava. Erano foto nelle quali traspariva l'anima del ritrattato. Poi cita Disderi e le sue "cart de visite" con fine prettamente commerciale, quasi industriale, ma con un notevole abbassamento della qualit�. Immagini tutte simili, stereotipate.
Spesso, quando la foto ha come scopo l'esposizione, in una mostra o sul web, il destinatario � "la giuria". Il fotografo in cerca di plausi e di premi, si adegua al gusto corrente. Se la cosa funziona e la foto "banale" � premiata, ci� va a demerito di entrambe le parti.
2 - E' da osservare anche, che non tutti hanno lo stesso livello di creativit�. Quando mancano le idee e la fantasia, si ricalcano i modelli che vanno "di moda". E' sempre stato cos�. Negli anni del pittorialismo, abbondavano i paesaggi con le greggi al tramonto, i pescatori seduti sui pontili, le contadine sui viottoli di campagna.
Direi che quando si comincia, � pressoch� normale. Poi si cresce e si cerca di esprimere qualcosa di originale.
A volte c'� qualcuno che rompe gli schemi in maniera geniale ed apre ad un nuovo modo di vedere. Agli inizi crea scandalo in alcuni, entusiasmo in altri.
Nasce una nuova corrente che, passato un po' di tempo diventa anch'essa uno stereotipo ed una massa di fotografi corre a scimmiottarla.
Un saluto
Enrico
Gennaro Ciavarella
Nov 27 2007, 04:47 PM
dico solo che hai ragione
e aggiungo che dire delle riprese solo con colori saturi o troppo urlati ....
ma in quanti siamo qui ?
e poi togliere � pi� difficile di aggiungere, sar� che non ho mai sopportato il manierismo
zico53
Nov 27 2007, 05:07 PM
QUOTE(blow up @ Nov 27 2007, 04:41 PM)

Trovo questa discussione molto interessante.
Uno dei problemi del digitale � il ricorso all post-produzione. Anch'io non sono contrario alla PP in linea di principio.Per� forse questa affermazione non basta, � necessario distinguere: c'� PP e PP. C'� una PP 'cattiva' che interviene pesantemente sull'oggetto della fotografia, ne cambia i parametri fondamentali, in una parola lo stravolge. L'effetto di questa elaborazione � anche quello lamentato da chi mi ha preceduto e cio� l'omologazione dei gusti estetici.
E c'� una PP 'sostenibile' che serve ad ovviare alle debolezze dell'immagine digitale (rispetto a quella analogica): quando ci limitiamo ad intervenire sui valori di base (esposizione, luminosit�, contrasto, nitidezza), secondo me facciamo un'operazione pi� corretta, cio� facciamo una PP sostenibile. Cerchiamo di usare la tecnologia per ridurre il gap con l'immagine analogica che ci ha abituato a livelli qualitativi superiori. Gi� l'intervento sulla saturazione dei colori va oltre la sostenibilit� perch� riscrive il mondo con una tavolozza di colori che non trova corrispondenza con la realt�.
Come non trovarmi d'accordo?
Ormai sto antipatico a molti perch� mi lamento sempre delle post-produzioni spinte. Ma voglio dire io se parliamo di fotografia che c'entra andare a cambiare la tonalit� della pelle di una modella, che c'entra prendere uno sfondo che ti aggrada e metterlo sotto ad un soggetto che ti piace; finch� parliamo di ottimizzazione del file, mi sembra addirittura inevitabile, ma il resto proprio no.
Riguardo all'omologazione dei gusti, la questione la vedo di difficile soluzione, � un p� come uscire un sabato pomeriggio in centro e trovare i ragazzi tutti vestiti alla stessa maniera. Io la trovo la cosa pi� sconvolgente di questi tempi per me "bui".
Per� vedo d'altra parte tanti ragazzi che sgomitano per emergere, non � tutto piatto per fortuna.
Se invece vogliamo focalizzare sulla votazione di photo-net bene l� � solo una questione di giro di amicizie, come in tutti i forum di questo mondo.
francesco65
Nov 27 2007, 05:38 PM
Ciao Ragazzi,
ottimo argomento, per fortuna ogni tanto i buoni argomenti non mancano.
Vi racconto questa:
Non ricordo quale sito tra photonet/flirck/Ciccionet era stata presentata una foto, un bel bianco e nero soggetto scala di un palazzo vista dall'alto leggermente decentrata e sul bordo esterno omino su bici mosso, i commenti sono stati molto particolari tra i quali perche' il ciclista e' mosso, perche' quella inquadratura o prendi il ciclista o prendi la scala, bella pero' bisogna impegnarsi di piu'...eccetera.....Ora la foto era stata messa a posta per provare la qualita'e la conoscenza della fotografia dei fotoamatori presenti sul sito e non e' venuto fuori granche' a mio parere...ma questo succedeva anche ai tempi dei Fotoclub.
un saluto :-)
Francesco
PS: Dimenticavo......la foto era di Henri Cartier Bresson!!!!
stefanocucco
Nov 27 2007, 09:14 PM
Bel tema..
visto che si parla anche di PP: oggi per essere un "pazzo visionario" non basta pi� avere reflex e obbiettivi, ma anche un PC, un programma di fotoritocco ed essere bravi a stravolgere le proprie foto e, ovviamente, avere le idee molto chiare del risultato finale che si vuole ottenere ed � qui che interviene il genio che non tutti hanno.. oggi grazie al digitale sempre + persone si possono permettere una macchina fotografica e il tempo che queste impiegano per raggiungere un buon livello tecnico � molto breve e meno dispendioso! Oggi � quello che avviene dopo lo scatto a caratterizzare maggiormente le proprie foto...ahime!
enrico
Nov 27 2007, 09:37 PM
QUOTE(stefanocucco @ Nov 27 2007, 09:14 PM)

Oggi � quello che avviene dopo lo scatto a caratterizzare maggiormente le proprie foto...ahime!

Ciao Stefano,
condivido il "maggiormente" e credo che quindi tu sia daccordo con me sul fatto che la creazione di una fotografia non finisce con lo scatto. Anche con l'analogico, il processo di camera oscura � un fatto altamente creativo. Io non demonizzerei il digitale, n� la postproduzione. Sono mezzi. Il fatto negativo � quando divengono fine a se stessi e, �eggio, servono per mascherare un vuoto di idee.
Buona serata
Enrico
stefano.petitti
Nov 27 2007, 10:14 PM
Bella discussione, io credo che il punto non � la PP leggera o pesante che sia, anche con la pellicola c'era in camera oscura la possibilit� di agire anche pesantemente sul risultato finale, il digitale ha portato ad una ricerca che va oltre lo scatto, ma unisce un pensiero anche astratto ad una immagine. Il punto nodale, per me, sta proprio nell'omologazione, nella pedante e ossequiosa assonanza alle regole e ai dettami della 'buona tecnica fotografica' che ben lungi dal riportare quello che nell'animo giace e vuole emergere, porta ad una ripetizione quasi ossessiva di immagini che solo all'apparenza sono diverse, ma ad uno sguardo attento, identiche e spesso vuote, perch� scattate come automi e non come uomini.
Un saluto a tutti
Stefano
reefaddict
Nov 28 2007, 09:10 AM
Mi fa piacere che ci sia questa partecipazione e ringrazio tutti dei contributi. Stefano Petitti ha ricondotto la discussione proprio al mio intento originario: non � tanto la post-produzione o il metodo digitale ad essere indiscussione infatti. Tra l'altro ho sempre rivendicato il fatto che l'individuo con velleit� artistiche, piccolo dilettante o grande professionista che sia, possa usare liberamente tutti i mezzi a sua disposizione. Io piuttosto leggo e giudico il risultato finale. I modi contano, ma il risultato conta di pi�. Quando poi si entra in questa discussione chimico vs digitale, postproduzione si/no, mi viene sempre spontaneo ricordare che tutti quanti sono stati in una camera oscura hanno fatto postproduzione, e che gente come Ansel Adams (o Salgado per parlar dei vivi) stravolge le stampe finali con uno strenuo lavoro di mascherature in camera oscura. Insomma, cambiano le modalit� di PP, ma niente di veramente nuovo, si cambia l'ingranditore con un pc e si imparano altre tecniche.
Ma il punto � un altro: il Gusto Unico.
Come giustamente fatto osservare, qualche voce fuori dal coro c'�; se per� volesse emergere professionalmente e vendere le sue foto, probabilmente un photo editor qualunque lo costringerebbe a morire di fame per via del suo prodotto "non conforme". Pi� probabilmente lo "addomesticherebbe" riportandolo nell'alveo del "fotograficamente corretto". Cio� del Gusto Unico. Ma qui ci sono i fattori committente/prodotto/mercato per cui andiamo oltre.
Per i fotoamatori dilettanti il discorso � meno impegnativo, ma il risultato anche peggiore, nel senso che si tende a fare le foto che riscuotono consenso. Pu� anche darsi che siano gli amici chiamati su un qualunque forum a "sostenerti", ma visto che oggi non mi sento complottista, direi che pi� in generale si tratta proprio del Gusto Unico che opera a livello globale su siti come photo.net che vantano un respiro internazionale.
Prossimo passo, vediamo se ha un senso spingere in direzione opposta e come cambiare (leggermente) le cose...
reefaddict
Nov 28 2007, 10:54 AM
Ancora un esempio, questa mi pare una visione molto pi� sofisticata di "paesaggio", incidentalmente � un bianco e nero, ma poco importa:
PAS
Nov 28 2007, 10:58 AM
Il tema � complesso e tocca sostanzialmente due aspetti:
Quello annoso della post produzione
Quello altrettanto annoso dei metri di valutazione
La trattazione di entrambi gli aspetti, come pi� volte discusso anche su queste pagine, hanno forti componenti soggettive ed altrettanto forti componenti di emulazione.
Non entro nel merito (almeno per il momento) avendo gi� pi� volte espresso la mia opinione, ma mi limito ad alcune considerazioni:
Pochissimi oseranno criticare una foto formalmente ineccepibile ma assolutamente priva di valenza espressiva.
Molti potranno criticare una foto che parla ma che, ahim�, non rispetta la regola dei terzi, o non riproduce una perfetta orizzontale, etc
Spesso chi non riesce a recepire il messaggio espressivo di una foto, sfoglia il manuale di fotografia ed inizia a tracciare righe.
Ovvio che anche da parte di alcuni fotografi (non tutti per fortuna) prenda corpo la consuetudine omologa, quando il target � produrre una foto che debba riscuotere gradimento.
Come fare?
Puntare su valenza espressiva e comunicativa richiede manico e sensibilit�?
Allora molto meglio (e spesso molto pi� semplice) giocare sulla spettacolarit� e sul rigore formale. Il successo � quasi assicurato. Si punter� sulla pigrizia mentale del fruitore che far� soffermare il suo giudizio su questi aspetti, certo anche di essere in buona compagnia e di non dover giustificare ci� che altri non vedono.
Quindi non tanto omologazione, bens� una pigra superficialit� che � figlia del nostro tempo.
La stessa pigra superficialit� che induce sempre pi� spesso a parlare degli aspetti tecnici della fotografia, riempiendo pagine di infinite discussioni, piuttosto che rimboccarsi le maniche, sperimentarli di persona e metterli al servizio della propria creativit�.
maxiclimb
Nov 28 2007, 02:48 PM
QUOTE(PAS @ Nov 28 2007, 10:58 AM)

.......
Pochissimi oseranno criticare una foto formalmente ineccepibile ma assolutamente priva di valenza espressiva.
Molti potranno criticare una foto che parla ma che, ahim�, non rispetta la regola dei terzi, o non riproduce una perfetta orizzontale, etc
Spesso chi non riesce a recepire il messaggio espressivo di una foto, sfoglia il manuale di fotografia ed inizia a tracciare righe.
Ovvio che anche da parte di alcuni fotografi (non tutti per fortuna) prenda corpo la consuetudine omologa, quando il target � produrre una foto che debba riscuotere gradimento.
Come fare?
Puntare su valenza espressiva e comunicativa richiede manico e sensibilit�?
Allora molto meglio (e spesso molto pi� semplice) giocare sulla spettacolarit� e sul rigore formale. Il successo � quasi assicurato.
........
Quindi non tanto omologazione, bens� una pigra superficialit� che � figlia del nostro tempo.
Ringraziando Alessandro per l'ottimo spunto di riflessione, e scusandomi con Valerio per aver snellito il suo messaggio, dico anche la mia:
Sono ampiamente d'accordo sul fatto che ormai non � pi� una questione pellicola-digitale, ma � proprio un fatto di omologazione.
Il fatto � che questa omologazione � sempre esistita, e nei vari periodi storici ci sono state varie correnti a testimoniarlo.
La differenza sostanziale � che oggi la fotografia � molto pi� accessibile, e non solo nei mezzi per produrla, ma soprattutto nei mezzi per fruirne.
basta collegarsi ad internet e si ha immediatamente accesso ad una quantit� di immagini sconvolgente.
Io fotografo da circa 25 anni (ho iniziato giovane!) ma ho visto molte pi� foto negli ultimi 3 anni che nei 22 precedenti!
Maggiori possibilit� di comunicazione e fruizione portano inevitabilmente ad un appiattimento del gusto.
Questo accade in molti altri settori, dalla gastronomia alla musica per esempio.
Io penso che la maggior parte di noi fotografi in realt� non abbia affatto un progetto preciso in mente, n� tantomeno un particolare desiderio di esprimersi.
Spesso non abbiamo alcun messaggio da veicolare, n� qualcosa da dire, se non: "hei, ci sono anch'io!"
E' proprio il "ci sono anch'io", questo desiderio di essere notato ed apprezzato, che fa produrre delle foto che si avvicinano il pi� possibile al gusto predominante.
Il desiderio di qualsiasi principiante in fondo � molto semplice: fare delle buone foto, che piacciano.
Gi�, ma senza avere un gusto personale, per sensibilit� innata o per pressante desiderio di esprimere la propria individualit�, l'unico modo che viene in mente � di seguire i consigli di persone pi� esperte, o semplicemente copiarle.
Questa omologazione del gusto � abbastanza inconsapevole, tra l'altro.
Nel mio caso, quando ho scoperto Photo.net, ne sono rimasto affascinato, e per mesi ci ho passato un sacco di tempo ammirando delle foto che ritenevo fantastiche.
Poi, a poco a poco, ho diradato le visite, ed ora lo guardo una volta al mese quando va bene.
Il motivo � semplice: mi ha stufato.
Le foto sono davvero tutte uguali, gli autori interscambiabili l'uno con l'altro, e i pochi originali (perch� ci sono) si perdono nella massa dei cloni.
Di foto come quella postata all'inizio ne ho viste qualche centinaio di "fotocopie" pure io.
Che noia che barba, che barba che noia...
Eppure, quelle stesse foto tempo fa mi sembravano eccellenti, magnifiche, e...
ho provato a ...copiarle!
Senza accorgermi che mi stavo omologando anch'io.
In realt� non l'ho neanche fatto con l'idea di riscuotere consensi, era una soddisfazione personale ottenere quei risultati, addirittura replicarne la PP, e dire: l'ho fatta io.
Giustissime comunque le considerazioni circa i fruitori finali: se devo vendere le foto, e mantenerci la famiglia, che piaccia o meno bisogna produrre delle foto vendibili, e per questo stereotipate.
L'unica possibilit� di cambiamento ce l'hanno solo due categorie di persone:
noi fotoamatori che non dobbiamo compiacere nessuno se non noi stessi, e i Grandi Professionisti stra-affermati, che se vogliono possono imporre la loro visione agli editors pi� conformisti.
Facciamo la nostra parte!
blow up
Nov 28 2007, 03:48 PM
QUOTE(maxiclimb @ Nov 28 2007, 02:48 PM)

Maggiori possibilit� di comunicazione e fruizione portano inevitabilmente ad un appiattimento del gusto.
Vorrei rispondere a Maxiclimb che, secondo me, scrive moltissime cose che condivido pienamente e una meno condivisibile. Mi riferisco all'affermazione secondo cui una maggiore esposizione alla fotografia condurrebbe all'appiattimento del gusto: io non credo che sia cos�. Anzi, credo sia vero il contrario: � la mancanza di una forte cultura fotografica che ci impedisce di riconoscere la seta dagli stracci, che non ci aiuta a liberarci dagli stereotipi. Anche in questo forum il commento tecnico prevale nettamente sulla lettura delle immagini. Non pu� essere diversamente, si dir�. L'industria fotografica fa di tutto e di pi� per farci consumare tecnica a colazione, pranzo e cena. Poi � inevitabile se ci convinciamo che la buona fotografia sia tutta nell'ultima fotocamera, nell'ultima ottica, nell'ultimo software che ci offre pi� possibilit� (tecniche ovviamente).
Non voglio demonizzare la tecnica, per carit�. Senza la tecnica non si va da nessuna parte, di questo credo che siamo tutti convinti, me compreso.
Ma si pu� fare a meno della cultura fotografica? E quanti e quali mezzi abbiamo per coltivarla? Visto che la nostra materia prima non � la tecnica ma l'IMMAGINE, non avvertiamo l'esigenza di saperne di pi�? Come facciamo a concepire un NOSTRO progetto di ricerca fotografica se ignoriamo ci� che ha prodotto la storia della fotografia? Non per copiare, ma per farci una cultura fotografica e raggiungere pi� facilmente una nostra autonomia espressiva.
alessandro.sentieri
Nov 28 2007, 04:52 PM
Parlo per me stesso, non prima di avere ringraziato il mio omonimo per avere introdotto questo interessantissimo tema.
Sono abituato a giudicare le immagini che vedo in base a quello che i miei neuroni recepiscono per quanto loro proveniente dal nervo ottico. Probabilmente � un mio limite, ma se una foto mi piace mi piace subito, indipendentemente da eventuali imperfezioni tecniche, mentre se non mi piace non mi piacer� mai, anche se intrisa di significati profondi o perfettissima dal lato estetico. Ovviamente a prescindere dal fatto che sia frutto di postproduzione pi� o meno pesante.
Mi sembra che il discorso sull'appiattimento dei gusti non riguardi esclusivamente il mondo delle immagini in generale n� quello della fotografia in particolare, ma sia esteso pi� o meno a tutti gli aspetti del nostro vivere quotidiano attinenti al lato estetico che i nostri sensi percepiscono: basti pensare agli stereotipi oramai consolidati riguardanti abbigliamento, auto, gadgets e via discorrendo per accorgersi che l'appiattimento dei gusti riguarda oramai tutto quanto.
Del resto anche nelle altre arti grafiche, in special modo nella pittura, ma anche nella cinematografia, in determinati periodi, tutti, seguendo il genio di turno, si sono adeguati alla corrente del momento e l'hanno pedissequamente seguita.
E sempre pi� raramente qualcuno inventa qualcosa di nuovo.
Dal mio punto di vista ben venga il paesaggio che rispetta canoni classici, come quelli della prima foto proposta da Alessandro, purch� ben fatto e purch� soddisfacente i miei gusti, cos� come foto come l'ultima proposta, anche se, sinceramente, nella sua ricerca di originalit�.
maxiclimb
Nov 28 2007, 05:41 PM
QUOTE(blow up @ Nov 28 2007, 03:48 PM)

Vorrei rispondere a Maxiclimb che, secondo me, scrive moltissime cose che condivido pienamente e una meno condivisibile. Mi riferisco all'affermazione secondo cui una maggiore esposizione alla fotografia condurrebbe all'appiattimento del gusto: io non credo che sia cos�. Anzi, credo sia vero il contrario: � la mancanza di una forte cultura fotografica che ci impedisce di riconoscere la seta dagli stracci, che non ci aiuta a liberarci dagli stereotipi.
......
Questo � una diramazione del discorso molto interessante.
Io ragiono in maniera pragmatica.
Se tutti noi fossimo dotati di macchina fotografica e computer, ma fossimo impossibilitati a vedere le foto degli altri e a far vedere le nostre, pensi che ci sarebbe omologazione?
Io penso invece che ognuno svilupperebbe un modo di fotografare del tutto originale.
Le popolazioni isolate sviluppano caratteristiche peculiari e un linguaggio sempre pi� differenziato, al contrario invece le zone di grande transito favoriscono una mescolanza di lingue, culture ed abitudini.
Per seguire una moda, � necessario venire a conoscenza che quella moda esiste!
Se non ci fosse internet, di foto come quelle postate in apertura ce ne sarebbero molte meno, di questo sono sicuro.
I forum per alcuni aspetti peggiorano la situazione, tendendo a criticare chi posta foto "non conformi", e suggerendo gli interventi o i tagli che vanno per la maggiore.�
Prendiamo l'esempio di un nuovo iscritto a questo forum, che ha appena comprato la sua prima macchina fotografica: comincer� a postare le foto chiedendo consigli, e come gli risponderemo?
"taglia di qua, croppa di la, aggiungi contrasto, decentra il soggetto e aggiungi qualche bel cromatismo... OK, cos� � perfetta, va benissimo, � proprio come piace... a noi!"
Gi�, ma a lui?
Lui, non avendo una propria visione, finir� per adeguarsi allo stile prevalente, seguir� i consigli "della maggioranza", perch� tiene al giudizio degli altri e perch� vuole sentirsi parte della community.
Magari lui col tempo raggiunger� una consapevolezza diversa e camminer� con le sue gambe, ma molti altri non lo faranno e rimarranno omologati, continuando a ringraziare chi li ha messi sulla retta via...
Con queste premesse, resto dell'idea che sia proprio la facilit� di fruizione una delle maggiori cause di omologazione.
Per� sono anche d'accordo con te quando sostieni l'importanza di una forte cultura fotografica per imparare a distinguere.
Su questo non ho dubbi, il problema � che secondo me proprio il mezzo pi� comodo ed accessibile (internet) � anche quello che produce pi� omologazione e meno cultura.
Odd�o, sapendo dove cercarle le opere interessanti non mancano anche in rete, per� sono disperse in un oceano di foto mediocri, magari perfette tecnicamente, ma poco significative e molto conformiste.
La cultura dell'immagine penso che si ottenga pi� efficacemente visitando le mostre, -anche di pittura- i musei e sfogliando dei buoni libri di fotografia. (libri di foto, non di tecnica fotografica).
Io ce l'ho questa cultura? NO! ma sto cercando di farmela.
E sono omologato? Purtroppo SI, anche se sto cercando di disintossicarmi.
Di certo, il solo fatto di rendersene conto � gi� un passo avanti, e il fatto che questa discussione esista significa che forse un po' di consapevolezza del "problema" comincia ad esserci.
gciraso
Nov 28 2007, 09:36 PM
Ho seguito tutta la discussione, che propone interessantissimi spunti di discussione. Solleva un problema fondamentale, che ritengo possa essere esteso a tutti gli aspetti culturali, Infatti si tratta di omologazione culturale, facile e ruffianesca maniera di acquisire il consenso della maggior parte dei fruitori-utenti. Quest'ultima parola � una delle pi� orrende e fuorvianti che possano essere utilizzate: fruitore nel senso che fruisce, usa cio�, l'opera culturale, che sia una fotografia, o uno spettacolo teatrale, o una musica. Allora tutto si sposta sulla necessit� dell'autore di acquisire il consenso e quindi meno originalit� (ch� spesso non viene compresa da tutti) e pi� omologazione al gusto comune vale a dire della maggioranza. Si forma cos' una "moda", che spesso non � altro che il valore statistico del gusto medio. Facciamo l'esempio della cucina, del fast-food, ecc., � esattamente lo stesso. Quasi sempre la originalit� o la sperimentazione non � compresa, bollata come inguardabile, dispersiva, se non brutta e basta, secondo appunto il gusto comune medio.
La PP: da un po' di tempo mi sto appassionando di still-life, fotografo vasi trasparenti con i fiori, caffettiere, oggetti comuni, ecc., e in questo caso raramente una fotografia � fatta con meno di 3 o 4 foto, poi montate con livelli e maschere di livello. E' una alterazione della realt�, � indubbio, il cui scopo � quello, a mio avviso e non solo, di rendere quello che � l'immagine pensata di quell'oggetto. Eticamente scorretto? Non penso.
Come sempre � una questione di conformismo al gusto del gruppo, quanto pi� grande il gruppo, tanti pi� numerosi i conformati, e quanto pi� numerosi i conformati, tanto minori gli originali. Nihil su sole novi.
Saluti
Giovanni
giannicarioni
Nov 28 2007, 11:05 PM
QUOTE(maxiclimb @ Nov 28 2007, 05:41 PM)

Prendiamo l'esempio di un nuovo iscritto a questo forum, che ha appena comprato la sua prima macchina fotografica: comincer� a postare le foto chiedendo consigli, e come gli risponderemo?
"taglia di qua, croppa di la, aggiungi contrasto, decentra il soggetto e aggiungi qualche bel cromatismo... OK, cos� � perfetta, va benissimo, � proprio come piace... a noi!"
Gi�, ma a lui?
Ecco, per� un attimo, un attimo. E' vero che c'� il rischio di omologazione, ma se guardo le mie foto del 2005 (acquisto d70, consideriamolo l'anno zero) la tecnica, la scelta del soggetto, l'inquadratura, la PP, erano penose. Il forum, grazie anceh alle tantissime foto omologate (ma forse non tutte, no?) mi ha insegnato le regole, i fondamentali. Solo con quelle magari le mie foto sono a rischio omologazione, ma senza di quelle le mie foto sono inguardabili.
Del resto, se avessi invece frequentanto un corso di fotografia in un fotoclub, con il Maestro, i Sacerdoti della Grande Tradizione, i miei Confratelli pasciuti di ignoranza fotografica avrei trovato probabilmente un ambiente pi� asfittico, paludato e avrei visto meno foto. Avrei imparato di meno sulla fotografia.
Quindi, � vero che il problema posto da alessando reefaddict esiste, ma non possiamo non vederne anche gli aspetti positivi.
Dopodich� occorre andare avanti: e come? Gli spunti nel 3D non son mancati, e pi� o meno si � detto (brutalizzo): allarghiamo i nostri orizzonti, non limitiamoci a vedere le solo foto a rischio omologazione, studiamo gli Eretici della fotografia, vivi e morti.
Alessandro ha posto una questione davvero rilevante, e personalmente sento il bisogno di trovare, da subito, una strada per non sentirmi troppo a rischio Gusto Unico. Ci sono altre possibili cure, secondo voi, oltre a quella ipotizzata?
blow up
Nov 29 2007, 08:40 AM
QUOTE(giannicarioni @ Nov 28 2007, 11:05 PM)

Alessandro ha posto una questione davvero rilevante, e personalmente sento il bisogno di trovare, da subito, una strada per non sentirmi troppo a rischio Gusto Unico. Ci sono altre possibili cure, secondo voi, oltre a quella ipotizzata?
Le possibili vie d'uscita ci sono, alcune stanno emergendo da questa discussione dove ognuno sta aggiungendo un tassello. Alcune di queste rimandano a contesti esterni forum (io aggiungerei la scuola primaria esecondaria che fa troppo poco per l'educazione all'immagine). Soluzioni a lungo termine, che rimandano ai massimi sistemi. Quindi se ne avvantaggeranno i nostri figli, magari.
Intanto che fare? Posto che il forum � benemerito perch� finalmente abbiamo uno spazio in cui ci possiamo confrontare, come sfuggire alla trappola del Gusto Unico? Secondo me, almeno tre cose:
- non commentare SOLO gli aspetti tecnici della foto;
- commentare di pi� gli aspetti espressivi e compositivi dell'IMMAGINE, sforzandoci di dire anche PERCHE' una foto ci piace (o non ci piace);
- freghiamocene se non otteniamo apprezzamenti plebiscitari, non muore nessuno: non abbiamo committenti noi, siamo fotoamatori, abbiamo il privilegio di scattare le foto che ci piacciono!
Paolo
buzz
Nov 29 2007, 09:04 AM
Causa o effetto?
Le foto piacciono perch� rispettano alcune regole, o rispettano le regole per piacere?
Non lo sappiamo.
Sappiamo solo che i gusti generalmente gradiscono certe regole.
E qui rientriamo nella filosofia di cosa � bello.
Come mai vengono giudicate "belle" quelle donne che rispettano determinati parametri?
Perch� non vengono premiate le ragazze che escono fuori dalle misure canoniche?
SOlo questione di moda? Credo che invece ci sia qualcosa di molto pi� antico.
L'uomo brutto non piaceva nemmeno ai tempi di Leopardi.
Tornando quindi all'estetica della foto, � ovvio che sia molto pi� facile "vendere" (leggi far gradire) una foto raffigurante un bel paesaggio, una bella dona, un bel fiore. E per fare questo si cerca l'equilibrio delle masse (composizione e regola dei terzi) i colori pi� gradevoli (i saturi richiamano il bel tempo) e tutto ci� che possa richiamare il nostro desiderio.
Poi ci sono le mode, ma quelle richiamano uno stile di passaggio e non provocano una rivoluzione sui gusti universali.
Non � causa di una globalizzazione. Il gusto del bello � uguale in tutto il mondo, a prescindere dalle comunicazione.
Poi ci sono ovviamente le eccezioni, esistono frangie di gusto, che sembrano pi� una forzatura, che propongono composizioni fortemente fuori dagli schemi. Ma siampo sicuri che piacciano davvero, o piace il fatto che siano rivoluzionarie?
stefanocucco
Nov 29 2007, 10:33 AM
Ciao, io sono pienamente d'accordo con quanto scrive Buzz..
reefaddict
Nov 29 2007, 10:51 AM
Buzz, le regole compositive non sono in discussione. Da Raffaello ad oggi la sezione aurea ha un suo perch� che ha origini remote e profonde. Basta che la "regola compositiva" non sia l'elemento determinante nel giudizio su una foto perch� sinceramente sarebbe un giudizio molto povero e superficiale.
Diverso il discorso sul "bello". Il bello non mi pare sia mai stato uguale in tutto il mondo in nessun momento nella storia dell'uomo. Altrimenti... ti sfido a trovare attraente una donna di Rubens che oggi sarebbe giudicata una grassona senza t..te.

L'omologazione per me ha una valenza diversa. Per me � da indendersi come il fenomeno per cui tutti tendono a fare, ad esempio, lo stesso paesaggio nello stesso modo, senza maturare una visione originale e autonoma, diversa e intrigante. (Non dico sia facile)
Nellla storia di esempi di fotografi che hanno rotto con gli schemi imperanti e sono stati guardati con incredulit� e sufficienza ce ne sono stati tanti. Oggi ci riferiamo a loro come precursori, geni, innovatori.
Fin dall'inizio, fin da quando il pittorialismo di fine ottocento � stato superato dai fotografi "straight" che hanno iniziato a fregarse della moda imperante di fare foto-che-sembrano-quadri e hanno rivendicato per la fotografia una identit� autonoma e non succube della pittura.
Tutti questi momenti di innovazione sono stati caratterizzati da qualcuno che ha avuto una visione diversa.
Mi trovo molto in sintonia con le conclusioni di Paolo "blow up". Lasciamo pure perdere il discorso troppo vasto che tutto � omologato, dalle TV di mezzo mondo dove trionfano i reality al cibo di massa che ha lo stesso sapore a Milano o a Delhi, nel giudizio di una foto sarebbe opportuno dare meno peso ai fattori "omologanti" (hai rispettato tutti i parametri del gusto imperante per cui � bellissima) e dare un maggior peso all'originalit� della visione, al messaggio trasmesso, alla "novit�" dello scatto. Questo presume che chi emette il giudizio abbia egli stesso maturato, con il tempo e con l'affinamento dei gusti, una certa insoddisfazione per l'ennesimo "mare mosso al tramonto con cielo nuvoloso". A me � successo ad esempio di iniziare seguendo sia i modelli "classici", anche scopiazzando spudoratamente foto gi� fatte, sia cercando di inseguire il Gusto Unico imperante e devo aggiungere che non ne sono immune neppure oggi, ma, con il tempo inizio ad apprezzare di pi� altre foto e trovare molto noiose quelle pi� comuni. Ad esempio ho preso dei bei voti per una foto che trovo insignificante, nel senso che � una foto che sicuramente non regala nulla di nuovo all'umanit�

, incidentalmente mi � scappata una foto di crete senesi su photo.net e... apriti cielo! Appena uno straniero vede le colline toscane va in visibilio, peccato che ci siano...quante? Milioni di foto "bellissime" tutte uguali fatte sulle crete senesi con il sole basso, i colori saturi, i contrasti cromatici, ecc.?
Insomma, chi � capace a fare le "crete senesi" DIVERSE??? Io no, ammetto, ma vorrei tanto. (Alessandro S., la sfida � anche per te che stai in vantaggio

Pensa se un giorno riuscissi a fare la TUA visione originale unica e DISTINGUIBILE delle crete senesi... a parte il fatto che forse in parte ci stai riuscendo)
E' indubbio che il desiderio di vedere (e fare, magari) pi� foto originali e con visioni nuove proceda di pari passo con una maturazione dei gusti nei confronti delle immagini fotografiche.
andy68
Nov 29 2007, 11:21 AM
Bel 3d Vi st� leggendo molto volentieri.....
buzz
Nov 29 2007, 11:36 AM
Il mio intervento potrebbe senbrare superficiale, oper cui vorrei precisare che ho fatto solo una analisi in base al mio giudizio di un fenomeno generale.
Anche io auspico che esistano le novit� e i "fuori stile" ma dato che spesso nel costruire le proprie opere ci si orienta su qyuelloc he � il gusto comune, ecco che � davvero difficile inventare qualcosa di nuovo che incontri il consenso delle masse.
Per quello che riguarda le donne di rubens, che sicurezza abbiamo che fossero lo stereotipo di bellezza di quei temi e che iovece non fosse la "sua " visione personale?
Picasso ad esempio, dipingeva donne alle quali nessun uomo si sarebbe avvicinato, ma era un discorso diverso!
gciraso
Nov 29 2007, 12:46 PM
Per quanto riguarda il bello nell'arte non esistono solo i dipinti di Rubens. Le donne giunoniche di Rubens sono descritte come ideale di bello dell'epoca anche nella letteratura coeva. Le donne di Botticelli erano di forme pi� lievi e bionde. Le modelle attuali sono molto spesso sottopeso. Non si tratta solo di idea personale del gusto, ma di vera e propria moda del momento storico. Attenzione che con moda non si intende alcuna accezione negativa: la moda � un fatto culturale, che appunto essendo tale, muta nel tempo. L'ideale di bellezza del primo 800 erano le donne magre e "diafane" (ed a questo scopo le signore "alla moda" assumevano piccole quantit� di arsenico per "migliorare" la carnagione). Quindi, per propriet� transitiva, se la moda � quella seguita dalla maggior parte del gruppo culturale, quello che � attualmente di moda piace. E lo stesso nelle arti visive, nella musica, nel teatro, ecc......
Diverso il discorso della omologazione, ma non tanto: tutti tendono a fare un panorama nello stesso modo, si diceva prima, perch� cos� piace, in questo senso il gusto si omologa alla tendenza del momento. E avanti cos�: non c'� da meravigliarsi, a mio avviso, � fatto abbastanza naturale e storicamente sempre provato.
Giovanni
francesco65
Nov 29 2007, 01:22 PM
Ciao a tutti,
il cercare una propria strada non e' semplice,
a mio parere quello che manca e' "Cultura Fotografica" che include anche l'arte in toto.
Ripeto che su tu fai vedere una foto di Stieglitz/Steichen/Sander alcuni non sanno neanche chi sono(non e' una colpa e' un dato di fatto) per rimanere su questo Forum si era fatto il nome dei Luxardo ed e' stato associato al Maraschino
Per le omologazioni (immagini piacione)a mio parere ci sono sempre state sia in basso che in alto e mi riferisco per esempio ad alcuni nomi venuti fuori in grandi nomi, le due giovani fotografe BRAVE per carita' ma le immagini mi sembrano abbastanza omologate.
Oggi e' tutto molto piu' facile produrre immagini buone da qui staccarsi dalle omologazioni e'estremamente difficile e te lo dico da fotografo abbastanza omologato.
un saluto :-)
Francesco
Mi e' venuta in mente un altra cosa che volevo dire tanti parlano di regola dei terzi ed altro cercano di applicare quello che hanno letto da qualche parte perche' il MANUALE dice questo ma a mio parere il risultato sono solo immagini con il soggetto decentrato e basta....
_Lambretta_
Nov 30 2007, 09:33 AM
QUOTE(francesco65 @ Nov 29 2007, 01:22 PM)

Mi e' venuta in mente un altra cosa che volevo dire tanti parlano di regola dei terzi ed altro cercano di applicare quello che hanno letto da qualche parte perche' il MANUALE dice questo ma a mio parere il risultato sono solo immagini con il soggetto decentrato e basta...
In effetti messa cos� mi sembra un attimino banale... sostanzialmente le regole non sono nate prima dell'immagine ma sono una conseguenza... ovvero si � "visto" che le immagini migliori o meglio quelle che piacciono di pi� sono quelle realizzate in una certa "maniera" e quindi solo dopo si � codificata la regola... la piacioneria eventualmente non � una conseguenza della post produzione o della pedissequa applicazione delle regole, � un modo di essere interiore, alla fine fotografi come sei... c'� chi fotografa per sbarcare il lunario... c'� chi fotografa per far vedere quanto � bravo... c'� chi fotografa per se stesso e non gli frega nulla di quello che pensano gli altri... il mondo � bello perch� � vario...
Alessandro Battista
Nov 30 2007, 12:59 PM
Trovo estremamente interessane questa discussione, mi sono spesso interrogato sull'argomento trattato, riporto qui di seguito un mio pensiero che ho go� espresso in altra sede:
"Il concetto di "banale" in fotografia secondo me non � tanto da applicare ad un soggetto o un tema gi� visto ma a quello che la foto riesce a raccontare.
Una foto che sia perfetta tecnicamente ma che non suscita la minima impressione in chi la guarda � per mebanale, una foto anche se "sgrammaticata" ma che comunica un'emozione, un sentimento, un racconto � per me, invece, riuscita.
Come accade per la poesia e per la prosa, anche nella fotografia ritengo che sia necessario poter ricorrere ad una certa "licenza poetice" che per� sia funzionale a ci� che si vuole comunicare, sono convinto, infatti, che per fare una buona foto sia necessario un 70% di cuore e cervello e un 30% di tecnica, tecnica che per� deve essere solida e consapevole."
Un saluto, Alessandro.
PAS
Nov 30 2007, 01:41 PM
Vorrei tornare un attimo sul termine �omologazione� con il quale � stato aperto il thread.
Che cosa fa decidere un fotografo di creare e proporre un�immagine secondo canoni omologati se non la consapevolezza che cos� facendo riscuoter� apprezzamento e gratificazione?
Purtroppo il circolo � vizioso: il fruitore medio (orribile lo so!) gradisce quel tipo di fotografia e non � incline a valutare o approfondire proposte pi� creative e meno convenzionali.
Perch�? Le cause sono molte ma tutte concorrenti ad una certa narcosi intellettiva che, ripeto, � figlia del nostro tempo e del modo ufficiale di gestire espressivit� e comunicazione.
L�overdose di proposte omologate crea assuefazione e standardizza non solo le regole ma il �cosa� debba essere prodotto secondo le regole.
La cultura individuale di base pu� anche esserci, ma spesso � troppo faticoso richiamarla per valutare una proposta creativa non convenzionale, o per attivare metri di giudizio che non siano un�emulazione di quelli letti poco prima, nella recensione di altri.
gciraso
Nov 30 2007, 03:26 PM
QUOTE(PAS @ Nov 30 2007, 01:41 PM)

Le cause sono molte ma tutte concorrenti ad una certa narcosi intellettiva che, ripeto, � figlia del nostro tempo e del modo ufficiale di gestire espressivit� e comunicazione.
E' vero che vi � la narcosi intellettiva (basti vedere i programmi TV), ma non penso che sia "figlia" del nostro tempo: nel momento in in cui il gusto prevalente diventa "norma" � figlia di ogni tempo. Nel nostro, secondo me, l'ampliarsi del bacino di utenza dei media non ha fatto altro che propagare in tempi pi� rapidi il gusto "medio", tant'� che le mode sono assai pi� veloci di un tempo.
Saluti
Giovanni
giannicarioni
Dec 2 2007, 11:38 PM
La discussione si � fermata? Allora provo a lanciare un sasso nello stagno.
linkQUesta foto � stata postata qualche giorno fa, e ha raccolto pareri sostanzialmente positivi, tra cui il mio. L'unica critica circa la composizione � stata rivolta da alcuni commentatori (le cui immagini postate sul forum ne certificano la competenza fotografica) alla centralit� del soggetto.
Personalmente, invece, ritengo che la forza di questa immagine stia invece nel posizionamento al centro della donna, che conferisce alla foto un carattere di fissit�, di sospensione. Effetto che, molto spesso, tutti noi cerchiamo di evitare, preferendo ottenere immagini meno statiche, che ci diano l'idea di un movimento dentro l'inquadratura.
Posto che � irrilevamente, in questo 3d, stabilire chi abbia ragione in merito alla centralit� del soggetto (anche perch� la foto � stata fatta cos� e l'autore ne � contento), vorrei proporre questo caso come esempio concreto del tema in discussione:
il suggerire una composizione pi� decentrata pu� qui condurre verso una omologazione del gusto?La mia intenzione non � di criticare le critiche, ma di riferire il problema dell'omologazione del gusto trattato in questo 3d a un caso concreto di immagine con relativi commenti.
gianni
Mark87
Dec 3 2007, 12:04 AM
Grazie Gianni per l'attenzione. Rispondo in tema dicendo che sono andato contro le regole, completamente...il soggetto � proprio al centro e la mia intenzione era di seguire la donna che si perde nei vicoli della citt� avvolgendosi nel fascio di luce che taglia nettasmente la foto a met�!
COmpletamente contro le regole
Sinceramente quando compongo una foto la creo senza pormi il problema della regola dei terzi salvo casi particolari, proprio perch� la creativit� e la bravura sta nel creare un proprio stile, quindi ogni foto la leggo in modo diverso...in questa ho sentito la necessit� di avere la piena centralit� per la luce e il soggetto...decentrandola secondo me avrebbe perso...
Ciao e ancora mille grazie per il commento e l'aver preso in considerazione la mia foto!
Marco
BOTTADJ
Dec 3 2007, 10:44 AM
Ciao Alessandro concordo pienamentew con quanto hai detto nel presentare l'argomento e volevo porre l'attenzione su qualche argomento.
Partendo dal presupposto che la fotografia � arte e non artigianato troppo spesso si guardano le opere degli artisti fotografi ponendo l'attenzione solo sulle tecniche utilizzate per ottenre il risultato. Il 99% degli interventi sul forum e di tutti gli altri fotografi (non artisti certo) sono solo di stampo tecnico, nessuno o quasi commenta le immagini partendo dal significato. Pensa che una volta sono stato taciuto da un altro forumer che sosteneva che io non potessi commentare una fotografia esulando dal contenuto tecnico!
Io quando guardo un quadro, una scultura, una installazione ed una fotografia utilizzo lo stesso metro di giudizio e se non mi chiedo la marca degli oli che utilizzava De Chirico non sono minimamente interessato al tempo di esposizione dello scatto dietro alla stazione di Saint-Lazare di HCB. Certo la tecnica � importante, � diciamo la base di partenza per poter esprimere qualcosa ma troppo spesso vedo immagini vuote, prive di significato.
Per il discorso dell'omologazione del gusto o del gusto unico vorrei ricordarti che la vox populi non � la fonte pi� autorevole per dare un giudizio su un'opera. Provo a spiegarmi meglio con un esempio, la stragrande maggioranza della popolazione ama la pittura impressionista perch� la trova cos� calda, classica, rassicurante e diciamo romantica, peccato che questo movimento ha rappresentato proprio il contrario. La gente non sa che il termine impressionista � stato dato in senso dispregiativo da parte dei critici del tempo, l'uomo della strada non ha la bench� minima idea che tali opere furono rifiutate dal Salon (del 1877 o 1876 non ricordo l'anno esatto) perch� troppo innovative e fuori dai canoni.
Per mia eperienza personale la mia crescita artistica va di pari passo al graduale allontanamento ai gusti dell'uomo medio che apprezza il paesaggio con il cielo blu e le nuvolette bianche.
Io cercherei di non fare l'equazione successo popolare = bella immagine perch� questo porter� ad una omologazione verso il basso della nostra arte.
Spero di essere stato chiaro e soprattutto utile.
A presto,
Luca
QUOTE(BOTTADJ @ Dec 3 2007, 10:44 AM)

Partendo dal presupposto che la fotografia � arte e non artigianato
...
Ciao Luca
Gi� concordare sul tuo presupposto lascia qualche dubbio.
La classificazione di �arte�, riferita alla fotografia, � essa stessa, purtroppo, inflazionata ed in un certo senso �omologata�.
La fotografia � innanzitutto un mezzo espressivo.Lo successiva tua distinzione tra �arte� ed �artigianato� lascia ulteriormente perplessi. I due lemmi sono sempre stati strettamente legati e non solo da un punto di vista semantico ed etimologico.
BOTTADJ
Dec 3 2007, 11:50 AM
QUOTE(PAS @ Dec 3 2007, 11:14 AM)

Ciao Luca
Gi� concordare sul tuo presupposto lascia qualche dubbio.
La classificazione di �arte�, riferita alla fotografia, � essa stessa, purtroppo, inflazionata ed in un certo senso �omologata�.
La fotografia � innanzitutto un mezzo espressivo.
Lo successiva tua distinzione tra �arte� ed �artigianato� lascia ulteriormente perplessi. I due lemmi sono sempre stati strettamente legati e non solo da un punto di vista semantico ed etimologico.
Non capisco perch� devi ostinarti a dire che la fotografia � "solamente" un mezzo espressivo, certo sono in pieno accordo su questo ma non puoi fermarti qui.
La fotografia fa parte delle arti visive come la pittura e la scultura e non puoi affermare il contrario altrimenti dovresti affermare che anche queste non sono arte ma solamente un mezzo espressivo. Perch� dovrebbe essere cos�? Per me questa definizione non � corretta.
Tra arte e artigianato c'� una bella differenza e credo tu lo sappia, certo il confine non sempre � cos� netto e l'arte deriva proprio dall'artigianato.
Provo a supportare la mia tesi con un esempio, Qualsiasi artigiano � in grado di falsificare un quadro di Fontana, di Rodkho o di Mondrian solo che solo loro, gli artisti appunto, sono stati in grado di compiere un percorso che li ha portati a creare quelle opere. La differenza alla base sta semplicemente nelle idee che un bravo artigiano non ha, perch�.... non � un artista. Adesso � facile affermare che un'opera come quelle degli artisti sopracitati non ha valore perch� � nata da una idea complessa che nella pratica � di facile realizzazione, che per� noi non abbiamo avuto. Se poi da una idea geniale nasce un'opera di una semplicit� disarmante non vedo quale sia il problema.
Magari tu non credi che questi autori siano degli artisti solo perch� non sono stati ottimi artigiani (in quelle opere che li hanno resi famosi) come i loro colleghi rinascimentali che oltre ad avere delle intuizioni geniali padroneggiavano la tecnica dell'epoca in maniera incredibile.
Ognuno pu� pensare come meglio crede non c'� problema per� sono convinto del fatto che finch� nel guardare una foto penseremo solo a come � stata realizzata commetteremo un grosso errore.
Luca
reefaddict
Dec 3 2007, 12:11 PM
QUOTE(giannicarioni @ Dec 2 2007, 11:38 PM)

Questa foto � stata postata qualche giorno fa, e ha raccolto pareri sostanzialmente positivi, tra cui il mio. L'unica critica circa la composizione � stata rivolta da alcuni commentatori (le cui immagini postate sul forum ne certificano la competenza fotografica) alla centralit� del soggetto.

Ciao Gianni, provo a leggere la foto.
Il "cosa": una donna vestita con abito lungo e velo sul capo, di aspetto orientale, ripresa di spalle mentre cammina al centro di una viuzza deserta, quest'ultima apparentemente europea per stili e materiali.
Il "come": l'autore sceglie un formato panoramico che riduce il senso di isolamento e di piccolezza al soggetto principale; questo � ripreso di spalle, al centro del fotogramma, il tutto con una focale credo medio tele che schiaccia un poco la prospettiva, dando staticit� al soggetto. Apparentemente la strada aperta a destra lascia intendere un possibile proseguimento del cammino, ma le scelte di ripresa, vedi focale e inquadratura limitano la sensazione di "percorso" del soggetto e lo fermano piuttosto in una cornice naturale rappresentata dagli edifici sui lati.
Gradevole l'aspetto cromatico e la luce, anche se non avrei esitato ad enfatizzare buio e ombra.
Il contesto e il soggetto non riesco invece a farli entrare in rapporto, non mi dicono molto l'uno dell'altro, non mi stupisce la donna orientale nel senso che non trovo "strana" la sua presenza.
Nel complesso non trovo proprio che ci sia "omologazione", la foto non sembra che segua mode, ma neppure trovo che trasmetta particolari messaggi.
Di sicuro, e qui non parlo pi� della foto in questione, non vedo perch� si continui a parlare di regole (dei terzi, della sezione aurea, della diagonale discendente, ecc.) come metro per definire se uno scatto sia omologato al gusto comune o sia all'opposto un nuovo modo di vedere ed interpretare. Una composizione disarmonica non � originale perch� squilibrata, � disarmonica. Al limite pu� darsi che la disarmonia sia funzionale al messaggio, basta che sia ben chiaro all'osservatore! Una composizione perfetta ed equilibrata pu� anche essere priva di interesse. Insomma, rottura con le regole e originalit� di visione non hanno un cos� stretto legame da essere presi come sinonimi.
QUOTE(BOTTADJ @ Dec 3 2007, 11:50 AM)

Non capisco perch� devi ostinarti a dire che la fotografia � "solamente" un mezzo espressivo, certo sono in pieno accordo su questo ma non puoi fermarti qui.
..
Abbi pazienza ed innanzitutto cerca di leggere bene prima di attribuire al tuo interlocutore cose che non ha detto.
Io non mi �ostino� ma esprimo la mia opinione come tutti.
Non ho detto che la fotografia � �solamente� un mezzo espressivo. Bens� che � �soprattutto� un mezzo espressivo.
L�arte da che mondo e mondo � frutto di processo e mentalit� artigianale nel senso nobile del termine.
Qualunque artista � artigiano per definizione.
Associare l�artigianato alla falsificazione � quantomeno riduttivo oltre che offensivo
L'alternativa alla creazione artigianale � il processo industriale e non mi pare che questo abbia attinenza con l�arte.
Definire la fotografia in genere come arte non � corretto. Alcune forme di fotografia possono avere valenza artistica, altre no. Tutte per� hanno valenza espressiva, ovvero raccontano come � stato percepita la realt� da parte del fotografo che le ha scattate.
Ma siamo abbondantemente fuori tema rispetto al thread, quindi direi di chiudere qui.
Se vuoi possiamo continuare in MP o puoi aprire un altro thread pi� specifico.
BOTTADJ
Dec 3 2007, 01:00 PM
Per Valerio:
-Non ho detto che l�arte � �solamente� un mezzo espressivo. Bens� che � �soprattutto� un mezzo espressivo-
Secondo il tuo ragionamento tutto ci� che ci mette in comunicazione con il mondo esterno � un mezzo espressivo, mi sembra una affermazione banale e un troppo massimalista. Dopo che ho detto che la fotografia � un mezzo espressivo nelle mie mani rimane un pugno di mosche.
La fotografia pu� e deve essere molto di pi� che un semplice mezzo espressivo.
-L�arte da che mondo e mondo � frutto di processo e mentalit� artigianale nel senso nobile del termine.
Qualunque artista � artigiano per definizione.
Associare l�artigianato alla falsificazione � quantomeno riduttivo oltre che offensivo
Il contrario della creazione artigianale � il processo industriale e non mi pare che questo abbia attinenza con l�arte-
Certo ma come ho scritto prima la differenza tra artigiano e artista non sta nelle capacit� di fare le cose ma nei significati che quest'ultimo riesce a dare alle proprie opere. Io non ho parlato di falsificazione semplicemente di esecuzione. Nell'arte non � fondamentale l'esecuzione ma il significato dell'esecuzione stessa. L'artista � molto di pi� di un artigiano. Su questo sono mnpenamente d'accordo un artista � un anche un artigiano ma aggiungo io, un artigiano non � per forza un artista.
-Definire la fotografia in genere come arte non � corretto. Alcune forme di fotografia possono avere valenza artistica, altre no. Tutte per� hanno valenza espressiva, ovvero raccontano come � stato percepita la realt� da parte del fotografo che le ha scattate-
Questa � una tua ipotesi che il corso degli anni e della storia dell'arte sta smentendo. Non ha senso neanche il discorso che la fotografia parta dalla realt� delle cose, sei sicuro che una immagine sia per forza una rappresentazione della realt� (per quanto filtrata dalla soggettivit� del fotografo)? Mi spieghi allora come pu� essere possibile rappresentare con una immagine un soggetto astratto che non � possibile vedere nella realt� come un qualunque sentimento?
Per il discorso di ostinarsi stai tranquillo ho usato quel termine perch� gi� una volta ci siamo incrociati e abbiamo fatto scintille...
Per una nuova discussione per me non c'� problema ti chiedo solo un favore, puoi iniziarla tu se ne hai voglia perch� io non scrivendo molto non saprei da dove cominciare. Da parte mia non voglio pi� approfittare di questa discussione per dire quello che pensop perch� non � educato invadere lo spazio altrui.
Luca.
gciraso
Dec 3 2007, 01:29 PM
Reintervengo per porre una domanda: non omologazione=originalit�?
Secondo me no. Prendo ad esempio una espressione artistica che conosco bene: la musica. Se Rossini si copiava era meno artista? Un facile accontentarsi di motivi melodici usuali, per quanto piacevoli ed inediti, � originale?
Penso che ci siamo infognati in una discussione impossibile da terminare: ci possono essere infinite definizioni dell'omologazione: da quella puramente statistica a quella pi� artistica. E, infine, come ogni aspetto di valutazione critica, entra in gioco la sensibilit� del singolo osservatore. Concordo con refaddict per quanto riguarda la rottura delle regole e l'originalit� di visione.
Saluti
Giovanni
QUOTE(BOTTADJ @ Dec 3 2007, 01:00 PM)

...
Per il discorso di ostinarsi stai tranquillo ho usato quel termine perch� gi� una volta ci siamo incrociati e abbiamo fatto scintille...
..
Penso tu ti riferisca a
questaSe � cos� non vedo alcuna scintilla, bens� un modo corretto per dirmi che non eri d�accordo con una mia affermazione allora condivisa da altri utenti.
La diversit� di opinioni Luca � il sale del confronto sul forum. Pensa a come sarebbe noioso se la pensassimo tutti allo stesso modo.
Occorre solo accettare con serenit� opinioni diverse dalle nostre ed anzi prenderle a stimolo per mettere in discussione le nostre convinzioni.
La verit� assoluta non � di questo mondo
Buon proseguimento di giornata
BOTTADJ
Dec 3 2007, 01:51 PM
Scusate se abuso di questo spazio per dire che sono completamente d'accordo con te Valerio, vorrei dirtelo in Pm ma non ho capito come si fa...
Stai tranquillo non sono uno che se la prende anzi, il termine scintille era proprio per riderci un po' su per non prenderci troppo sul serio.
Mi puoi dire come si manda un messaggio privato cos� la prossima volta non abuser� pi� dello spazio altrui? Grazie.
Buona giornata anche a te, magari un giorno faremo qualche immagine assieme perch� no?
Ciao,
Luca
Ti ho inviato un MP
Ciao
Valerio
SiDiQ
Dec 3 2007, 01:54 PM
Mah, che dire, fotograficamente parlando sono un completo ignorante, per me arrivare a fare qualcosa di simile ai primi due scatti proposti sarebbe gi� tanto. Da anni ci provo, ma i risultati non sono poi cos� semplici a venire.
Mi piace la musica in genere, e se dovessi prendere gran parte di quello che sento ogni giorno in radio o nelle centinaia di CD che ho potrei dire la stessa cosa... "poi alla fine sono tutte simili", ma questo non mi impedisce di provare emozioni ogni volta che le ascolto...
Probabilmente tanti votanti, la maggiornaza, saranno tutti al mio livello e rimangono a bocca aperta quanto vedono queste cose...
maxiclimb
Dec 5 2007, 10:20 AM
QUOTE(SiDiQ @ Dec 3 2007, 01:54 PM)

Probabilmente tanti votanti, la maggiornaza, saranno tutti al mio livello e rimangono a bocca aperta quanto vedono queste cose...
Non so cosa intendi esattamente per "livello".
Tecnico? Espressivo? Di conoscenza artistica?
Come ho gi� detto, anche io ho passato un periodo in cui quelle foto mi sembravano eccellenti, e cercavo di imitarle.
Ovvio, non ne avevo mai viste, e certamente sono migliori delle banali cartoline che si possono comprare in edicola.
(cartoline che per esempio piacciono moltissimo alla mia ragazza, tanto che quando andiamo in vacanza mi "obbliga" a produrne qualcuna...)
Penso che sia una cosa che va per gradi.
All'inizio il modello sono appunto le cartoline, poi si passa a foto come quelle postate, che sono un passo oltre, e per ora sono diffusissime solo sul web (in edicola non si vedono ancora)
Infine ci si rende conto che anche queste sono... tutte uguali e alla lunga stufano, e si cercano proposte pi� originali.
Il fatto � che solo dopo aver preso coscienza di quali sono le tendenze consolidate e lo stile che va per la maggiore, si pu� elaborare una propria visione personale consapevole.
Il che non significa nemmeno dover per forza fare qualcosa di originale, ma solo sapere se la propria proposta � un deja-v� oppure no.
G.L.C.
Jan 5 2008, 02:33 AM
quando ho visto la foto che apre questa discussione la prima che cosa che ho pensato e ... di averla gi� vista, ma in realt� era la prima volta che vedevo quella foto in particolare, ma di copie ne ho viste a centinaia, e infatti mi � bastato prendere a caso una rivista di fotografia dalla libreria per trovarne una quasi identica,
sulla copertina campeggia una scritta che promette ottimi consigli per fare panorami come i migliori, e che poi porta gli ignari lettori ad imitare i migliori (ma saranno davvero tali questi illustri sconosciuti?) e a fare tutti le stesse foto.
mi capita a volte di sfogliare libri di fotografia di cui � fornita la libreria di un mio parente, ed ogni volta mi accorgo di quanto sia difficile trovare soggetti interessanti, o meglio, vederli, perch� a volte stanno li sotto il nostro naso ma non li vediamo,
eppure con le nostre belle macchine da centinaia o migliaia di euro dobbiamo pur farci qualcosa, altrimenti che le abbiamo prese a fare se di professione non facciamo i fotografi? e del resto non basta comprare i migliori colori e i pennelli pi� costosi per diventare picasso! ci si deve accontentare di dipingere meglio che si pu�, magari tutti lo stesso panorama....
quanti di noi hanno una foto con la torre di pisa? avete mai visto le foto di martin parr davanti alla torre? fantastiche nel loro genere, eppure quando ci sono stato non sono riuscito a "vedere" quello che ha visto lui. durante le feste sono stato a roma, eppure le foto che ho fatto, scatti da turista, potevo farle benissimo con una compatta..., e di sicuro gli spunti non mancavano.
e allora non rimane che smanettare con potoschioppe per realizzare foto spettacolari ma paradossalmente banali, e accapigliarci perch� il mare ti � venuto mosso e il gabbiano non si era pettinato le penne prima di mettersi in posa
e quanto costano certi volumi di fotografie! ne vogliamo parlare, si fa presto a dire cultura fotografica, ma poi non � mica facile acquistare volumi che spesso costano un occhio, o avere il tempo di leggere manuali e altro.
certo, quando poi osservi i lavori dei fotografi che sono passati alla storia, ti rendi conto dell'abisso che corre tra la massa e i maestri, le tue prospettive cambiano radicalmente, e capisci quanta spazzatura ci sia in giro, e di quanto sia inutile litigare sul rumore a 50.000 iso.
spesso vorrei postare un commento a una foto che mi piace, ma mi rendo conto di non essere in grado di farlo. ancora pi� difficile commentare quelle che proprio non mi piacciono, perch� molti alla minima critica diventano subito intrattabili. di questi tempi l'umilt� � merce rara, e via con il valzer dei post inutili.
anch'io a volte vorrei postare qualche scatto, ma poi ci rinuncio, perch� mi rendo conto di quanto poco interessante possa essere per gli altri, e quando trovo il coraggio di farlo, figuratevi la contentezza se ricevo un commento positivo, ma so accettare le critiche negative, anzi ben vengano se sono costruttive.
per fortuna c'� anche tanta gente in gamba, che rimane spesso in disparte, ma che quando interviene lo fa con competenza ed � sempre pronta a darti una mano e dalla quale c'� tanto da imparare! (p.s. grazie della pazienza)
Peve
Jan 6 2008, 05:33 PM
Purtroppo non ho il tempo, ora, di leggere tutto il 3D quindi mi scuso se ripeter� cose gi� dette...
In prima analisi verrebbe da dare ragione all' autore dell 3D, quelle foto sono la sintesi di tutte le regole pi� note. Vorrei solo fare notare, per�, che le regole pi� comuni usate in fotografia non sono state imposte, ma si � trattato semplicemente di formalizzare delle figure estetiche che il nostro cervello riconosce come gradevoli... a partitre del formato stesso della foto.
Detto questo, secondo me, il trovar "belle" quelle foto non � affatto una forzatura o un omologazione dei gusti, ma � esattamente il contrario... esistono delle regole per fare delle foto "belle" se le rispetti la foto sar� "bella".
Questo, ovviamente, non ha nulla a che fare con l'originalit� ma qui ci addentriamo in un campo troppo soggettivo per dare dei giudizzi... se uno mostra una foto che rompe gli schemi, a mio parere, ricever� pareri positivi solo da persone che hanno il suo stesso tipo di "gusto" per le foto, e se andiamo a vedere gli scatti di chi ha dato pareri positivi, molto probabilmente, noteremo una certa somiglianza stilistica tra loro e quindi torniamo a parlare di monotonia e uniformazione dei gusti, solo che il caso � ristretto a tanti piccoli sottogruppi e da l'idea di non esistere.
In oltre mi sento di quotare in pieno chi ha detto che quando si parte, si parte dalle basi e poi si evolve e che non tutti hanno la stessa fantasia ma credo che tutti hanno il diritto di poter fotografare.
Un ultimo appunto va a chi ha raccontato l'aneddoto della foto di Bresson criticata, questa non vi sembra la pi� grande forma di omologazione del gusto? cio�, � di Bresson e quindi � bella per forza? se a me una foto non piace la pu� aver scattata anche anche il pi� bravo fotografo del mondo ma continua a non piacermi, non che il mio parere debba contare qualcosa ma � mio e a me non piace, nessuno pu� permettersi di venirmi a dire che sbaglio, mi spiego? � un parere personale...
Concludendo, vorrei dire che anche a me le 2 foto iniziali non piacciono, ma, considerando che la maggior parte della gente le trova belle, non mi sono mai sognato di pensare o di dire che io e il piccolo gruppetto di gente che la pensa come me siamo dei geni incompresi e che gli altri hanno i gusti omologati, in fondo i gusti e le opinioni sono come i cog....oni, ogniuno ha i suoi...
federicomozz
Jan 8 2008, 01:08 PM
Ho un amico che ha qualche idea in merito a questo argomento....
Peve
Jan 8 2008, 06:08 PM
Scusa ma non riesco a cogliere il senso della tua risposta...