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tembokidogo
Vedi, il problema non era il solito, stantìo analogico contro digitale...Il problema è che una certa soglia di "affidabilità" in condizioni estreme sta nel 35 mm a una quotazione, dal punto di vista economico, che è pari a circa un terzo dell'analogo prodotto digitale.
In ambito professionale non c'è storia, hai ragione...Anche se per quanto riguarda la fotografia naturalistica in ambiente "ostile" ti assicuro che la proporzione è ancora 30% digitale - 70% pellicola, per una serie di motivi facilmente comprensibili.
In ambito professionale la lunga seduta di postproduzione fa parte integrante dell'attività; lavorare i files Nef prodotti da una 16mp, quando fai un altro lavoro e torni a casa a mezzanotte-l'una dopo 10 ore di computer, è un'altra cosa...E ti ritrovi, come scrivevo nel post iniziale, a dover magari "buttare" un pomeriggio libero a lavorare i Nef "arretrati", anzichè uscire a scattare.
Certo, se dovessi fare definitivamente il salto dall'altra parte della barricata e i fatti, anzichè desciverli con la scrittura, dovessi documentarli con le immagini, senza dubbio opterei per una D2x o, meglio - per quelle esigenze - per una D2hs. Ma se dovessi lavorare, anche professionalmente, abitualmente in condizioni ambientali e operative estreme, senza l'assillo della trasmissione immediata dell'immagine, continuerei, probabilmente, a preferire la Velvia e la F6..o meglio la F5.
Diego
teseo
Se dovessi lavorare in condizioni estreme penserei quale digitale potrebbe tornarmi utile .
Tutto il resto non conta .
Tutto il resto verrà spazzato via dalla più micidiale delle armi inventate dall'uomo : il calendario .
GreenPix
QUOTE(tembokidogo @ Apr 12 2006, 05:31 PM)
Nein, scelta irreversibile smile.gif
Diego
*




Nooooo .... con tutti i consigli utilissimi che mi hai dato per l'uso della D70 in Africa ora.... abbandoni!!!!

Scommetto oggi è il 12 Aprile... entro un anno hai una D200! .... chi perde paga bere!!!!

Bruno
toad
QUOTE(teseo @ Apr 14 2006, 10:51 PM)
Tutto il resto non conta .
Tutto il resto verrà spazzato via dalla più micidiale delle armi inventate dall'uomo : il calendario .
*



Premesso che credo di comprendere perfettamente Diego, Mauro e gli altri che trovano nell'utilizzo della pellicola il modo di fotografare più consono a loro.
Personalmente sono debitore alla tecnologia digitale, perché mi ha permesso - dopo un periodo di relativo abbandono - di ritornare a fotografare gestendo in proprio l'intero processo, dalla ripresa alla stampa consentendomi così di ritrovarmi appieno in questo modo di espressione. E non credo sia poco, per lo meno per me.
Dopo un periodo di "apprendistato" con una compattona ho recentemente fatto il salto verso il digitale di qualità.
Contemporaneamente, però, mi sono ricomprato una tank di sviluppo e tutto l'occorrente per sviluppare in BN che voglio dedicare al mezzo formato.
Probabilmente sono pronto per il reparto neurodeliri ed in tal caso prego adesso, negli ultimi attimi di lucidità, Diego e Mauro di venirmi a trovare quando sarò ricoverato... laugh.gif
teseo
QUOTE(TOAD @ Apr 14 2006, 10:28 PM)
Contemporaneamente, però, mi sono ricomprato una tank di sviluppo e tutto l'occorrente per sviluppare in BN che voglio dedicare al mezzo formato.
Probabilmente sono pronto per il reparto neurodeliri ed in tal caso prego adesso, negli ultimi attimi di lucidità, Diego e Mauro di venirmi a trovare quando sarò ricoverato...
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Ho il camino , a casa . Ogni tanto lo accendo , con grande piacere , ma non ho mai pensato di eliminare la caldaia a gas .
La fotografia amatoriale è proprio questo : il puro piacere di fotografare e magari di stampare . Quello che si vuole , quando si vuole e il soggetto che si vuole col mezzo che si vuole o che si possiede .
A tutt'oggi è possibile ancora farlo "anche" con la pellicola . E' possibile , certo . Finchè dura ...
ludofox
QUOTE(teseo @ Apr 14 2006, 10:51 PM)
...Tutto il resto verrà spazzato via dalla più micidiale delle armi inventate dall'uomo : il calendario .
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Il calendario è solo un tentativo (maldestro) di misurare nel modo più preciso possibile il fluire del tempo. Quello non è, ahinoi, invenzione umana.

La vera arma micidiale è il "mercato" ...e allora sono d'accordo con te Ugo.

Potrei sbagliarmi e forse me lo auguro, se non altro per persone come Diego, ma sono tra quelli che pensano che la pellicola sia destinata alla prematura scomparsa.
Non ne sarei felice, ...ma nemmeno particolarmente rattristato.
Non rimpiango il 35mm ...Solo un po' il 20X25 e i suoi fratellini minori 13X18 e 10X12.
teseo
QUOTE(ludofox @ Apr 14 2006, 11:49 PM)
Potrei sbagliarmi e forse me lo auguro, se non altro per persone come Diego, ma sono tra quelli che pensano che la pellicola sia destinata alla prematura scomparsa.
Non ne sarei felice, ...ma nemmeno particolarmente rattristato.
Non rimpiango il 35mm ...Solo un po' il 20X25 e i suoi fratellini minori 13X18 e 10X12.
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Mi associo e condivido in pieno per il 35mm.
Non condivido neanche un po' il rimpianto per il grande formato . Fascino da vendere , però...lasciamo stare . Una volta ho dovuto fotografare una linea di produzione "appeso" a un carroponte ... non vi dico . Poi l'esposizione ... ho avuto degli incubi tali da far impallidire un film di Hitckoc .
Aggiungerei anche la mancanza di rimpianto per il medio formato . Macchine pesanti , ingombranti , farragginose , lente , rumorose . blink.gif
Abbiamo già dato .
stb-5000
diego ho letto con calma tutte le discussioni, ma, non sò se sei veramente convinto della tua scelta, ok la D70 non è adatta all'uso estremo che ne fai, e purtroppo ti serve un corpo serie D2 che costa e costa molto ( anche se ultimamente mi sembra che i prezzi su strada siano un po' cambiati), ma aspetterei un momento a prendere la F6 (costa parecchio anche quella e penso che sia anche abbastanza difficile rivenderla un domani) e terrei da parte i soldi in attesa di avere le idee più chiare.
nel frattempo hai sempre 2 splendide macchine a pellicola FM3a e FE che ti permettono ti svolgere il tuo "splendido" lavoro.

ciao
tembokidogo
Io credo che tutte le nostre diverse ma rispettabilissime opinioni nascano dal fatto che la fotografia (in generale) è per ciascuno di noi la fotografia (in particolare) che pratica in modo preponderante se non esclusivo.
Nel 90% delle applicazioni, sia amatoriali, amatoriali/evolute e professionali, il digitale ha già vinto con un tennistico 6-0. Ho premesso, aprendo questo 3d, che non era questo l'argomento che intendevo discutere, perchè da discutere c'è poco, ma che intendevo appunto condividere esperienze personali maturate in un contesto un po' particolare.
Visto che le immagini alle quali tengo di più, in un anno, sono quel 20% (diciamo 1000-2000 scatti) realizzati proprio nel corso delle mie "spedizioni" in Africa, sono entrato nell'ordine d'idee che la mia attrezzatura deve essere "tarata" sulle necessità e sulle limitazioni che quel teatro impone. Perchè, se è vero che con una D2x si può tranquillamente scattare al pargolo che gioca in giardino, è altrettanto vero - e l'ho sperimentato - che con la D70 si rischia scattando in condizioni climatiche e ambientali per le quali non è stata progettata.
Nell'occasione dell'ultimo viaggio in Senegal - per avere un'idea date un'occhiata al Life relativo - ho dovuto, per necessità, lasciare a casa la pellicola e portare l'unica digitale che posseggo in quanto si trattava di una nevcessità professionale: le immagini che avete viste o che vorrete semmai vedere sono quelle realizzate nei "ritagli di tempo" di un reportage sul dopo-siccità nel Sahel. Immagini scaricate la sera su pc (quanti problemi con la corrente che - quando c'era - andava e veniva) e inviati via modem e cellulare (pagava il giornale!) assieme ai pezzi. Quindi le meccaniche a film erano out.
Va detto che questa è la seconda volta che mi capita di lavorare (nel senso proprio di lavoro) in quelle aree dovendo provvedere anche alla parte fotografica. L'avevo già fatto nel 1997 durante un reportage sui campi profughi del Fronte Polisario nel Sahara occidentale. Allora di digitale proprio non si parlava, e le due Nikon che avevo come me s'erano comportate splendidamente, pur operando in un ambiente ancora più severo e disagevole.
Diego
tembokidogo
A volte, a tavolino, si fanno tante ipotesi, congetture, viene voglia di "riprogettare" il mondo o...più semplicemente...la propria attrezzatura.
Poi, quando su lascia questa benedetta tastiera e finalmente si riesce a trovare quelle due-tre ore per uscire a fotografare, tante "costruzioni" si sgretolano, e tutto appare più semplice.
Questa mattina, in vista della consegna - prevista per martedì - della D70 al negoziante, ho cominciato a riordinare l'attrezzatura sparsa in borse e zaini vari.
Ho radunato in una borsa neppure troppo grande (non mi sono mai reso conto di quanto, in realtà, fossero compatti) i due corpi a pellicola, il winder, le 5 ottiche fisse: pazzesco, da 16 a 300 mm (600 col 2X) in così poco spazio...La D70 con gli zoom () l'ho parcheggiata in uno zaino grande tre volte tanto: peso praticamente identico. La medio formato a telemetro e il Sekonic...penso mi seguiranno (il più tardi possibile) nella tomba...
Così, oggi pomeriggio, sono uscito a "bruciare" tre rullini di dia. Non mi sono affatto annoiato nel cambiare spesso ottica, anzi...era un po' che non mi divertivo tanto. E, dopo aver scattato col 300 una sequenza di una garzetta che s'involava, l'illuminazione: ma che cosa mi manca, accidenti? Il tempo per fotografare di più, forse. Altro che F6: l'MB12 mi garantisce 3,5 fotogrammi al secondo (più che sufficienti), il feeling con la Fm3a (la Fe è rimasta in borsa) è perfetto, anche nelle riprese dinamiche (vedremo poi i risultati...) non ho sentito la mancanza dell'autofocus, anzi...con le risaie allagate, chissà quante volte l'avrei maledetto.
La verità è che per le uscite impegnative non ho bisogno d'altro.
La D70? Non so: a questo punto, a che pro metterla in vendita? Per acquistare che cosa?
Probabilmente, finirà con due ottiche in uno zainetto da tenere sempre in macchina, come facevo con la Coolpix. Una compattona "evoluta", per uso urbano.

Scommetto oggi è il 12 Aprile... entro un anno hai una D200! .... chi perde paga bere!!!!

Bruno


Credo proprio che avrò il piacere di farmi offire un buon bicchiere di rosso wink.gif
Ciao
Diego
carlofio2000
QUOTE(tembokidogo @ Apr 16 2006, 06:19 PM)
La D70? ... Una compattona "evoluta", per uso urbano.


Sì Diego, questa mi è proprio piaciuta.

Ogni tanto mi viene il pensiero di prendermi una FM3a (che sarebbe
praticamente eterna) tornare a fotografare focheggiando a mano
e finirla con l'idea di spendere migliaia di euro per oggetti che, nonostante
le loro indiscutibili qualita', perdono tutto il loro valore dopo pochissimo tempo.

Non mi piace l'idea di ammalrmi di sindrome da corpo macchina digitale obsoleto!

Io con la fotografia mi ci diverto, mica ci mangio.

Carlo
nico65
Un bel topic, non questo contro quello

E' vero che le attuali DSLR, data la rapida evoluzione della giovane tecnologia digitale, diventereanno ben presto obsolete, ma e' anche vero che la macchina che fa belle foto oggi le fara' anche tra tre-quattro anni. Sara' considreata "obsoleta" solo perche' superata dalle sue nuove sorelle.
Le F5 digitali esistono, sono le D2X, ma quanto costano ...
Non voglio dire quanto dovrebbero costare, i prezzi non li fa solo il contenuto tecnologico o la produzione, sappiamo tutti che concorrono altri fattori.
Non serve andare nel deserto come fa Diego per stressare un corpo ( certo che in quel caso si stressa moltissimo ), basta stare in un capanno dentro una cava di sabbia per fare i gruccioni, di sabbia e polvere ce n'e' tanta, se il capanno e' al sole anche la temperatura non scherza, in breve tempo il capanno diventa un forno.
Umidita' ... provate a nascondere un reflex sotto un telo, posizionatela a terra ( su una testa ... ) sul bordo di qualche canale, fatelo d'inverno, lasciatela qualche ora, quando la temperatura passa da sotto zero a 4 o 5 gradi sopra, la macchina si coprira' di vapore e goccioline.
Voglio solo dire che la fotografia naturalistica e' dura per l'attrezzatura anche da noi, non lo e' solo se si scatta dai capanni-salotto delle oasi.
E la raffica... certo in moltissime occasioni non serve estremamente veloce, ma quando serve non basta mai, provate a fare un martino in tuffo o cogliere qualche momento particolare e quasi irripetibile ( tipo la predazione da parte di un rapace ).
La robustezza e la velocita' di raffica si trovano in una bella D2X ma si pagano carissime, si paga invece con il tempo la gestione dei nef.
Come Mauro, anche io ancora a pellicola, ho sentito piu' volte lunghe raffiche partiere dalle DLSR... non dite che si deve scattare come se si fosse in analogico, nella fotogafia naturalistica se si e' in digitale si scatta molto, molto, molto di piu'.
L'ho verificato stando a fianco di molti veri fotonaturalisti prima e dopo il passaggio.
Ci sono piu' probabilita' nelle foto in movimento di fare lo scatto buono, quello perfettamente a fuoco, quello dove l'ala e' nel posto giusto, nelle foto quasi statiche e' piu' facile cogliere nell'animale l'espressione particolare ecc.
Le occasioni buone, viaggi a parte, sono cosi' poche che quando si verificano, si scatta tanto ma se si e' a pellicola le raffiche sono costosissime. Sappiamo tutti che si scarta tanto, in questi casi si scarta molto di piu' ma con la raffica della F5 gli euro scartati hanno ormai lasciato il portafoglio. E allora come Mauro, se l'occasione non e' specialissima niente raffica.
Se si e' gia' con la digitale si scatta, si scatta molto di piu', dopo se l'ala e' nel posto sbagliato ... si camcella gratis.
Tempo fa volevo cambiare uno dei corpi, con i soldi con cui prendevo una D70 ho preso una F5 come nuova, molti miei amici mi hanno detto che ho sbagliato, ora vorrei una digitale, non l'ho ancora presa per gli stessi motivi di Diego e Mauro. Ma piu' che per il tempo speso in postproduzione forse il vero motivo sono proprio gli euro, perche' la mia F5 digitale, cioe' la D2X costa veramente tanto. Per questo fin'ora ho aspettato, pero' continuo a sentire raffiche gratis, a vedere amici che col cambiare della luce cambiano gli ISO, a vedere che continuano a scattare mentre io ho finito il rullo, a vedere che hanno "un moltiplicatore nella reflex" ( non facciamo la distinzione accademica sul crop e l'angolo di campo ... )
Allora ? Allora forse finiro' per prendermi la D200, oppure girero' quegli euro nel cambio del mio 500mm da P ad AF perche' quello produrra' sempre ottime immagini indipendentemente dal corpo cui sara' collegato. In quest'ultimo caso pero' sentiro sempre le lunghe raffiche, vedro' sempre cambiare ISO ...

ciao
nicola
tembokidogo
Un giorno, forse, il sogno si avvererà: una Dslr robusta come un carrarmato, in grado di produrre, passatemi il termine, "diapositive digitali" - ossia immagini almeno "quasi" pronte per l'uso - a prezzi umani...Umani quanto? Beh., l'equivalente di una pari livello a pellicola...
Dopo tanti "plasticoni" che hanno avuto comunque l'enorme merito di far apppassionare (o ri-appassionare) alla fotografia tante persone, credo che la sfida si stia cominciando a spostare verso gli aspetti di qualità totale del prodotto (robustezza, affidabilità, mirino...) e la D200 mi sembra già che guardi a questa filosofia.
Nel frattempo, non m'angoscio: la fotografia naturalistica è viva e vegeta e anche lei, progressivamente, si sta digitalizzando...Vedo bellissime immagini prodotte da D2x, Eos1...Ma le immagini che continuano ad essere "di riferimento", per me, e ancora ineguagliate, risalgono ancora ai tempi in cui l'autofocus era di là da venire, e l'aggeggio più "veloce" che si potesse utilizzare era una reflex con un pesantissimo e ingombrante motore da tre fotogrammi al secondo, e un'impugnatura per la messa a fuoco rapida di un Novoflex...
Anche attrezzato come sono, dunque, non posso lamentarmi...è il "manico" che manca, ma quello, purtroppo, non è in vendita e non è possibile aggiungerlo neppure con un "firmware" al mio cervello wink.gif
Diego
Mauro Villa
Diego ho visto cose eccellenti fatte in digitale e a raffica, diciamo che ora i risultati di un certo livello sono a portata di molte più persone, quello che mi consola e che incontro sempre più vecchi fotonaturalisti che continuano a pellicola e che producono scatti di livello assoluto. Come dice Nicola bisogna frenare il dito e sparare a raffica solo quando il soggetto o l'azione è di altissimo livello, in questo caso lo scarto vale la raffica. Quelle simpatiche canaglie con cui vado a fotografare non mi risparmiano sfottò, ai quali peraltro rispondo, ma io continuo imperterrito con la pellicola e lo scatto singolo. La D200 è una gran macchina che però al momento attuale non mi soddisfa come velocità AF, intendiamoci è veloce ma la F5 e la F100 sono superiori (a mio modesto parere), per tutto il resto è più che sufficiente. La mia macchina digitale è la D2X, al momento non posso permettermelo per cui aspetto sereno gli sviluppi che non saranno di poco conto delle future DX continuando con la pellicola, che non credo abbia vita breve, pur sapendo che prima o poi il momento del passaggio arriverà anche per me.
batmam
QUOTE(tembokidogo @ Apr 12 2006, 04:56 PM)
Premessa: lo scopo di questo 3d è di condividere con la community un anno e mezzo circa di gestione "mista" digitale/35 mm, esponendo le mie personali esperienze e le conclusioni alle quali sono giunto, non quello di aprire l'ennesimo, ozioso contenzioso sulla "superiorità" di questo o quel sistema. La condivisione del nostro vissuto può essere utile ad altri, senza alcuna pretesa di aver scoperto per questo la "verità". Qualora il 3d dovesse sconfinare nelle solite, viete polemiche, prego fin d'ora i moderatori di chiuderlo.  Police.gif

Inizio dalla fine: ho affidato la mia D70, più un'ottica, un po' di giga di memoria e altri ammenicoli in conto vendita al mio "pusher" fotografico di fiducia. Quando li avrò "piazzati", arriverà una F6 ad affiancare la FM3a e la "vecchietta" ma sempre arzilla FE.
Sono arrivato "tardi" al digitale, con un po' di scetticismo. Le prime esperienze mi hanno entusiasmato, soprattutto perchè la D70 ha fugato ogni mia perplessità iniziale sulla qualità delle immagini. Sono tuttora convinto che il "gap" qualitativo fra pellicola e sensore (parlo del colore, ovviamente) sia già stato superato coi 6 megapixel della D100 prima e della D70 e derivati poi, senza scomodare più recenti e performanti dslr.
Perchè, dunque, ho deciso di ritornare all'argento, affidandomi - unica mediazione digitale - eventualmente allo scanner?

Primo ordine di motivi: la gestione delle immagini. Scatto in Nef, quindi è indispensabile (lo sarebbe comunque, ma in modo meno pressante, accontentandosi) una accurata anche se "limitata"  postproduzione. Mi trovo ancora con alcuni giga di immagini scattati lo scorso mese sull'hard disk, e non riesco a trovare il tempo di metterci mano. Sarà perchè sto al computer 10 ore al giorno per lavoro, e rientrando a mezzanotte passata non mi va di rimettermici per "portare avanti" l'arretrato. Oppure accade come oggi: mezza giornata libera che avrei potuto utilizzare fuori a scattare, e che - se voglio vedere tutte le immagini che mi interessano stampate - devo passare "pastrugnando" con Capture. Le stesse immagini, scattate con la Velvia, sarebbero state consegnate al laboratorio il giorno succesivo, riconsegnate due giorni dopo e da tempo archiviate nei caricatori, già proiettate più volte, le migliori stampate (magari da file, dopo averle scansionate).

Secondo ordine di motivi: l'hardware. L'ho detto, la D 70 produce ottime immagini. Ma trovo sempre più claustrofobico (pensavo che con l'uso mi sarei abituato) il minuscolo e buio mirino, col quale focheggiare in manuale con un tele non luminosissimo (e spesso è obbligatorio farlo) è un problema.
  Non solo. Sono tornato dal Senegal (dopo aver percorso senza problemi Sahara e Tanzania) con la reflex piena di polvere ovunque (molta più di quanta ne abbia mai riscontrata in passato, anche in occasione di impegni più gravosi, in Slr a pellicola) e con tutte le ghiere di comando "allentate", che cambiavano impostazione (che so, dalla priorità ai diaframmi a quella dei tempi) semplicemente sfiorandole. Colpa, probabilmente, del concorso di fattori ostili quali il caldo, l'umidità, l'azione abrasiva della polvere. I comandi, dopo qualche tempo di clima "europeo", hanno ripreso parte della loro "tonicità", ma non è stata una bella esperienza avere una Dslr che si comportava, come ho già avuto modo di scrivere, come l'elastico allentato d'un vecchio paio di mutande.
L'errore più grosso è stato ovviamente il mio: ho preteso di utilizzare un'ottima "auto da città" come se fosse una Land Rover.

E qui sta il punto. Nel settore digitale la soglia per acquistare un "Suv" sta attorno ai duemila euro della D200, e si tratta comunque di un Suv: va bene per andare a sciare sulle strade innevate, per gli sterrati delle nostre colline, ma non è fatta per attraversarci il Sahara.

Il Sahara, nel mondo digitale, lo si attraversa oggi con Dslr come la D2x, ossia a un prezzo 2,3 volte (a spanne) superiore a quello di un formidabile "fuoristrada" a pellicola come la F6.

Queste, per sommi capi, le esperienze e le riflessioni che mi hanno indotto - dopo un anno e mezzo di Dslr che è stato comunque produttivo e "istruttivo" - a decidere per il ritorno totale alla pellicola. Non mi resta che confidare in Fuji e Ilford, a questo punto... wink.gif

Diego
*

Se parli di pellicola lei ha ancora qualcosa in più, che dà al cuore. Comunque il tuo problema è il computer,ma scandire una dia ti richiede maggior tempo di un file di dsrl ,che intendi stampare.
batmam
QUOTE(batmam @ Apr 18 2006, 02:45 PM)
Se parli di pellicola lei ha ancora qualcosa in più, che dà al cuore. Comunque il tuo problema è il computer,ma scandire una dia ti richiede maggior tempo di un file di dsrl ,che intendi stampare.
*


Dimenticavo, la D200 è tropicalizzata. Molti professionisti in quei posti mettono la macchina in buste trasparenti,chiudendo all'estemità dell'ottica con elastico. L'ho fatto diverse volte in spiaggia. Pollice.gif
_Led_
Non voglio aggiungere niente a quanto espresso da Diego, solo una nota di "colore": le sue scelte sembrano essere avvallate anche dal regista del bel film "The interpreter" che mette al collo dello stesso fotoreporter una F100+105f/2 (o forse era il 135) in Africa ed una D2h + 17-55DX a New York...qualcosa vorrà pur dire... wink.gif
S&A
...eh già: IL MANICO! e tanto, TANTO, TANTISSIMO tempo da dedicare alla fotografia sul campo!
Avendo la stessa passione "foto-natura" concordo con gli ultimi post e credo che prima della reflex digitale mi prendero uno scanner, così potrò avere le dia stampate come voglio io!
matteoganora
Non so Diego... li per li scommetto su un tuo ritorno al digitale a breve...

Una cosa è assodata, per quanto mi riguiarda: le tue foto, da quando usavi la D70, sono migliorate, e non parlo di una miglioria di contenuto, il livello è alto da sempre nel tuo caso, ma di cura e pulizia dell'immagine.
E questo, chiunque potrà contestamelo ma io rimarrò della mia idea, è merito del digitale.

Lo dico perchè di coloro i quali scattano da tempo a colori, manici del calibro di MMFR, Mauro Zanotto e molti altri, le foto fatte da pellicola sono mediamente peggiori di quelle da digitale, per quanto riguarda la qualità.

Ho visto i tuoi scatti africani da pellicola Diego, e ho visto quelli da D70.
Riguardali anche tu, non per le emozioni, per quelle basta una Holga, ma per la piacevolezza estetica dello scatto.
La pellicola, a colori, non ha più nulla da dire...

Usa la digitale come una pellicola, un rullo da 36, su CF... e abbi la forza di fare tante scelte... vedrai che la postproduzione, più andrai avanti meno sarà necessaria...

Pensaci bene Diego, meglio una D2h usata di una F6! wink.gif
nico65
QUOTE(matteoganora @ Apr 18 2006, 03:07 PM)
...
La pellicola, a colori, non ha più nulla da dire...
...



non nelle stampe ma a livello di diapositiva si
( non entriamo pero' in un discorso che Diego voleva evitare )

ciao
nicola
tembokidogo
QUOTE(batmam @ Apr 18 2006, 03:50 PM)
Dimenticavo, la D200 è tropicalizzata. Molti professionisti in quei posti mettono la macchina in buste trasparenti,chiudendo all'estemità dell'ottica con elastico. L'ho fatto diverse volte in spiaggia. Pollice.gif
*



La D200 ha un livello-base di tropicalizzazione che le consente di scattare in condizioni meteo avverse, ma non è fatta (per quello ci sono le D2) per l'uso in condizioni estreme. L'espediente del sacchetto di plastica può funzionare in spiaggia per brevi periodi, ma manderebbe in tilt, per un broblema di surriscaldamento e di condensa, qualsiasi reflex nella savana.
Diego
Giallo
Riecco la discussione. Le cose interessanti, bisogna proprio far la fatica di inseguirle.

Scusa se cito me stesso, tre giorni prima di quanto ha scritto tu:

"Dovendo tornare alla pellicola io starei direttamente su due belle meccaniche, piccole, leggere, robustissime, facili da pulire e anche da ...alimentare. Se si rompono, sono facili da aggiustare, ora e fra 10 anni; se si distruggono, costa meno sostituirle...con quello che risparmi rispetto a F5/6 ti prendi ottimi e robustissimi obiettivi Ais, e via!
Oggi per me, se l'elettronica ha un senso, ce l'ha per le digitali. Con la pellicola, viva le meccaniche, salvo forse per gli animali in azione, ma non mi sembra il tuo genere."

Eccoti qua:

QUOTE(tembokidogo @ Apr 16 2006, 06:19 PM)
Ho radunato in una borsa neppure troppo grande (non mi sono mai reso conto di quanto, in realtà, fossero compatti) i due corpi a pellicola, il winder, le 5 ottiche fisse: pazzesco, da 16 a 300 mm (600 col 2X) in così poco spazio....
Così, oggi pomeriggio, sono uscito a "bruciare" tre rullini di dia. Non mi sono affatto annoiato nel cambiare spesso ottica, anzi...era un po' che non mi divertivo tanto. E, dopo aver scattato col 300 una sequenza di una garzetta che s'involava, l'illuminazione: ma che cosa mi manca, accidenti?
La verità è che per le uscite impegnative non ho bisogno d'altro.
*



Benarrivato! biggrin.gif

Mi pare che ci siamo, accettando la tua scelta radicale.

Per di più, senza bisogno di abbandonare necessariamente la D70 o quella che ne prenderà, prima o poi, il posto.

A volte abbiamo già ciò che ci serve, ma non ce ne rendiamo conto.

smile.gif
tembokidogo
Già. La D70, con il 18-35 e uno zoom universale più corto, è da ieri nella borsa a fondina Lowepro nel bagagliaio della macchina (non ditelo ai ladri!), pronta a catturare quelle immagini che finora sono state soltanto oggetto di rimpianto ("Ah, se avvessi con la la reflex!", quante volte l'ho detto).
Intanto, come Mauro, tengo d'occhio quanto avviene nel tumultuoso mondo del digitale, e non appena il mercato offrirà un carrarmato come piace a noi a una quotazione più prossima a quella attuale della F6...
Diego
tembokidogo
QUOTE(matteoganora @ Apr 18 2006, 04:07 PM)
Non so Diego... li per li scommetto su un tuo ritorno al digitale a breve...

Infatti, non è un addio...diciamo che è un arrivederci...A quando? Dipende dal mercato e dalla mia disponibilità di tempo. Oggi come oggi, non riesco materialmente a trovare quello necessario alla postproduzione (soprattutto quando ci sono alcuni giga in attesa), se non sottraendolo a quello che impiegherei a fotografare.

Una cosa è assodata, per quanto mi riguiarda: le tue foto, da quando usavi la D70, sono migliorate, e non parlo di una miglioria di contenuto, il livello è alto da sempre nel tuo caso, ma di cura e pulizia dell'immagine.
E questo, chiunque potrà contestamelo ma io rimarrò della mia idea, è merito del digitale.

Beh, prima di tutto ti ringrazio, ovviamente...Certo, il digitale consente di "curare" di più l'immagine rispetto a una dia (dove il margine d'intervento dopo lo scatto è pari a zero) o al negativo (sei nelle mani poco affidabili del laboratorio). Diverso il discorso per il bianconero, ma in camera oscura - dove comunque il margine a favore della pellicola è ancora ampio - non sono purtroppo un "mago" come Claudio...

Lo dico perchè di coloro i quali scattano da tempo a colori, manici del calibro di MMFR, Mauro Zanotto e molti altri, le foto fatte da pellicola sono mediamente peggiori di quelle da digitale, per quanto riguarda la qualità.

E' la stessa cosa che mi diceva, tempo fa, Guido Bissattini rispetto alle sue  guru.gif stupende guru.gif  immagini. Probabilmente dipende molto anche dal fatto che la "catena" digitale ha molti anelli "deboli" in meno...Ho visto i tuoi scatti africani da pellicola Diego, e ho visto quelli da D70.
Riguardali anche tu, non per le emozioni, per quelle basta una Holga, ma per la piacevolezza estetica dello scatto.
La pellicola, a colori, non ha più nulla da dire...

Usa la digitale come una pellicola, un rullo da 36, su CF... e abbi la forza di fare tante scelte... vedrai che la postproduzione, più andrai avanti meno sarà necessaria...

Pensaci bene Diego, meglio una D2h usata di una F6! wink.gif
*



Sto alla finestra...sono certo che la strada inaugurata da Nikon con la D200 porterà inevitabilmente alla produzione di una D...? con le caratteristiche di "qualità totale" ora appannaggio della serie D2, a una quotazione più vicina a quella di una F6. Come sai non sono un "mangiatore di pixel", quindi andrebbe bene anche un sensore più "parco", diciamo attorno agli 8mp, con una buona velocità...e senza il flashetto incorporato...
Diego
gigiodvd
scusami l'indiscrezione....ma quante volte ti rechi in Tanzania ecc..?

i tempi per postproduzione? consegnarli al tuo fotografo come le dia ecc.? e poi dipende da cosa vuoi ottenere e la base della qualità di partenza.

buone foto.

gigiodvd

tembokidogo
[quote=gigiodvd,Apr 20 2006, 12:35 AM]
scusami l'indiscrezione....ma quante volte ti rechi in Tanzania ecc..?

Almeno due volte all'anno...da circa vent'anni. Il più delle volte non per viaggi organizzati. Con una "proiezione" verso permanenze più prolungate in aree selvagge.

i tempi per postproduzione? consegnarli al tuo fotografo come le dia ecc.? e poi dipende da cosa vuoi ottenere e la base della qualità di partenza.

Tu lo faresti mai? A parte che consegnare "paccate" da 8-10 giga in formato Neff, e dire "fai un po' tu..." 1200 stampe, magari in 20X25, così...fidandosi di quello che hai visto in un monitor da 2 pollici?
Quello che voglio ottenere l'ho detto nel post iniziale: un corpo macchina in grado di reggere determinate condizioni d'utilizzo, e di fornire immagini di qualità pari a quelle di una Velvia/Provia correttamente esposta e trattata da un laboratorio professionale

buone foto.
Grazie, altrettanto
Diego
Fedro
di certo quello che vuoi ottenere oggi ti può essere dato dalle due gamme al top, ovvio con spese diverse e vantaggi svantaggi diversi. Oggi la tua scelta è questa, domai sarà un'altra...o forse no, non importa, la cosa che vedo veramente fondamentale è l'effetto tranquillità.

Quando scatto non devo pensare neppure un nanosecondo all'attrezzatura... non posso pensare e se.., ma... ecc.. questo immagino sarebbe il vero limite alla mia produzione di scatti, perchè in pochi istanti uno scatto è fatto o perso .

quindi Diego oggi la tua scelta è quella giusta, perchè è quella che ti permetterà di lavorare più serenamente, quando non sarà più così.... riprenderai in mano le tue valutazioni, pro contro ecc fino a recuperare una soluzione che ti equilibri.

buoni scatti

marco
Mauro Villa
QUOTE(tembokidogo @ Apr 19 2006, 08:40 PM)
Sto alla finestra...sono certo che la strada inaugurata da Nikon con la D200 porterà inevitabilmente alla produzione di una D...? con le caratteristiche di "qualità totale" ora appannaggio della serie D2, a una quotazione più vicina a quella di una F6. Come sai non sono un "mangiatore di pixel", quindi andrebbe bene anche un sensore più "parco", diciamo attorno agli 8mp, con una buona velocità...e senza il flashetto incorporato...
Diego
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Esattamente quello che penso anch'io.
tembokidogo
QUOTE(Mauro Villa @ Apr 20 2006, 11:34 AM)
Esattamente quello che penso anch'io.
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Per dirla tutta, credo che corpi di questo genere siano già in fase di progettazione piuttosto avanzata, se non addirittura "nel cassetto" di Nikon (ma non parliamo, per carità, di D90 o altre sigle di fantasia), pronti per essere sfornati al momento giusto. Perchè è indubbio che la comparsa sul mercato di una Dslr come la D200, a un prezzo che - ricordiamolo - è di circa 1000 euro inferiore a quello della D100 al momento della sua presentazione, avrà come conseguenza inevitabile un ulteriore "affinamento" del palato degli utilizzatori non professionali del digitale...
Diego
Giallo
Stiamo andando molto in là rispetto al titolo ed alle decisioni inziali di questo 3d.
Ma mi sembra positivo che - esempio forse unico nella storia delle discussioni di questo Forum biggrin.gif - ci sia stata un'evoluzione, o perlomeno un diverso atteggiamento da parte dell'autore rispetto alle draconiane soluzioni inizialmente prospettate.
Fa piacere aver contribuito a questo interessante tumulto di osservazioni, delle quali forse l'ultimo intervento di Fedro costituisce la migliore sintesi.
smile.gif
tembokidogo
QUOTE(Giallo @ Apr 20 2006, 02:19 PM)
Stiamo andando molto in là rispetto al titolo ed alle decisioni inziali di questo 3d.
Ma mi sembra positivo che - esempio forse unico nella storia delle discussioni di questo Forum  biggrin.gif  - ci sia stata un'evoluzione, o perlomeno un diverso atteggiamento da parte dell'autore rispetto alle draconiane soluzioni inizialmente prospettate.
Fa piacere aver contribuito a questo interessante tumulto di osservazioni, delle quali forse l'ultimo intervento di Fedro costituisce la migliore sintesi.
smile.gif
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wink.gif E se aspettassi l'uscita della D3X? laugh.gif
Diego
straorso
Non posso che condividere la tua attuale scelta analogica per foto africane in ambienti estremi.
Mi pare che il paragone che fai all’inizio con Suv e Fuoristrada calzi piuttosto bene.
Però, mi sembra di capire che dici: “Ho un Land 110 4 cilindri, sono andato giù una volta col Freelander e non mi ha soddisfatto, vorrei venderlo e comprarmi un TD5”. Concordo con Giallo: tieniti il Freelander per le gite dalle nostre parti, e quando ”scendi” usa il vecchio 110. Non ha le prestazioni del TD5, non ha il condizionatore, è più rumoroso, ma senza elettronica è sicuramente più affidabile. Spero di essere stato compreso...

PS: ho fatto 40.000 km sulle piste africane, sempre con un 109, con delle F2 e degli obiettivi Ai. Non mi hanno mai mollato...
tembokidogo
QUOTE(straorso @ Apr 22 2006, 05:04 PM)
...e quando ”scendi” usa il vecchio 110. Non ha le prestazioni del TD5, non ha il condizionatore, è più rumoroso, ma senza elettronica è sicuramente più affidabile. Spero di essere stato compreso...
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Pollice.gif Concordo. Come questo?

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Diego
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