QUOTE(nicomarleg @ Apr 1 2010, 11:22 AM)
D'accordo in toto, la cosa che mi stupisce è che ho risultati molto diversi allo stesso stop.
Ho fatto un'analisi della nitidezza al variare dello stop mettendomi su un paesaggio e stesso soggetto ed effettivamente ci sono piccoli miglioramenti chiudendo un paio di stop; miglioramenti che spariscono chiudendo troppo.
Il fenomeno che lamento è una mancanza pesante di nitidezza che va oltre il range di variazione con gli stop. Ero al limite con il tempo, d'accordo ma non mi paiono micro mossi o a te sì?
Ripeto poi che gli esempi postati sono tutti a F5.6, non riesco a visualizzare qui nel forum gli EXIF ma mi pare così.
Cosa mi dici?
Grazie
Nicola
Con ottiche plasticose (anche AF-D e AF-S) si ha un certo gioco del barilotto e della MAF, per cui la stessa impugnatura o la gravità possono spostare le lenti da uno scatto all'altro, con ovvi effetti. Poi le vibrazioni di macchine leggere da reportage o da sferraglianti pro sparate 9 fps fanno il resto, con modalitò casuale.
Le raccomandazioni sono le solite:
- studiare l'obiettivo e le prestazioni di MAF con una serie di prove con o senza scattare, controllando spostamenti del fuoco o vibrazioni;
-selezionare macchine semplici, che hanno pure meno giochi, controllare la coincidenza fra autofocus, vetrino, live view e... foto;
- non toccare ottiche plasticose, zoom, tele e macro durante lo scatto: l'impugnatura vecchio stile può far flettere l'asse ottico;
- cercare i diaframmi ottimali, ottimizzando la MAF a TA o uno stop sotto e scattando una serie LENTA di foto a diaframmi variabili da ripassare a casa a forte velocità (meno di 10s da una foto all'altra) per capire l'evoluzione della qualità. Non scattare a TA nei ritratti, peggiora pure il bokeh.
- Usare sempre un diaframma ottimale, mettere a fuoco soprattutto i dettagli fini dell'immagine (scritte, cancelli,..., che danno fastidio se sfocati) assicurando la necessaria PDC con la chiusura del diaframma per tutte le parti significative e un cerchio di confusione di 0.02 mm o meno.
- Compensare la curvatura di campo mediando la MAF fra il centro e i bordi "utili", diaframmando se necessario..
- usare monopiedi, treppiedi robusti, alzare lo specchio o pre-sollevarlo, usare un tele-scatto elettrico o meccanico, un autoscatto, senza mai toccare la macchina!
- trattenere il fiato, rinforzare i muscoli, prendere poco caffè, allargare le gambe, cercare un supporto stabile, usare lo scatto ritardato a mano libera;
- scattare più foto (anche 6-7) e LENTAMENTE nei casi critici, ripetendo la MAF. Niente raffiche veloci o AF-C che scuotono la macchina! Occhio sempre al vetrino!
- non pretendere l'impossibile.
A presto
Elio