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franco.canacci
QUOTE(oesse @ Jul 25 2005, 11:01 AM)
con il CS2 puoi aprire i NEF anche della D2X. Ma, detto tra noi, te lo sconsiglio. Capture lavora molto meglio di PShop!

.oesse.
*



Ciao sono d'accordo con te che capture è meglio, il fatto è averlo è mesi che lo aspetto fino a quando ho dovuto rinunciare, in compenso mi sono comperato la D200 che non ci speravo mi arrivasse così in fretta. Ti ricorderai di me sono quel tale che a perso il figlio in un incidente, tu mi ai risposto con diverse frasi che mi anno fatto piacere, ma a parte questo come vedi faccio passi da gigante con la D200, la D70 non la vendo è buona anche lei. Ti saluto e buone foto come tu sai fare, ciao Franco. grazie.gif dry.gif
Giuseppe Maio
QUOTE(franco.canacci @ Feb 11 2006, 08:41 AM)
... il fatto è averlo è mesi che lo aspetto fino a quando ho dovuto rinunciare
*


È vero il Nikon Capture non è disponibile su scaffale ma Nital evade settimanalmente molti pezzi. Per verificare lo specifico caso potrà agire come pubblicamente esposto nel Mio Primo Messaggio della dedicata discussione:

Nikon Capture 4.4 Disponibile..., 4.4.0 per Windows e 4.4.1 per Macintosh

Giuseppe Maio
www.nital.it
Mario_Nicorelli
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM)
Alla luce delle discussioni nate sovente,
*


Scusi la domanda Ing G. Maio...
ma mi preme sapere se le ottiche di fabbricazione Sigma Tamron Tokina, come il 17/70 Sigma, o 28/75 Tamrom ecc.. abilitano tutte le funzioni nelle digitali come le ottiche setie DX o D o G prodotte dalla Nital.
Ho letto in vari post che le funzioni 3d matrix color ed altro sono utilizzabili solo con ottiche serie dx o d o g di casa Nikon ........ E' VERO OPPURE NO ??

LA RINGRAZIO 10000
A PRESTO
Mario J.N.
Giuseppe Maio
QUOTE(jrnik @ Feb 21 2006, 08:19 PM)
...mi preme sapere se le ottiche di fabbricazione Sigma Tamron Tokina, come il 17/70 Sigma, o 28/75 Tamrom ecc.. abilitano tutte le funzioni nelle digitali come le ottiche setie DX o D o G prodotte dalla Nital.
Ho letto in vari post che le funzioni 3d matrix color ed altro sono utilizzabili solo con ottiche serie dx o d o g di casa Nikon ........ E' VERO OPPURE NO ??
*


Dipende se le stesse hanno le informazioni elettriche necessarie per dialogare con l'intelligenza Color Matrix 3D Nikon
Ma capirà che questa domanda dovrà porla ai diretti interessati che se producono ottiche "compatibili" devono delle stesse dichiarare in cosa ed a quale livello.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Michelangelo Serra
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Jan 17 2006, 07:51 PM)
...nel quale un punto luminoso mantiene le dimensioni e il valore ADU
*


Scusa la mia poca cultura sull'argomento cosè questo valore ADU? hmmm.gif
earlybird
QUOTE(Artephoto @ Mar 2 2006, 07:53 PM)
Scusa la mia poca cultura sull'argomento cosè questo valore ADU? hmmm.gif
*



Come prima cosa mi scuso di non aver notato la tua domanda e di risponderti, conseguentemente, in grave ritardo: capita quando i neuroni della memoria cominciano a zoppicare...

A.D.U. è l'acronimo di Analog-Digital Unit, Unità analogico digitale, il cui valore abbraccia un'escursione numerica che va da 0 al limite di risoluzione del convertitore analogico digitale.
Più semplicemente, in ogni pixel, al termine dell'esposizione, troviamo un numero di elettroni proporzionale alla quantità di luce che il pixel stesso ha raccolto. Dai circuiti elettronici della camera questi elettroni vengono convogliati verso il Convertitore Analogico-Digitale, che è un circuito integrato che provvede a trasformare una tensione (generata dagli elettroni) in una quantità numerica che il computer possa capire. Questi convertitori possono essere a 8, 10, 12, 15, 16...bit, il che significa che possono suddividere un segnale in entrata rispettivamente in 256, 1024, 4096....65536 parti (o unità). Queste unità si chiamano ADU.

Interessante è il cosiddetto gain del convertitore, che indica quanti elettroni sono rappresentati da una singola ADU: se un pixel potesse raccogliere al massimo 50000 elettroni e il Convertitore fosse a 12 bit (4096 ADU), avremmo un gain di 50000/4096= circa 12 elettroni/ADU.

Spero di essere stato chiaro.

Scusa ancora il ritardo.

Enzo Franchini
Michelangelo Serra
non preoccuparti del ritardo lo capisco anche io in questo ultimo periodo non ho il tempo d dedicarmi a molte cose che vorrei fare, per la risposta sei stato come sempre molto chiaro , grazie
Andrea.nataloni
Vorrei farvi una domanda??Ho letto inizialmente che l'uso dei filtri riduce la nitidezza delle immaggini, ma anche un nc per salvaguardare l'ottica??.Ho appena comprato la d200, finora ho solo scattato in analogico e avevo in mente di comprarlo.
Giuseppe Maio
QUOTE(Andrea.nataloni @ Aug 6 2006, 11:05 PM) *

...Ho letto inizialmente che l'uso dei filtri riduce la nitidezza delle immaggini, ma anche un nc per salvaguardare l'ottica ?
Ho appena comprato la D200, finora ho solo scattato in analogico e avevo in mente di comprarlo.

Personalmente ritengo che i filtri di protezione tolgano molto di più di ciò che danno. Ma sono lo stesso che non condivide protezioni monitor, che non lascia la pellicola protettiva sul display telefonino, che non tollera i coprisedili da auto...

I filtri fotografici a mio avviso vanno usati per tagliare specifiche lunghezze d'onda quando necessario allo scopo.

Io spenderei quei soldi per altro ma se desidera vedere cosa perde non può che verificare la specifica combinazione filtro, obiettivo, sensore. Certo, con obiettivo a basso potere risolvente o con messa a fuoco non perfetta potrebbe non essere visibile il degrado...
Faccia degli scatti in RAW con e senza filtro su un panorama o su un soggetto a dettaglio illimitato, usi il cavalletto ed eventualmente anche lo scatto ritardato o scatto flessibile per escludere il micromosso, adotti impostazioni di Bilanciamento del bianco fisse, contrasto normale, nitidezza normale e...
...verifichi a monitor al 200% i risultati.
Scatti alla focale interessata ed almeno con tre diversi diaframmi, tutto aperto, tutto chiuso ed intermedio.
Avrà così sott'occhio al centro e ai bordi cosa perde confrontando le sei foto fatte.

E cosa guadagna a parte possibili riflessi ed abbassamenti di contrasto in certe condizioni di illuminazione ?

Giuseppe Maio
www.nital.it
edate7
Utente da poco della D200, ho capito che, con le ottiche che posseggo e provenendo dall'analogico con una F80 (che non ho abbandonato), vadano riviste molte delle mie certezze in campo fotografico. Esempio:
il mio 20mm f2,8 con la D200 presenta delle aberrazioni cromatiche mai viste su film, pur usato senza alcun filtro sull'ottica. Ritengo che questo problema sia dovuto alla estrema risoluzione del sensore della D200, e alla logica di funzionamento che sottende ogni sensore (ben diversa rispetto alla pellicola). Non credo di poter attribuire questa aberrazione al fatto che l'ottica usata non sia DX: per ovvi motivi, sono un pò restio a comprare ottiche DX (tranne, forse, il 12-24), e, in ogni caso, penso che un'ottica non DX, essendo sfruttata solo al centro del cerchio d'immagine prodotto, usi solo la parte migliore dell'ottica tagliando di fatto i bordi. Per non tacere poi dei problemi di messa a fuoco (peraltro mai visti con la D200 ma con un'altra digitale di altra marca si).
Volevo un vostro parere sulle mie sensazioni.
grazie.gif a tutti

Scusate, ho dimenticato una cosa: vorrei comprare Capture 4.4 o NX: ma dove si compra?
Grazie!
salvomic
QUOTE(edate7 @ Sep 7 2006, 04:45 PM) *
...
Scusate, ho dimenticato una cosa: vorrei comprare Capture 4.4 o NX: ma dove si compra?

On line in uno dei negozi convenzionati: vedi qui. Chiedi prima se disponibile, nel negozio ceh scegli o preferisci.
ciao
andreasonia01052009
Grazie mille Sig Maio.
Veramente un intervento chiarissimo e che mi ha delucidato su molti dubbi.

buoni scatti a tutti.
papyt
....La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.
[/quote]


Sempre in tema di nitidezza (jpeg, gif, tiff), spostando la discussione sul file da stampare (in laboratorio), mi domando (perciò ne chiedo la vostra cortese opinione), al fine di massimizzare appunto la nitidezza, quale sia la migliore estensione da usare.
Mi pare superfluo precisare che mi riferisco al file figlio del NEF scattato.
Grazie hmmm.gif
Michelangelo Serra
io adopero solo il tiff per i formati seri diciamo dal 24 x 36 in su e fin ora mi sono sempre trovato bene, per il resto credo che un buon jpg possa dire la sua fino al 20 x 30 non ho mai notato grosse differenze, caso mai qualcosa si può percepire sulla resa tonale e del contrasto generale dell'immagine ma questo è un'altro discorso.
papyt
QUOTE(Artephoto @ Oct 26 2006, 09:45 PM) *

io adopero solo il tiff per i formati seri diciamo dal 24 x 36 in su e fin ora mi sono sempre trovato bene, per il resto credo che un buon jpg possa dire la sua fino al 20 x 30 non ho mai notato grosse differenze, caso mai qualcosa si può percepire sulla resa tonale e del contrasto generale dell'immagine ma questo è un'altro discorso.


Proprio oggi ho ritirato una stampa 20x30 da un file jpg ed era ottima (tranne il resize leggermente più piccolo del file nonostante la risoluzione con Capture era stata settata 20x30). tuttavia ho consegnato entrambi i file al laboratorio (jpg e tiff) e mi è stato detto che il tiff non è supportato.
sarà lo specifico laboratorio? è una consuetudine? per cui è difficile trovere chi li gestisce? come si fa a realizzare un poster? costa molto? c'è il rischio che sgrani (chiaramente mi riferisco a scatti 100 iso fatti con D200)?

Nel ringraziare "Artephoto" per la cortese risposta noto che siamo conterranei e mi pare anche abbastanza vicini (io risiedo a Pizzo), ma per me la fotografia è soltanto una grande passione non fonte di business.
Michelangelo Serra
QUOTE(plutolo @ Oct 26 2006, 11:58 PM) *

Proprio oggi ho ritirato una stampa 20x30 da un file jpg ed era ottima (tranne il resize leggermente più piccolo del file nonostante la risoluzione con Capture era stata settata 20x30). tuttavia ho consegnato entrambi i file al laboratorio (jpg e tiff) e mi è stato detto che il tiff non è supportato.
sarà lo specifico laboratorio? è una consuetudine? per cui è difficile trovere chi li gestisce? come si fa a realizzare un poster? costa molto? c'è il rischio che sgrani (chiaramente mi riferisco a scatti 100 iso fatti con D200)?

Nel ringraziare "Artephoto" per la cortese risposta noto che siamo conterranei e mi pare anche abbastanza vicini (io risiedo a Pizzo), ma per me la fotografia è soltanto una grande passione non fonte di business.


prima di diventare il mio lavoro è stata da sempre una mia grande passione, ancora oggi con tutte le difficoltà del settore cerco di tenerla sempre viva ritagliandomi spesso dei momenti fotografici tutti miei che condivido spesso con molti amici FOTOAMATORI, se qualche volta vuoi unirti a noi basta chiederlo. biggrin.gif

Non so dove tu stampi le foto ma da noi ci sono dei labservice professionali che forniscono questo servizio basta soltanto che tu chieda al tuo fotografo di fiducia se egli lo fa per i suoi file e magari gli chiedi di trattare le tue immagini con la stessa cura delle sue.
Spesso la parola Professionista significa anche questo. wink.gif
Foxmulder_@
Magistrale spiegazione....complimenti davvero...

QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 01:08 PM) *

Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.

rezan
QUOTE(gvaccari @ Aug 3 2005, 06:16 PM) *

Caro Ing. Maio,
mi ha colpito molto la citazione della funzione di controllo dell'aberrazione cromatica di Capture !

Non sono riuscito a trovare nulla in merito sul manuale.
Puo' dare qualche dettaglio in piu' ?

Grazie,

Giovanni Vaccarino


salve a tutti sono un neo nikkomane, a dire il vero ero andato in negozio per prendere una D400 Canon, ma facendo delle prove comparative ho visto che il dettaglio è migliore quello della Nikon D80. Devo dire che comunque il programma di gestione Raw lo trovo un poco scadente e molto meno preciso di quello della CanonD10 però le foto risultano buone già in partenza mentre con la D10 ad esempio, bisognava sempre impostare un 3 o 4 punti di nitidezza in più. Che voi sappiate esiste un altro programma più completo di gestione dei NEF per la D80?
Grazie.

ps. complimenti all'Ing. Maio per le dettagliate spiegazioni sulla fotografia digitale

QUOTE(gvaccari @ Aug 3 2005, 06:16 PM) *

Caro Ing. Maio,
mi ha colpito molto la citazione della funzione di controllo dell'aberrazione cromatica di Capture !

Non sono riuscito a trovare nulla in merito sul manuale.
Puo' dare qualche dettaglio in piu' ?

Grazie,

Giovanni Vaccarino


salve a tutti sono un neo nikkomane, a dire il vero ero andato in negozio per prendere una D400 Canon, ma facendo delle prove comparative ho visto che il dettaglio è migliore quello della Nikon D80. Devo dire che comunque il programma di gestione Raw lo trovo un poco scadente e molto meno preciso di quello della CanonD10 però le foto risultano buone già in partenza mentre con la D10 ad esempio, bisognava sempre impostare un 3 o 4 punti di nitidezza in più. Che voi sappiate esiste un altro programma più completo di gestione dei NEF per la D80?
Grazie.

ps. complimenti all'Ing. Maio per le dettagliate spiegazioni sulla fotografia digitale
Mr. Grass
GRAZIE PER L'ESAURIENTE E PRECISISSIMA SPIEGAZIONE .
FARO' TESORO DEI CONSIGLI . ANCORA GRAZIE
s.vasselli
Vorrei ringraziare tutti i partecipanti a questa discussione, in particolare il disponibilissimo ing. Maio, per molti dubbi che mi stavano venendo dopo essere passato dall'analogico (nikon FM, senza il 2) alla D200.

Ancora grazie, soprattutto per chiarezza e disponibilita'. Tra l'altro ho capito di dovermi chiarire bene anche alcune questioni sulla taratura del monitor.

buon divertimento

----------> Sergio
minifabrizio
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jul 23 2005, 02:08 PM) *
Alla luce delle discussioni nate sovente,

circa la messa a fuoco in genere intendo sottolineare alcune variabili emerse.
In una ottimale messa a fuoco sia essa fatta manualmente sia fatta dall'automatismo di messa a fuoco, ricerchiamo il punto di massima nitidezza ottenibile in quelle condizioni di luce, di diaframma e di obiettivo.

Molto spesso si vedono infatti confusi i due aspetti che concorrono assieme alla nitidezza percepita a monitor ma portata da cose diverse. L'autofocus della fotocamera può "solo" ricercare il punto di massima nitidezza ed i risultati visivi saranno influenzati dagli aspetti ottici (comprese le aberrazioni cromatiche più o meno marcate), dal tempo di posa (in digitale i tempi lunghi aggiungono il disturbo "Noise"), dal diaframma ed anche dall'eventuale presenza di micromosso che con risoluzioni ed ingrandimenti elevati diviene molto più visibile.

Per ciò che riguarda l'obiettivo divengono anche maggiormente percettibili eventuali disassamenti ottici che su obiettivi "caduti" o con giochi apportati dall'usura possono portare alla differente nitidezza distribuita sul fotogramma. Ecco perchè mi sono sempre dichiarato contrario sui filtri di protezione messi davanti alla lente frontale (che abbasano peraltro la nitidezza generale aggiungendo maggiori possibilità di riflessi ed abbassamento di contrasto).
In queste frasi ne faccio ovviamente una mera generalizzazione.

La messa a fuoco non può che operare su un solo asse (a parte obiettivi che consentono il basculaggio) e focheggiando su un ipotetico muro si potrà ottenere il "parallelismo perfetto" muro/sensore solo con un preciso e millimetrico allineamento ma anche solo se ogni lente dell'obiettivo risulta perfettamente perpendicolare all'asse ottico (o se si preferisce, parallela ai piani muro/sensore). Resta inteso che un qualunque obiettivo manifesta qualità superiori solo nel centro del fotogramma e producendo variabili in base al diaframma di lavoro.

Quanto sopra descritto non è causa del digitale e delle risoluzioni sempre più elevate in gioco ma cosa "normale" da sempre solo che in pellicola in pochi si accingevano a guardare i negativi al microscopio (con lo Zoom di Photoshop e le risoluzioni pari o superiori a 10MP si ottengono ingrandimenti da microscopio appunto). Con le risoluzioni in campo oggi divengono più visibili molti "limiti" o difetti ottici ma, come prima, visibili talvolta solo virtualmente o comunque solo ad ingrandimenti che un tempo non si richiedevano nemmeno al formato 24x36.

Poi si aggiungono le variabili digitali.

La nitidezza percepita è anche influenzata dal formato di salvataggio usato e dal "motore" di costruzione file. In allegato troverete un file gif (per ottenere la compressione colore ma non il dettaglio che resta tale come in un tiff). A parità di obiettivo e quindi di scatto possiamo ottenere nitidezze diverse. Noterete che un jpeg ottenuto in Nikon Capture da un RAW, potrà essere più nitido di un jpeg "on-camera" anche adottando le stesse impostazioni di nitidezza. Nikon Capture permette anche maggiori nitidezze grazie alla preziosa funzione di controllo aberrazioni cromatiche che "elimina" il "problema" alla radice e cioè rimuovendo lo sfalsamento cromatico anche minimo, prima della costruzione immagine.

Nel file allegato si nota anche palesemente quanto il diaframma influisca sulla nitidezza percepita oltre che, ovviamente, sulla profondità di campo.

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: suggerisco di scaricare l'allegato e visionarlo al 100% con un monitor impostato sulla sua risoluzione nativa. Faccio notare che visionando a monitor (a 72 dpi circa quindi) al 100% un file di una D2x corrisponde a vederne i particolari di una ipotetica stampa di un metro per un metro e mezzo.


Caro G. Maio,
quindi se io faccio un ritratto composto da due persone che si trovano sullo stesso piano focale ma uno a destra del fotogramma e l'altro a sinistra e metto a fuoco su uno dei due è possibile che il soggetto non messo a fuoco sia meno nitido?
Grazie.
Fabrizio.
donez49
Molto chiaro!
Grazie
fotografo85
spero sial il posto giusto per fare la mia domanda che riguarda la nitidezza delle foto...

mi spiego meglio:
macchina - D80
obiettivi - 18-70 DX, 70-210 AF (ha 20 anni circa.. forse di più)

il mio problema è questo: con il 70-210 le foto vengono bene.. specialmente quando faccio ritratti a lunga distanza i soggetti non vengono perfettamente a fuoco e non spiccano dallo sfondo.
ho fatto anche un test (allego di seguito) in cui potete notare le variazioni cromatiche laddove non dovrebbero esserci.
da cosa può dipendere?

grazie
Andrea
mauriziov

Ciao, credo che tu stia paragonando due cose diverse:
la foto "test" e' fatta da distanza ravvicinata, mentre la foto "calciatore" e' fatta una distanza 10/15 volte maggiore, negli obiettivi manuali delle reflex di vecchia generazione era presente una scala che indicava la profondita' di campo (zona di maggior nitidezza dell'immagine) a cavallo della distanza di messa a fuoco. Tale scala era costituita da uno zero centrale e dai valori di apertura del'obiettivo disposti in maniera crescente sia verso destra che verso sinistra, facendo coincidere il valore in metri della distanza del soggetto con lo zero centrale si aveva l'indicazione della zona che sarebbe poi risultata a fuoco sull'immagine finale. Dato che la scala della distanza di messa a fuoco e' logaritmica (infatti per brevi distanze trovi piu' valori) ne consegue che a parita' di apertura si ha una minore profondita' di campo a distanze brevi. Fattore fondamentale per avere una ampia profondita' di campo e' l'apertura piccola (un po' l'effetto per cui il miope tende a socchiudere gli occhi), nel tuo caso il soggetto non spicca sullo sfondo perche' sono entrambi troppo a fuoco, dovresti provare ad aprire di piu' il diaframma (cosa non facilissima con il tuo 70/210 4,5-5,6) dimunuendo il tempo.
Spero di esserti stao utile.
fotografo85
credo di aver capito il problema.. sopra gli 800 ISO il rumore rende impossibile la perfetta resa e definizione dell'oggetto a fuoco rispetto allo sfondo.
l'obiettivo lavora bene.. difatti nel mirino vedo benissimo... è un problema di elettronica.. e con la D80 evidentemente è difficile lavorare in certe situazioni sopra gli 800 ISO.
allego un esempio di foto, a mio avviso, ben riuscita per quanto riguarda la nitidezza dell'oggetto a fuoco.
mauriziov
Infatti con gli alti iso sei in grado, in condizioni di scarsa illuminazione, di usare coppie tempi/diaf piu' alte (tempi piu' brevi e diaframmi piu' chiusi), i diaframmi piu' chiusi ti danno maggiore profondita' di campo e quindi maggiore zona a fuoco prima e dopo il soggetto. Quello che puoi fare e' lavorare con un iso che a massima apertura del diaframma ti consenta di usare un tempo di sicurezza tale da evitare il mosso, lavorando a priorita' di diaframmi dovresti riuscire, comunque la migliore scuola e' quella che fai sul campo. Fotagrafa molto,
ciao.

ps: la foto del ramo e' un bell'esempio, li' c'era molta luce e non ti e' servito modificare gli iso.
tokun
grazie
davidegiargia
Grazie Maio,
molto bello questo articoletto chiarificatore che hai postato
vypera_golosa
Avrei una domanda anch'io, a proposito del micromosso.
So che per evitarlo è anche consigliabile alzare lo specchio prima di scattare. Nella mia D80 c'è questa funzione (alzare lo specchio), ma non ho capito come fare a scattare.
Qualcuno mi può aiutare?
Grazie!
omar2k
Quindi se ho ben capito i filtri di protezione (in genere uso i netru skylight) rischiano di mandare in crisi il sistema di messa a fuoco o, quantomeno, di compromettere la nitidezza generale?
nicomarleg
Spero di essere in topic.
Vengo da lunga esperienza con reflex a pellicola e sono passata da un annetto alla D60.
Tra le poche cose che non mi piaciono c'è la MAF, solo 3 punti mi pare inadeguato.

Ho però anche problemi di nitidezza con il mio plasticotto 18-55VR in alcune foto e mi chiedo se siano micromossi. Spero che vediate gli EXIF.
Stessa scena impostazioni simili: ISO100, focale 55mm, F5,6 tempo da 1/80 a 1/30 con VR quindi non dovrebbe essere così soggetto a micromosso.... invece, guardate qui:
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 2.9 MB

Mi scuso se è grossa ma è come convertita con View NX da NEF, così vedete tutti i dettagli al 100% dove si vede bene la mancanza di nitidezza.

Problema analogo con tempo più corto, vedete la barbetta sfuocata? mi pare che la MAF sia su gambe anteriori a dx, chiaro che con F5,6 non ci sia profondità di campo ma il punto di MAF segnato anche da ViewNX è sugli occhi.
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 2.3 MB


In stesse condizioni o quasi, qualche secondo dopo, ho invece una buona nitidezza, per dire che non è un limite del plasticotto.
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 6.3 MB

Che mi dite?

Grazie

Nicola
nicomarleg
QUOTE(nicomarleg @ Feb 12 2010, 05:32 PM) *
Spero di essere in topic.

Che mi dite?

Grazie

Nicola


Nessuna risposta....sono fuori topic?
non mi pare proprio, penso che abbiate di sicuro una risposta sui settaggi del mio plasticotto!

Grazie ancora

Nicola
kintaro70
Con i plasticotti per lavorare alla max nitidezza devi chiudere un paio di stop, pretendere di lavorare al max della qualità a TA è prerogativa di lenti di ben altra risma.

Chiudi a f8-f11 e non scendere troppo con i tempi di posa (prova in condizione di luce elevata o usa un flash)

Bye
nicomarleg
QUOTE(kintaro70 @ Mar 30 2010, 10:32 AM) *
Con i plasticotti per lavorare alla max nitidezza devi chiudere un paio di stop, pretendere di lavorare al max della qualità a TA è prerogativa di lenti di ben altra risma.

Chiudi a f8-f11 e non scendere troppo con i tempi di posa (prova in condizione di luce elevata o usa un flash)

Bye


D'accordo in toto, la cosa che mi stupisce è che ho risultati molto diversi allo stesso stop.

Ho fatto un'analisi della nitidezza al variare dello stop mettendomi su un paesaggio e stesso soggetto ed effettivamente ci sono piccoli miglioramenti chiudendo un paio di stop; miglioramenti che spariscono chiudendo troppo.
Il fenomeno che lamento è una mancanza pesante di nitidezza che va oltre il range di variazione con gli stop. Ero al limite con il tempo, d'accordo ma non mi paiono micro mossi o a te sì?

Ripeto poi che gli esempi postati sono tutti a F5.6, non riesco a visualizzare qui nel forum gli EXIF ma mi pare così.

Cosa mi dici?

Grazie

Nicola
pes084k1
QUOTE(nicomarleg @ Apr 1 2010, 11:22 AM) *
D'accordo in toto, la cosa che mi stupisce è che ho risultati molto diversi allo stesso stop.

Ho fatto un'analisi della nitidezza al variare dello stop mettendomi su un paesaggio e stesso soggetto ed effettivamente ci sono piccoli miglioramenti chiudendo un paio di stop; miglioramenti che spariscono chiudendo troppo.
Il fenomeno che lamento è una mancanza pesante di nitidezza che va oltre il range di variazione con gli stop. Ero al limite con il tempo, d'accordo ma non mi paiono micro mossi o a te sì?

Ripeto poi che gli esempi postati sono tutti a F5.6, non riesco a visualizzare qui nel forum gli EXIF ma mi pare così.

Cosa mi dici?

Grazie

Nicola


Con ottiche plasticose (anche AF-D e AF-S) si ha un certo gioco del barilotto e della MAF, per cui la stessa impugnatura o la gravità possono spostare le lenti da uno scatto all'altro, con ovvi effetti. Poi le vibrazioni di macchine leggere da reportage o da sferraglianti pro sparate 9 fps fanno il resto, con modalitò casuale.
Le raccomandazioni sono le solite:
- studiare l'obiettivo e le prestazioni di MAF con una serie di prove con o senza scattare, controllando spostamenti del fuoco o vibrazioni;
-selezionare macchine semplici, che hanno pure meno giochi, controllare la coincidenza fra autofocus, vetrino, live view e... foto;
- non toccare ottiche plasticose, zoom, tele e macro durante lo scatto: l'impugnatura vecchio stile può far flettere l'asse ottico;
- cercare i diaframmi ottimali, ottimizzando la MAF a TA o uno stop sotto e scattando una serie LENTA di foto a diaframmi variabili da ripassare a casa a forte velocità (meno di 10s da una foto all'altra) per capire l'evoluzione della qualità. Non scattare a TA nei ritratti, peggiora pure il bokeh.
- Usare sempre un diaframma ottimale, mettere a fuoco soprattutto i dettagli fini dell'immagine (scritte, cancelli,..., che danno fastidio se sfocati) assicurando la necessaria PDC con la chiusura del diaframma per tutte le parti significative e un cerchio di confusione di 0.02 mm o meno.
- Compensare la curvatura di campo mediando la MAF fra il centro e i bordi "utili", diaframmando se necessario..
- usare monopiedi, treppiedi robusti, alzare lo specchio o pre-sollevarlo, usare un tele-scatto elettrico o meccanico, un autoscatto, senza mai toccare la macchina!
- trattenere il fiato, rinforzare i muscoli, prendere poco caffè, allargare le gambe, cercare un supporto stabile, usare lo scatto ritardato a mano libera;
- scattare più foto (anche 6-7) e LENTAMENTE nei casi critici, ripetendo la MAF. Niente raffiche veloci o AF-C che scuotono la macchina! Occhio sempre al vetrino!
- non pretendere l'impossibile.

A presto telefono.gif

Elio
davidemartini.net
QUOTE(pes084k1 @ May 9 2010, 05:25 PM) *
Le raccomandazioni sono le solite:

Le raccomandazioni "solite" per chi inizia sono apprezzatissime (proprio perche' non solite) e quindi grazie anche a te.
La Maf a Ta e' la messa a fuoco a tutta apertura ? Sono ancora a meta' manuale Nikon tongue.gif
Per la messa a fuoco ottimale (sicuramente lo avranno gia' chiesto mille volte) il consiglio (generale, quando non sai cosa starai per scattare) e' meglio il punto "spot" di messa a fuoco o il campionamento su piu' punti ? Ho fatto un po' di prove ma ho avuto pro e contro in entrambi i modi... tenendo conto che ho ben 2 plasticotti e la reflex da 5 giorni.
lorenzobix
guarda, il consiglio che ti darei io, essendo passato da poco da una F3 a una D700 è di fidarti il giusto dell'autofocus, che sia a 1 punto, a 12, a 51, fisso, continuo ecc.
Uno dei grandi limiti delle reflex digitali ( e mi sto lamentando di una d700 quindi non escludo nessun modello da questa mia piccola critica) secondo il mio modestissimo parere è l'aver totalmente abbandonato il concetto di messa a fuoco manuale in favore di un tanto glorificato autofocus che ho visto funzionare in maniera ottimanle ben poche volte, non dico solo nella breve esperienza che ho con la d700, ma anche con altre reflex digitali nikon di fascia più bassa che ho usato nel tempo, anche se in maniera sporadica, non essendo mai contento della definizione (poi ho scoperto l'FX eheh....).
Nel senso, l'autofocus è stato, grazie al cielo, non abbandonato totalmente, ma forse reso inutile in assenza di un vetrino smerigliato con il caro vecchio stigmometro e i microprismi.
Con questo tipo di vetrino ho sempre messo a fuoco a mano sulla F3, e nella pellicola poni una particolare attenzione prima di scattare, cosa che potrebbe diventare buona pratica anche nel digitale. Se hai voglia di sbatterti un po' per trovare uno di questi vetrini ( e si trovano senza particolari problemi) non ti resta che trovare un qualche laboratorio che te lo monti sula macchina.
Ovviamente quello che consiglio è un metodo lento, non utile a certi tipi di fotografia, ma certamente può aiutare a fidarsi più dei propri occhi che di un autofocus.
saluti a tutti
Lorenzo Burzi
nicomarleg
@Elio Grazie per le tue indicazioni, un libro aperto. Sono ovviamente d'accordo ma quanto mi è successo era in un'azione non preparata, in cui ho sfoderato la macchina dopo aver fatto il bagno, con fretta e d'istinto. Chiaro è che va affinato l'istinto, però gli errori fatti non me li spiego.

@Lorenzo. Anche io venendo dalla pellicola non approvo AF ma le ghiere degli AF mi paiono scomode a mano, ovviamente poi problema specchio. Insomma io spererei di riuscire ad usare bene gli AF per migliorare la performance che facevo a mano. Mediamente secondo me a mano si perdevano più messe a fuoco perchè anche con mano allenata il tempo sull'istantanea è infinitamente superiore a quella automatica, anche se quest'ultima ogni tanto tradisce.

Grazie

Nicola
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