Saline di Sicciole Mi piace

Le saline di Sicciole (in sloveno Sečoveljske soline) sono le saline più settentrionali dell\'Adriatico, e quindi in generale le più settentrionali del mare Mediterraneo. Sono site nel comune di Pirano nella regione Carsico-litoranea, nell\'estremità sud-occidentale della Slovenia, nel nord-ovest della penisola dell\'Istria, alla foce del fiume Dragogna. La prima citazione delle saline di Sicciole, che erano note fino dai tempi dei Romani, risale al 1139; da allora e fino alla fine degli anni \'60 del XX° secolo, esse sono state sempre attive, fornendo il sale ai monopoli della Serenissima prima, dell\' Impero Austro - Ungarico, dell\' Italia e della Yugoslavia poi.

Alba... sta per iniziare il duro lavoro dei salinai

Fra i prodotti del territorio sloveno assumono un’importanza rilevante il sale ed i fanghi delle saline che, assieme all’olio, al rosmarino, al timo ed agli altri frutti della macchia mediterranea, costituiscono la base di molti prodotti dedicati ai trattamenti che vengono praticati tutt’oggi nelle numerose spa e nei centri benessere. In particolar modo fu il sale ad essere considerato elemento vitale dell’economia della zona quasi sino alle soglie dell’età contemporanea, anche perché il suo utilizzo era collegato alle tecniche di conservazione della carne e del pesce prima ancora che alle sue proprietà terapeutiche. Un tempo, difatti, lungo la breve costa slovena erano presenti diverse saline situate solitamente ai margini delle varie cittadine costiere, Capodistria, Isola, Strugnano, Lucia, Sicciole, di queste oggi rimangono solamente quelle di Sicciole e Strugnano.

Il lavoro alle saline

Le saline di Sicciole fanno parte di un parco naturale proclamato nel 1989 e sono state dichiarate Monumento Etnografico e Tecnico; al loro interno è presente il Museo delle Saline il quale consta di due abitazioni di salinari ben restaurate e complete degli arredi e delle attrezzature che venivano utilizzate quotidianamente dalle maestranze. Nelle Saline di Sicciole la produzione del sale, terminata all’incirca verso la fine degli anni 60 in tutta la zona, da qualche tempo è stata ripresa da un’azienda locale che rifornisce tutta la Slovenia di questo prezioso prodotto. Durante i mesi estivi è possibile assistere alla produzione ed alla raccolta del sale nei bacini di evaporazione e di cristallizzazione adiacenti il museo.

Il lavoro alle saline

Grazie alla cortesia dei salinari, ho potuto fotografare con calma, come in questo caso, cercando una composizione gradevole e corretta dal punto di vista formale. Essendo l'alba e la luce quindi molto bella ma bassa, in alcuni casi mi sono fatto aiutare dallo splendido SB-900 per delle leggere schiarite. Qui ho usato il 24-70 a 56mm, 1/160sec f/10.

Il lavoro alle saline

Un momento di relax anche per i salinari, il alvoro è davvero duro, arrivano prima che sorga il sole e, sino a quando non finiscono la zona a loro assegnata è un continuo caricare sale sui carrelli. In questa fotografia, volendo "schiacciare" un pò i piani per creare uno sfondo più grafico, ho utilizzato un teleobiettivo, il "sempre in borsa" 80-200 2.8 AF-D., a 200mm.

Il lavoro alle saline

Giochi di riflessi. Poter sfruttare i piccoli specchi d'acqua anche come specchi, è facile ottenere immagini di sicuro impatto visivo. Grazie anche alla collaborazione dei salinari è davvero divertente!

Il lavoro alle saline

è un lavoro duro, il sale lo si estrae esattamente come nell'antichità, rifornendo di acqua salata le vasche dove poi si svilupperà questo utile e gustoso prodotto.

Il lavoro alle saline

E' molto interessante vedere come ogni salinaro cura "il proprio orticello", è un lavoro non facile, ma viene fatto con estrema cura e con tanta dedizione. Anche qui un colpettino di flash mi ha aiutato a schiarire il primo piano.

Il lavoro alle saline

Un dettaglio sulle "ciabatte" utilizzate dai salinari per poter camminare nelle vasche, piatte per non sprofondare nel sale ovviamente.

Il lavoro alle saline

E si continua, palata dopo palata il carrello si riempie nuovamente. Qui mi ha aiutato il 16-35, sempre con un leggero colpettino di flash per schiarire il primo piano.

Il lavoro alle saline

e si spinge... io ho provato, sembra facile perchè ci sono i binari, ma credetemi, è davvero pesante! Ogni carrelo pieno sono diverse centinaia di chili di sale!

Il sale pronto per essere mandato in lavorazione

Una volta riempiti i carreli vengono portati in questo magazzino all'aperto da dove viene prelevato per essere portato alla lavorazione e spedito ai negozi e ai clienti.

Fontanigge - saline di Sicciole (Slovenia)

Nel settore di Fontanigge la produzione del sale fu abbandonata negli anni '60 del 20° secolo. Il settore di Fontanigge, con i ruderi delle casette dei salinai, le vasche, i cavedini, gli argini ed i canali, testimonia la fiorente attivita della produzione del sale nel passato, lungo la costa nord orientale dell'Adriatico, ed e al contempo parte dello straordinario patrimonio culturale che si sviluppa nella zona di raccordo tra il mare e la terraferma.

Fontanigge - saline di Sicciole (Slovenia)

Qui siamo nella parte ormai in disuso delle Saline di Sicciole, sono rimasti i ruderi delle vecchie case ed è ormai terra di molte specie di volatili.

Fontanigge - saline di Sicciole (Slovenia)

le vecchie case dei salinai, ristrutturate e visitabili, comprendono anche tutta la mobilia che le arredava al tempo in cui erano in uso.

...e alfin giunge la sera...

saline di Sicciole (Slovenia) al tramonto, fotografia scattata con il teleobiettivo, 80-200 2.8 AF-D, a 200mm, anche in questo caso mi ha permesso di ottenere una fotografia dall'aspetto maggiormente grafico per via dello schiacciamento dei piani tipico delle lunghe focali.

Tramonto, le saline si svuotano

saline di Sicciole (Slovenia) al tramonto grazie all'estremo angolo di campo del "piccolo" 16-35 abbinato alla D700, si possono raccogliere queste ampie vedute anche a mano libera, qui ho scattato ad 1/30sec a 18mm.

e la tranquillità invade tutto...

Ulteriore vanto di questa area è certamente la protezione dell’UNESCO nell’ambito della Convenzione di Ramsar poiché sono presenti diverse specie di animali degne di particolare attenzione. Anche dal punto di vista dell’avifauna l’importanza dell’area delle Saline di Sicciole è quindi rilevante, fra specie stanziali e migratrici qui trovano un habitat congeniale circa 200 specie di uccelli mentre altre 80 vi nidificano saltuariamente. Vi possiamo trovare il Cavalieri d’Italia, il Gabbiano reale, la Sterna comune, il Fratino e alcune specie di ardeidi come la Garzetta, l’Airone cenerino, l’Airone rosso e la Sgarza ciuffetto. Un sito da non perdere dunque, dedicato a tutti gli amanti della Natura. Una volta terminata la visita alle saline, consiglio una tappa ristoratrice presso la Casa del Sal, una piccola casa familiare contadina, recentemente ristrutturata e trasformata in locanda, dove il simpatico personale vi delizierà il palato con piatti istriani e mediterranei preparati con frutta e verdura delle proprie coltivazioni biologiche, il tutto con un’incantevole vista sulle saline. (www.casadelsal.com)

Store dedicato

Un negozio dove poter trovare i prodotti delle saline, dal sale per uso culinario (il fior di sale è davvero ottimo) ai prodotti per la cosmesi e per le terapie sempre, ovviamente a base di sale. Ottima anche la cioccolata leggermente salata, ve la consiglio.
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alkmenes 12 anni fa
Molto bello. Dove vivo io, le saline, ormai in disuso e "inquinate" dalla presenza del petrolchimico, stanno comunque tornando ad ospitare diverse specie di volatili.
Forse non tutto è perduto, e non solo a livello di tradizione.


gianv28 12 anni fa
interessante! complimenti

paolo scarano 12 anni fa
Complimenti Giorgio, come sempre bravissimo, reportage splendido

nicolamilani 12 anni fa
Curato, piacevole da scorrere. Un buon racconto.
Ciao.

Grazmel 12 anni fa
Un bel reportage.

Ho trovato le foto tutte tecnicamente molto ben curate, con tagli sempre piacevoli e dei bei giochi coi riflessi :)
Forse manca un pò di "immersione" tra i lavoratori, ci starebbero bene un paio di ritratti e di ulteriori dettagli più da vicino.
Ma comunque è scorrevolissimo e molto piacevole da guardare, anche i colori sono belli caldi.
E non ultimo anche interessante, con una buona descrizione di un posto che non conoscevo :)

Graziano