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Moua
Salve avrei bisogno di conoscere il circolo di confusione di questi due obiettivi

18-55 AFS
55-200 AFS

Dove si possono trovare queste informazioni?

Grazie
stb-5000
scusa ma non ho capito la domanda, il circolo di confuzione � rapportato alla dimensione del supporto sensibile e non dell'ottica
qui una breve descrizione di circolo di confuzione
---------------------------------
CIRCOLO DI CONFUSIONE. Esiste un limite oltre il quale l�occhio umano non riesce pi� a distinguere un circolo da un punto. Il pi� piccolo circolo ancora distinguibile � detto circolo di confusione e, in funzione del suo diametro, vengono realizzate le tabelle della profondit� di campo degli obiettivi. Questo diametro, indicato in 0,25mm per una distanza di 25cm era valido per gli obiettivi delle fotocamere dell�Ottocento che usavano lastre stampate a contatto. Per compensare il maggiore ingrandimento dei negativi formato 24x36mm � stato necessario ridurre questo valore in una gamma compresa tra 0,020 e 0,033mm a seconda della focale. Ogni fabbricante adotta arbitrariamente il circolo di confusione in base a quale fornire le scale di profondit� di campo dei propri obiettivi. Per questo motivo esse non sono necessariamente uguali tra due obiettivi della stessa focale ma di marche diverse.
--------------------------------
qui ti allego una tabella delle profondit� di campo
http://www.dofmaster.com/dofjs.html
Moua
QUOTE(stb-5000 @ Feb 4 2008, 11:40 PM) *
scusa ma non ho capito la domanda, il circolo di confuzione � rapportato alla dimensione del supporto sensibile e non dell'ottica
qui una breve descrizione di circolo di confuzione
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CIRCOLO DI CONFUSIONE. Esiste un limite oltre il quale l�occhio umano non riesce pi� a distinguere un circolo da un punto. Il pi� piccolo circolo ancora distinguibile � detto circolo di confusione e, in funzione del suo diametro, vengono realizzate le tabelle della profondit� di campo degli obiettivi. Questo diametro, indicato in 0,25mm per una distanza di 25cm era valido per gli obiettivi delle fotocamere dell�Ottocento che usavano lastre stampate a contatto. Per compensare il maggiore ingrandimento dei negativi formato 24x36mm � stato necessario ridurre questo valore in una gamma compresa tra 0,020 e 0,033mm a seconda della focale. Ogni fabbricante adotta arbitrariamente il circolo di confusione in base a quale fornire le scale di profondit� di campo dei propri obiettivi. Per questo motivo esse non sono necessariamente uguali tra due obiettivi della stessa focale ma di marche diverse.
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qui ti allego una tabella delle profondit� di campo
http://www.dofmaster.com/dofjs.html


il circolo di confusione da quello che so io � alla base della progettazione degli obiettivi
e ne fa la differenza in termini di qualit� ottica

decarolisalfredo
Per i nostri calcoli � bene usare 0,03 per il 34x36 e 0,02 per il DX.

Quindi per ci� che ti riguarda usa 0,02.
Maicolaro
Io ho sempre saputo che il circolo di confusione dipendesse dal supporto non dalla lunghezza focale.
Per la precisione il COC varia al variare delle dimensioni del supporto ed � una misura che arbitrariamente fissa ci� che � distinguibile ad occhio nudo.
Comunque a questo link (dallo stesso sito che ti ha linkato Stb) trovi i COC di molte macchine comprese le Nikon.

Un saluto
m.
Moua
Leggete qui

wikipedia

Sembra sia anche una caratteristica dell'obiettivo

stb-5000
qui c'� un articolo al riguardo

http://www.nadir.it/

clicca a sx su tecnica e poi su circolo confuzione
Moua
Si ho letto, per� ritengo che si parte dall'ipotesi che l'obiettivo sia perfetto, cio� in grado ri rifrangere perfettamente i raggi in un unico punto. Penso che nella realt� questo non sia cos� e spiegherebbe il perch� alcuni obiettivi non si accoppiano bene con i sensori.

E anche la differente qualit� tra obiettivi.
Maicolaro
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 12:04 AM) *
wikipedia
Sembra sia anche una caratteristica dell'obiettivo

Scusa ma l'articolo che hai linkato dice esattamente il contrario.
Come spiegato nei link che hai trovato il circolo di confusione varia al variare del supporto ed rapportato convenzionalmente alla capacit� dell'occhio umano di distinguere un cerchietto di 0,25mm di diametro da un punto. Questo cerchietto � stampato su una stampa a contatto di 20x25cm osservata da una distanza di 25cm. Facendo le proporzioni tra il supporto sensibile e la nostra stampa a contatto ottengo il circolo di confusione.
Forse quello che intendi � che il COC influenza la profondit� di campo, e qui cito da Nadir:

possiamo tentare una nuova e pi� precisa definizione di profondit� di campo, che considereremo come la porzione di spazio, davanti e dietro il punto sul quale viene eseguita la messa a fuoco, delimitata da due piani (limite anteriore e limite posteriore) all'interno dei quali tutti i punti hanno un diametro inferiore al diametro del cerchio di confusione su una stampa di 20x25 cm osservata a una distanza pari alla sua diagonale.

Moua
QUOTE(Maicolaro @ Feb 5 2008, 12:25 AM) *
Scusa ma l'articolo che hai linkato dice esattamente il contrario.
Come spiegato nei link che hai trovato il circolo di confusione varia al variare del supporto ed rapportato convenzionalmente alla capacit� dell'occhio umano di distinguere un cerchietto di 0,25mm di diametro da un punto. Questo cerchietto � stampato su una stampa a contatto di 20x25cm osservata da una distanza di 25cm. Facendo le proporzioni tra il supporto sensibile e la nostra stampa a contatto ottengo il circolo di confusione.
Forse quello che intendi � che il COC influenza la profondit� di campo, e qui cito da Nadir:

possiamo tentare una nuova e pi� precisa definizione di profondit� di campo, che considereremo come la porzione di spazio, davanti e dietro il punto sul quale viene eseguita la messa a fuoco, delimitata da due piani (limite anteriore e limite posteriore) all'interno dei quali tutti i punti hanno un diametro inferiore al diametro del cerchio di confusione su una stampa di 20x25 cm osservata a una distanza pari alla sua diagonale.


Da quello che dite, la profondit� di campo propriamente detta (la definizione di nadir � perfetta) � indipendente dall'obiettivo a parit� di supporto e di focale. Possibile che la qualit� degli obiettivi non rientri neanche minimamente nella zona di nitidezza davanti e dietro al soggetto a fuoco?
Un obiettivo meno nitido di un altro ridurr� sicuramente la profondit� di campo rispetto all'analogo pi� nitido (migliore).
Quello che voglio dire � che la profondit� di campo � influenzata (magari poco) anche dalla qualit� dell'obiettivo. Non so se per l'obiettivo si chiama anche circolo di confusione.

Mi aiutate a togliere messicano.gif sta "confusione" dalla mente?

Lucabeer
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 12:58 AM) *
Quello che voglio dire � che la profondit� di campo � influenzata (magari poco) anche dalla qualit� dell'obiettivo.


Assolutamente no...

La qualit� dell'obiettivo influenza, fra le altre cose, la nitidezza delle parti a fuoco... ma non l'estensione della profondit� di campo. Non fosse altro che per il fatto che la profondit� di campo dipende da fattori geometrici e non dalla qualit� del vetro utilizzato...
manis
Ciao,

La nitidezza di un punto dipende da diversi fattori che si sommano fra loro.

Un primo fattore � la messa a fuoco.
Ogni punto che non appartiene al piano di fuoco verr� riprodotto sul sensore/pellicola non come un punto, ma come un "dischetto sfuocato". Pi� questo punto � lontano dal piano di messa a fuoco, pi� questo dischetto sar� grande. La dimensione di questo dischetto dar� una senzazione di sfuocato (o scarsa nitidezza) in funzione della dimensione finale della stampa e della distanza da cui la si guarda. Ad esempio una stessa foto stampata 10x15 � molto meno critica della stessa stamapta 30x45.
La dimensione di questo disco dipende non solo dalla distanza del punto dal piano di messa a fuoco, ma anche dala focale e dal diaframma utilizzato.
La qualit� di un obiettivo interviene in questo caso solamente per quanto riguarda la sua planeit� di campo, cio� il fatto che il suo piano di messa a fuoco sia effettivamente un piano o meglio una superficie curva che si avvicini il pi� possibile ad un piano.
Maggiori info puoi trovarle qui:
http://www.cambridgeincolour.com/tutorials...th-of-field.htm


Un secondo fattore � la diffrazione.
La diffrazione � causata dal fatto che la luce viene "deviata" quando passa attraverso una apertura piccola (diaframma). Pi� il diaframma � piccolo pi� questa deviazione sar� evidente. Il risultato di questa deviazione � che il nostro punto sul sensore/pellicola apparir� come un dischetto tanto pi� grande quanto pi� piccolo sar� il diaframma utilizzato.
La diffrazione non dipende dalla qualit� dell'obiettivo, ma solo dal diaframma utilizzato.
Maggiori info puoi trovarle qui:
http://www.cambridgeincolour.com/tutorials...photography.htm


Un terzo fattore � l'insieme delle aberrazioni dell'obiettivo.
Sferiche, cromatiche ecc. Queste sono dipendenti dall'obiettivo e ne determinano la qualit�.
Maggiori info puoi trovarle qui:
http://www.vanwalree.com/optics.html


Quando di parla di circolo di confusione in genere si fa riferimento al "dischetto sfuocato" dovuto alla messa a fuoco, ed � quindi indipendente dalla qualit� dell'obiettivo (escludendo la planeit� di campo).

Ciao,

Fabrizio
giodic
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 12:58 AM) *
............
Possibile che la qualit� degli obiettivi non rientri neanche minimamente nella zona di nitidezza davanti e dietro al soggetto a fuoco?
Un obiettivo meno nitido di un altro ridurr� sicuramente la profondit� di campo rispetto all'analogo pi� nitido (migliore).
Quello che voglio dire � che la profondit� di campo � influenzata (magari poco) anche dalla qualit� dell'obiettivo. Non so se per l'obiettivo si chiama anche circolo di confusione.

Mi aiutate a togliere messicano.gif sta "confusione" dalla mente?


La qualit� (ottica) di un obiettivo � funzione esclusiva della qualit� dei vetri adoperati per le lenti, della loro lavorazione (compreso il trattamento antiriflesso) e della progettazione ottica dell'obiettivo.
Stop.

Il piano di messa a fuoco di un sistema ottico � sempre uno e uno solo e non si "estende" ne prima ne dopo il piano stesso (� una questione di fisica ottica).
La "profondit� di campo" si pu� definire come una "nitidezza" ancora sufficientemente percepita ad occhio, ma non � misurabile scientificamente semplicemente perch� come detto sopra ....... non esiste.

Difatti, i "calcoli" che si eseguono sulla profondit� di campo (tra l'altro perfettamente inutili a mio modo di vedere), si fondano tutti su un valore puramente empirico che � quello del "circolo di confusione" (gi� il nome ........ rolleyes.gif ), che non ha assolutamente alcun riscontro matematico/fisico.

La qualit� ottica di un obiettivo, quindi, non pu� influenzare qualcosa che non esiste e cio� la cosiddetta "profondit� di campo" che � una grandezza "percepita" e non oggettiva.
Maicolaro
QUOTE(giodic @ Feb 5 2008, 01:13 PM) *
Difatti, i "calcoli" che si eseguono sulla profondit� di campo (tra l'altro perfettamente inutili a mio modo di vedere), si fondano tutti su un valore puramente empirico che � quello del "circolo di confusione" (gi� il nome ........ rolleyes.gif ), che non ha assolutamente alcun riscontro matematico/fisico.

Esatto, il circolo di confusione � una misura arbitraria e convenzionale, basata sulla percezione di nitidezza di un osservatore (umano) e non di uno strumento che esegue misurazioni oggettive.

Un saluto
m.
Moua
QUOTE(giodic @ Feb 5 2008, 01:13 PM) *
Il piano di messa a fuoco di un sistema ottico � sempre uno e uno solo e non si "estende" ne prima ne dopo il piano stesso (� una questione di fisica ottica).


Mi stai dicendo che un obiettivo progettato bene non � soggetto a fenomeni di non perfetta formazione dell'immagine, cio� che un punto viene raprresentato esattamente come punto?
Mi risulta difficile crederlo e credo che qualunque obiettivo riproduce un punto non perfettamente come punto.

decarolisalfredo
Hai ragione e sempre un circoletto, ma talmente piccolo che l'occhio umano non riesce a distinguerlo e lo vede come un punto.
Man mano che ci allontaniamo dal piano focale (questo � bidimensionale: altezza e larghezza, non ha profondit�) il circoletto aumenta finch� non lo si vede pi� nitido e quindi notiamo, con i nostri occhi, la sfocatura.
Finch� il nostro occhio riesce a non distinquere il circolo, avremo tutto nitido ossia la nostra profondit� di campo che � apparente, non reale.
manis
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 03:21 PM) *
Mi stai dicendo che un obiettivo progettato bene non � soggetto a fenomeni di non perfetta formazione dell'immagine, cio� che un punto viene raprresentato esattamente come punto?
Mi risulta difficile crederlo e credo che qualunque obiettivo riproduce un punto non perfettamente come punto.

Una qualunque ottica reale non � perfetta e non riproduce un punto come un punto, ma questo dipende da molti altri fattori che nulla hanno a che fare con il circolo di confusione (vedi il mio post di prima).

Per evitare confusione bisogna definire il circolo di confusione (scusate il gioco di parole smile.gif ) che pu� significare due cose:

1) Il circolo di confusione � il diametro del cerchio che viene prodotto da un punto non perfettamente a fuoco. Questo valore � calcolabile matematicamente (e per calcolarlo non si prendono in considerazione tutte le aberrazioni di un'ottica reale),

2) In fotografia normalmente si intende invece come Circolo di confusione il massimo diametro accettabile affinch� un immagine appaia nitida (in pratica il cerchio � cos� piccolo da sembrare un punto). Questa grandezza dipende oltre che dalla dimensione della stampa, anche dalla distanza di visione ed ovviamente dalla vista dell'osservatore.

Una volta definito il massimo Circolo di confusione (quello della definizione 2) si pu� calcolare la profondit� di campo.
E' vero quindi che la profondit� di campo dipende da un valore (Circolo di confusione) che � definito a priori, ma non � corretto dire che non esiste o non sia misurabile, ma � invece facilmete calcolabile. Personalmente inoltre non trovo affatto che sia inutile.

E' comunque vero che il circolo di confusione non ha nulla a che fare con la qualit� di un'ottica che dipende da altri fattori.

Per chi fosse interessanto ad approfondire:

http://en.wikipedia.org/wiki/Circle_of_confusion

Ciao,

Fabrizio
Maicolaro
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 03:21 PM) *
Mi stai dicendo che un obiettivo progettato bene non � soggetto a fenomeni di non perfetta formazione dell'immagine, cio� che un punto viene raprresentato esattamente come punto?
Mi risulta difficile crederlo e credo che qualunque obiettivo riproduce un punto non perfettamente come punto.

Se una immagine che passa attraverso un sistema ottico (che sia una lente ad ingrandimento o il telescopio hubble) � perfettamente a fuoco un punto � perfettamente un punto, pu� darsi l'idea non ti piaccia ma le leggi dell'ottica sono queste c'� poco da fare... laugh.gif
Che poi questa perfezione di messa a fuoco sia impossibile all'atto pratico � ininfluente, l'importante � che il punto proiettato sia inferiore come dimensione al circolo di confusione, il nostro occhio non distinguer� nessuna differenza.
Specifico che la precisione nella messa a fuoco non riguarda mai il solo obiettivo ma sempre e comunque il sistema ottico accoppiato al piano di messa a fuoco, nel nostro caso il supporto sensibile.

Un saluto
m.
Moua
QUOTE(manis @ Feb 5 2008, 04:12 PM) *
1) Il circolo di confusione � il diametro del cerchio che viene prodotto da un punto non perfettamente a fuoco. Questo valore � calcolabile matematicamente (e per calcolarlo non si prendono in considerazione tutte le aberrazioni di un'ottica reale),

2) .....


Scusate forse c'� qualcosa che non mi torna. Quando si ha che un punto non � a fuoco per via della non corretta rifrazione dei raggi il problema � dell'ottica, cos� come per gli astigmatici, che devono mettere le lenti per corregere il difetto. Mentre il circolo di confusione in fotografia, � un valore legato alla percezione visiva, quello in ottica non � un valore detrminato pi� o meno empiricamente ma dipende dall'ottica stessa. O no?
Moua
QUOTE(Maicolaro @ Feb 5 2008, 04:27 PM) *
Se una immagine che passa attraverso un sistema ottico (che sia una lente ad ingrandimento o il telescopio hubble) � perfettamente a fuoco un punto � perfettamente un punto, pu� darsi l'idea non ti piaccia ma le leggi dell'ottica sono queste c'� poco da fare... laugh.gif


No scusa, tu parti dalla fine. E' chiaro che se � a fuoco un punto � un punto. Il problema � al contrario, i raggi che partono da un punto se non convergono in un punto danno il fuori fuoco.
Questo accade se la lente ha problemi. L'ottica mi piace molto.



manis
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 04:48 PM) *
Scusate forse c'� qualcosa che non mi torna. Quando si ha che un punto non � a fuoco per via della non corretta rifrazione dei raggi il problema � dell'ottica, cos� come per gli astigmatici, che devono mettere le lenti per corregere il difetto. Mentre il circolo di confusione in fotografia, � un valore legato alla percezione visiva, quello in ottica non � un valore detrminato pi� o meno empiricamente ma dipende dall'ottica stessa. O no?

In ottica il circolo di confusione dipende anche dalle caratteristiche dell'ottica/obiettivo utilizzato, ma solo per quanto riguarda la lunghezza focale ed il diaframma utilizzato.
E' vero che un ottica reale ha tutta una serie di aberrazioni che ne determinano la qualit� ed influiscono sulla nitidezza (il punto non apparir� pi� come un punto), ma queste caratteristiche non vengono prese in considerazione nel calcolo del circolo di confusione.

In pratica il circolo di confusione contribuisce ad avere un punto che non � pi� un punto, ma non � il solo elemento che interviene.

Ciao,

Fabrizio
manis
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 04:53 PM) *
No scusa, tu parti dalla fine. E' chiaro che se � a fuoco un punto � un punto. Il problema � al contrario, i raggi che partono da un punto se non convergono in un punto danno il fuori fuoco.
Questo accade se la lente ha problemi. L'ottica mi piace molto.

Non sempre.
I raggi che partono da un punto se non convergono in un punto causano una perdita di nitidezza.
Questo accade per uno o pi� dei seguenti motivi (escludendo ovviamente il mosso):

1) La messa a fuoco non � corretta
2) Il diaframma � troppo chiuso (diffrazione)
3) Qualit� dell'ottica (aberrazioni varie)
giodic
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 03:21 PM) *
Mi stai dicendo che un obiettivo progettato bene non � soggetto a fenomeni di non perfetta formazione dell'immagine, cio� che un punto viene raprresentato esattamente come punto?
Mi risulta difficile crederlo e credo che qualunque obiettivo riproduce un punto non perfettamente come punto.


Scusa, mi indichi dove avrei affermato quanto quotato?

Continui a fraintendere la differenza tra qualit� ottica, che � una cosa, e profondit� di campo, che � tutt'altro paio di maniche.

La qualit� ottica di un obiettivo si pu� misurare solamente sul piano di messa a fuoco che, per definizione, � uno e uno solo (almeno su questo siamo d'accordo o no?).

A questo punto, � ovvio che un obiettivo ben progettato/realizzato, render� sul piano di messa a fuoco un punto (ideale) con un circoletto che si avvicina di pi� al punto ideale di quanto non faccia un obiettivo progettato/realizzato meno bene del primo. Ma la profondit� di campo (ripeto: grandezza empirica e "occhiometrica"), non c'entra un bel nulla .........



giodic
QUOTE(Moua @ Feb 4 2008, 11:12 PM) *
Salve avrei bisogno di conoscere il circolo di confusione di questi due obiettivi

18-55 AFS
55-200 AFS

Dove si possono trovare queste informazioni?

Grazie


Ti linko un'interessante discussione di qualche tempo fa:

Link

leggila che � molto interessante Pollice.gif
Moua
QUOTE(giodic @ Feb 5 2008, 07:44 PM) *
Scusa, mi indichi dove avrei affermato quanto quotato?

Continui a fraintendere la differenza tra qualit� ottica, che � una cosa, e profondit� di campo, che � tutt'altro paio di maniche.

La qualit� ottica di un obiettivo si pu� misurare solamente sul piano di messa a fuoco che, per definizione, � uno e uno solo (almeno su questo siamo d'accordo o no?).

A questo punto, � ovvio che un obiettivo ben progettato/realizzato, render� sul piano di messa a fuoco un punto (ideale) con un circoletto che si avvicina di pi� al punto ideale di quanto non faccia un obiettivo progettato/realizzato meno bene del primo. Ma la profondit� di campo (ripeto: grandezza empirica e "occhiometrica"), non c'entra un bel nulla .........


Allora. Per il calcolo della profondit� di campo si usa il valore del circolo di confusione (che poi sia un valore empirico, misurato, calcolato diciamo che non mi interessa ora).
La profondit� di campo altro non � che la zona nitida davanti e dietro il piano focale.
Per zona nitida dovremmo intendere quella che l'occhio umano riesce a distinguere, quindi anche se abbiamo un fuori fuoco in realt� lo percepiamo nitido. Questa ci da la profondit� di campo.
Siamo d'accordo sin qui?
Ora se il nostro obiettivo buono o cattivo che sia, restituisce gi� di per se un circoletto invece che un punto sul piano focale, significa che il piano di formazione corretta dell'immagine sta per esempio dietro il piano focale previsto. In termini assoluti la pdc non cambia, ma la zona nitida davanti e dietro il soggetto che mettiamo a fuoco risente di questo. Cio� avremo meno distanza nitida davanti al soggetto e pi� distanza nitida dietro.
O sbaglio?





Maicolaro
QUOTE(giodic @ Feb 5 2008, 07:44 PM) *
...la profondit� di campo (ripeto: grandezza empirica e "occhiometrica")...

La definizione � perfetta! Pollice.gif
laugh.gif
manis
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 08:08 PM) *
Allora. Per il calcolo della profondit� di campo si usa il valore del circolo di confusione (che poi sia un valore empirico, misurato, calcolato diciamo che non mi interessa ora).
La profondit� di campo altro non � che la zona nitida davanti e dietro il piano focale.
Per zona nitida dovremmo intendere quella che l'occhio umano riesce a distinguere, quindi anche se abbiamo un fuori fuoco in realt� lo percepiamo nitido. Questa ci da la profondit� di campo.
Siamo d'accordo sin qui?

D'accordo
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 08:08 PM) *
Ora se il nostro obiettivo buono o cattivo che sia, restituisce gi� di per se un circoletto invece che un punto sul piano focale, significa che il piano di formazione corretta dell'immagine sta per esempio dietro il piano focale previsto. In termini assoluti la pdc non cambia, ma la zona nitida davanti e dietro il soggetto che mettiamo a fuoco risente di questo. Cio� avremo meno distanza nitida davanti al soggetto e pi� distanza nitida dietro.
O sbaglio?

Se il piano di formazione corretta dell'immagine sta per esempio dietro il piano focale previsto abbiamo solamente un problema di messa a fuoco sbagliata e niente altro.
E' vero per� che un obiettivo non mette a fuoco tutti i punti su di un piano focale teorico (superficie parallela al sensore), ma questo non viene tenuto in considerazione quando si calcola la profondit� di campo partendo da un dato circolo di confusione.
L'astigmatismo e la curvatura di campo causano messa a fuoco "errata" di alcune zone dell'immagine e sono propriet� tipiche di ogni singolo obiettivo che ne determina la qualit�, ma non vengono tenute in considerazione quando generalmente si parla di profondit� di campo e circolo di confusione. Queste aberrazioni fanno apparire un punto "sfuocato" e dipendono dalla qualit� dell'obiettivo, ma in genere quando si parla di circolo di confusione ci si riferisce alla messa a fuoco "generica" senza considerare queste aberrazioni.
Credo che in fondo si tratti solo di termini e di .... capirsi.

Ciao,

Fabrizio
Moua
QUOTE(manis @ Feb 5 2008, 09:48 PM) *
D'accordo

Se il piano di formazione corretta dell'immagine sta per esempio dietro il piano focale previsto abbiamo solamente un problema di messa a fuoco sbagliata e niente altro.
E' vero per� che un obiettivo non mette a fuoco tutti i punti su di un piano focale teorico (superficie parallela al sensore), ma questo non viene tenuto in considerazione quando si calcola la profondit� di campo partendo da un dato circolo di confusione.
L'astigmatismo e la curvatura di campo causano messa a fuoco "errata" di alcune zone dell'immagine e sono propriet� tipiche di ogni singolo obiettivo che ne determina la qualit�, ma non vengono tenute in considerazione quando generalmente si parla di profondit� di campo e circolo di confusione. Queste aberrazioni fanno apparire un punto "sfuocato" e dipendono dalla qualit� dell'obiettivo, ma in genere quando si parla di circolo di confusione ci si riferisce alla messa a fuoco "generica" senza considerare queste aberrazioni.
Credo che in fondo si tratti solo di termini e di .... capirsi.

Ciao,

Fabrizio


Ok penso che finalmente ci siamo.....capiti.
Quindi tornando alla domanda principale del mio post, possiamo dire che per il calcolo della profondit� di campo non si tiene conto delle problematiche legate al singolo obiettivo, ma ad un valore di circolo di confusione pi� o meno deterministico che a quanto vedo si attesta intorno a 0.016/0.020 mm.

Be che dire, grazie a tutti della stimolante discussione.


manis
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 10:31 PM) *
Ok penso che finalmente ci siamo.....capiti.

Pollice.gif
QUOTE(Moua @ Feb 5 2008, 10:31 PM) *
Quindi tornando alla domanda principale del mio post, possiamo dire che per il calcolo della profondit� di campo non si tiene conto delle problematiche legate al singolo obiettivo, ma ad un valore di circolo di confusione pi� o meno deterministico che a quanto vedo si attesta intorno a 0.016/0.020 mm.

Be che dire, grazie a tutti della stimolante discussione.

Direi di si. Il valore di circolo di confusione dovrebbe comunque dipendere molto dalla nitidezza che consideriamo accettabile e dalla dimensione di stampa. Se stampiamo 10x15 possiamo essere di bocca buona, ma se vogliamo stampare 40x60 e vogliamo la massima qualit� possiamo esserlo molto meno.

Ciao,

Fabrizio
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