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UaZ
In che modo incide lo schema ottico di un obiettivo sulla qualità finale delle immagini che riproduce?
Esiste un legame tra lo schema ottico ed il risultato ottenuto, in termini di nitidezza, morbidezza, oltre all'ovvia luminosità?

In linea teorica, sarebbe possibile approcciare un confronto tra due obiettivi di pari caratteristiche sulla base dello schema ottico?
Ad esempio tra:

Nikkor AF-S 80-200mm f/2.8 D IF-ED con 18 lenti in 14 gruppi
e
Nikkor AF-S VR 70-200mm f/2.8 G IF-ED con 21 lenti in 15 gruppi

oppure

Nikkor AF 24-120mm f/3.5-5.6 con 15 lenti in 11 gruppi
e
Nikkor AF-S VR 24-120mm f/3.5-5.6 G IF-ED con 15 lenti in 13 gruppi


E quanto incide, a lato pratico, il numero di lenti ED?

Grazie,
Marco.
UaZ
Non risponde nessuno? unsure.gif
L'ho detta così grossa?!?! laugh.gif laugh.gif

Ciao,
Marco.
UaZ
OK!
Giuro che non apro più post del genere laugh.gif, anche se resta il dubbio sull'utilità dell'indicazione dello schema ottico sui cataloghi! dry.gif

Ciao a tutti,
Marco.
matteoganora
QUOTE (Marco-VA- @ Jul 13 2004, 08:19 AM)
OK!
Giuro che non apro più post del genere laugh.gif, anche se resta il dubbio sull'utilità dell'indicazione dello schema ottico sui cataloghi! dry.gif

Ciao a tutti,
Marco.

Eh Eh... marco, hai toccato un argomento insidioso.

Tanto si è detto e pensato sugli schemi ottici, sull'uso di lenti a bassa dispersione, sul numero di lenti etc... ma è tutto dipendente dalla tecnologia e dall'evoluzioni.

Fino a 15 anni fa parlare di uno zoom con 21 lenti di cui alcune "ballano" pure come ottica di qualità era dire un'eresia, oggi il 70-200 Vr esiste su quelle basi ed è un gioiello di nitidezza.

Quindi sono tante le cose da mettere in gioco, certo un'ottica fissa semplice e ben costruita come il 50 1.8 eccelle in qualità, ottiche più complesse come gli zoom oggi danno però risultati simili...

Logico, il top sarebbe poche lenti per ridurre il pesso e grande versatilità... ma è il solito discorso della botte piena e moglie ubriaca! wink.gif
nickwing
I limiti delle ottiche sono dati dalle proprietà fisiche del vetro, o dei vetri che le costituiscono e dal numero dei vetri: un elemento fondamentale nel definire la qualità ottica di una lente è la capacità di rifrangere tutte le lunghezze d'onda della luce in maniera più o meno coerente. Mi spiego: una lente produrrà sempre, obbligatoriamente, la rifrazione delle diverse lunghezze d'onda della luce con angoli diversi: quanto più questi angoli sono diversi tanto più il risultato finale soffre di aberrazioni cromatiche come il "color fringing", visibile soprattutto nelle zone ad elevato contrasto di colore, mentre le zone di colore omogeneo, e magari caratterizzate da piccole variazioni di luminosità sono caratterizzate da una scarsa nitidezza. La sfida dei produttori di ottiche è quindi duplice: raccogliere quanta più luce possibile, per darci ottiche luminose, e rifrangerla con gli angoli dovuti nella maniera più "coerente" e "collimata" possibile. Come regola "generalissima" alla quale esistono diverse eccezioni schemi semplici e lenti dalle curvature non esasperate possono ottenere risultati migliori (vedi lo schema del 50ino qui sotto biggrin.gif ),
user posted image
il probelma è che spesso curvature elevate sono necessarie per produrre focali estreme e quindi... occorre compensare con altri vetri le aberrazioni indotte dalle lenti con effetto refrattivo maggiore, o produrre vetri a bassa dispersione in modo da evitare il più possibile la rifrazione differente delle diverse lunghezze d'onda...
Spesso si utilizzano anche "gruppi" di lenti, in cui una lente convergente si accoppia ad una divergente per limitare le aberrazioni.
Guarda qui sotto lo schema di un teleobiettivo ad alte prestazioni come il 200 VR f2 o lo schema di un grandangolo come il 14mm f2.8 ED: nota come a seguire ogni lente, o ogni gruppo di lenti) dotata di curvatura notevole (magari una lente convergente a doppia curvatura come nel tele o lenti divergenti come nel grandangolo) ci sia una lente di segno opposto, queste servono appunto a "compensare" gli effetti della diversa rifrazione per le diverse lunghezze d'onda per cui si cerca di ottenere un elevato angolo di rifrazione ma una compensazione dell'aberrazione con queste coppie.
user posted image AF 200mm f2

user posted image AF 14mm f2.8 ED

Infine bisogna tenere conto di un fatto: il progetto di uno schema ottico può essere il migliore di questo mondo, ma nell'assicurare la qualità di un obiettivo è fondamentale la qualità della costruzione: perfezione delle curvature delle lenti, qualità ed omogeneità dei materiali vetrosi, montaggio con parametri di tolleranza ridotti ecc... tutti questi elementi servono a contenere quelli imperfezioni ulteriori che anche uno schema virtualmente "perfetto", all'atto pratico, potrebbe dimostrare.

...e qui chiudo
matteoganora
QUOTE (nickwing @ Jul 13 2004, 04:08 PM)
...e qui chiudo

Alla grande! wink.gif Pollice.gif
nickwing
QUOTE (matteoganora @ Jul 13 2004, 04:21 PM)
QUOTE (nickwing @ Jul 13 2004, 04:08 PM)
...e qui chiudo

Alla grande! wink.gif Pollice.gif

onorato.... biggrin.gif thanks
UaZ
Dalle risposte si deduce quanto sia complesso progettare un'ottica e, di conseguenza, quanto lo sia riuscire a leggerne lo schema ottico.
Figurarsi un confronto tra due schemi!! tongue.gif

Grazie ad entrambi per la "lezione", che ha risposto, direttamente e non, a tutte le mie domande!

Ciao a tutti,
Marco.
Lambretta S
QUOTE (Marco-VA- @ Jul 13 2004, 08:19 AM)
anche se resta il dubbio sull'utilità dell'indicazione dello schema ottico sui cataloghi! dry.gif

Forse lo schema ottico è uno dei parametri più utili da mettere in un catalogo di obiettivi... wink.gif wink.gif wink.gif wink.gif

Mentre trovo di utilità nulla anzi addirittura deleterio aggiungere come sta facendo a esempio la Nikon la focale tradizionale rapportata al formato digitale... è un dato che contribuisce a rendere meno comprensibile la realtà del digitale specialmente a chi si affaccia ora in questo contesto... e non ha avuto esperienze precedenti del tipo 35 mm 6x6...

I vetri ED Extra low dispersion sono vetri particolari e di pregio che minimizzano l'aberrazione cromatica ovvero la diversa capacità focale dei vari colori che specialmente nei teleobiettivi comporta zone di minor nitidezza caratterizzate da aloni iridescenti... ovviamente nello schema ottico l'uso di queste lenti è specificato... le ottiche migliori fanno largo uso di lenti ED... quindi a parità di focali coperte è preferibile un obiettivo che le prevede nel suo schema ottico...

Altre caratteristiche sono l'IF ovvero Internal Focusing che concretizza l'attuazione focale senza allungamenti dell'obiettivo oppure RF rear focus dove l'attuazione focale avviene con spostamenti del gruppo ottico posteriore... o obiettivi che quando attuano la messa fuoco non ruotano la parte frontale facilitando l'uso di filtri digradanti e polarizzatori...

Molto importante è quasi sempre trascurato è il paraluce che negli obiettivi di buona qualità diventa determinante ai fini qualitativi e può essere considerato parte integrante dello schema ottico...

Per finire gli schemi ottici di obiettivi particolari che devono tenere conto delle peculiarità di questi ultimi a esempio gli obiettivi decentabili e basculabili i cosiddetti tilt&shift...

Nello schema ottico si inserisce il complesso diaframma se non addirittura l'otturatore centrale con conseguenti complicazioni di natura tecnico/ottica...

Ovviamente l'argomento è molto lungo sono stati scritti trattati di centinaia di pagine sull'argomento e ancora se ne potrebbero scrivere...

Per concludere lo schema ottico è fondamentale... non vorrei mai vedere un catalogo in cui esso non sia presente... vorrebbe dire che qualcosa non gira più per il verso giusto... senza nulla togliere alle varie diavolerie elettroniche che fanno da contorno cioè le varie sigle stile sms (del tipo compra una vocale...)
nickwing
QUOTE (lambretta @ Jul 13 2004, 06:40 PM)
Mentre trovo di utilità nulla anzi addirittura deleterio aggiungere come sta facendo a esempio la Nikon la focale tradizionale rapportata al formato digitale... è un dato che contribuisce a rendere meno comprensibile la realtà del digitale specialmente a chi si affaccia ora in questo contesto... e non ha avuto esperienze precedenti del tipo 35 mm 6x6...

sottoscrivo a piene mani, la lunghezza focale è un dato "fisico" dell'obiettivo, a nulla serve "convertirlo" in digitale. Un 50ino è e rimarrà sempre un 50ino sia in dgt che in 35 mm.
nickwing
QUOTE (nickwing @ Jul 13 2004, 07:02 PM)
Un 50ino è e rimarrà sempre un 50ino sia in dgt che in 35 mm.

Anche se poi rende in maniera diversa per via del crop wink.gif
DAF
sia lodato il crop (per me che amo i tele).... wink.gif
UaZ
... e sempre sia lodato. laugh.gif laugh.gif

x Lambretta:
Sottoscrivo tutto il tuo intervento!
La mia domanda si riferiva alla sola suddivisione lenti/gruppi, ma in effetti non mi ero spiegato molto bene! tongue.gif

Ciao,
Marco.
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