marcoafs
Feb 15 2007, 11:40 PM
L'esposizione � un termine abbastanza comune, e per molti ormai banale, discutiamone, il come dove quando e perch� di un'esposizione...
e relativi risultati...
buzz
Feb 16 2007, 12:02 AM
Il perch�?
Per fare vedere una fotografia
Il quando?
Quando la scatti
il come?
O ti fidi dell'esposimetro o fai ad occhio.
marcoafs
Feb 16 2007, 12:25 AM
si, pi� o meno!!!
dando per scontato che la buona trasposizione figurativa dell'occhio fotografico � data dall'esposizione e da come vogliamo che essa entri in relazione con oggetti, persone e ambiente, la tua risposta mi sembra un p� troppo approssimativa, ci sono tante variabili che portano allo stesso risultato ossia la foto ben esposta...
di dubbi, incertezze, o semplicemente curiosit� riguardo questo argomento su questo forum ce ne sono, quindi parliamone, cercando magari di essere il pi� generosi possibile, tecnicamente parlando...
credo che farebbe piacere a molti.
vi aspetto...
grazie
buzz
Feb 16 2007, 03:33 AM
La risposta � approssimativa perch� lo � anche la domanda.
Le variabili che portano alla foto ben esposta sono reciproche, e tutti coloro che si avvicinano al mondo della fotrografia le conoscono: diaframma-tempo-sensibilit�.
Non capisco le incertezze.
Se poi vogliamo filosofare sui cosa sia una esposizione corretta, allora dobbiamo abbandonate la sfera tecnica e passare alle opinioni.
Tecnicamente parlando l'esposizione corretta � una.
Franco_
Feb 16 2007, 09:10 AM
Sull'argomento si potrebbe scrivere un trattato...
Come giustamente dice buzz i parametri sui quali si pu� agire sono tre: apertura diaframma, tempo di esposizione e sensibilit�.
Di questi il terzo � quello che andrebbe utilizzato al valore pi� basso possibile, mentre gli altri due vanno utilizzati in modo inversamente proporzionale, visto che se aumenti l'apertura del diaframma, facendo passare attraverso l'obiettivo pi� luce, devi accorciare il tempo durante il quale tale passaggio avviene, tutto questo per avere una foto correttamente esposta.
A questo punto si pone per� la domanda: quale tra le possibili coppie di volori � la migliore ? Dipende ovviamente dallo scopo che vogliamo raggiungere, ad esempio:
1) vogliamo staccare il soggetto dallo sfondo ?
2) avere nitido il fiore in primo piano e le montagne in lontananza ?
3) congelare il movimento di un ballerino ?
4) rendere l'idea del suo danzare ?
E' in base allo scopo che vogliamo raggiungere che dobbiamo impostare i parametri, quindi diaframma aperto nel caso 1, chiuso nel caso 2, tempo veloce nel caso 3 o lento nel caso 4.
Se questo non � sufficiente, quando possibile, ci si pu� aiutare con luci artificiali o pannelli, montare dei filtri neutri, oppure intervenire sulla sensibilit�.
Non voglio farla troppo lunga, voglio solo sottolineare che, se avere una esposizione corretta � abbastanza facile (i sistemi di esposizione sono di enorme aiuto, ma vanno utilizzati sempre con intelligenza), non altrettanto lo � il saper rendere bene il messaggio; nella foto vi � un soggetto principale ed un contorno: � sulla valorizzazione del soggetto all'interno dell'inquadratura che bisogna saper lavorare, facendo in modo che l'occhio dell'osservatore sia guidato verso di esso e che questo sia in armonia con il contorno.
Giuseppe78
Feb 16 2007, 09:14 AM
La lettura esposimetrica � una ed � quella che viene data dall'esposimetro. Viene poi l'interpretazione di quella lettura esposimetrica a seconda di cosa vogliamo dire con quella foto e allora spostiamo il punto di grigio verso le alte o le basse luci. Per chi ha scattato e scatta in BN, per esempio, � un'operazione estremamente comune. Quasi mai ci si basa sulla coppia data dall'esposimetro ma si sovra e sottoespone a proprio gusto personale e in base alla propria idea che si vuol dare a quello scatto preciso.
Io almeno faccio cos� pi� o meno da sempre...
Ma in questo caso a mio parere si parla di interpretazione della lettura esposimetrica e non dell'esposizione.
Poi, fate voi...
G.
marcoafs
Feb 16 2007, 10:14 AM
io di cosi scontato non ci vedo niente e di domande su come sciegliere tempo e diaframma, su controluce, su foto di notte e esposizione con flash ne vedo molte...
secondo me sarebbe carino spiegare e sviscierare come funzionano i modi di misurazione, che cosa � e come si calcola la latitudine di posa di un sensore digitale, cosa � il blocco dell'esposizione etc etc che tecnica si � usato per raggiungere un determinato risultato...
se per voi tutto questo � banale e di dominio pubblico...vuol dire che ho buttato via 5 anni di studio e tanti bei soldi....
buzz
Feb 16 2007, 10:46 AM
Marco, il problema consiste nel come hai posto la domanda.
non c'� niente di scontato, ma non hai chiesto "spiegatemi l'ABC della fotografia" ma hai posto una questione che per un fotografo � davvero scontata.
Come chiedere ad un automobilista "spiegatemi le marce da usare, e il regime di giri" ,. Non � una cosa scontata per chi non lo sa, ma chi ha solo qualche chilometro sotto le ruote non se la pone pi� nemmeno.
Se poi hai studiato per 5 anni fotografia e ti chiedi ancora queste cose...
c'� da prendersela coni tuoi insegnanti.
Sui modi i misurazione e su quando usarli esistono dei veri e propri trattati. Sono argomenti che non possono essere risolti in qualche linea di thread, ma necessitano di uno studio approfondito.
A tale proposito ti suggerirei l'experience di Beppe Maio riguardo l'esposizione, e il suo libro che ogni tanto viene anche dato assieme ad alcuni tipi di fotocamera. Inoltre in rete si trovano parecchi siti che trattano l'argomento didattico.
Per sintetizzare i 3 modi di misurazione pi� comuni funzionano sullo stesso principio ma separano le aree di misurazione sull'inquadratura.
Il pi� usato, il MAtrix, fa un calcolo sull'intera scena, tenendo conto di parecchi fattori, come il controluce, il soggetto in primo piano ed altri.
Il semi spot calcola soltanto su una zona centrale dell'immagine abbastanza ampia, p�rop�rio per evitare che lo scatto venga influenzato da elementi di secondo ordine che stanno ai margini dell'inquadratura.
Lo spot infine misura su un punto abbastanza ristretto (3� circa) e si usa quando non si vuole affatto una influenza sul resto dell'immagine, copme ad esempio un ritratto in controluce, o altre situazioni che soltanto l'esperienza personale ti pu� insegnare alla perfezione.
questa � una sintesi anche troppo breve solo sui metodi principali di esposizione, e non ho detto quasi niente. Fai anche delle altre domande, ma spero che tu capisca da solo che ci vorrebbero almeno 10 pagine solo per trattare gli argomenti in maniera superficiale.
come ho gi� detto, ti rimando alla lettura degli experiences, sui questo stesso sito.
Giuseppe78
Feb 16 2007, 10:49 AM
Non mi pare abbia detto che ci sia qualcosa di scontato. Quello che � sicuro � che l'esposimetro riporta una coppia T/D che a seconda dei nostri gusti e piacimenti e soprattutto a seconda del tipo di foto che vogliamo fare possiamo prendere per buona o modificare.
Io per esempio quando scatto in BN prediligo la lettura spot o semispot e vado a leggere la luce a seconda dell'effetto che voglio dare alla foto: cio� punto l'esposimetro sulle alte luci o sulle basse luci o prendo per buono un punto di grigio che mi soddisfa. Ma questa cosa solo la pratica te la pu� dare e il tuo gusto personale, ovviamente...
Se voglio lavorare sulla profondit� di campo, non prendo bovinamente per buona la coppia T/D che mi da l'esposimetro ma vado a modificare il valore del diaframma.
Se voglio lavorare sul mosso, faccio la stessa cosa ma vado a modificare i valori dei tempi.
Se sto in controluce posso scegliere di lavorare sulla silouettes o sul tutto in chiaro aiutandomi col flash...Ma � ovvio che in tutti questi casi partir� dalla coppia che mi da l'esposimetro e poi ci lavorer� sopra modificandola...
Il blocco dell'esposizione lo uso tantissimo: leggo la luce su un punto particolare della scena, blocca la coppia T/D che mi da l'esposimetro, reinquadro e scatto. Lo uso molto con il BN quando vado a prediligere la lettura su valori di luce particolari che non sono necessariamente quelli della scena reale che poi reinquadro.
Quello che � di dominio pubblico � la tecnica che puoi ritrovare su questo forum e su migliaia di manuali e pubblicazioni. Il resto lo fa la pratica e il tuo gusto personale.

G.
marcoafs
Feb 16 2007, 11:00 AM
personalmente, come esporre credo di saperlo o almeno riesco ad ottenere i risultati che mi sono prefissato, venedo da una formazione analogica prevelentemente di bianco nero con il digitale a volte qualche dubbio mi sorge, comunque, il mio intento � semplicemente di scrivere insieme a voi un piccolo manualetto, un prontuario semplice e diretto che risolva almeno in superficie i dubbi pi� comuni e che renda ogni uscita fotografica un esperienza di crescita, libri e tutorial che trattano di questo ce ne sono � vero, per� questo � un forum libero e gratis, � una forma di documentazione e discussione molto diretta e credo di pi� semplice comprensione � un mezzo molto potente quindi perch� non utilizzarlo, in maniera un po pi� indirizzata...
correggetemi se sbaglio
grazie a tutti per gli interventi
marcoafs
Feb 16 2007, 01:03 PM
provo a partire da solo, ma chiedo assistenza..
credo che prima di tutto, prima di sciegliere tempo e diaframma, il fotografo ( digitale ) dovrebbe sapere quanta capacit� di lettura ha il suo sensore, ossia il range massimo consentito per avere dettaglio sia nelle alte luci ( e quindi non avere bianchi bucati ) sia nelle basse luci (per non avere neri pieni nelle ombre ), ho condotto un piccolo esperimento -ben noto al mondo analogico- ma che possiamo usare anche con ccd e cmos...
ho cercato una superficie uniformemente illuminata ( per evitare differenti illuminazioni della scena e un risultato poco chiaro ) e ricca di dettaglio ( cosi da poter constatare il limite di registrazione del sensore, che altrimenti sarebbe impossibile ),
con la mia d200 in modalit� qualit� raw, modo di scatto manuale e misurazione spot ( quando la superficie � unifomemente illuminata va bene qualsiasi modalit� di misurazione purch� riflessa ) ho settato l'esposimetro per la corretta esposizione e ho eseguito uno scatto questo scatto sara la nostra zona 5 ossia una superficie che riflette il 18% della luce che la copisce ( ricordiamo che tutti gli esposimetri sono tarati per il 18% che corrisponde al famoso grigio medio, quindi sia una superficie bianca o nera se non interveniamo con sovra o sotto esposizioni per l'esposimetro sara sempre un grigio al 18% )
a questo punto mantenendo costante uno dei due addendi dell'esposizione ( o tempo o diaframma ) io ho tenuto costante il diaframma a f13 e sono partito con un tempo di 1/250 di secondo, ho iniziato a sovraesporre e a sottoesporre per avere alla fine 11 scatti compreso quello della zona 5.
Questi undici scatti corrispondono a 10 zone ( comprendendo anche lo 0 )
tanto care al suo creatore\ideatore Ansel Adams ( per maggiori informazioni vedere bibliografia autore ).
ora non rimane altro da fare che trasferire i nostri file sul pc\mac e vedere...
posto i miei risultati con relative impostazioni e settaggi macchina..
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aspetto critiche e domande
prima di tirare le conclusioni
buzz
Feb 16 2007, 02:00 PM
Mi continuo a domandare a copsa possa servire tutto ci�.
Un sensore raccoglie la luce da zero adun valore massimo.
Se vuoi scoprire che latitudine di posa abbia ognio sensore ( perch� � doverso da modello e marca) allora fai pure, ma a questo ci pensano i vari "testaroli" che popolano ormai da tepo il mondo del digitale e non, e sono presenti nelle riviste (a pagamento) e nei vari siti tipo dpreview o kenrockwell (gratis).
Fare una foto ad un muro bianco non serve a molto, se non a scoprire ch eil proprio esposimetro funziona, riportando il colore uniforme, qualsiasi esso sia, al famigerato grigio 18% che corrisponde, gruardacaso alla zona 5 tanto amata da ansel adams.
In questa situazione non serve a nulla esporre spot, semispot o matrix, pech� il risultato di una media di valori uniformi dar� sempre e comunque lo stesso valore.
Prova a fare una bella foto ad una coppia di sposi, dove lei � vestita di bianco puro e lui di nero antracite, e vedi a che esposizione non bruci il bianco della trama del tulle e se alla stessa esposizione riesci a vedere le cuciture sul vestito dello sposo.
Questa s� che � una situazione limite nella quale molti fotografi si trovano, e dove la latitudine di posa non solo del sensore ma anche del software di conversione entra in gioco.
Scatti in raw e con il D-lightin o altro strumento luci-ombre cerchi il miglior compromesso, sapendop che se il buianco � proprio bruciato, non recupererai dettaglio, ma se il nero � chiuso ma non troppo anche a costo di un po' di rumore lo recupererai.
Conclusione: in caso di scelta meglio sottoesporre che sovraesporre. Hai pi� facilit� di recupero. In altre parole, sul digitale, come sulle diapositive, si espone per le luci (sulle luci) mentre nel negativo a pellicola si espone sulle ombre, perch� le puoi recuperare in fase di stampa.
Tornando al tuo test, credo che tutti coloro che sono vicini al mondo della fotografia sappiano che a parit� di diaframma variando il tempo di esposizione si ottiene quella bella scala di grigi che hai fatto.
ma la domanda resta: a cosa serve farlo? a dimostrare che pi� luce entra pi� se ne vede e viceversa?
Franco_
Feb 16 2007, 02:30 PM
Conoscere la latidudine di posa (o gamma dinamica del sensore) � importante ma non fondamentale. Infatti puoi sempre effettuare diverse misurazione spot nelle zone dell'inquadratura che ti interessano e poi decidere (con l'esposizione manuale) quale tra le diverse coppie tempo/diaframma � meglio utilizzare per ottenere il risultato desiderato.
La fotografia � sempre un compromesso e non sempre � possibile salvare capra e cavoli, a volte occorre sacrificare qualcosa ed � bene deciderlo in anticipo.
Per misurazioni pi� precise si pu� misurare la luce incidente, ma qui il discorso si allarga.
Per il resto le prove "preventive" sulla gamma dinamica lasciamole fare ai vari Ken Rockwell e compagnia... io la penso cos�
marcoafs
Feb 16 2007, 02:30 PM
forse ho la testa sempre in sovra-sotto sviluppi e latitudine di posa della pellicola, forse sono un "testarolo" -non so cosa intendi-, forse credo che per fare una fotografia a degli sposi devo conoscere quando il bianco si brucia e quando il nero � recuperabile, certo posso usare gli istogrammi, o tutte le visualizzazioni di scatto del mondo, ma questo richiede tempo e batteria e personalmente spesso ho poco di tutti e due per portare a casa un lavoro ben fatto...
credo che conoscere i limiti di un sensore\pellicola dia un'opportunit� che non sottovaluterei, ossia ottenere un file\negativo ottimo dove post produzione\sviluppo c'entri poco o comunque sia ben mirata e preventivamente messa in conto in fase di scatto,
non so, partire da un buon originale pu� essere una cosa buona...
i discorsi da fare sono tanti e credo interessanti, tutta questa -correggimi se ho inteso male- superficiali� e superiorita delle tue risposte, mi lascia un p� perplesso...e la trovo fine a se stessa e anche io ti pongo la domanda a che cosa serve??cosa vuoi dimostrare??
marcoafs
Feb 16 2007, 02:43 PM
QUOTE(Franco_ @ Feb 16 2007, 02:30 PM)

Conoscere la latidudine di posa (o gamma dinamica del sensore) � importante ma non fondamentale. Infatti puoi sempre effettuare diverse misurazione spot nelle zone dell'inquadratura che ti interessano e poi decidere (con l'esposizione manuale) quale tra le diverse coppie tempo/diaframma � meglio utilizzare per ottenere il risultato desiderato.
La fotografia � sempre un compromesso e non sempre � possibile salvare capra e cavoli, a volte occorre sacrificare qualcosa ed � bene deciderlo in anticipo.
Per misurazioni pi� precise si pu� misurare la luce incidente, ma qui il discorso si allarga.
Per il resto le prove "preventive" sulla gamma dinamica lasciamole fare ai vari Ken Rockwell e compagnia... io la penso cos�

la fotografia � un compromesso e personalmente credo sia giusto cosi, quello che secondo me � giusto stabilire e far propri sono i parametri di questo compromesso..
che le prove � giusto lasciarle fare si non ho pretese di nessun genere solo curiosit� e voglia di condividere quello che ritengo utile sapere..
Geipeg
Feb 16 2007, 04:17 PM
QUOTE(marcoafs @ Feb 16 2007, 02:43 PM)

la fotografia � un compromesso e personalmente credo sia giusto cosi, quello che secondo me � giusto stabilire e far propri sono i parametri di questo compromesso..
che le prove � giusto lasciarle fare si non ho pretese di nessun genere solo curiosit� e voglia di condividere quello che ritengo utile sapere..

Forse mi sfugge qualcosa in ci� che hai scritto e richiesto ma provo a dire la mia: conoscere la gamma dinamica di un sensore � relativamente facile, viene riportato su tutte le riviste e i siti specializzati, cos� sappiamo che quella nominale della D70 � di circa 6 stop virgola qualcosa, quella della D200 di 7,5/8 stop (in verit� sto andando a memoria, non ho i dati sotto mano ma per rendere l'idea pu� andare).
Il punto �: va bene, ho circa 6-8 stop di latitudine disponibile, a seconda della macchina che uso e con questo? Verificarlo con un test casalingo in condizioni di luce controllata serve solo a verificare che ci� corrisponde a quanto sapevamo.
Il problema vero � semmai
"come si comporta" il sensore e la sua gamma dinamica in condizioni di luce diverse, non controllabili, con superfici che riflettono quantit� e tipi di luce diverse in ogni momento della giornata, quindi in situazioni in cui le varibili legate alla luce e ai contrasti sono cos� tante e cos� diverse e mutevoli da sfuggire di fatto a qualsiasi tipo di schematizzazione e classificazione.
Insomma in fotografia non esiste una sola accoppiata tempo/diaframma capace di garantire risultati analoghi in condizioni diverse, laddove le condizioni di luce, proprio perch� non riprodotte in laboratorio e quindi controllabili e misurabili matematicamente dal fotografo, sono sempre inevitabilmente diverse.
Se io e te scattassimo una foto lo stesso giorno dell'anno, alla stessa ora del giorno, con condizioni climatiche simili (cielo sereno), allo stesso soggetto, diciamo un paesaggio collinare, usando la stessa accoppiata tempo/diaframma, otterremo molto ma molto probabilmente risultati decisamente diversi.
Diversi perch� saranno diverse le caratteristiche del paesaggio (costruzioni bianche e/o corsi d'acqua naturali che riflettono pi� luce nel mio caso e magari assenza quasi totale dei suddetti nello scorcio che stai fotogrando tu), perch� le condizioni climatiche per quanto simili non saranno identiche: magari il cielo dalle mie parti � limpido e senza nuvole, dalle tue c'� un minimo di umidit� e formazioni di nubi candide come la carta, perch� la porzione di cielo compresa nella mia inquadratura sar� anche solo lievemente diversa dalla tua, perch� le focali e gli obiettivi utilizzati in quel momento saranno probabilmente diverse.
E tutto ci� come potrai comprendere da te far� s� che si ottengano esposizioni molto diverse fra loro, con bianchi sparati in un caso e ombre molto chiuse nell'altro, magari.
Ecco perch�
la "giusta" esposizione � sempre strettamente dipendente dalle precise e peculiari condizioni fotografiche che ognuno di noi si trova davanti in ogni luogo e tempo, a loro volta necessariamente diversi da qualunque altro.
marcoafs
Feb 16 2007, 04:47 PM
mi trovi pienamente d'accordo con te, questo dell'esperimento voleva essere semplicemente un primo passo, e una spiegazione per chi non fosse a conoscenza di cosa � la ldp, e come si potesse empiricamente verificare niente di pi�, per poi meglio affrontare il discorso dell'esposizione
quello che volevo creare con quesa discussione trovare delle linee guida che possono servire a chiarire far scoprire cose, crescere niente di pi�...
buzz
Feb 16 2007, 11:55 PM
QUOTE(marcoafs @ Feb 16 2007, 02:30 PM)

forse ho la testa sempre in sovra-sotto sviluppi e latitudine di posa della pellicola, forse sono un "testarolo" -non so cosa intendi-, forse credo che per fare una fotografia a degli sposi devo conoscere quando il bianco si brucia e quando il nero � recuperabile, certo posso usare gli istogrammi, o tutte le visualizzazioni di scatto del mondo, ma questo richiede tempo e batteria e personalmente spesso ho poco di tutti e due per portare a casa un lavoro ben fatto...
credo che conoscere i limiti di un sensore\pellicola dia un'opportunit� che non sottovaluterei, ossia ottenere un file\negativo ottimo dove post produzione\sviluppo c'entri poco o comunque sia ben mirata e preventivamente messa in conto in fase di scatto,
non so, partire da un buon originale pu� essere una cosa buona...
i discorsi da fare sono tanti e credo interessanti, tutta questa -correggimi se ho inteso male- superficiali� e superiorita delle tue risposte, mi lascia un p� perplesso...e la trovo fine a se stessa e anche io ti pongo la domanda a che cosa serve??cosa vuoi dimostrare??

Continuo a non capire.
Conoscere i limiti del sensore vuol dire sapere che ha 7 stop di latitudine di posa?
Ho posto un caso nel quale la maggior parte dei fotografi si possono trovare, ma quando hai testato (da qui il termine testarolo) che scattando con diversi diaframnmi ottieni immagini da un nero ad un bianco cosa hai ottenuto?
l'esposimetro ti segner� un valore sul bianco e uno sul nero.
In base ai tuoi "esperimenti" quale sceglieresti? conosci la risposta? Se s�, allora le tue tabelle sono servite a qualcosa, se no, a cosa sono servite?
La mia non � superiorit� o superficialit�, � che proprio non riesco a capire il fine di tutto ci�.
Sar� duro, ma � cos�.
Alex...D810
Feb 23 2007, 01:04 PM
Ciao a tutti...
mi intrometto in punta di piedi per esprimere il mio pensiero.
Da quello che ho potuto capire da questa discussione, Marcoafs desidera semplicemente aiutare chi, come il sottoscritto, non conosce le tecniche e le terminologie della fotografia... acquisire pi� scioltezza con i comandi della propria macchina fotografica... ecc. ecc.
Posso capire il fatto che spiegare in un 3D tutto ci� che occorre per diventare bravi fotografi non � semplice... Ma non � impossibile!!!
Ho notato alcuni 3D (forum notturno...) davvero colmi di pagine...
Secondo il mio punto di vista le intenzioni sono estremamente buone!!!
Sono d'accordo che esistono molti testi che trattano questa materia, ma questo vuole essere un metodo per aumentare la partecipazione di tutti noi donando (chi poco, chi tanto) un po' della propria esperienza.
Se mi sbaglio, oppure ho detto delle "castronerie"... bannatemi pure...
Comunque seguir� con molta attenzione questo 3D!!!
Buoni scatti...
Alex D. S.
.oesse.
Feb 23 2007, 01:34 PM
QUOTE(buzz @ Feb 16 2007, 03:33 AM)

La risposta � approssimativa perch� lo � anche la domanda.
Le variabili che portano alla foto ben esposta sono reciproche, e tutti coloro che si avvicinano al mondo della fotrografia le conoscono: diaframma-tempo-sensibilit�.
Non capisco le incertezze.
Se poi vogliamo filosofare sui cosa sia una esposizione corretta, allora dobbiamo abbandonate la sfera tecnica e passare alle opinioni.
Tecnicamente parlando l'esposizione corretta � una.
scsua Buzz, piu' che
UNA io direi che e'
funzionale a quello che ti interessa fare vedere. Anche tecnicamente parlando.
Se hai una scena con una gamma tonale molto elevata (tante luci e tante ombre) allora sara' tuo compito identificare quale sara' la zona interessante e focalizzarti su quella (nel mmodo che si prefersice). Potrebbe essere comunque piacevole avere luci bruciate o neri intensi nella zona/zone di poco interesse per preservare i dettagli di cio' che invece SERVE al nostro scatto.
Non so se mi sono spiegato... ma credo tu abbia capito.

my 2 cents...
.oesse.
Livio
Feb 23 2007, 02:42 PM
QUOTE(buzz @ Feb 16 2007, 03:33 AM)

La risposta � approssimativa perch� lo � anche la domanda.
Le variabili che portano alla foto ben esposta sono reciproche, e tutti coloro che si avvicinano al mondo della fotrografia le conoscono: diaframma-tempo-sensibilit�.
Non capisco le incertezze.
Se poi vogliamo filosofare sui cosa sia una esposizione corretta, allora dobbiamo abbandonate la sfera tecnica e passare alle opinioni.
Tecnicamente parlando l'esposizione corretta � una.
Caro buzz
non mi sembra corretto n� logico presupporre che "tutti coloro che si avvicinano al mondo della fotrografia le conoscono".
Sarebbe come sostenere che chiunque si avvicini all'astronomia conosca gi� i nomi delle galassie e, come diceva un tuo illustre corregionale, le meccaniche celesti. O ancora aspettarsi che chi si avvicina alla pittura conosca gi� la teoria della ruota cromatica, dei colori complementari etc.
La realt� � ben diversa e per fortuna prima di poter possedere qualsiasi conoscenza, si passa per l'apprendimento.
A mio avviso inoltre, "tecnicamente parlando" le esposizioni corrette sono tante quanti i risultati che � possibile voler conseguire riprendendo una scena. Pertanto sono ben pi� di una!
Insomma non siamo d'accordo su niente ma va bene cos�
Buone foto!
buzz
Feb 23 2007, 07:56 PM
Ok, ridimensioniamo il mio intervento.
La mia era una risposta diretta ad una domanda posta in maniera approssimativa.
Discutere sull'esposizione, datta in questi termini, la vedo come la famosa frase di Troisi "ma nove per nove far� ottantuno?" detta per avvicinarsi alla scienza di Leonardo.
Non saprei da che parte cominciare.
Potrei iniziare dall'ABC dell'esposizione, sui suoi significati, su come si misura e come si applica, ma per fare questo potrei prendere un libro di fotografia, nelle sue prime pagine, e copiarlo.
Se � questo lo scopo della domanda iniziale, allora facciamolo.
Prendiamo a scrivere da pagina uno e andiamo avanti fino alla fine del capitolo.
Siccome ritengo che la domanda sia stata posta in maniera troppo generica, il mio era un invito a scendere pi� nei particolari.
Concordo con Marco quando dice che l'esposizione � funzionale a ci� che ci serve, e conoscendo i limiti dei nostri mezzi, possiamo operare una scelta.
Ma il forum � strapieno di suggerimenti su come esporre, su come usare i mezzi tipo d-light o HDR per allargare la gamma dinamica, e inoktre mi pare che qui siamo gi� al quarto o quinto capitolo di un argomento vastissimo.
In conlclusione, ci vorrebbe un seminario non un forum, per trattare l'argomento in maniera completa partendo dalle origini.
a tale proposito, invece di copiare e incollare chilometri di righe, rimando ad una prima lettura sull'argomento.
Almeno abbiamo un testo comune da cui partire e discutere.
http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/1.phpQUOTE(Alex D. S. @ Feb 23 2007, 01:04 PM)

Se mi sbaglio, oppure ho detto delle "castronerie"... bannatemi pure...
Comunque seguir� con molta attenzione questo 3D!!!
Buoni scatti...
Alex D. S.

Se dovessero essere bannati tutti coloro che dicono castronerie, il forum sarebnbe composto solo dall'amministratore, ma solo perch� non � bannabile!
zico53
Feb 23 2007, 08:22 PM
Mettiamo che il mio esposimetro matrix non funzioni...chi mi aiuta a trovare un grigio medio in una scena qualsiasi, si potrebbe cominciare con una piazza con annesso monumento o fontana che sia. Credo che ci sia tanta gente in attesa di qualche risposta.
buzz
Feb 23 2007, 08:38 PM
Zio pino, credo ni non aver capito la domanda.
Ti trovi inuna piazza e non hai l'esposimetro, o non ti funziona il matrix?
Per avere una intonazione di grigio medio, puoi prendere l'esposizione sul palmo della mano. Bene o male ci si avvicina. Ma questo presuppone che hai un esposimetro di qualsiasi tipo!
Se non ti funziona affatto, vige la regola dei vecchi scatolini di carta portapellicole.
base a 1/125 e vai con diaframma 16 sole forte 11 sole 8 velato 5.6 crepuscolo. Ma � proprio empirica e funzionava con la pellicola che poteva essere recuperata dai lab. con le dia e con il digitale non so....
Ho rotto tante cose nella fotocamera ma l'esposiumetro mai, e poi ho sempre con me il sekonic
marcoafs
Feb 23 2007, 09:26 PM
QUOTE(buzz @ Feb 23 2007, 08:38 PM)

Zio pino, credo ni non aver capito la domanda.
Ti trovi inuna piazza e non hai l'esposimetro, o non ti funziona il matrix?
Per avere una intonazione di grigio medio, puoi prendere l'esposizione sul palmo della mano. Bene o male ci si avvicina. Ma questo presuppone che hai un esposimetro di qualsiasi tipo!
Se non ti funziona affatto, vige la regola dei vecchi scatolini di carta portapellicole.
base a 1/125 e vai con diaframma 16 sole forte 11 sole 8 velato 5.6 crepuscolo. Ma � proprio empirica e funzionava con la pellicola che poteva essere recuperata dai lab. con le dia e con il digitale non so....
Ho rotto tante cose nella fotocamera ma l'esposiumetro mai, e poi ho sempre con me il sekonic
salve
ho visto che la discussione si � un p� aperta, sono contento...
torno a precisare che questo 3d � stato aperto per sapere dubbi, incertezze e certezze di tutto quello che considerate prima di fare click...documentato con qualche scatto...
per l'utilizzo di un esposimetro esterno consiglio a tutti di sapere il vero valore degli iso della vostra macchina digitale, visto che questi variano a seconda del modello e della marca, e anche all'interno della stessa casa abbiamo cambiamenti da modello a modelllo, quindi il vostro caro e fidato esposimetro esterno di qualsiasi marca o bont�, pu� dire il falso...
questo vorrei fosse lo spirito del 3d, domande chiarimenti, e libere ( ma sensate ) delucidazioni....
.oesse.
Feb 23 2007, 09:29 PM
QUOTE(zico53 @ Feb 23 2007, 08:22 PM)

Mettiamo che il mio esposimetro matrix non funzioni...chi mi aiuta a trovare un grigio medio in una scena qualsiasi, si potrebbe cominciare con una piazza con annesso monumento o fontana che sia. Credo che ci sia tanta gente in attesa di qualche risposta.
zio pino, sarai tu ad identificare il grigio medio guardando la scena. Identifichi la o le zone piu' luminose. oi quelle piu' buie ed alla fine scegli quale TU vuoi che sia la zona di grigio medio (o la zone 5 di adams) in stampa.
Ti devi munire di un esposimetro spot da puntare sulla zona che TU vuoi sia da grigio medio e di tanta esperienza.
.oesse.
marcoafs
Feb 23 2007, 09:46 PM
QUOTE(.oesse. @ Feb 23 2007, 09:29 PM)

zio pino, sarai tu ad identificare il grigio medio guardando la scena. Identifichi la o le zone piu' luminose. oi quelle piu' buie ed alla fine scegli quale TU vuoi che sia la zona di grigio medio (o la zone 5 di adams) in stampa.
Ti devi munire di un esposimetro spot da puntare sulla zona che TU vuoi sia da grigio medio e di tanta esperienza.
.oesse.

per l'utilizzo di un esposimetro esterno consiglio a tutti di sapere il vero valore degli iso della vostra macchina digitale, visto che questi variano a seconda del modello e della marca, e anche all'interno della stessa casa abbiamo cambiamenti da modello a modelllo, quindi il vostro caro e fidato esposimetro esterno di qualsiasi marca o bont�, pu� dire il falso...
zico53
Feb 23 2007, 10:17 PM
QUOTE(.oesse. @ Feb 23 2007, 09:29 PM)

zio pino, sarai tu ad identificare il grigio medio guardando la scena. Identifichi la o le zone piu' luminose. oi quelle piu' buie ed alla fine scegli quale TU vuoi che sia la zona di grigio medio (o la zone 5 di adams) in stampa.
Ti devi munire di un esposimetro spot da puntare sulla zona che TU vuoi sia da grigio medio e di tanta esperienza.
.oesse.
Io ho sentito parlare qualche volta di marciapiedi in ombra che sono infallibili per restituire un'esposizione perfetta. Intendo quasi come un matrix.
Devo confessare che questo concetto del grigio medio mi � piuttosto ostico; � chiaro che se io punto l'esposimetro spot su un alta luce tutto il resto sar� buio come � altrettanto chiaro che se punto l'esposimetro su una zona in ombra tutto il resto sar� bruciato; io gradirei magari con qualche esempio che qualcuno mi aiutasse a scegliere il punto giusto da misurare in una scena per avere un esposizione ottimale.
Qualche volta ho usato anche l'esposimetro semispot puntato sulla zona di confine tra luce ed ombra e devo dire che quasi sempre ci azzecca.
Insomma se non avessimo a disposizione i mezzi moderni come faremmo? dico questo perch� io non ho mai scattato con una macchina meccanica senza elettronica.
marcoafs
Feb 23 2007, 10:38 PM
allora, io agirei cosi, modo di esposizione m, misurazione spot, punta l'esposimetro sulla pi� alta luce iportante della scena inquadrata, segnati l'esposizione, poi fai lo stesso con le basse luci, segnati l'esposizione, fai una media tenendo conto della gamma dinamica del sensore-latitudine di posa- prova a fare una media tra le due letture e vedi se rientrano in questi limiti se si scatta, altrimenti a te la scelta di cosa sacrificare in base ai tuoi gusti e a cosa vuoi comunicare, altra soluzione un p� pi� semplicistica modo di esposizione A, S o M, misurazione semi-spot, punta l'esposimetro sul soggetto principale e importante della scena e scatta... del matrix non mi fido con troppi automatismi non impareremo mai dai nostri errori...
spero di esserti stato di aiuto
marco
zico53
Feb 23 2007, 10:50 PM
Certamente s�, grazie.
buzz
Feb 23 2007, 11:33 PM
comunque la tecica del palmo della mano risulta sempre valida ed � antichissima.
stefanocucco
Feb 24 2007, 07:36 PM
QUOTE(marcoafs @ Feb 23 2007, 10:38 PM)

allora, io agirei cosi, modo di esposizione m, misurazione spot, punta l'esposimetro sulla pi� alta luce iportante della scena inquadrata, segnati l'esposizione, poi fai lo stesso con le basse luci, segnati l'esposizione, fai una media tenendo conto della gamma dinamica del sensore-latitudine di posa- prova a fare una media tra le due letture e vedi se rientrano in questi limiti se si scatta,
marco
Ciao marco.. questa cosa del fare la media dell'esposizione l'ho gi� letta in diversi post, ma non mi � ancora molto chiara: tu dici in modalit� M di puntare l'esposimetro sulla zona di pi� alta luce della scena e poi su quella con bassa luce..fin qui ok, ma prima non dovrei decidere tempo e diaframma che vorr� utilizzare nella scena? perch� secondo me non ha molto senso puntare l'esposimetro sulle alte e le basse luci per segnarmi la lettura dell'esposimetro quando potrei avere un'accopiata tempo/diaframma di uno scatto precedente e di conseguenza la lettura dell'eposimetro sar� influenzata da questa accopiata! spero di essere stato chiaro.
grazie
Giuseppe78
Feb 24 2007, 07:54 PM
L'esposimetro ti indica se sottoesporre o sovraesporre rispetto alla coppia T/D che hai al momento impostata. Poi sta a te decidere se lavorare sui tempi o sui diaframmi.
G.
buzz
Feb 24 2007, 08:24 PM
La lettura esposimetrica ti dice quanta luce c'�. La coppia T7D la puoi decidere da te, considerando che tutti gli esposimetri ti aiutano nel calcolo, dato che puoi agire anche in manuale su tutti e due i parametri.
Imposti il diaframma che ti occorre per avere una nitidezza sufficiente alla scena, poi punti le varie zone e decidi sulla media dell'unico parametro che puoi variare: il tempo.
Ovviamente hai anche la sensibilit�, ma quella la puoi decidere in base alla luce e ai limiti della scena. Se hai sopggetti in movimento non puoi scendere al di sotto di un certo tempo, quindi puoi aumentare la sensibilit�.
marcoafs
Feb 24 2007, 08:55 PM
QUOTE(stefanocucco @ Feb 24 2007, 07:36 PM)

Ciao marco.. questa cosa del fare la media dell'esposizione l'ho gi� letta in diversi post, ma non mi � ancora molto chiara: tu dici in modalit� M di puntare l'esposimetro sulla zona di pi� alta luce della scena e poi su quella con bassa luce..fin qui ok, ma prima non dovrei decidere tempo e diaframma che vorr� utilizzare nella scena? perch� secondo me non ha molto senso puntare l'esposimetro sulle alte e le basse luci per segnarmi la lettura dell'esposimetro quando potrei avere un'accopiata tempo/diaframma di uno scatto precedente e di conseguenza la lettura dell'eposimetro sar� influenzata da questa accopiata! spero di essere stato chiaro.
grazie

ciao! provo a spigarmi meglio..
sempre in modalit� M e misurazione spot...
la scena che stai fotografando mettimo sia un bel paesaggio, metti che hai una d200 gamma dinamica 8 stop distribuiti -5 +3 ( secondo fonti autorevoli ) secondo me un pochino meno -4 +2 per sta sicuri...
punti l'esposimetro sulla pi� alta luce, di solito il cielo o il bianco delle case o la neve, a questo punto mettiamo che vuoi una profondit� di campo abbastanza estesa che con un grandangolo la si pu� avere dai f 5,6 in su, intanto prendiamo f 5,6, agiamo sul tempo, e quindi aumentiamolo o diminuiamo fino a che per l'esposimetro � esposto correttamente ossia nel mirino non ci sono tacchette ne sopra ne sotto quella centrale, metti che il tempo 1\1000...
Alte luci f 5,6 t 1\1000
fai lo stesso con le basse luci, ( stai attento alle ombre e agli alberi ), sempre a 5,6 modifica il tempo, che potrebbe essere t 1\30...
Basse luci f 5,6 t 1\30
a questo punto occorre fare una considerazione, sia il cielo, sia le ombre se esposte come dice l'esposimetro non sarebbero reali perch� sovra o sotto esposte.
quindi per calcolare l'esposizione ricordandoci della gamma dinamica sovraesponiamo le alte luci di 2 e sempre modificando il tempo andiamo a prendere 1\350...
Alte luci f 5,6 t 1\350
che fine hanno fatto le basse luci?????
facendo due calcoli dovebbero essere sottoesposte di ben 4,5 stop..
quindi a 1\350 f5,6 il cielo sara ben esposto e le ombre ben chiuse...
a questo punto sta a te decidere cosa � veramente importante nella scena e cosa vuoi comunicare....quanta importanza e quanto riempie la il fotogramma il cielo o alte luci e quanto le ombre o le basse luci...
di norma con il digitale quando la scena ce lo permette si espone pi� a destra possibile ( ossia si cerca di portare l'istogramma della scena il pi� possibile verso le alte luci senza bruciarle, questo per il rumore di fondo ) apparte questo, qui entri in gioco te e la tua sensibilit� artistica e comunicativa, quindi sovra o sottoesposizioni volute sono ben accette...
se ho un p� di tempo vedo di fare qualche prova e postarla
a parole � un p� incasinato

, ma con un p� di pratica diventa quasi atomatico

...
ciao ciao
marco
stefanocucco
Feb 24 2007, 09:26 PM
Ciao marco intanto grazie per la spiegazione.. domani (adesso devo proprio scappare..) voglio provare a capire bene i calcoli per i mezzi stop di sovra e sotto esposizione a seconda di come vario il tempo.. cmq ad una prima letta ho gi� le idee molto pi� chiare rispetto a prima!
grazie anche a buzz e giuseppe
ciao ciao
stefanocucco
Feb 25 2007, 09:10 PM
Ciao marco ho letto meglio la tua risposta.. quindi quando dicevo che prima di andare a fare la lettura sulle alte luci e poi sulle basse, bisognerebbe decidere il diaframma da utilizzare, non mi sbagliavo?
Un'altra cosa: il fatto che nell�es. hai scelto un tempo 1/350 e non un tempo di circa 1/500 (come risulterebbe dalla media dei tempi rilevati: 1/1000 e 1/30) � per via della lettura non sempre corretta dell�esposimetro (nella D80 ho notato che spesso per evitare �alte luci� � meglio sotto esporre che esporre correttamente )come scrivi nella risposta?
Grazie
marcoafs
Feb 26 2007, 05:13 PM
QUOTE(stefanocucco @ Feb 25 2007, 09:10 PM)

Ciao marco ho letto meglio la tua risposta.. quindi quando dicevo che prima di andare a fare la lettura sulle alte luci e poi sulle basse, bisognerebbe decidere il diaframma da utilizzare, non mi sbagliavo?
Un'altra cosa: il fatto che nell�es. hai scelto un tempo 1/350 e non un tempo di circa 1/500 (come risulterebbe dalla media dei tempi rilevati: 1/1000 e 1/30) � per via della lettura non sempre corretta dell�esposimetro (nella D80 ho notato che spesso per evitare �alte luci� � meglio sotto esporre che esporre correttamente )come scrivi nella risposta?
Grazie
ciao
allora...
la scelta del diaframma a "priori" � data dal fatto che almeno un dei due fattori, quali tempo e appunto diaframma deve restare fisso nel caso del paesaggio, il diaframma mi sembra pi� sensato, perch� controlla la prof di campo, in altri casi dove il soggetto � in movimento forse tenere fisso il tempo � pi� indicato, l'importante ripeto � variare uno solo dei due fattori per avere un punto di riferimento nelle misurazioni.
La scelta del 1\350 � data dal fatto che se avessi scattato a 1\500 avrei avuto cieli non luminosissimi e basse luci ancora pi� chiuse.....
esco a fare due foto e te le posto..
ciao ciao
marcoafs
Feb 26 2007, 05:43 PM
fatte fotine...
[attachmentid=73716]
[attachmentid=73717]
[attachmentid=73718]
[attachmentid=73719]
[attachmentid=73720]
marcoafs
Feb 26 2007, 05:56 PM
allora provo a spigere con parole....
modo di scatto M, esposizione Spot
Diaframma 5,6 fisso:
alte luci 1\1000
basse luci 1\15
se facciamo una media delle 2 misurazioni estreme avremo un tempo di 1\125 f 5,6, ma visto che le due misurazioni fanno parte di porzioni poco rilevanti della scena ossia un pezzettino di nuvola e un albero potremmo per il momento non considerarle, e andare a fare la media con le altre due misurazioni rispettivamente inferiori ossia:
alte luci 1\750
basse luci 1\20
facendo la media di queste due otteniamo 1\90
foto numero 1 dove piu o meno tutto � al suo posto..
le altre foto scattate con altri tempi una esposta per le alte luci, una per le basse e due intorno all'esposizione n1...
se hai domande sono qui...
Ps: Vorrei precisare che la foto numero uno PER ME � esposta correttamente, ma ci� non vuol dire che lo sia per tutti..anzi � proprio questo il bello!!!!!!!!!!1
ciao ciao
stefanocucco
Feb 26 2007, 09:24 PM
Ciao marco! sei troppo gentile!!
Anch'io oggi (tutto il weekend, qui dalle mie parti c'� stato sempre nebbia o nuvoloso!

)sono uscito a fare un p� di prove e ho ottenuto dei buoni risultati..
Perdonami per�, ma continuo a non afferrare appieno la media dei tempi che effettui, ad es.: se dalla media matematica di 1/750 e 1/20 otterei un tempo di poco inferiore al 1/400, ma so che con un tale tempo sovra esporrei le alte luci bruciandole, come sei arrivato a determinare il tempo di scatto di 1/90?
o meglio, come correli il tempo alla sovra o sotto esposizione nella gamma dinamica?
nella risposta precedente ad es. mi dicevi:"..quindi per calcolare l'esposizione ricordandoci della gamma dinamica
sovraesponiamo le alte luci di 2 e sempre
modificando il tempo andiamo a prendere 1\350..."
scusami, ma essendo passato da poco al digitale non mi ero mai posto il problema di fare medie dell'esposizione..
ciao stefano
buzz
Feb 26 2007, 09:35 PM
non evi fare il calcolo matematico di media in base ai numeri in valore assoluto ma in base alle differenze di "scatti" ovvero di stop.
da 1/20 passi a 1/40 poi a 1/80 poi 1/160 - 1/320 e 1/640 quindi il punto medio tra questi � appunto 1/80 che arrotondato , visto che l'estremo � 1/700 fa appunto 1/90.
marcoafs
Feb 26 2007, 10:19 PM
QUOTE(stefanocucco @ Feb 26 2007, 09:24 PM)

Ciao marco! sei troppo gentile!!
Anch'io oggi (tutto il weekend, qui dalle mie parti c'� stato sempre nebbia o nuvoloso!

)sono uscito a fare un p� di prove e ho ottenuto dei buoni risultati..
Perdonami per�, ma continuo a non afferrare appieno la media dei tempi che effettui, ad es.: se dalla media matematica di 1/750 e 1/20 otterei un tempo di poco inferiore al 1/400, ma so che con un tale tempo sovra esporrei le alte luci bruciandole, come sei arrivato a determinare il tempo di scatto di 1/90?
o meglio, come correli il tempo alla sovra o sotto esposizione nella gamma dinamica?
nella risposta precedente ad es. mi dicevi:"..quindi per calcolare l'esposizione ricordandoci della gamma dinamica
sovraesponiamo le alte luci di 2 e sempre
modificando il tempo andiamo a prendere 1\350..."
scusami, ma essendo passato da poco al digitale non mi ero mai posto il problema di fare medie dell'esposizione..
ciao stefano
giusto quello che dice buzz,
la media non � matematica, ma riferita alla scala dei tempi o diaframmi...
scala diaframmi
1 1.4 2 2.8 4 5.6 8 11 16 22 32 45 64
scala tempi
1 - 1/4 - 1/8 - 1/15 - 1/30 - 1/60 - 1/125 - 1/250 - 1/500 - 1/1000 - 1/2000
ad ogni incremento equivale un dimezzamento di luce in entrata...
te dirai dove sono il 1\20 e il 1\750..
questa scala ( con l'avvento dell'elettronica ) pu� essere suddivisa in pi� parti ossia tra un numero e un altro della scala ce ne sono altri due in mezzo:
scala diaframmi:
2.8 3.2 3.5 4 4.5 5 5,6 etc etc
scala tempi:
1\15 1\20 1\25 1\30 1\40 1\50 1\60 etc etc
tutti riferimenti che sulla tua d80 puoi trovare....
aspetto i risultati
ciao ciao
paolo.cacciatori
Feb 26 2007, 10:34 PM
QUOTE(marcoafs @ Feb 23 2007, 10:38 PM)

allora, io agirei cosi, modo di esposizione m, misurazione spot, punta l'esposimetro sulla pi� alta luce iportante della scena inquadrata, segnati l'esposizione, poi fai lo stesso con le basse luci, segnati l'esposizione, fai una media tenendo conto della gamma dinamica del sensore-latitudine di posa- prova a fare una media tra le due letture e vedi se rientrano in questi limiti se si scatta, altrimenti a te la scelta di cosa sacrificare in base ai tuoi gusti e a cosa vuoi comunicare
Facile da fare con un esposimetro esterno tipo il Sekonic, molto meno facile con l'esposimetro della fotocamera, ahinoi.
Metodo alternativo semplificato per digitale:
- determinare a quale livello di sovraesposizione la propria fotocamera mantiene il dettaglio nelle alte luci;
- impostare una compensazione positiva pari alla sovraesposizione determinata come sopra e misurare spot sulle luci nelle quali vuoi avere dettaglio.
marcoafs
Feb 26 2007, 10:51 PM
QUOTE(paolo.cacciatori @ Feb 26 2007, 10:34 PM)

Facile da fare con un esposimetro esterno tipo il Sekonic, molto meno facile con l'esposimetro della fotocamera, ahinoi.
Metodo alternativo semplificato per digitale:
- determinare a quale livello di sovraesposizione la propria fotocamera mantiene il dettaglio nelle alte luci;
- impostare una compensazione positiva pari alla sovraesposizione determinata come sopra e misurare spot sulle luci nelle quali vuoi avere dettaglio.
non ho capito
la compensazione per� in manuale se non erro non funziona...
buzz
Feb 26 2007, 11:11 PM
come no?
solo che non serve.
la compensazione non � altro che una somma o una sottrazione al valore che l'esposimetro rileva.
quando scatti in manuale, senza alterazioni, puoi scegliere se sovra o sottoesporre a tua scelta, usanso sia i tempi sia i diaframmi, e vedi sulla scala dell'esposimetro il grado della tua decisione.
Se hai l'esposimetro compensato per sottoesporre di uno stop avrai una lettura "corretta" quando in realt� sarai sottoeposto.
paolo.cacciatori
Feb 26 2007, 11:15 PM
QUOTE(marcoafs @ Feb 26 2007, 10:51 PM)

Misura in spot sulle alte luci con la compensazione indicata e blocca l'esposizione.
In questo modo si salvaguarda l'elemento soggettivo della corretta esposizione (in realt� la luce si misura e l'esposizione si decide).
Il metodo inverso (misurazione sulle ombre e compensazione negativa) vale - da tempo immemorabile - per la pellicola negativa.
In entrambi i casi la logica � la stessa: si decide cosa si vuol far vedere con un determinato livello di luminosit� e li lascia che il resto cada dove deve.
marcoafs
Feb 26 2007, 11:39 PM
QUOTE(buzz @ Feb 26 2007, 11:11 PM)

come no?
solo che non serve.
la compensazione non � altro che una somma o una sottrazione al valore che l'esposimetro rileva.
quando scatti in manuale, senza alterazioni, puoi scegliere se sovra o sottoesporre a tua scelta, usanso sia i tempi sia i diaframmi, e vedi sulla scala dell'esposimetro il grado della tua decisione.
Se hai l'esposimetro compensato per sottoesporre di uno stop avrai una lettura "corretta" quando in realt� sarai sottoeposto.
non si smette mai di imparare non ci avevo mai fatto caso, o meglio non l'avevo mai presa in considerazione... prover� prover�...grazie
marco
stefanocucco
Feb 27 2007, 07:38 PM
Grazie marco e buzz!
Vedr� di fare prove prove prove e ancora prove..