QUOTE(ludofox @ Jan 26 2007, 12:29 AM)

La luce continua non ha alcun vantaggio su quella fornita dai flash.
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I vantaggi della continua sono il relativo minor costo. Altro non vedo.
A mio avviso l�unico vantaggio dei flash sulla continua sono i tempi di esposizione brevi (quando rappresentano realmente un vantaggio), a fronte di una spesa molto superiore. Come vedi apparteniamo a due scuole di pensiero opposte.
QUOTE(ludofox @ Jan 26 2007, 12:29 AM)

Io non parlerei di mito da sfatare.
Quando ho parlato di minor versatilit� dei flash, mi riferivo a set inanimati. L�ho detto, ma a scanso di equivoci lo ripeto.
Se servono tempi di esposizione brevi per bloccare il movimento, i flash sono una scelta obbligata.
Il fatto che generalmente vadano bene anche in situazioni statiche, li rende pi� versatili della luce continua, nel senso che coi lampeggiatori riesci a far fronte ad ogni esigenza. Ma solo in questo senso.
A rigor del vero esiste anche una situazione dove � d�obbligo la luce continua: l�uso di dorsi digitali a scansione. E� vero che parliamo di un prodotto di nicchia, ma se ci sono almeno 3 aziende (Betterlight, PhaseOne e Anagramm) che li producono da anni, vuol dire che qualcuno che li utilizza ci sar�.
Inoltre proprio grazie alle buone sensibilit� del digitale e alle alte efficienze unite alla bassa emissione termica delle lampade a scarica, molte situazioni di ritratto, glamour o beauty impensabili per pellicola e alogene, sono oggi affrontabili in luce continua. Non per niente una delle pi� blasonate aziende produttrici di flash, la Broncolor, affianca da anni ai propri lampeggiatori una linea di illuminatori HMI. E non sono ancora arrivati i Led...
Sentendo parlare di �vero salto qualitativo� e addirittura di �gamma di colore pi� ampia� ottenibili passando dalla continua ai flash, ho pensato a false credenze che forse era meglio sfatare.
QUOTE(ludofox @ Jan 26 2007, 12:29 AM)

La luce flash, al contrario, � molto pi� versatile di quella continua. Non tanto per la qualit� della luce ma per la possibilit� di applicare alle torce un numero molto superiore di accessori.
Nel mio parco lampade alogeno ho una decina di illuminatori IFF Q1250. Ci posso attaccare parabole di 5 diverse dimensioni con diversi angoli di riflessione, e su queste applicare bandiere, griglie a nido d�ape, portafiltri, ombrelli. Ci posso attaccare soft box di diverse dimensioni, e su questi applicare altre bandiere e griglie a nido d�ape. Ci posso attaccare coni concentratori, centralizzatori ottici, bundle di fibre ottiche.
Ho citato IFF, ma tutti i costruttori di illuminatori in luce continua offrono pi� o meno le stesse cose.
I pi� importanti costruttori di soft banks universali (cito solo l�americana Chimera che ha in catalogo almeno una ventina di modelli delle forme e dimensioni pi� disparate) offrono i medesimi prodotti con adattatori sia per torce flash che per illuminatori a luce continua (una cinquantina per torce e oltre 300 per illuminatori al tungsteno e HMI).
Tutti i costruttori di banks metallici offrono sia l�elettrificazione in continua sia quella flash.
Sinceramente non capisco cosa intendi quando parli di numero superiore di accessori applicabili alle torce. Non penserai mica alla torcia matita? No, perch� con le alogene si chiama �portalampada� ed � un blocchetto di ceramica che costa 2 euro e di volta in volta si attacca al supporto pi� opportuno magari costruito ad hoc...
Comunque, se conosci qualche accessorio delle torce proibito in luce continua, indicamelo pure, sar� ben lieto di imparare qualcosa che finora mi � sfuggito.
QUOTE(ludofox @ Jan 26 2007, 12:29 AM)

Mi piacerebbe sapere cosa intendi quando parli di minor versatilit� dei flash.
Mi puoi fare qualche esempio?
Te ne faccio fin che ne vuoi.
Credo che il pi� grande vantaggio della luce continua sui lampeggiatori, oltre al minor costo anche da te citato, sia l�assoluto controllo del risultato finale, cosa non sempre possibile coi flash.
Le lampade pilota sono comunque una simulazione della torcia, non sempre precisa. Un esempio per tutti: i classici spot a lente di Fresnel. Io li uso molto, anche di questi ne possiedo una decina con potenze di 500, 1000 e 2000 W. La regolazione del fascio luminoso, abbinata a quella della bandiera, � precisissima con lampade alogene o a scarica. Se ci metti invece un flash, dove torcia e lampada pilota hanno posizioni e dimensioni diverse, avrai che il fascio della torcia � differente da quello della lampada pilota, essendo l�illuminatore in questione un sistema ottico formato da uno specchio e una lente, e tale differenza sar� tanto pi� accentuata quanto pi� l�illuminatore � piccolo. Se fotografi un sof� la cosa � ininfluente, ma se hai una composizione di oggetti relativamente piccoli alla fine ti ritrovi ombre non volute.
Inoltre le lampade pilota non solo devono seguire la variazione di intensit� delle torce, ma devono avere un�intensit� massima proporzionale all�intensit� massima della torcia stessa per tutti i punti luce, e ci�, in set con illuminazione particolarmente complessa, non sempre � possibile.
In tanti casi le lampade pilota da 650 W vanificano il fatto di non scaldare; per contro quelle da 250 o 150 di cui sono dotati i flash pi� piccolini, una volta ridotte a un quarto o a un ottavo della loro potenza si rivelano spesso insufficienti per poter lavorare agevolmente.
Se poi devi filtrare uno o pi� punti luce, quello che vedi � l�effetto di un filtro calcolato per la torcia su una sorgente con temperatura colore diversa, qual � la lampada pilota.
Mi � successo alcune volte di dover integrare l�illuminazione con sorgenti non convenzionali, quali ad esempio un proiettore di diapositive, un fanale d�automobile, una torcia elettrica, o addirittura una volta la luce diffratta dal reticolo concavo di un monocromatore, o di dover utilizzare tecniche di luce pennellata. Tutte cose che i flash non avrebbero permesso.
Alle volte in studio succede di dover affrontare situazioni di illuminazione non risolvibili con quel che si trova in commercio, ed allora il fotografo si deve arrangiare costruendosi ad hoc quel che gli serve (alcuni, in passato, poi ci hanno preso gusto... come Lino Manfrotto o Silvestri). Ho costruito svariati box, a volte piccolissimi, a volte dalle forme strane, sempre per affrontare al meglio una determinata situazione. Fare queste cose, con lampade alogene, � uno scherzo. Coi flash � molto pi� complicato. Ricordo di una strip light lunga 2 metri e larga non pi� di 20 cm. Ho dovuto mettere 6 lampade alogene per avere una buona uniformit� sulla lunghezza. Quanto mi sarebbero costate 6 torce e che struttura avrei dovuto costruire per sopportarne il peso?
Mi fermo qui, ma credo di poter sintetizzare asserendo che la luce continua permette un miglior controllo sul risultato finale, pi� ampie possibilit� di integrazione e pi� facili possibilit� di manipolazione della luce rispetto ai flash. Per questo ritengo i flash meno versatili.
Come sempre, of course, si tratta solo della mia personale opinione.
E scusate la lunghezza del post, ma se dico qualcosa ho l�abitudine di supportarlo con delle esperienze personali e non solo di scrivere �quoto� sotto a quello che scrive un altro...