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algol
C'e' una formula specifica che permetta il calcolo del rapporto macro raggiungibile da un obbiettivo o da una fotocamera digitale?

Per esempio ho letto che la coolpix 5400 riesce a raggiungere un fattore macro pari a 1:1 e se volessi calcolare quello della 5700 come devo fare?
domiad
interessante domanda.. aspettiamo autorevole risposta!! Pollice.gif
Andrea91
Veramente una gran bella domanda.Aspettiamo cool.gif

ciao e tante belle foto Pollice.gif
FotoF
Fattore macro 1:1 vuol dire che riesci a riprodurre un soggetto esattamente delle stesse misure. Mi spiego meglio: se fotografi una lumaca di 3 cm. nel fotogramma avrai una immagine esattamente di 3 cm.
Se invece, adoperando tubi di prolunga o altro, riesci a ottenere un rapporto 4:1 allora l'immagine riprodotta sara ingrandita di 4 volte rispetto alla realt�.
Nella macro si usano anelli di inversione, lenti addizionali, tubi di prolunga e soffietti. Con una macchina digitale il massimo della macro che puoi ottenere � dato dal tipo di obiettivo che monta.
N.B. il rapporto 1:1 � considerato il limite di partenza per foto macro.
Ciao.

Claudio
Andrea91
Io ho letto di un obiettivo che aveva il rapporto 1:2,9 e la casa costruttrice lo chiamava un perfetto macro ohmy.gif huh.gif blink.gif

ciao e tante belle foto Pollice.gif
Fabio Blanco
Il discorso del rapporto di riproduzione � una questione piuttosto complicata per quello che riguarda le compatte, ma abbastanza semplice per le ottiche reflex.

La difficolt� nelle compatte � data dal fatto che non si sanno tutti i dati dello schema ottico degli obiettivi zoom utilizzati.

Per le reflex i dati sono spesso indicati o comunque facilmente deducibili.

Ma veniamo alla spiegazione:
Occorre prima sapere che cosa si intende per rapporto di riproduzione o anche detto �di ingrandimento�: esso � il rapporto esistente tra le dimensioni dell�immagine di un oggetto inquadrato, proiettato sul piano focale (pellicola o sensore che siano) e le dimensioni reali dell'oggetto.
Quindi un rapporto 1:2 sta a indicare che il soggetto sul piano focale � la met� 1:2=0,5 dell'oggetto reale.
Questo rapporto tecnicamente � dato dalla lunghezza focale dell�ottica e dalla minima distanza di messa a fuoco che l�ottica in questione � in grado di dare.
Quindi, a parit� di focale, pi� un ottica permette di mettere a fuoco da vicino un soggetto pi� questa si avviciner� al rapporto 1:1
Ma mentre la lunghezza focale di un obbiettivo � quella data per costruzione (un 60mm � sempre un 60mm e un 200 � sempre un 200) la minima distanza di messa a fuoco pu� essere variata aggiungendo dello spazio vuoto tra l�ultimo vetro dell�ottica e il piano focale: questo lo si pu� fare attraverso dei tubi di prolunga o dei soffietti.
Per creare un obiettivo macro ci sono due strade:
o si ingloba nella loro costruzione dei tubi di prolunga cio� un 60mm macro con rapporto di ingrandimento 1:1 � un 60mm con un tubo di prolunga di 60mm compreso nel barilotto (con l�aggiunta di alcune modifiche allo schema ottico che permettono di mettere a fuoco sino ad infinito),
o si costruisce uno schema ottico che permette una messa a fuoco pi� ravvicinata.
Le due cose determinano lo stesso risultato al punto che spesso si trovano entrambe nella costruzione di un�ottica di siffatta specie.

Da questo si pu� determinare la seguente formula
rapporto di riproduzione = lunghezza della prolunga/lunghezza focale dell�ottica
e quindi capire che se noi applicassimo a un 100mm, con rapporto pari a 1:1, una prolunga di 50mm otterremmo��. (100+50)/100=1.5 cio� un rapporto macro di ben 1,5:1 (il soggetto sul piano focale � 1.5 volte pi� grande dell�originale (poi vi sar� il rapporto di ingrandimento in fase di stampa ma questa � un�altra storia).

Il concetto � lo stesso per le compatte, ma non conoscendo tutti i dati delle ottiche montate i valori sono pi� difficili da verificare.
sergiobutta
Chiarissimo, Fabio. Con la stessa capacit� di sintesi, raccontaci pure la differenza tra soffietti, tubi di prolunga e lenti aggiuntive, e, in una pagina, avrai rivelato i segreti dalla macrofotografia.
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