Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
simone_chiari
ho appena terminato lo sviluppo di un rullino di kodak tmax 400 ed ora sta appeso ad asciugare.
passando la pinza tergifilm ho notato che su un bordo (che nella tank stava nella parte bassa) dove c'� scritta la marca della pellicola, c'� una stiscia violacea lungo tutto il film.
da cosa pu� dipendere?

ciao
Simone
giannizadra
QUOTE(simone_chiari @ Dec 11 2006, 07:10 PM) *

ho appena terminato lo sviluppo di un rullino di kodak tmax 400 ed ora sta appeso ad asciugare.
passando la pinza tergifilm ho notato che su un bordo (che nella tank stava nella parte bassa) dove c'� scritta la marca della pellicola, c'� una stiscia violacea lungo tutto il film.
da cosa pu� dipendere?

ciao
Simone



Difficile dirlo..

Spero non sia un'infiltrazione di luce..improbabile peraltro.
Il fissaggio era fresco e il tempo sufficiente ?
Lo sviuppo, come sopra ?

Comuncaci l'esito della verifica a negativi asciutti.
simone_chiari
i bagni sono assolutamente freschi preparati appositamente x sviluppare un rullino
i fotogrammi sono puliti non presentano segni e/o aloni strani, pu� dipendere da un lavaggio inadeguato?

ciao
Simone
Bruno L
Secondo me, potrebbe. Le pellicole t-max, infatti, richiedono un fissaggio a fondo e una fase di lavaggio particolarmente accurati.
Il tipico colore magenta della pellicola deve sparire dopo un accurato lavaggio (30') in acqua corrente. Il persistere della colorazione in genere indica un fissaggio troppo breve e il fatto che la traccia sia rimasta solo su un bordo, potrebbe dipendere da una non corretta agitazione della tank.

Ci dici i tempi di trattamento che hai adottato? hmmm.gif

saluti
Bruno
straorso
QUOTE(simone_chiari @ Dec 11 2006, 07:10 PM) *

ho appena terminato lo sviluppo di un rullino di kodak tmax 400 ed ora sta appeso ad asciugare.
passando la pinza tergifilm ho notato che su un bordo (che nella tank stava nella parte bassa) dove c'� scritta la marca della pellicola, c'� una stiscia violacea lungo tutto il film.
da cosa pu� dipendere?

ciao
Simone

Sei proprio sicuro che stesse nella parte bassa? (se l'hai notato solo mentre passvi la pinza tergifilm, come fai ad esserne certo?)
Se stava nella parte alta, il motivo � una quantit� di fissaggio un po' scarsa: durante le agitazioni bagnava la pellicola, durante il riposo no. Risultato: striscia sotto-fissata che permette di leggere le scritte ma conserva il tipico colore violaceo.
Se davvero stava in basso, come dici, non riesco ad immaginarmi nessuna spiegazione plausibile hmmm.gif

PS: posso darti un consiglio non richiesto? Prendi quella pinza tergifilm (che in nessun modo pu� essere responsabile della striscia violacea) e depositala delicatamente nella pattumiera. wink.gif
simone_chiari
QUOTE(Bruno L @ Dec 12 2006, 01:00 AM) *

Secondo me, potrebbe. Le pellicole t-max, infatti, richiedono un fissaggio a fondo e una fase di lavaggio particolarmente accurati.
Il tipico colore magenta della pellicola deve sparire dopo un accurato lavaggio (30') in acqua corrente. Il persistere della colorazione in genere indica un fissaggio troppo breve e il fatto che la traccia sia rimasta solo su un bordo, potrebbe dipendere da una non corretta agitazione della tank.

Ci dici i tempi di trattamento che hai adottato?

saluti
Bruno


la pellicola l'ho tenuta nel fssaggio per 10 minuti mentrte il lavaggio finale in acqua corrente a 20� � stato di 5 minuti non pensavo che le tmax necessitassero di un lavaggio vinale cos� lungo.
domanda stupida durante il fissaggio la tank va agitata, va fatta ruotare la spirale o bisogna lasciarla ferma?

QUOTE(straorso @ Dec 12 2006, 02:49 AM) *

Sei proprio sicuro che stesse nella parte bassa? (se l'hai notato solo mentre passvi la pinza tergifilm, come fai ad esserne certo?)
Se stava nella parte alta, il motivo � una quantit� di fissaggio un po' scarsa: durante le agitazioni bagnava la pellicola, durante il riposo no. Risultato: striscia sotto-fissata che permette di leggere le scritte ma conserva il tipico colore violaceo.
Se davvero stava in basso, come dici, non riesco ad immaginarmi nessuna spiegazione plausibile

PS: posso darti un consiglio non richiesto? Prendi quella pinza tergifilm (che in nessun modo pu� essere responsabile della striscia violacea) e depositala delicatamente nella pattumiera.

evidentemente mi sono spiegato male tongue.gif la striscia era presente ancor prima che passassi la pinza
lo sai che mi hai fatto venire il dubbio? stava sotto o stava sopra? boh hmmm.gif

fatto sta che la prossima volta un fissaggio e un lavaggio pi� robusto alla tmax non glielo toglie nessuno biggrin.gif biggrin.gif

grazie per l'aiuto e la disponibilit�

Simone
stb-5000
anche durante il fissaggio si deve agitare la tank, 30" all'inizio e 3 o 4 capovolgimenti ogni minuto, se non hai fatto l'agitazione o se insufficinete la pellicola � rimasta "incollata" al bordo della spirale e non ha preso bene il fissaggio.
.oesse.
Le Tmax sono dure da fissare. Se usi il fissaggio Tmax, allora ti consiglio tempi ben superiori a quelli indicati. Fissa bene (a 20�C) per non meno di 12 minuti. Puoi arrivare anche a 15 minuti se il fissaggio non e' freschissimo. Tranquillo, non succede niente al tuo film.
Consigliata una agitazione almeno ogni 30 secondi (se hai voglia di farla continua male non fa... ma ci si stufa a shekerare la tank per 12 minuti in continuazione).
Poi lava bene in acqua corrente per 30 minuti, meglio sarebbe forzare l'acqua attraverso un tubo da inserire nel convogliatore della tank in modo che l'acqua passi dal basso e salga in modo forzato per poi fuoriuscire.
Alcune case produttrici di tank vendono questo dispositivo che si innesta direttamente sul rubinetto, altrimenti non dovrebbe essere difficile da realizzare.
Usa acqua circa alla stessa temperatura di fissaggio (i soliti 20�C) e pazienta.

.oesse.

simone_chiari
finalmente so cosa fare durante il fissaggio cool.gif se un agitazione costante non comporta problemi far� cos�.
tra agitare la sviluppatrice e ruotare la spirale c'� differenza o una vale l'altra?
x quanto riguarda il tubo x il lavaggio gi� lo uso e anche la temperatura l�ho tenuta costantemente a 20�

grazie per l'aiuto e la disponibilit�

Simone
.oesse.
QUOTE(simone_chiari @ Dec 12 2006, 11:45 AM) *
finalmente so cosa fare durante il fissaggio cool.gif se un agitazione costante non comporta problemi far� cos�.
tra agitare la sviluppatrice e ruotare la spirale c'� differenza o una vale l'altra?
x quanto riguarda il tubo x il lavaggio gi� lo uso e anche la temperatura l�ho tenuta costantemente a 20�

grazie per l'aiuto e la disponibilit�

Simone


Credo che il capovolgere la spirale sia piu' energico che semplicemente ruotarla.
La rotazione, a velocita' ridotta, si effettua quando si vuole dare un basso contrasto al negativo. Questo, per lo meno, l'ho letto da qualche parte ma non l'ho mai sperimentato.
Fossi in te agiterei e mi porrei il problema della rotazione della spirale solo dopo aver perfezionato il metodo e colto le differenze sui tuoi film sviluppati secondo criteri diversi.
Anzi, se sei in fase di studio, modifica solo un parametro alla volta o non ci capiresti piu' niente.
wink.gif

.oesse.
nikomau
Fissa e lava accuratamente.
La striscia violace penso proprio sia dovuta ad una scarsa azione del fissaggio in quell'area, oltretutto critico per la T-Max.
5 minuti, se ho letto bene, di lavaggio sono insufficienti!
Questo non da il violaceo, ma un negativo male lavato si deteriora nel tempo.....
Personalmente preferisco non ricorrere all'acqua corrente. Eseguo prima un lavaggio di massima con acqua a temperatura ambiente, riempio la tank e faccio una decina di capovolgimenti energici. 2 o 3 serie.
Poi utilizzo una soluzione al 2% di sodio solfito anidro che favorisce l'eliminazione del fissaggio e infine passo al lavaggio vero e proprio, seguendo un metodo proposto dalla Ilford: riempio la tank ed eseguo 5 capovolgimenti energici. La svuoto, la riempio di nuovo e faccio 10 capovolgimenti. Svuoto e riempio ancora, questa volta faccio 20 capovolgimenti. Poi sciacquo con acqua demineralizzata e infine bagno nella soluzione imbibente.
Sembra una operazione lunga e inutilmente "contorta" ma non lo � e da buone garanzie.
Parlo sempre di capovolgimenti e mai di rotazioni. La dinamica ci dice (e non sono in grado di contraddirla...) che i fluidi tendono a scorrere l'uno sull'altro.
Se ruoti la spirale durante lo sviluppo o il fissaggio avrai un modesto ricambio dei fluidi a contatto con l'emulsione e quindi una mediocre efficacia.
Una cosa analoga succede con il lavaggio sotto acqua corrente, che per essere efficace deve essere particolarmente lungo.
Se riempi e capovolgi la tank favorisci il passaggio del fissaggio dall'emulsione all'acqua, risparmiando tempo e acqua (che costa poco ma � un bene prezioso...).
simone_chiari
quante info tutte insieme guru.gif guru.gif grazie.gif

Simone
straorso
QUOTE(nikomau @ Dec 12 2006, 12:18 PM) *

Fissa e lava accuratamente.
La striscia violace penso proprio sia dovuta ad una scarsa azione del fissaggio in quell'area, oltretutto critico per la T-Max.
5 minuti, se ho letto bene, di lavaggio sono insufficienti!
Questo non da il violaceo, ma un negativo male lavato si deteriora nel tempo.....
Personalmente preferisco non ricorrere all'acqua corrente. Eseguo prima un lavaggio di massima con acqua a temperatura ambiente, riempio la tank e faccio una decina di capovolgimenti energici. 2 o 3 serie.
Poi utilizzo una soluzione al 2% di sodio solfito anidro che favorisce l'eliminazione del fissaggio e infine passo al lavaggio vero e proprio, seguendo un metodo proposto dalla Ilford: riempio la tank ed eseguo 5 capovolgimenti energici. La svuoto, la riempio di nuovo e faccio 10 capovolgimenti. Svuoto e riempio ancora, questa volta faccio 20 capovolgimenti. Poi sciacquo con acqua demineralizzata e infine bagno nella soluzione imbibente.
Sembra una operazione lunga e inutilmente "contorta" ma non lo � e da buone garanzie.
Parlo sempre di capovolgimenti e mai di rotazioni. La dinamica ci dice (e non sono in grado di contraddirla...) che i fluidi tendono a scorrere l'uno sull'altro.
Se ruoti la spirale durante lo sviluppo o il fissaggio avrai un modesto ricambio dei fluidi a contatto con l'emulsione e quindi una mediocre efficacia.
Una cosa analoga succede con il lavaggio sotto acqua corrente, che per essere efficace deve essere particolarmente lungo.
Se riempi e capovolgi la tank favorisci il passaggio del fissaggio dall'emulsione all'acqua, risparmiando tempo e acqua (che costa poco ma � un bene prezioso...).

Condivido il sistema di lavaggio che indichi, che permette un gran risparmio di tempo e un grandissimo risparmio di acqua con risultati eccellenti.
Ci sono per� alcuni passaggi che non mi sono chiari.
Aggiungere solfito di sodio dopo 2 o 3 lavaggi, vanifica l'effetto del lavaggio precedente in quanto il solfito di sodio � uno dei componenti della maggior parte dei bagni di fissaggio. Sinceramente mi sfugge l'utilit�.
Dici di far seguire la soluzione imbibente ad un lavaggio in acqua demineralizzata. Se hai diluito anche l'imbibente in acqua demineralizzata, il precedente lavaggio � inutile. Se lo hai diluito in acqua normale, l'effetto del lavaggio precedente con acqua demineralizzata viene vanificato. Personalmente ai 4 o 5 cicli di lavaggio in acqua normale faccio seguire un ultimo risciacquo in imbibente diluito con acqua distillata (addirittura uso della bidistillata perch� non mi costa, ma la demineralizzata va benissimo).
Tra capovolgimenti della tank e rotazioni della spirale non c'� alcuna differenza. Chiaramente le rotazioni devono avvenire in senso alternato. In entrambi i casi si ha ricambio del liquido sulla superficie della pellicola. E' questione di comodit� operativa. Manualmente sono pi� comodi e anche pi� controllabili i capovolgimenti. Le piccole sviluppatrici, tipo Jobo, invece adottano tutte la rotazione.
Un'ultima cosa: non mi risulta che la velocit� di rotazione della spirale influisca sul contrasto. Caso mai pu� influire sull'acutanza.
nikomau
Io la so cos�:

1) Il primo lavaggio che faccio, molto approssimato, mi serve per togliere pi� che altro il fissaggio aderente alla tank e comunque quello pi� superficiale prima di versare il sodio solfito anidro. Uso il ssa anche per....pigrizia, perch� l'ho sempre disponibile (uso molto il D-23). Si possono usare anche altre sostanze (ricordo di aver letto anche una soluzione a base di acqua ossigenata o anche una semplice soluzione di bicarbonato al 10%......). Lo scopo � quello di favorire il passaggio del fissaggio nell'acqua di lavaggio. Il fissaggio � acido, il ssa (come il bicarbonato) basico. La basicit� andando a neutralizzare l'acido del fissaggio, a quanto so, aiuta questo passaggio. Solo questione di PH, quindi.

2) Prima dell'imbibente faccio uno sciacquo in acqua demineralizzata. Mi � capitato di trovarmi macchie di calcare senza aver prima fatto questo risciacquo. Magari dipende dall'acqua durissima della mia zona o dall'imbibente o da qualche sbaglio mio! Non so, ma da quando uso questo metodo non mi � pi� capitato!

3) Il miglior ricambio agente chimico/emulsione con il capovolgimento rispetto alla rotazione mi fu detto da un ottimo stampatore (stampava anche per GBG) per il motivo che i liquidi tendono a scorrere l'uno sull'altro. Con il capovolgimento subentrano anche forze meccaniche che favoriscono il distacco delle componenti esauste a favore di quelle fresche.
Analogamente durante una seduta di stampa con Annunzi l'argomento torn� fuori a proposito della stampa. Annunzi suggeriva (e da allora faccio cos�) di non cercare il ricambio agitando un poco la bacinella, ma proprio di prelevare la stampa, sollevarla per favorire la caduta dello sviluppo o del fissaggio, e dopo alcuni secondi reimmergerla nel liquido. Questo per 2 o 3 volte.





decarolisalfredo
QUOTE(straorso @ Dec 13 2006, 01:30 AM) *

Condivido il sistemaLe piccole sviluppatrici, tipo Jobo, invece adottano tutte la rotazione.


Mi hai incuriosito, cosa intendi per piccole sviluppatrici? La CPE forse? Perch� con la sola tannica si inverte, non conosco altri modi.
Alfredo
straorso
QUOTE(decarolisalfredo @ Dec 13 2006, 12:41 AM) *

Mi hai incuriosito, cosa intendi per piccole sviluppatrici? La CPE forse? Perch� con la sola tannica si inverte, non conosco altri modi.
Alfredo

Intendo tutte la sviluppatrici di piccola produzione che conosco, dalle amatoriali Durst Filmetta o Jobo CPE, CPA, CPP, alle pi� professionali Jobo ATL e Colenta, che usano tutte la rotazione per agitare. In quelle pi� grandi, da fotolab, il ricambio dei bagni sull�emulsione avviene mediante gorgogliamento discontinuo di azoto e/o pompe di ricircolo.

QUOTE(nikomau @ Dec 13 2006, 12:34 AM) *

Io la so cos�:

1) Il primo lavaggio che faccio, molto approssimato, mi serve per togliere pi� che altro il fissaggio aderente alla tank e comunque quello pi� superficiale prima di versare il sodio solfito anidro. Uso il ssa anche per....pigrizia, perch� l'ho sempre disponibile (uso molto il D-23). Si possono usare anche altre sostanze (ricordo di aver letto anche una soluzione a base di acqua ossigenata o anche una semplice soluzione di bicarbonato al 10%......). Lo scopo � quello di favorire il passaggio del fissaggio nell'acqua di lavaggio. Il fissaggio � acido, il ssa (come il bicarbonato) basico. La basicit� andando a neutralizzare l'acido del fissaggio, a quanto so, aiuta questo passaggio. Solo questione di PH, quindi.


Se il fissaggio ha agito correttamente, tutto l�alogenuro d�argento rimasto nell�emulsione dopo lo sviluppo � passato in soluzione sotto forma di sali complessi solubili in acqua.
Dopo aver svuotato la tank dal bagno di fissaggio, l�unico scopo del lavaggio � quello di eliminare questi sali complessi d�argento e soprattutto le tracce di fissaggio ancora presenti a contatto della pellicola che nel tempo la deteriorerebbero. Essendo tutti composti solubili in acqua, l�acqua � perfettamente idonea allo scopo. E potrebbe finire qui.
Dato che il lavaggio, specie in acqua corrente, � un processo lungo, alcuni in passato hanno cercato di abbreviarlo decomponendo il fissaggio residuo. Purtroppo i prodotti di tale decomposizione risultano ugualmente capaci di deteriorare l�immagine nel tempo, anche se in misura minore del tiosolfato, per cui bisogna far seguire un ulteriore lavaggio che vanifica in buona parte l�intento di abbreviare i tempi. Tale decomposizione si ottiene con agenti ossidanti, quali bicarbonato di sodio, acqua ossigenata, ammoniaca. Il fatto che alcuni di questi agenti siano basici � del tutto casuale (l�acqua ossigenata ad esempio non lo �), il pH non c�entra nulla come non c�entra nell�azione di fissaggio (sono largamente usati fissaggi acidi, per altro tamponati, solo allo scopo di arrestare immediatamente l�azione dello sviluppo), l�importante � che siano degli ossidanti. Quel che non avevo mai sentito � l�uso, a questo scopo, del solfito di sodio, che invece viene usato assieme ad acidi organici deboli proprio per rendere acido il bagno di fissaggio come dicevo prima (� anidro solo allo stato solido, una volta disciolto in acqua non lo � pi� unsure.gif ).
Il procedimento che usi tu, del male alla pellicola non ne fa, ma a mio avviso allunga solo il lavoro senza apportare alcun beneficio.



QUOTE(nikomau @ Dec 13 2006, 12:34 AM) *


2) Prima dell'imbibente faccio uno sciacquo in acqua demineralizzata. Mi � capitato di trovarmi macchie di calcare senza aver prima fatto questo risciacquo. Magari dipende dall'acqua durissima della mia zona o dall'imbibente o da qualche sbaglio mio! Non so, ma da quando uso questo metodo non mi � pi� capitato!


Quando si appende la pellicola ad asciugare, questa � bagnata solo dell�ultimo liquido in cui � stata e non conserva memoria dei bagni precedenti.
Se tale liquido � acqua del rubinetto, si disporr� sul film in modo disuniforme, cio� in gocce che evaporando lasceranno dei residui solidi proporzionali alla durezza dell�acqua. Nel 100% dei casi la pellicola presenter� dei puntini.
Se tale liquido � acqua del rubinetto addizionata di imbibente, si disporr� sul film in modo uniforme, cio� in un sottile velo continuo che evaporando lascer� i residui uniformemente distribuiti sulla superficie della pellicola, che si presenter� quasi totalmente esente da puntini.
Se tale liquido � acqua distillata o demineralizzata, si disporr� ancora sul film a gocce, che per� una volta evaporate non lasceranno praticamente puntini.
Se tale liquido � acqua distillata o demineralizzata addizionata di imbibente, si sommeranno gli effetti degli ultimi due casi e non troverete un puntino manco a pagarlo.
Tutto ci� indipendentemente dalla storia che ha avuto la pellicola prima dell�ultimo risciacquo.



QUOTE(nikomau @ Dec 13 2006, 12:34 AM) *


3) Il miglior ricambio agente chimico/emulsione con il capovolgimento rispetto alla rotazione mi fu detto da un ottimo stampatore (stampava anche per GBG) per il motivo che i liquidi tendono a scorrere l'uno sull'altro. Con il capovolgimento subentrano anche forze meccaniche che favoriscono il distacco delle componenti esauste a favore di quelle fresche.
Analogamente durante una seduta di stampa con Annunzi l'argomento torn� fuori a proposito della stampa. Annunzi suggeriva (e da allora faccio cos�) di non cercare il ricambio agitando un poco la bacinella, ma proprio di prelevare la stampa, sollevarla per favorire la caduta dello sviluppo o del fissaggio, e dopo alcuni secondi reimmergerla nel liquido. Questo per 2 o 3 volte.


Nutro grande stima per gli ottimi stampatori, purtroppo sempre pi� rari, ma quando si lanciano in teorie della fluidodinamica a volte mi fanno sorridere.
Il ricambio dei bagni sulla superficie della pellicola durante le varie fasi del processo di sviluppo avviene in caso di movimento relativo tra emulsione e liquido. Cosa sia a causare questo movimento, non ha la bench� minima rilevanza. Anche perch� l�unica cosa di cui si accorge la pellicola � la concentrazione di bagno fresco che la lambisce istante per istante. Se a causare lo spostamento del bagno rispetto all�emulsione � la forza di gravit� (capovolgimenti) oppure un moto impresso alla pellicola (rotazione, che, ripeto, deve essere a senso alternato), mi pare palese che non cambi nulla.
Per la carta in bacinella concordo col metodo che citi, a patto che il tempo in cui il foglio sta fuori dal bagno sia il pi� breve possibile.

nikomau
E' possibile che tu abbia ragione e che parte delle procedure di lavaggio che applico siano superflue.
Non sono in grado di controbattere alle tue affermazioni se non con altre affermazioni che ho letto o che mi sono state dette da altri fotografi.
Non entro neanche nel merito della dinamica dei fluidi, non me lo posso permettere visto che l'esame di fisica � stato per me uno dei maggiori scogli del corso di laurea..... cerotto.gif cerotto.gif
Volevo per� puntualizzare che non considero le procedure di ipoeliminazione come volte alla riduzione dei tempi di lavaggio, ma solo alla migliore eliminazione dei residui di fissaggio e quindi a una maggiore stabilizzazione dell'immagine nel tempo.
Questo nel tentativo, irrazionale di per se, di lasciare ai posteri le mie opere migliori.......

Buona luce......rossa!
straorso
QUOTE(nikomau @ Dec 13 2006, 08:05 PM) *

E' possibile che tu abbia ragione e che parte delle procedure di lavaggio che applico siano superflue.
Non sono in grado di controbattere alle tue affermazioni se non con altre affermazioni che ho letto o che mi sono state dette da altri fotografi.
Non entro neanche nel merito della dinamica dei fluidi, non me lo posso permettere visto che l'esame di fisica � stato per me uno dei maggiori scogli del corso di laurea..... cerotto.gif cerotto.gif
Volevo per� puntualizzare che non considero le procedure di ipoeliminazione come volte alla riduzione dei tempi di lavaggio, ma solo alla migliore eliminazione dei residui di fissaggio e quindi a una maggiore stabilizzazione dell'immagine nel tempo.
Questo nel tentativo, irrazionale di per se, di lasciare ai posteri le mie opere migliori.......

Buona luce......rossa!

Nikomau, fai benissimo a cercare di ottenere delle negative inalterabili nel tempo, e un metodo � proprio quello che descrivi, cio� di usare una soluzione in grado di eliminare il tiosolfato residuo in un tempo pi� breve di quello che l�acqua di lavaggio impiegherebbe a portarselo via. E� un metodo che alcuni fotografi adottavano o adottano, lo stesso Ansel Adams lo consigliava.
Quello che cercavo di dirti � che per decomporre il tiosolfato (che molti fotografi continuano a chiamare iposolfito) serve un ossidante (non � questione di pH) e che quindi il solfito di sodio, che gi� convive nella maggior parte dei bagni di fissaggio accanto al tiosolfato, non � adatto allo scopo.
Ti do alcune formule che conosco di queste soluzioni, che vengono chiamate generalmente �eliminatori di iposolfito� (penso a Jean Reno in Nikita ohmy.gif ) o �ipochiarificatori�:

1 - 80 g di bicarbonato di sodio
acqua fino a 1 litro

2 - 125 cc di acqua ossigena al 3%
10 cc di ammoniaca 0,88
acqua fino a 1 litro

3 - 100 cc di ammoniaca 0,88
acqua fino a 1 litro


Ho scritto tutti questi pipponi non per il gusto di controbattere all'infinito, ma nel tentativo di fornire informazioni che a qualcuno potrebbero interessare, e soprattutto, non mi vergogno di dirlo, perch� in questi giorni avevo parecchio tempo a disposizione. Cosa che mi capita rarissimamente, quindi... wink.gif

Buona luce...... giallo-verde!
.oesse.
grazie straorso!

wink.gif

.oesse.
nikomau
Disquisire di camera oscura � sempre un piacere!
Purtroppo si � sempre di meno a farlo......
Torno a sostegno del Sodio Solfito Anidro....
E' importante la definizione di anidro, perch� esiste commercialmente anche in formulazione non anidra. Le formule che si trovano prevedono, 9 volte su 10, la forma anidra. L'altra va ugualmente bene, ma bisogna tenerne conto quantitativamente, ovvio.
Il sodio solfito anidro � ampiamente usato come ipoeliminatore.....

- Il washing aid della Ilford � composto totalmente di sodio solfito anidro (con l'aggiunta di minime quantit� di sequestranti, sostanzialmente inoperosi al nostro scopo). In rete trovi anche la formula.

- Il sodio solfito anidro � il componente principale di uno dei washing aid della Kodak.

- Una soluzione al 2% di sodio solfito anidro (quindi 20 grammi litro) � l'ipoeliminatore consigliato dalla Oriental per il trattamento delle sue carte baritate. In questo caso basta guardare nel sito.

Vanno benissimo anche le tue formulazioni! Anzi, a quel che so, acqua ossigenata e ammoniaca (mi riferisco alla seconda formulazione) hanno una efficacia straordinaria. Occhio per�, che in questo caso il lavaggio va addirittura aumentato come lunghezza.


straorso
Non so cosa dirti...
Sui miei libri di fotografia ho sempre sentito parlare di eliminazione del tiosolfato per ossidazione, e ci credo bene in quanto ossidandolo a solfato si ottiene un prodotto meno pericoloso per l�argento e ugualmente solubile in acqua. Ed ho solo trovato le formule che ti ho riportato, ma non ho mai sentito parlare del solfito di sodio.

Il solfito di sodio (Na2SO3) cristallizza eptaidrato, ma risulta piuttosto instabile all�aria. Scaldandolo sui 150� perde l�acqua di cristallizzazione diventando anidro e stabile nel tempo (in commercio si trova solo anidro, l�altro si deteriorerebbe). Una volta disciolto in acqua non solo il fatto che fosse anidro perde completamente di significato, ma anche il sodio, poverino, viene a contare meno del 2 di picche. A reagire sar� lo ione SO3--, che � un riducente e non un ossidante.
Pu� darsi che riesca a ridurre il tiosolfato (S2O3--) a qualche politionato, ma non lo so, dovrei andarmi a vedere i vari potenziali elettrochimici in gioco e non ne ho voglia. Quello che mi lascia perplesso, come ho gi� detto in precedenza, � il fatto che il solfito di sodio � gi� presente generalmente nei bagni di fissaggio acidi per formare la soluzione tampone con l�acido acetico: se fosse in grado di eliminare il tiosolfato mi pare che distruggerebbe automaticamente il bagno di fissaggio. Boh... hmmm.gif
Comunque sono poco incentivato ad approfondire la chimica di questi passaggi in quanto � un processo che non uso. Lavo con acqua ben bene, 6 o 7 ricambi per la Tmax, 4 per le altre, sciacquatina in acqua distillata + emolliente (questo s� che fa la differenza), e vado tranquillo. Anche perch� i pi� vecchi negativi cos� trattati hanno ormai 25 anni e non presentano alcun segno di deterioramento.
nikomau
Anch'io non riesco a entrare pi� di tanto nel merito.
Ho cominciato a interessarmi alla camera oscura da meno tempo e, sul problema in oggetto, ho trovato diverse opzioni tra cui questa. Probabilmente l'utilizzo del ssa come ipoeliminatore � un mezzo pi� recente che si � aggiunto agli altri, senza comunque sostituirli perch� sono ancora tutti usati e attuali.
Comunque sia, l'importante � che funzionino!
Ciao, e buone foto.

simone_chiari
oesse ho sviluppato la tmax 400 seguendo i consigli che mi hai dato e i risultati si vedo non finir� mai di ringraziarti
grazie.gif guru.gif

ciao
Simone
werwolf88
Ciao scusate tutti, ma per la 3200 potreste dirmi i tempi con tmax
grazie
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.