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IXO
Qualcuno sa consigliarmi un Sito o un libro dove si spiega l�uttilizo dei flash da studio, mi sono comprato 3 flash con 2 generatiri Elincrhom con una potenza di 9000 W in quanto vorrei inizzire a fare foto still-life
( In ITALIANO )
Grazie a tutti huh.gif
paolo2002
Scusate l'ignoranza (mia), ma a che serve tutta questa potenza di flash per lo still life?
Di solito si tratta di soggetti che non si muovono molto rapirdamente.
Ariscusate l'ignoranza, ma non vanno bene delle lampade?
S�, lo so, non rispondeo alla domanda, me pu� essere un'occasione per capire un po' di pi�.
Saluti
Paolo
IXO
ho fatto un corso a milano da John Kaverdash School usavamo anche 40000 W x lo still-live e chiaro che ora in digitale ne serve meno di potenza, ma e�anche vero che con questo set non faro�solo dello Still-live , comunque vatti a vedere il suo sito ci sono degli esempi di come lui fa lo Still-live e�molto interessante. vai su sul suo sito ,poi su istituto, e ni fine su publicati
www.johnkaverdash.it
paolo2002
Grazie! Pollice.gif
Paolo
F.Giuffra
Ma di quanti watt deve essere il contatore Enel per dei simili flash? O questa � la potenza che viene liberata dopo averla accumulata?

blink.gif
Fabbry
QUOTE(F.Giuffra @ Oct 29 2006, 11:21 PM) *

O questa � la potenza che viene liberata dopo averla accumulata?

blink.gif


vedi che ci arrivi da solo se vuoi?
mbfoto
Di potenza avvolte non ne basta mai soprattutto nello still-life eseguito con banco ottico dove i diaframmi si chiudono a livelli vertiginosi.
Ti servono informazioni per l'uso sul set o per la messa in opera dei flash che hai comprato?

ciao
Massimiliano
IXO
Si, vorrei capire bene o meglio studiare i flash, come posizionarli, luce morbida, luce dura, le ombre,quando usare i soft box piutosto che gli ombrelli, insomma un libro che spieghi tutto questo esiste? in italiano?
ferrianf
Tempo fa ero interessato ai corsi della John Kaverdash, poi problemi di tempo e il costo non proprio basso mi hanno dissuaso dall'iscrivermi.
Ora, sentendo le tue parole mi chiedo: possibile che il corso non metta nemmeno nelle condizioni di conoscere la differenza di utilizzo tra un soft-bank e un ombrello o di sapere come ottenere ombre morbide piuttosto che dure?

Considerazione precedente a parte, ho un ottimo testo sull'illuminazione e la modellazione di volumi con luci ed ombre, ma � in inglese...

http://www.amazon.com/Creative-Lighting-Te...ie=UTF8&s=books

Una precisazione, se ricordo ancora qualcosa di elettrotecnica:
La "capacit� illuminante" di un flash non � espressa in Watt (unit� di misura della potenza, cio� energia al secondo), come erroneamente riportato in precedenza, ma in Watt*secondo, cio� in Joule (unit� di misura dell'energia). I flash da studio accumulano lentamente energia potenziale per poi rilasciare quanto accumulato in un tempo molto breve, con una una potenza elevatissima, a differenza delle lampade a luce continua, che impegnano potenze relativamente minori ma per tempi molto pi� elevati.
Una luce continua da 1000 W fornir� in un secondo un'energia di 1000 W*s, mentre un flash con pari energia messa in gioco (1000 W*s) potrebbe fornire una scarica della durata di 1/1000 s, fornendo in quel breve istante una potenza media di 1 MW.

Un casino, eh? :-)

Ciao a tutti

Fabrizio




QUOTE(fercalo @ Oct 31 2006, 01:27 AM) *

Si, vorrei capire bene o meglio studiare i flash, come posizionarli, luce morbida, luce dura, le ombre,quando usare i soft box piutosto che gli ombrelli, insomma un libro che spieghi tutto questo esiste? in italiano?

F.Giuffra
Io sono rimasto ancora alle formule per il numero guida... c'� modo di usarle con i flash da studio? I watt e il numero guida sono collegabili o il maggior wattaggio incide solo per un minor tempo di ricarica?

grazie.gif
mbfoto
QUOTE(F.Giuffra @ Oct 31 2006, 11:25 AM) *

Io sono rimasto ancora alle formule per il numero guida... c'� modo di usarle con i flash da studio? I watt e il numero guida sono collegabili o il maggior wattaggio incide solo per un minor tempo di ricarica?

grazie.gif


I watt posso essere relazionati con il numero guida ad esempio con pellicola 100 iso e parabola standard ad 1 metro un 300w/s ti da un diaframma 64, un 600w/s ti da 90 e un 1200w/s ti da 128 (parlo di monotorce). Per la misurazione � comunque consigliabile un esposimetro flash. Per quanto riguarda i tempi di ricaricarica sono una prerogativa delle singole case (non sempre collegabile ai watt) e della fascia di prezzo del flash. Ad esempio chi fa moda preferisce avere una ricarica pi� rapida rispetto a chi fa still-life che preferisce pi� potenza.

Ciao
Massimiliano
ludofox
L'utilizzo dei flash da studio non comporta particolari problemi.
Non � diverso dall'utilizzo di luce continua.

Si posiziona il punto (o i punti) luce, si controlla il tutto sfruttando la luce pilota, poi si scatta.

9000Ws sembrano molti ma in realt� sono una potenza del tutto normale.

La mia dotazione comprende 5 generatori da 3200Ws e 2 da 1500Ws
Per un totale di 19000Ws.
Non mi � mai capitato di utilizzare tutto insieme, ma a volte lavoro su due set contemporaneamente e allora un esubero di attrezzatura diventa utilissima se non indispensabile.

Comunque, come ha gi� affermato ferrianf, la potenza dei flash viene espressa in Watts per secondo (Ws) e non in Watts per ora (W/h) come nel caso della luce continua.
Quindi, almeno dal punto di vista prettamente matematico, una flashata della durata di 1/100sec. prodotta da un generatore da 3200Ws, consuma quanto una lampadina da 32W accesa per un'ora.
ludofox
QUOTE(paolo2002 @ Oct 29 2006, 12:45 PM) *

Scusate l'ignoranza (mia), ma a che serve tutta questa potenza di flash per lo still life?
Di solito si tratta di soggetti che non si muovono molto rapirdamente.
Ariscusate l'ignoranza, ma non vanno bene delle lampade?
S�, lo so, non rispondeo alla domanda, me pu� essere un'occasione per capire un po' di pi�.


Il ragionamento di mbfoto � corretto.
Usando luce continua, si hanno a disposizione due variabili che concorrono alla scelta del diaframma: L'intensit� luminosa e il tempo di esposizione.
Nel caso dello Still Life statico, potrebbe non essere necessaria una potenza altissima perch� verrebbe compensata da un allungamento del tempo di esposizione.
Con il flash, al contrario, la durata del lampo � un parametro fisso. Di conseguenza l'unica variabile che determini la chiusura del diaframma � l'intensit� luminosa. Per poter essere certi di arrivare a diaframmi classici per uno still (f/32, f/45,...) occorre avere a disposizione una buona quantit� di Watts.
IXO
QUOTE(ferrianf @ Oct 31 2006, 11:13 AM) *

Tempo fa ero interessato ai corsi della John Kaverdash, poi problemi di tempo e il costo non proprio basso mi hanno dissuaso dall'iscrivermi.
Ora, sentendo le tue parole mi chiedo: possibile che il corso non metta nemmeno nelle condizioni di conoscere la differenza di utilizzo tra un soft-bank e un ombrello o di sapere come ottenere ombre morbide piuttosto che dure?

Considerazione precedente a parte, ho un ottimo testo sull'illuminazione e la modellazione di volumi con luci ed ombre, ma � in inglese...

http://www.amazon.com/Creative-Lighting-Te...ie=UTF8&s=books

Una precisazione, se ricordo ancora qualcosa di elettrotecnica:
La "capacit� illuminante" di un flash non � espressa in Watt (unit� di misura della potenza, cio� energia al secondo), come erroneamente riportato in precedenza, ma in Watt*secondo, cio� in Joule (unit� di misura dell'energia). I flash da studio accumulano lentamente energia potenziale per poi rilasciare quanto accumulato in un tempo molto breve, con una una potenza elevatissima, a differenza delle lampade a luce continua, che impegnano potenze relativamente minori ma per tempi molto pi� elevati.
Una luce continua da 1000 W fornir� in un secondo un'energia di 1000 W*s, mentre un flash con pari energia messa in gioco (1000 W*s) potrebbe fornire una scarica della durata di 1/1000 s, fornendo in quel breve istante una potenza media di 1 MW.

Un casino, eh? :-)

Ciao a tutti

Fabrizio



Avresti raggione se avessi fatto il master in Still-live. Io purtroppo o per fortuna ho fatto il 1 corso base di fotografia,poi c�il 2, e in fine puoi fare il master di still-live.
Comunque la scuola e� OTTIMA e le atrezzature a disposizione sono di primissima qualita�vedi sito.
Di coco solo che in studio c�un valore in materiale piu�di 500,000 euri e tutto a disposizzione degli alievi( cosa non da poco )
F.Giuffra
QUOTE(ludofox @ Oct 31 2006, 12:14 PM) *

L'utilizzo dei flash da studio non comporta particolari problemi.
Non � diverso dall'utilizzo di luce continua.

Si posiziona il punto (o i punti) luce, si controlla il tutto sfruttando la luce pilota, poi si scatta.

9000Ws sembrano molti ma in realt� sono una potenza del tutto normale.

La mia dotazione comprende 5 generatori da 3200Ws e 2 da 1500Ws
Per un totale di 19000Ws.
Non mi � mai capitato di utilizzare tutto insieme, ma a volte lavoro su due set contemporaneamente e allora un esubero di attrezzatura diventa utilissima se non indispensabile.

Comunque, come ha gi� affermato ferrianf, la potenza dei flash viene espressa in Watts per secondo (Ws) e non in Watts per ora (W/h) come nel caso della luce continua.
Quindi, almeno dal punto di vista prettamente matematico, una flashata della durata di 1/100sec. prodotta da un generatore da 3200Ws, consuma quanto una lampadina da 32W accesa per un'ora.

Quanti Kw � il tuo contratto elettrico? Ovvero, come si fa a calcolare che contratto devi fare?
mbfoto
QUOTE(F.Giuffra @ Oct 31 2006, 02:17 PM) *

Quanti Kw � il tuo contratto elettrico? Ovvero, come si fa a calcolare che contratto devi fare?

Anche se hai quoatao ludofox ti dico che in teoria va bene anche il contatto standard da 4KW/h in uqnato sia i generatori sia i monotorcia funzionano ad accumulo sul condensatore quindi quando il condensatore � carico il flash � pronto daltra parte anche per i flash a pile avviene la stessa cosa, considera che per innescare il gas contenuto nella torcia servono voltaggi da capogiro chiaramente ad amperaggi molto bassi.

ciao
Massimiliano
l.ceva@libero.it
QUOTE(ludofox @ Oct 31 2006, 12:24 PM) *

Per poter essere certi di arrivare a diaframmi classici per uno still (f/32, f/45,...) occorre avere a disposizione una buona quantit� di Watts.



Oppure nello STILL-LIFE se stiamo riprendendo oggetti inanimati ed immobili � possibile usare la tecnica dell'openflash ; se un colpo di flash non � sufficente basta oscurare l'ambiente, spegnere le luci pilota, aprire l'otturatore su B e far scattare i flash tutte le volte che � necessario.
Ogni raddoppio di numero di colpi di flash si guadagna un diaframma.

ciao

Lorenzo
dscmax
QUOTE(ludofox @ Oct 31 2006, 12:24 PM) *

Con il flash, al contrario, la durata del lampo � un parametro fisso. Di conseguenza l'unica variabile che determini la chiusura del diaframma � l'intensit� luminosa. Per poter essere certi di arrivare a diaframmi classici per uno still (f/32, f/45,...) occorre avere a disposizione una buona quantit� di Watts.


Oltre alla gi� citata tecnica dell'openflash che pu� essere necessaria quando si ha una potenza luminosa limitata e diaframmi molto chiusi, � possibile (e in digitale � MOOOLTO possibile biggrin.gif ), lavorare a diaframmi piuttosto aperti (magari ad f/8, valore di diaframma che permette normalmente di avere la massima nitidezza dal proprio obiettivo) e scattare una serie di immagini spostando la messa a fuoco - normalmente bastano da 6 a 12 scatti - poi ricomporre il tutto in c.o. digitale utilizzando un programma tipo Elicon Focus Pro (andate sul sito della Helicon per capire meglio).

Quindi: illuminazione di bassa potenza, no banco ottico ... e parecchia PP ... the poor man studio ... ovvero lo studio fotografico del "porettaccio" con i risultati del riccaccio ... forse dry.gif !

ludofox
QUOTE(mbfoto @ Oct 31 2006, 02:32 PM) *

Anche se hai quoatao ludofox ti dico che in teoria va bene anche il contatto standard da 4KW/h in uqnato sia i generatori sia i monotorcia funzionano ad accumulo sul condensatore quindi quando il condensatore � carico il flash � pronto daltra parte anche per i flash a pile avviene la stessa cosa, considera che per innescare il gas contenuto nella torcia servono voltaggi da capogiro chiaramente ad amperaggi molto bassi.
E' giusto fino ad un certo punto.
occorre sapere che picco di potenza assorbe un generatore mentre si ricarica.

Ad esempio i miei, se inserita la ricarica veloce, hanno un picco di consumo di 1,5kW per un secondo o forse meno.

Facendoli scattare tutti nello stesso istante, assorbirebbero per pochissimi istanti una cosa come 8 o 9kW.
Un impianto da 6kW (che fornisce 6,6kW) se con contatore analogico, � sufficiente. Il picco lo regge tranquillamente.
Un contatore digitale, al contrario, scatterebbe immediatamente. wink.gif



QUOTE(l.ceva@libero.it @ Oct 31 2006, 02:38 PM) *

Oppure nello STILL-LIFE se stiamo riprendendo oggetti inanimati ed immobili � possibile usare la tecnica dell'openflash ; se un colpo di flash non � sufficente basta oscurare l'ambiente, spegnere le luci pilota, aprire l'otturatore su B e far scattare i flash tutte le volte che � necessario.
Ogni raddoppio di numero di colpi di flash si guadagna un diaframma.
Giusto anche questo fino ad un certo punto. Con pellicola occorre tener presente il difetto di reciprocit�, e con digitale non si pu� fare.
dscmax
QUOTE(ludofox @ Oct 31 2006, 03:03 PM) *

Giusto anche questo fino ad un certo punto. Con pellicola occorre tener presente il difetto di reciprocit�, e con digitale non si pu� fare.


Perch� con il digitale non si pu� fare ? Non riesco a vedere la differenza (a parte il difetto di reciprocit� che nel digitale non esiste), a questo punto sono curioso ...

l.ceva@libero.it
QUOTE(ludofox @ Oct 31 2006, 03:03 PM) *


Giusto anche questo fino ad un certo punto. Con pellicola occorre tener presente il difetto di reciprocit�, e con digitale non si pu� fare.



Con la pellicola occore, come dici tu, tenere conto dello scarto di non reciprocit�, ma questo non � mai stato un problema basta appunto tenerne conto!

Mi incuriosisce quale sia il motivo per il quale non si pu� fare in digitale, personalmente con la D200 e la D2X ho fatto esposizioni di svariati minuti con la tecnica dell'open flash senza il minimo problema, senza appunto nemmeno lo scarto di non reciprocit�.

Vuoi dire che il tuo dorso non sopporta pose lunghe?

ciao

Lorenzo

ludofox
QUOTE(l.ceva@libero.it @ Oct 31 2006, 03:50 PM) *

Mi incuriosisce quale sia il motivo...


Hai ragione! ...Hai ragione! ...Sono io che ho fatto un ragionamento sbagliato. huh.gif

Si pu� fare, eccome.

Ho erroneamente pensato ad una serie di scatti, come spesso facevo con pellicola, ... tongue.gif
Lo facevo perch� a volte era meno rischioso caricare l'otturatore ogni volta piuttosto che ruotare la ghiera dei tempi di posa.
dscmax
A questo punto mi sorge spontanea un'altra domanda: si parla di "effetto di reciprocit�", "difetto di reciprocit�" o "scarto di reciprocit�" ... io mi ricordavo "effetto", per� visto che altri hanno usato altri termini vorrei sapere qual � la dizione corretta.
mbfoto
Per effetto della reciprocit� si compie un errore di reciprocit�, dove lo scarto di reciprocit� genera un difetto di reciprocit�!
laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Ciao
Massimiliano
dscmax
QUOTE(mbfoto @ Oct 31 2006, 06:15 PM) *

Per effetto della reciprocit� si compie un errore di reciprocit�, dove lo scarto di reciprocit� genera un difetto di reciprocit�!
laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Ciao
Massimiliano


Pi� chiaro di cos� ... !

blink.gif blink.gif
mbfoto
QUOTE(dscmax @ Oct 31 2006, 06:23 PM) *

Pi� chiaro di cos� ... !

blink.gif blink.gif


Si parla di difetto in quanto le pellicole hanno una gamma di tempi di esposizione all'interno dei quali il valore nominale della sensibilit� pu� considerarsi attendibile, superando questi limiti sia superiori che inferiori si va incontro a questo difetto che genera un'errore di esposizione, le pellicole professionali hanno en indicato questo limite e propongono delle correzioni.

ciao
Massimiliano
dscmax
Sapevo in che cosa consisteva l'effetto ... del difetto in quanto tanti, ma proprio tanti, anni fa mi sono dedicato per qualche tempo alla fotografia astronomica per cui, avendo a che fare con pose di mooooolti minuti ero a conoscenza del fenomeno. Il dubbio che mi era sorto era se si il termine corretto fosse "effetto" o "difetto", ormai � chiaro che si deve parlare di "difetto di reciprocit�". Grazie.

stincodimaiale
QUOTE(ferrianf @ Oct 31 2006, 11:13 AM) *

Ora, sentendo le tue parole mi chiedo: possibile che il corso non metta nemmeno nelle condizioni di conoscere la differenza di utilizzo tra un soft-bank e un ombrello o di sapere come ottenere ombre morbide piuttosto che dure?


Pollice.gif
F.Giuffra
QUOTE(mbfoto @ Oct 31 2006, 11:39 AM) *

I watt posso essere relazionati con il numero guida ad esempio con pellicola 100 iso e parabola standard ad 1 metro un 300w/s ti da un diaframma 64, un 600w/s ti da 90 e un 1200w/s ti da 128 (parlo di monotorce). Per la misurazione � comunque consigliabile un esposimetro flash. Per quanto riguarda i tempi di ricaricarica sono una prerogativa delle singole case (non sempre collegabile ai watt) e della fascia di prezzo del flash. Ad esempio chi fa moda preferisce avere una ricarica pi� rapida rispetto a chi fa still-life che preferisce pi� potenza.

Ciao
Massimiliano

Esiste una formula per convertire i watt in numero guida o bisogna di volta in volta affidarsi alle specifiche, non sempre chiare, della casa?
ludofox
QUOTE(F.Giuffra @ Nov 9 2006, 06:52 PM) *

Esiste una formula per convertire i watt in numero guida o bisogna di volta in volta affidarsi alle specifiche, non sempre chiare, della casa?

No perch� la potenza � solo una delle variabili che concorrono all'identificazione di un Numero Guida.

Molto, anzi moltissimo, dipende da quale accessorio si � scelto di accoppiare alla torcia.

Un flash accoppiato con una parabola "chiusa" e progettata per concentrare il fascio luminoso, avr� un NG pi� alto, rispetto ad una "larga" che diffonde maggiormente.

O ancora, un SoftBox avr� senz'altro un NG pi� basso rispetto ad una parabola argentata, ...ecc...
F.Giuffra
In effetti gli sb800 sono oggetti meravigliosi, ma per ottenere una luce morbida � necessario l�uso di modificatori che ne riducono troppo la potenza. Credo che per ottenere risultati sia indispensabile avere gli strumenti giusti.

Grazie alla segnalazione di un gentilissimo frequentatore di questo prezioso forum ho trovato su PcPhoto un grazioso articolo sui flash da studio. Avevo gi� letto libri e articoli sui flash, ma di solito non c�erano prezzi e marche. Quello che impressiona positivamente � la potenza dei flash da studio, negativamente � la scarsit� di controllo sulla potenza stessa dello specifico modello recensito. Mi piace il fatto, utile per un utente �domestico� che diano una borsa dove poter riporre tutto senza ingombrare tutta la casa e all�occorrenza poter trasportare tutto in altre location. Il prezzo del kit introduttivo non � diverso da quello di un obiettivo di medio livello di prezzo, ma il dubbio di chi dovesse fare un simile passo � sempre quello di prendere una cosa troppo economica e poi trovarsi comunque insoddisfatto.

Per esempio, per poter fare una foto di una persona intera, secondo i sacri testi, � avere un bank di grandezza superiore al soggetto stesso, quindi poco meno di due metri per uno. Con una superficie cos� ampia la caduta di potenza credo che non sia indifferente, per avere un diaframma decente, magari F8, tenendolo ad una distanza non superiore all�altezza dello stesso, quanti watt necessitano? Quale potrebbe essere un kit adatto? hmmm.gif

E poi spiegavano che � meglio scegliere una marca diffusa perch� poi gli accessori non sono interscambiabili. Quali sono i marchi migliori? hmmm.gif

Immagino che possedendo qualche flash da studio nessuno impedisca di usare insieme i flash Nikon, che sono dotati di sensore tipo fotocellula, per ottenere effetti di luce vari.

grazie.gif
francesco65
Scusate non ho letto tutto il tread,
ma non riesco a capire perche' bisogna trovare una formula matematica che ti permetta di usare i flash da studio usando il Numero Guida/Metri....
Con i flash da studio va' usato un esposimetro da Flash.
Basta includere nell'acquisto dell'eventuale Kit questo indispensabile accessorio e si risolvono tutti i problemi,
C'e' ne' di tutti i prezzi,
il Sekonic che legge anche il flash costa abbastanza poco in relazione ai costi dell'attrezzatura da studio.
Le marche dei Flash da studio sono varie, i migliori per quel che ne' so' pare siano gli Elinchrome poi i Broncolor anche i Balcar sono molto quotati.
Io ho Bowens a mio parere ottimo rapporto qualita'/prezzo e poi io mi potevo permettere quelli.
Gli SB800 possono essere usati al posto dei flash da studio ma devi essere veramente molto molto bravo ( ho visto le foto di Lorenzo Ceva).

Un saluto :-)

Francesco
l.ceva@libero.it
QUOTE(francesco65 @ Nov 14 2006, 12:19 AM) *

Scusate non ho letto tutto il tread,
ma non riesco a capire perche' bisogna trovare una formula matematica che ti permetta di usare i flash da studio usando il Numero Guida/Metri....
Con i flash da studio va' usato un esposimetro da Flash.
Basta includere nell'acquisto dell'eventuale Kit questo indispensabile accessorio e si risolvono tutti i problemi,
C'e' ne' di tutti i prezzi,
il Sekonic che legge anche il flash costa abbastanza poco in relazione ai costi dell'attrezzatura da studio.
Le marche dei Flash da studio sono varie, i migliori per quel che ne' so' pare siano gli Elinchrome poi i Broncolor anche i Balcar sono molto quotati.
Io ho Bowens a mio parere ottimo rapporto qualita'/prezzo e poi io mi potevo permettere quelli.
Gli SB800 possono essere usati al posto dei flash da studio ma devi essere veramente molto molto bravo ( ho visto le foto di Lorenzo Ceva).

Un saluto :-)

Francesco


Grazie per i complimenti!

Ad ogni modo da quando lavoro in digitale anche in studio (con gli elinchrome) l'esposimetro non lo uso mai!

Ovviamente non mi rifaccio nemmeno al NG ma semplicemente all'esperienza e soprattutto al controllo dell'istogramma!

ciao

Lorenzo
ludofox
QUOTE(l.ceva@libero.it @ Nov 14 2006, 09:20 AM) *

...e soprattutto al controllo dell'istogramma!


Unico metodo oggettivo di controllo dell'esposizione.

Sono naturalmente d'accordo con Lorenzo e Francesco.
Il NumGuida � un dato non molto interessante.

Come Lorenzo, conoscendo la mia attrezzatura, utilizzo l'esposimetro molto poco ma lo reputo un attrezzo utile per diverse applicazioni come il controllo di eventuali cadute di luce dove non devono esserci.
Riproduzione di quadri ad esempio.
Oppure quando non si opera nel proprio studio.

Volendo utilizzare a tutti i costi un bank cos� grande, come quello indicato da Fabrizio, occorre un bel po' di potenza. Suppongo almeno 3000Ws

Non capisco invece la questione della scelta di marchi diffusi per l'intercambiabilit� degli accessori.
Intercambiabilit� con cosa?

Comunque, secondo la mia esperienza.

Broncolor.
Eccellenti, affidabili e robusti.

Elinchrome.
Ottimi ma un po' delicati.

Bowens.
Ottimo rapporto qualit�/prezzo.

ProFoto.
Costosissimi. Non li ho mai provati.

I miei? ...Todde.
Artigianali, spartani, funzionano da 16 anni senza titubanze, assistenza quasi familiare, personalizzabilit� in virt� del fatto che vengono assemblati solo dopo averli ordinati, non sono tra i pi� economici, piena compatibilit� con Bowens.
l.ceva@libero.it
QUOTE(ludofox @ Nov 15 2006, 09:45 AM) *


Elinchrome.
Ottimi ma un po' delicati.




Non per difendere ELINCHROME ma personalmente possiedo e ancora utilizzo due generatori da 1000W con realtive torce acquistati usati all'inizio della mia carriera e che oggi hanno credo 25 anni.

Quando � venuto a trovarmi in studio il rappresentante mi ha detto di odiare quei generatori perch� chi li ha non li cambia pi�!

Delle altre marche so poco dato che non li ho mai provati!

Quanto all'uso dell'esposimetro hai perfettamente ragione infatti anche io lo uso per riproduzioni, non tanto per determinare l'esposizione quanto pi� per controllare l'uniformit� dell'illuminazione.

ciao

Lorenzo
matteoganora
QUOTE(F.Giuffra @ Nov 13 2006, 10:56 PM) *

Per esempio, per poter fare una foto di una persona intera, secondo i sacri testi, � avere un bank di grandezza superiore al soggetto stesso, quindi poco meno di due metri per uno. Con una superficie cos� ampia la caduta di potenza credo che non sia indifferente, per avere un diaframma decente, magari F8, tenendolo ad una distanza non superiore all�altezza dello stesso, quanti watt necessitano? Quale potrebbe essere un kit adatto? hmmm.gif


I sacri testi???
Per quel che ne so io, per fare uno scatto a figura intera illuminato correttamente bastano 2 sb800, uno montato su ombrello all'altezza delle spalle, e uno pi� in basso per evitare cadute di luce sulle gambe.
Se poi si vuole il fondo bianco, uno o due SB per illuminare un pannello bianco.
Per bilanciare la luce proveniente da un lato, un bel pannello riflettente grosso...

Come pi� volte sostenuto, non � con l'attrezzatura da un milione di dollari che si fanno le foto, ma con il cervello.
Non pensare che una volta che ti comprerai i flash da studio, farai foto a figura intera con facilit�.
l.ceva@libero.it
QUOTE(matteoganora @ Nov 15 2006, 10:32 AM) *

Non pensare che una volta che ti comprerai i flash da studio, farai foto a figura intera con facilit�.



Quando li avr� acquistati e usati dopo un po' si ricorder� dei suoi SB-800 ed imporovvisamente si render� conto di quanto sono comodi ed efficenti e torner� ad utilizzarli!

Naturalmente parlando di ritratto, per still-life il discorso � ovviamente diverso.

ciao

Lorenzo
buzz
QUOTE(fercalo @ Oct 29 2006, 12:27 PM) *

Qualcuno sa consigliarmi un Sito o un libro dove si spiega l�uttilizo dei flash da studio, mi sono comprato 3 flash con 2 generatiri Elincrhom con una potenza di 9000 W in quanto vorrei inizzire a fare foto still-life
( In ITALIANO )
Grazie a tutti huh.gif



Ritorno alla domanda principale:
Un sito che ho trovato molto interessante per la cultura tecnica fotografica �

www.ephotozine.com

Peccato per qualcuno che sia in inglese, ma la maggior parte di articoli tecnici presenti sul web (e sui libri) � in questa lingua. Bisogna farsene una ragione!

Per� per passatempo ho tradotto (un po' alla buona) i primi 2 articoli che parlano proprio della illuminazione "studio lightnintg" e lo metter� a disposizione a chi ne far� richiesta.

Inoltre ci sono parecchi libri nella "biblioteca del fotografo" che trattano sia della luce flash che dello still-life anche se ritengo che l'esperienza personale sia i consigli trovati negli experience di questo sito siano anche superiori.
F.Giuffra
Gli sb800 in fondo sono anche dei flashini dotati di fotocellula.

Quindi per fare un ritratto a figura intera e luce morbida ci vorrebbe un grosso fash da studio (ma quanto potente?) dietro a un bank o due medi su ombrelli da un lato, dall'altro un grosso foglio di polistirolo bianco, oppure qualcosa di pi� pieghevole e professionale (esiste qualcosa in vendita smontabile e trasportabile che vada bene per una figura intera?) e gli sb 800 si potrebbero usare per lo sfondo e gli effetti o sarebbero troppo piccoli?

E se si cosa si potrebbe usare per modificarne la luce? Coni di cartone nero rivestiti internamente di pellicola di alluminio?

hmmm.gif
matteoganora
QUOTE(F.Giuffra @ Nov 16 2006, 01:09 PM) *

Quindi per fare un ritratto a figura intera e luce morbida ci vorrebbe un grosso fash da studio (ma quanto potente?) dietro a un bank o due medi su ombrelli da un lato, dall'altro un grosso foglio di polistirolo bianco, oppure qualcosa di pi� pieghevole e professionale (esiste qualcosa in vendita smontabile e trasportabile che vada bene per una figura intera?) e gli sb 800 si potrebbero usare per lo sfondo e gli effetti o sarebbero troppo piccoli?


Premesso che per fare un ritratto a figura intera non � necessario un Bak, se vuoi un bank, vatti a vedere quelli della Chimera:
ChimeraLights

Ci ficchi dentro un paio di bulbi da 5000w l'uno, e sei a posto... rolleyes.gif
Di norma, se usi i bank, che hanno diaframmi di lavoro da f16 in sue potenze che partono da 2000w per quelli piccoli, gli SB800 scordateli, non fanno abbastanza luce...

E non confondiamo un bank con un softbox, sono cose radicalmente diverse come tipo di luce, potenza e costi...
Un bank penso possa costare cifre "a partire da" 3000 euro...
Un buon softbox munito di monotorcia flash lo si trova intorno ai 500euro

Comunque, fai prima a quel punto ad affittare uno studio...
l.ceva@libero.it
QUOTE(matteoganora @ Nov 16 2006, 03:24 PM) *

Comunque, fai prima a quel punto ad affittare uno studio...


Magari anche un fotografo!!!

ciao

Lorenzo
F.Giuffra
Quando � che si parla di softbox e quando di bank?

grazie.gif
F.Giuffra
Per innestare i vari accessori (parabole, snoot, gelatine, alette, griglie, ecc) c'� un attacco universale o ogni marchio ha il suo che quindi costringe a restare fedeli alla ditta praticamente per sempre?

grazie.gif
DoF
non so bene in fotografia, ma per la tv ed il cinema si va avanti a morsetti presi da briko a tot euro al kilo biggrin.gif
buzz
Ogni marca h ail suo attacco, salvo qualche raro caso di compatibilit�.

Il softbox � un accessorio da montare davanti ad una torcia flash, composto da un diaframma translucido e un diffusore ampio.
Il bank nasce completo di �flash ed ha un funzionamento diverso: il flash � a tubo, come i neon ed � posto sul fondo del bank rivolto verso dietro, la luce viene riflessa dalle pareti concave dal bank e proiettate in avanti, dove incontrano un pannello diffusore che completa l'opera.
Praticamente come fosse un ombrello in funzionamento riflesso, con l'aggiunta di un altro foglio translucido.
Spero di essermi capito, ma forse � pi� facile vederlo che descriverlo.
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