QUOTE(fullerenium2 @ Feb 2 2020, 09:35 AM)
Solo una considerazione, ma perché screditare sempre discussioni tecniche?
Lo sappiamo tutti che la fotografia si può fare anche attraverso un buco dove passa la luce, ma starlo a ribadire sempre si cade nella solita retorica.
Personalmente fotografo con tutto ciò mi capiti sotto mano, non faccio lo schizzinoso, ma allo stesso tempo mi piacciono i freddi numeri e le mire ottiche.
Per chi è interessato, consiglio questa lettura
https://lenspire.zeiss.com/photo/app/upload...Kurven_2_en.pdf In particolare a pag. 24 ci sono alcune interessanti conclusioni.
Aggiungo che i software di sviluppo RAW giocano anche loro un importante ruolo. Per esempio Capture One riesce a far venir fuori dettagli che con ACR sono impossibili.
Riguardo al sito photography life, lo considero sufficientemente attendibile visto che lui prova le lenti che usa tutti i giorni e li testa usando Imatest. Poi direi che si sbatte non poco a descrivere articoli tecnici e ne sa più di noi messi insieme
https://photographylife.com/how-to-read-mtf...mtf-is-measured In diverse recensioni ha detto che i grafici fatti nel passato non possono essere confrontati con gli attuali perché lui ha cambiato fotocamera.
Qui ci sono dei sui interessanti articoli
https://photographylife.com/advanced-photography-tutorials In particolare la review sulla diffrazione, fenomeno da considerare quando si usano diaframmi chiusi e fotocamere con tanti MP come la D850.
Questo è particolarmente vero per i paesaggisti dove bisogna avere la massima pdc.
Dai vari test disponibili in rete, si vede sempre che da f/5.6 inizia il calo di risolvenza. Abituati a scattare ad f/8 ed oltre per avere appunto la max pdc, bisogna fare i conti per scegliere la giusta apertura diaframma, avere la pdc desiderata e la nitidezza sperata.
Col digitale ed il liveview tutto questo risulta estremamente semplice.
Ed ancora una volta qualche consiglio di Nasim ci viene in aiuto
https://photographylife.com/landscapes/hype...ty-focus-methodVolendo trarre delle conclusioni molto pratiche, quanto detto da Luciano lo trovo un riassunto attendibile.
Ah, stavo dimenticando di citare il sito
https://www.lenstip.com/lenses_reviews.html dove ci sono test con solo sui MTF.
Personalmente non intendo screditare discussioni tecniche perché mi appassionano fin troppo, al contrario mi vorrei imporre di dedicare meno tempo alla tecnica e più alla creatività che è il punto in cui mi sento più debole.
Come ho detto all'inizio ho una buona opinione di Mansurov che leggo da anni e dal momento che sia io che Roberto abbiamo visto come sia stato stroncato su un altro forum, volevo sentire cosa ne pensasse lui perché lo ritengo misurato, pacato e molto sensato in ogni occasione.
Quello che vorrei però sottolineare, e mi pare volesse dire anche Togusa é che ciò che importa è scattare foto senza far delle malattie perché certi obiettivi, al contrario di altri, raggiungono i limiti di risolvenza sulla 810 e non migliorano 850 oppure perché a partire da 5,6 inizia la diffrazione.
Devo averlo già detto ma l'attrezzatura deve essere un mezzo e non il fine.
Ed a supporto di questo cito qualche esempio:
1) l'altra domenica avevo in programma un giro in una zona in cui non ero mai stato ma sapevo ci potesse essere un paesaggio piuttosto interessante, mi sono documentato cercando immagini su Google, ho studiato la zona su Maps mi sono portato D850, 28/1,4 e cavalletto e mi sono organizzato per essere sul posto per il tramonto. Il meteo diceva sole, per cui mi immaginavo già colori, nitidezze de urlo, possibili stampe 120x90..........non avevo previsto la foschia.......alla fine lo scatto non faceva nemmeno schifo, ma era tutta un'altra cosa da ciò che immaginavo. Alla fine o ringraziatola possibilità di recupero delle ombre della D850 non certo i suo 45Mp o la risolvenza dell'obiettivo se avessi avuto un fondo di bottiglia credo non sarebbe stato molto differente. Questo capita molto di frequente a chi non fotografa per professione e non ha modo di attendere le condizioni ideali. Le condizioni ideali si possono creare con certezza solo in studio.
2) Ho tre fissi luminosi ossia: Nikon 28/1,4, Sigma 50 art e Nikon 105/1,4 scelti appunto per le loro caratteristiche prestazionali (come vedi non sono insensibile all'aspetto tecnico). Tra questi il Sigma, pur essendo stato tarato e verificato con la doc, è quello che mi da meno soddisfazione usare perché, a mio gusto, sforna immagini con poca personalità.
3) Ultimo punto e poi termino lo sproloquio non sono d'accordo con chi afferma che se uno acquista un obiettivo 1,4 lo debba usare sempre a TA altrimenti cosa lo ha acquistato a fare?
Per me si deve usare il diaframma in base all'immagine che si vorrebbe realizzare, alla profondità di campo che si vuole ottenere o viceversa allo stacco dallo sfondo senza
tanto farsi condizionare dal diaframma per cui la risolvenza è massima, anche se ammetto di aver fatto ricerche per sapere quale sia per ciascun obiettivo in mio possesso.
In un recente workshop tenuto in Nital, Damiano Andreotti diceva: se ascoltate un dialogo tra due grandi fotografi non li sentirete mai parlare di tempi, diaframmi o ISO sarebbe come se Marquez e Rossi (ammesso si parlino) si chiedessero come si cambia marcia.