La questione degli spazi colore e dei profili � sempre difficile da digerire all'inizio.
In realt� a chi scatta fotografie non dovrebbe interessare poi tanto ma purtroppo i software non sono ancora cos� "intelligenti" da capire sempre come gestire la cosa e lasciano all'utente l'ultima parola, sia per il profilo dell'immagine, sia per quello con cui l'immagine appare sul monitor e/o in stampa.
Il consiglio di Alessandro � comunque giusto (

), ossia usare possibilmente il profilo colore pi� ampio compatibilmente con quello che se ne vuole fare. Vediamo per punti.
1) Quando elaboro l'immagine, applicando filtri, variando punto di bianco, cambiando tonalit� e saturazione ecc. usare un profilo colore ampio tipo ProPhotoRGB consente di non perdere nulla. Ovviamente il monitor non pu� riprodurre tale spazio (che va anche oltre l'occhio umano ma qui la cosa diventa complessa) e quindi ci si basa sull'istogramma che va usato facendo attenzione pi� che altro all'equilibrio tra ombre ed alte luci.
2) Quando stampo, mi dovrebbe interessare solo lo spazio colore della macchina da stampa e della carta. Qui le cose si complicano perch� non � facile sapere esattamente quale profilo verr� usato e comunque si tratta quasi sempre di uno spazio colore di ampiezza inferiore ad un sRGB.
3) A video di solito riesco a riprodurre uno spazio sRGB-like (+ o -) a meno di non acquistare un monitor AdobeRGB che poi non sempre ha una resa complessiva cos� elevata come il prezzo farebbe supporre. Inoltre il monitor va (andrebbe) calibrato usando un colorimetro e quindi il profilo ottenuto usato al posto del profilo standard del Sistema Operativo o fornito con il monitor.
4) Convertendo poi da uno spazio all'altro (ad es. ho elaborato tutto in ProPhotoRGB e devo convertire in sRGB per i JPEG per la stampa. Qui le cose sono anche peggio perch� a parte dover scegliere la modalit� di conversione (Percettiva o Relativa), si dovrebbe poi valutare le altre perdite dovute al profilo di stampa (vedi sopra).
5) Quando si "gioca" con i filtri e i cursori per ottenere quei bei cieli cos�bluchepi�blunonsipu� e quei fiori giallichesembranofinti occorre ricordare che il video � RGB ma la stampa � un RGB che la stampante rende con CMYK (il che NON vuol dire che dovete convertire voi in CMYK prima di stampare a meno che non siate voi i tipografi del lab) e quindi la saturazione e la brillantezza NON saranno affatto quelle che vedete a video.
Insomma...esiste una ricetta "magica" ? Beh, bah, boh, buh, se si elabora con uno spazio colore abbastanza ampio, si sta attenti a non esagerare con gli effetti, si valutano gli estremi dell'istogramma, si sceglie accuratamente la modalit� di conversione da uno spazio all'altro (percettiva di solito va bene quasi sempre) e si scegli un buon lab facendo qualche prova e cambiando se la qualit� decade,...allora siete quasi alla met� della ricetta...
Il resto �,,,esperienza.
That's all folks!