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Nikoner82
Ciao ragazzi.
Per la PP uso uno schifosissimo monitor Asus VW246H con pannello TN. So che � inadatto a questo utilizzo, ma non ho chiss� quali pretese. Vorrei solo una media corrispondenza di colori ma, soprattutto, un contrasto replicabile su altri monitor.
Attualmente calibro usando uno Spyder 2 Express con software versione PRO (ho provato anche quello express).
Il problema che riscontro � un forte contrasto (neri troppo accentuati), quindi le mie foto, visualizzate in altri monitor, tendono ad essere troppo chiare e meno contrastate. Eccovi un esempio:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Nel mio monitor vedo una silhouette quasi completamente nera (vedo un leggero dettaglio sul viso e sul braccio sinistro, ma quasi impercettibile), mentre altri vedono alcuni dettagli nel corpo, insomma � meno contrastata.
Come posso risolvere usando lo Spyder e le impostazioni da monitor? Ho provato a diminuire il contrasto da quest'ultimo, ma in realt� cambia solo la luminosit� generale e i neri rimangono troppo neri.
Alessandro Castagnini
Oppure gli altri non hanno monitor calibrati e bilanciati in luminosit�...
Su iPhone vedo una bella silhouette, dar� un'occhiata da computer appena posso.

Replicare la stessa cosa su altri monitor la vedo dura smile.gif

Ciao,
Alessandro.
Nikoner82
Ciao Alessandro e grazie. Sul display del mio smartphone anch'io vedo una silhouette nerissima, per� pensavo che fossero questi display ad essere troppo contrastati. Forse dovrei provare a stampare questa foto.
Nikoner82
Mi son reso conto di una cosa. Aprendo questa foto con ACR e usando l'avvertenza ombre in eccesso, risultano delle informazioni di immagine, quindi la silhouette di fatto non � nero assoluto. Eppure se guardo centralmente il monitor, non vedo nulla. Devo cambiare l'angolo di visualizzazione per vedere qualcosa, ovvero devo mettermi in piedi e guardare da sopra. -.-
pes084k1
QUOTE(Nikoner82 @ Jan 25 2016, 12:44 AM) *
Ciao ragazzi.
Per la PP uso uno schifosissimo monitor Asus VW246H con pannello TN. So che � inadatto a questo utilizzo, ma non ho chiss� quali pretese. Vorrei solo una media corrispondenza di colori ma, soprattutto, un contrasto replicabile su altri monitor.
Attualmente calibro usando uno Spyder 2 Express con software versione PRO (ho provato anche quello express).
Il problema che riscontro � un forte contrasto (neri troppo accentuati), quindi le mie foto, visualizzate in altri monitor, tendono ad essere troppo chiare e meno contrastate. Eccovi un esempio:



Nel mio monitor vedo una silhouette quasi completamente nera (vedo un leggero dettaglio sul viso e sul braccio sinistro, ma quasi impercettibile), mentre altri vedono alcuni dettagli nel corpo, insomma � meno contrastata.
Come posso risolvere usando lo Spyder e le impostazioni da monitor? Ho provato a diminuire il contrasto da quest'ultimo, ma in realt� cambia solo la luminosit� generale e i neri rimangono troppo neri.


La calibrazione di un monitor � bene farla con strumento, come lo Spyder, tra 5800 e 6500�K (dipende anche dal monitor l'optimum, lasciate fare al software che ci azzecca pi� di voi). Se altri non la fanno, i principali problemi sono proprio due: l'eccessiva luminosit� e i colori troppo "azzurri", oltre alla comparsa/scomparsa di colori borderline (azzurri, marroni, rossi soprattutto). Il contrasto (cosa su cui mi sgolo inutilmente sul forum) va tarato per coprireuna scala di luminosit� di 100:1 o poco pi� tra "bianchi" e "neri", niente 500:1, 1000:1 o idiozie pubblicitarie da forum. Poi molti monitor hanno l'aumento artificiale del contrasto sulle ombe, che crea halo su orizzonti e altro e un nero innaturale: va disattivato senza indugio. Gli altri... si arrangino! Tanto le stampanti ti danno ragione o no sulla calibrazione! Ecco perch� bisogna stampare e non postare thumbnail in galleria o su Flickr. Io la silhouette la vedo bene.

A presto telefono.gif

Elio
gabrieledanesi
L'immagine in questione ha profilo AdobeRGB, di conseguenza l'anteprima che si vede sul forum non � corretta. Aprendola su PS si vedono alcuni dettagli nella silhouette (viso, braccio destro, e parti del corpo). Sono dettagli appena visibili, ma ci sono... e su un monitor ben calibrato e profilato si vedono. Dettagli nelle ombre molto scure di questo genere si vedranno in stampa solo se la macchina da stampa � perfettamente linearizzata, altrimenti otterrai una silhouette completamente nera.

Per quanto riguarda il monitor... se non usi monitor di fascia professionale, non otterrai una calibrazione accurata neppure usando una sonda. Figuriamoci su un monitor sensibile all'angolo di visione ! Fatto sta che sar� sempre pi� corretta la visualizzazione su uno schermo (anche se di scarsa qualit�) calibrato e profilato con gli appositi strumenti rispetto ad uno smartphone o ad un monitor con le sole impostazioni di fabbrica.

Riguardo il rapporto di contrasto in fase di calibrazione, io consiglio di usare valori compresi tra 150:1 e 250:1, o per lo meno non superiori a quest'ultimo valore. In tal modo si ha una corrispondenza pi� coerente con i rapporti di contrasto caratteristici delle carte fotografiche. Un rapporto di 100:1 � invece troppo basso e, oltre che a rappresentare un errore concettuale, si costringerebbe il monitor a lavorare in condizioni molto distanti da quelle ottimali, generando deltaE mediamente pi� elevati.
mperdomi
Sul mio monitor e sul telefonino risulta anche a me decisamente scura. Non si distinguono particolari del volto.
Sei sicuro di aver calibrato e profilato correttamente il monitor? Hai seguito il consiglio di impostare luminosit� e contrasto sui valori di fabbrica prima della calibratura?
Il software ti dovrebbe mostrare delle schermate per regolare sia la luminosit� del bianco come del nero.
Ti allego un link dove puoi scaricare un monoscopio di controllo della Nokia al fine di valutare se le regolazioni rientrano in un campo di regolazione decente.
Leggermente sotto il centro trovi la barra di contrasto composta da un certo numero di quadrati che vanno dal nero (3%) fino al bianco (100%).
Devi vederli tutti in modo distinto, se la gamma � compressa devi regolare il contrasto e la luminosit�.
Questo test � solo per un controllo rapido NON sostituisce la calibratura e profilatura strumentale. Leggi anche l' eXperience di Nikon Calibriamo il monitor con Spyder3Elite.

http://www.majorgeeks.com/mg/getmirror/nok...tor_test,1.html
Nikoner82
Ciao ragazzi e grazie a tutti.

@ Elio: uso la modalit� standard, che disattiva qualunque tipo di contrasto artificiale. Questi dettagli che al momento io non vedo e altri s�, sbucano fuori disattivando il profilo creato dallo Spyder.

@ Gabriele: non so a quanto impostare il contrasto, ho solo uno slide che va da 0 a 100. Come richiesto dal software dello Spyder durante la calibratura, lo lascio di default, ovvero a 80. Ho provato pure a scendere e salire, ma quei dettagli non vengono fuori. Come dicevo pi� su, solo bypassando il profilo creato da Spyder riesco ad avere pi� dettagli.

@ mperdomi: ho seguito per filo e per segno la procedura consigliata, lasciando tutto a valori di default. Controllando i quadratini neri e bianchi, riesco a distinguerli tutti, seppur con un minimo di difficolt� per l'ultimo blocco.
Ho questo problema con qualunque luminosit� di schermo tra l'altro. Prima lo tenevo a 120 cd, poi 100, adesso 85 (credo che la lampada stia per tirare le cuoia), ma il problema persiste.
Prover� quel test!
Nikoner82
Il test non si avvia, dice che il sistema non � compatibile (uso Win7).
mperdomi
Anch' io uso Win7 e funziona alla perfezione. Prima di risponderti ho riprovato se il link funziona.
Hai installato il SP di win7? La prova l' ho fatta con S.O. a 32Bit non ho per� provato su un S.O.a 64Bit
In mattinata provo anche quello poi ti faccio sapere. Ora vado a nanna.
Ciao
mperdomi
In effetti non funziona su sistemi a 64Bit. Il test che ti avevo segnalato serviva per regolare la convergenza nei vecchi monitor CRT.
Ti allego il link della Eizo che ho provato su Win 7 a 64Bit, il monoscopio � leggermente differente ma puoi utilizzarlo al 100/100.
Scusa dell' errore.

http://www.eizo.it/supporto/test-monitor.html
Nikoner82
Ma scusarti di che, figurati! smile.gif Grazie per il link. Appena rientro lo provo.
pes084k1
QUOTE(gabrieledanesi @ Jan 25 2016, 09:03 PM) *
L'immagine in questione ha profilo AdobeRGB, di conseguenza l'anteprima che si vede sul forum non � corretta. Aprendola su PS si vedono alcuni dettagli nella silhouette (viso, braccio destro, e parti del corpo). Sono dettagli appena visibili, ma ci sono... e su un monitor ben calibrato e profilato si vedono. Dettagli nelle ombre molto scure di questo genere si vedranno in stampa solo se la macchina da stampa � perfettamente linearizzata, altrimenti otterrai una silhouette completamente nera.

Per quanto riguarda il monitor... se non usi monitor di fascia professionale, non otterrai una calibrazione accurata neppure usando una sonda. Figuriamoci su un monitor sensibile all'angolo di visione ! Fatto sta che sar� sempre pi� corretta la visualizzazione su uno schermo (anche se di scarsa qualit�) calibrato e profilato con gli appositi strumenti rispetto ad uno smartphone o ad un monitor con le sole impostazioni di fabbrica.

Riguardo il rapporto di contrasto in fase di calibrazione, io consiglio di usare valori compresi tra 150:1 e 250:1, o per lo meno non superiori a quest'ultimo valore. In tal modo si ha una corrispondenza pi� coerente con i rapporti di contrasto caratteristici delle carte fotografiche. Un rapporto di 100:1 � invece troppo basso e, oltre che a rappresentare un errore concettuale, si costringerebbe il monitor a lavorare in condizioni molto distanti da quelle ottimali, generando deltaE mediamente pi� elevati.


Siccome anche un monitor scalercio non fa salti tra un codice e l'altro, � sempre possibile linearizzarlo con deltaE di 2 o meno, sono interpolazioni semplici. Quindi un monitor professionale tarato con calibratore va esattamente come uno commerciale su sRGB (e gli stampatori e le stampanti faticano con AdobeRGB e immagini spinte, per esperienza personale).
Il contrasto di 100:1 senza estensioni suicide � quello naturale e standard: Spyder tara i monitor tra 100 e 120 cd, 1 cd neanche la vedi, una lacca top da obiettivo riflette 0.5%, � tutto dire, anzi tarare oltre 100:1 riduce la precisione media di calibrazione, � puro risultato della teoria dell'ottimizzazione. Quindi ogni tentativo di andare oltre danneggia la calibrazione (la sonda legge per l'haze vicino due valori identici di luminosit� in basso e... passa in mezzo).
Chi ha aperto il topic ha notato che SENZA calibrazione vede dettagli e non CON la calibrazione, il che la dice lunga.
Nei monitor HDR (a 10 bit) si aggiungono due stop in alto per aumentare la sensibilit� alle alte luci (fino a 500-600 cd), che si vedono, ma non in basso! Attenzione, questi sono standard ITU, usati dai grandi broadcaster e studi di quel calibro, sulla base di prove soggettive e oggettive, non � Internet!

A presto telefono.gif

Elio
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Jan 27 2016, 03:43 PM) *
Siccome anche un monitor scalercio non fa salti tra un codice e l'altro, � sempre possibile linearizzarlo con deltaE di 2 o meno, sono interpolazioni semplici. Quindi un monitor professionale tarato con calibratore va esattamente come uno commerciale su sRGB (e gli stampatori e le stampanti faticano con AdobeRGB e immagini spinte, per esperienza personale).
Il contrasto di 100:1 senza estensioni suicide � quello naturale e standard: Spyder tara i monitor tra 100 e 120 cd, 1 cd neanche la vedi, una lacca top da obiettivo riflette 0.5%, � tutto dire, anzi tarare oltre 100:1 riduce la precisione media di calibrazione, � puro risultato della teoria dell'ottimizzazione. Quindi ogni tentativo di andare oltre danneggia la calibrazione (la sonda legge per l'haze vicino due valori identici di luminosit� in basso e... passa in mezzo).
Chi ha aperto il topic ha notato che SENZA calibrazione vede dettagli e non CON la calibrazione, il che la dice lunga.
Nei monitor HDR (a 10 bit) si aggiungono due stop in alto per aumentare la sensibilit� alle alte luci (fino a 500-600 cd), che si vedono, ma non in basso! Attenzione, questi sono standard ITU, usati dai grandi broadcaster e studi di quel calibro, sulla base di prove soggettive e oggettive, non � Internet!

A presto telefono.gif

Elio

Ti dir�... io anzich� seguire uno standard per le telecomunicazioni e la telefonia (ITU), preferisco seguire le specifiche ISO per la gestione del colore, nello specifico, in questo caso, riferendomi allo standard ISO 3664:2009

Il mio monitor � calibrato con rapporto di contrasto ben pi� alto di 100:1 e vedo benissimo i dettagli nelle ombre scure di cui si chiedeva nel topic ed i miei deltaE di report calibrazione sono tutti inferiori ad 1. E tali dettagli me li ritrovo perfettamente rappresentati in stampa, cos� come il monitor me li visualizza.

Calibrando a 100:1 sarei costretto ad usare o valori di cd/mq del punto di bianco estremamente bassi, oppure valori cd/mq molto alti del punto di nero (per mantenere punto di bianco a 100-120), il che porta a generare deltaE molto pi� elevati (al limite della tolleranza, se non addirittura fuori tolleranza... anch'io faccio molte prove e tentativi... di certo non mi limito a seguire una "lista della spesa"). Una calibrazione 100:1 inoltre fuoriesce completamente dalle norme ISO e non fornisce una visualizzazione coerente con i risultati in stampa su carte ad elevato gamut (come per esempio le baritate), che ad ogni modo offrono un rapporto di contrasto di che varia tra circa 250:1 a circa 280:1 (a seconda del tipo di carta).

Ma ovviamente parlo di stampa seria... non quella da internet !
giuliocirillo
QUOTE(pes084k1 @ Jan 27 2016, 03:43 PM) *
Siccome anche un monitor scalercio non fa salti tra un codice e l'altro, � sempre possibile linearizzarlo con deltaE di 2 o meno, sono interpolazioni semplici. Quindi un monitor professionale tarato con calibratore va esattamente come uno commerciale su sRGB (e gli stampatori e le stampanti faticano con AdobeRGB e immagini spinte, per esperienza personale).
Il contrasto di 100:1 senza estensioni suicide � quello naturale e standard: Spyder tara i monitor tra 100 e 120 cd, 1 cd neanche la vedi, una lacca top da obiettivo riflette 0.5%, � tutto dire, anzi tarare oltre 100:1 riduce la precisione media di calibrazione, � puro risultato della teoria dell'ottimizzazione. Quindi ogni tentativo di andare oltre danneggia la calibrazione (la sonda legge per l'haze vicino due valori identici di luminosit� in basso e... passa in mezzo).
Chi ha aperto il topic ha notato che SENZA calibrazione vede dettagli e non CON la calibrazione, il che la dice lunga.
Nei monitor HDR (a 10 bit) si aggiungono due stop in alto per aumentare la sensibilit� alle alte luci (fino a 500-600 cd), che si vedono, ma non in basso! Attenzione, questi sono standard ITU, usati dai grandi broadcaster e studi di quel calibro, sulla base di prove soggettive e oggettive, non � Internet!

A presto telefono.gif

Elio


Quindi mi consigli di prendere un qualsiasi monitor con pannello TN da 150 euro???......e la stessa cosa di avere un monitor Eizo di media qualit�...o forse anche di alta??

ciao
giuliocirillo
QUOTE(gabrieledanesi @ Jan 27 2016, 04:07 PM) *
Ti dir�... io anzich� seguire uno standard per le telecomunicazioni e la telefonia (ITU), preferisco seguire le specifiche ISO per la gestione del colore, nello specifico, in questo caso, riferendomi allo standard ISO 3664:2009

Il mio monitor � calibrato con rapporto di contrasto ben pi� alto di 100:1 e vedo benissimo i dettagli nelle ombre scure di cui si chiedeva nel topic ed i miei deltaE di report calibrazione sono tutti inferiori ad 1. E tali dettagli me li ritrovo perfettamente rappresentati in stampa, cos� come il monitor me li visualizza.

Calibrando a 100:1 sarei costretto ad usare o valori di cd/mq del punto di bianco estremamente bassi, oppure valori cd/mq molto alti del punto di nero (per mantenere punto di bianco a 100-120), il che porta a generare deltaE molto pi� elevati (al limite della tolleranza, se non addirittura fuori tolleranza... anch'io faccio molte prove e tentativi... di certo non mi limito a seguire una "lista della spesa"). Una calibrazione 100:1 inoltre fuoriesce completamente dalle norme ISO e non fornisce una visualizzazione coerente con i risultati in stampa su carte ad elevato gamut (come per esempio le baritate), che ad ogni modo offrono un rapporto di contrasto di che varia tra circa 250:1 a circa 280:1 (a seconda del tipo di carta).

Ma ovviamente parlo di stampa seria... non quella da internet !


Ciao Gabriele....ti posso chiedere il tuo monitor tarato a che rapporto di contrasto arriva.....dici molto pi� alto di 100:1.....
Il mio facendo fare tutto al programma di calibrazione.....e tarando con luminosit� a 100 cd/m2 - punto di nero "minimo" - bianco a 6500� - gamma 2,2.......ottengo un Contrast ratio di 650:1.......

ciao
gabrieledanesi
QUOTE(giuliocirillo @ Jan 27 2016, 04:18 PM) *
Ciao Gabriele....ti posso chiedere il tuo monitor tarato a che rapporto di contrasto arriva.....dici molto pi� alto di 100:1.....
Il mio facendo fare tutto al programma di calibrazione.....e tarando con luminosit� a 100 cd/m2 - punto di nero "minimo" - bianco a 6500� - gamma 2,2.......ottengo un Contrast ratio di 650:1.......

ciao

Il problema � quel punto di nero su "minimo". Il rapporto di contrasto � calcolato come differenza luminosa tra punto di bianco e punto di nero, quindi se vuoi ottenere valori pi� bassi devi: o ridurre la luminosit� del punto di bianco, od alzare la luminosit� del punto di nero. Alcuni software di calibrazione ti permettono di decidere su quali valori intervenire, altri no... nel senso che puoi decidere punto di bianco e rapporto di contrasto ed automaticamente viene regolata la luminosit� minima del punto di nero; oppure decidi punto di nero e punto di bianco e di conseguenza otterrai un certo rapporto di contrasto, ecc.

Personalmente, lavoro con rapporto di contrasto di circa 250:1
giuliocirillo
QUOTE(gabrieledanesi @ Jan 27 2016, 04:37 PM) *
Il problema � quel punto di nero su "minimo". Il rapporto di contrasto � calcolato come differenza luminosa tra punto di bianco e punto di nero, quindi se vuoi ottenere valori pi� bassi devi: o ridurre la luminosit� del punto di bianco, od alzare la luminosit� del punto di nero. Alcuni software di calibrazione ti permettono di decidere su quali valori intervenire, altri no... nel senso che puoi decidere punto di bianco e rapporto di contrasto ed automaticamente viene regolata la luminosit� minima del punto di nero; oppure decidi punto di nero e punto di bianco e di conseguenza otterrai un certo rapporto di contrasto, ecc.

Personalmente, lavoro con rapporto di contrasto di circa 250:1


Capito....si il programma � il colornavigator6....e mi consente di scegliere sia il punto di bianco sia il punto di nero....proprio sulla schermata di quest'ultimo raccomanda di lasciare al minimo.....
Dopo la taratura, con i parametri che ti ho detto, il punto di nero mi risulta 0,15 cd/m2......
Ora ti chiedo premesso che riesco ad ottenere dei buoni risultati di stampa.......(forse solo sulla luminosit� della stampa ho qualche problemino, per� facendo delle prove ho trovato una buona corrispondenza tarando a 80 cd/m2 invece che 100 cd/m2.....ma per avere anche una visione un po' pi� luminosa a monitor preferisco lasciar tarato a 100cd/m2 e poi prima della stampa aumento un po' la luminosit� al file).......
ecco ti chiedo, domanda da un milione di dollari... tongue.gif .....mi converrebbe ridurre il contrast ratio e se si abbassando la luminosit� o alzando il punto di nero.....tieni presente che stampo (oltre alle stampe da laboratorio) con una epson R3000 con carte e profili epson

ciao e grazie
pes084k1
QUOTE(giuliocirillo @ Jan 27 2016, 04:09 PM) *
Quindi mi consigli di prendere un qualsiasi monitor con pannello TN da 150 euro???......e la stessa cosa di avere un monitor Eizo di media qualit�...o forse anche di alta??

ciao


Monitor di HP, NEC o DELL standard, anche TN, sono pi� che adeguati per partire (ma anche per utenti esperti che sanno prevenire i problemi...), coprono bene sRGB e sono lineari dopo calibrazione ed anche veloci. Risultano "sorprendenti" pure ai test ufficiali di TF e altri. Ovviamente il test di contrasto normale di Spyder & C. non ha senso, visto che viene fatto su patch ampie. Quando ci sono dettagli chiari vicino a zone nere l'haze ti si mangia, altro che 100:1!.
Quanto agli altri, che vedono cose che non si possono proprio vedere (un Eizo non ha deltaE "molto inferiori a 1" e sotto a 2 non vedi differenze...e mi dici con la luce ambiente che devi tenere accesa per buon costume e salute oculare come fai a misurare +/- 1 seriamente), a meno di essere gabbati dal software.
Ripeto come un mantra che i bersagli da usare e usati non hanno pi� di 100:1. Una lacca da obiettivo (altro che le carte baritate...) ha 0.5% di riflettenza minima e una carta non pi� 95-96% sul bianco, quindi non fai 250:1 neanche a pagare il capitale di UBS e non vedi nulla (tu vedi in realt� dettagli perch� la calibrazione ti si � saturata o � risalita a "S", quindi stai sbagliando come ti ho fatto capire sopra). Ma c'� di peggio: gli obiettivi stanno pure loro ben sotto i 200:1 di contrasto (specie gli zoomoni). Se tu in una stanza buia ti tari a 200 cd/m^2, i dettagli che credi di vedere sono "morchia di ombre" e andrebbero tagliati a 0 sulle curve da 2-3 livelli in su e vedi sull'istogramma un chiaro aspetto "da rumore" che va eliminato. L'ombra corretta deve arrivare al livello di fondo haze (1/100 del massimo) sull'istogramma e poi va azzerata, poi si agisce su altre cose che esulano da questo topic.
Ancora a 80-100 ISO il fondo di rumore e pattern noise delle nostre benamate 36 Mp sta a circa 1/100 o -40 dB scarsi (2-3 livelli naturali). Il pattern noise va tagliato, quindi di che parliamo?

A presto telefono.gif

Elio


QUOTE(giuliocirillo @ Jan 27 2016, 04:59 PM) *
Capito....si il programma � il colornavigator6....e mi consente di scegliere sia il punto di bianco sia il punto di nero....proprio sulla schermata di quest'ultimo raccomanda di lasciare al minimo.....
Dopo la taratura, con i parametri che ti ho detto, il punto di nero mi risulta 0,15 cd/m2......
Ora ti chiedo premesso che riesco ad ottenere dei buoni risultati di stampa.......(forse solo sulla luminosit� della stampa ho qualche problemino, per� facendo delle prove ho trovato una buona corrispondenza tarando a 80 cd/m2 invece che 100 cd/m2.....ma per avere anche una visione un po' pi� luminosa a monitor preferisco lasciar tarato a 100cd/m2 e poi prima della stampa aumento un po' la luminosit� al file).......
ecco ti chiedo, domanda da un milione di dollari... tongue.gif .....mi converrebbe ridurre il contrast ratio e se si abbassando la luminosit� o alzando il punto di nero.....tieni presente che stampo (oltre alle stampe da laboratorio) con una epson R3000 con carte e profili epson

ciao e grazie


Da quello che ho detto sopra, devi farlo, la tua constatazione � classica. Comunque un monitor tarato a 80 cd fa pena, l'optimum per la vista � 100-120 cd, non fare smanetti e alza il punto di nero "recuperando" poi con un tocco di "ombre/luci".

A presto telefono.gif

Elio
gabrieledanesi
QUOTE(giuliocirillo @ Jan 27 2016, 04:59 PM) *
Capito....si il programma � il colornavigator6....e mi consente di scegliere sia il punto di bianco sia il punto di nero....proprio sulla schermata di quest'ultimo raccomanda di lasciare al minimo.....
Dopo la taratura, con i parametri che ti ho detto, il punto di nero mi risulta 0,15 cd/m2......
Ora ti chiedo premesso che riesco ad ottenere dei buoni risultati di stampa.......(forse solo sulla luminosit� della stampa ho qualche problemino, per� facendo delle prove ho trovato una buona corrispondenza tarando a 80 cd/m2 invece che 100 cd/m2.....ma per avere anche una visione un po' pi� luminosa a monitor preferisco lasciar tarato a 100cd/m2 e poi prima della stampa aumento un po' la luminosit� al file).......
ecco ti chiedo, domanda da un milione di dollari... tongue.gif .....mi converrebbe ridurre il contrast ratio e se si abbassando la luminosit� o alzando il punto di nero.....tieni presente che stampo (oltre alle stampe da laboratorio) con una epson R3000 con carte e profili epson

ciao e grazie

La condizione ottimale sarebbe che tu riesca a raggiungere rapporti di contrasto tra 200:1 e 250:1. Non andrei sotto le 100 cd per il punto di bianco... quindi devi per forza aumentare il punto di nero. Potresti provare a calibrare con bianco a 100 e punto di nero a 0.35... nel report di calibrazione dovresti arrivare ad ottenere un contrasto un poco inferiore a 300:1 che � sicuramente migliore della condizione che usi attualmente.

Spingere oltre i valori di bianco e nero pu� essere molto controproducente su certi monitor, perch� li fai lavorare in condizioni molto distanti da quelle di fabbrica. Tieni anche conto, ovviamente, che alzare troppo il punto di nero porterebbe il monitor a visualizzare i pixel neri come dei grigi scuri, che non � proprio il massimo ! Analogamente, non va bene nemmeno lavorare con luminosit� del bianco troppo bassa.

Per quanto riguarda le stampe fatte in casa, con la R3000 ed usando i profili Epson, tieni sempre a mente che non stai usando una linearizzazione precisa della stampante. Anche perch� linearizzare una stampante in funzione di una specifica carta richiede strumentazione e software appositi. Di conseguenza le stampe che farai risulteranno pi� chiuse nelle ombre profonde rispetto a ci� che vedi su un monitor ben calibrato e profilato.
giuliocirillo
QUOTE(pes084k1 @ Jan 27 2016, 05:06 PM) *
.........................

Elio
Da quello che ho detto sopra, devi farlo, la tua constatazione � classica. Comunque un monitor tarato a 80 cd fa pena, l'optimum per la vista � 100-120 cd, non fare smanetti e alza il punto di nero "recuperando" poi con un tocco di "ombre/luci".

A presto telefono.gif

Elio


Si....infatti taravo a 100 cd/m2........sulla parte in neretto...cosa intendi??

grazie

QUOTE(gabrieledanesi @ Jan 27 2016, 05:27 PM) *
La condizione ottimale sarebbe che tu riesca a raggiungere rapporti di contrasto tra 200:1 e 250:1. Non andrei sotto le 100 cd per il punto di bianco... quindi devi per forza aumentare il punto di nero. Potresti provare a calibrare con bianco a 100 e punto di nero a 0.35... nel report di calibrazione dovresti arrivare ad ottenere un contrasto un poco inferiore a 300:1 che � sicuramente migliore della condizione che usi attualmente.

Spingere oltre i valori di bianco e nero pu� essere molto controproducente su certi monitor, perch� li fai lavorare in condizioni molto distanti da quelle di fabbrica. Tieni anche conto, ovviamente, che alzare troppo il punto di nero porterebbe il monitor a visualizzare i pixel neri come dei grigi scuri, che non � proprio il massimo ! Analogamente, non va bene nemmeno lavorare con luminosit� del bianco troppo bassa.

Per quanto riguarda le stampe fatte in casa, con la R3000 ed usando i profili Epson, tieni sempre a mente che non stai usando una linearizzazione precisa della stampante. Anche perch� linearizzare una stampante in funzione di una specifica carta richiede strumentazione e software appositi. Di conseguenza le stampe che farai risulteranno pi� chiuse nelle ombre profonde rispetto a ci� che vedi su un monitor ben calibrato e profilato.


Grazie Gabriele.....allora ho provato.....tarato a 100 cd/m2 punto nero a 0.4 cd/m2 (la scala non ha le mezze unit�) gamma 2,2...........risultato: contrast ratio 264:1
Dalla convalida ho ottenuto un DeltaE (cie2000) 0,26 , il DeltaE2000 del nero � 1,68
Effettivamente vedo pi� particolari nelle zone scure....non tantissimo per�......
che ne dici??

ciao
gabrieledanesi
QUOTE(giuliocirillo @ Jan 27 2016, 06:01 PM) *
Grazie Gabriele.....allora ho provato.....tarato a 100 cd/m2 punto nero a 0.4 cd/m2 (la scala non ha le mezze unit�) gamma 2,2...........risultato: contrast ratio 264:1
Dalla convalida ho ottenuto un DeltaE (cie2000) 0,26 , il DeltaE2000 del nero � 1,68
Effettivamente vedo pi� particolari nelle zone scure....non tantissimo per�......
che ne dici??

ciao

Sicuramente i deltaE maggiori li trovi nella zona che va dal nero alle ombre molto scure, proprio a causa dell'innalzamento della luminosit� del punto di nero a 0,4 (che � gi� parecchio). Ad ogni modo se non superi il valore di 2 nei deltaE, hai una calibrazione sufficientemente buona.

Direi che adesso stai lavorando in una condizione decisamente migliore rispetto alla precedente.
giuliocirillo
QUOTE(gabrieledanesi @ Jan 27 2016, 06:33 PM) *
Sicuramente i deltaE maggiori li trovi nella zona che va dal nero alle ombre molto scure, proprio a causa dell'innalzamento della luminosit� del punto di nero a 0,4 (che � gi� parecchio). Ad ogni modo se non superi il valore di 2 nei deltaE, hai una calibrazione sufficientemente buona.

Direi che adesso stai lavorando in una condizione decisamente migliore rispetto alla precedente.


Pollice.gif
Non si finisce mai di imparare........grazie tantissimo per la tua pazienza.......

ciao
Massimo.Novi
Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni:

1) La regolazione del contrasto (punto di bianco) e della luminosit� (punto di nero) andrebbero fatte sul monitor via menu OSD e non impostandole come limiti nel software. Questo perch� ovviamente si agisce sulla logica interna di riproduzione a valle della scheda video e del convertitore interno del monitor stesso.

2) Il valore di contrasto (quello che viene fornito come rapporto x:1 o 1:x) pu� essere fuorviante, in quanto non si conosce la curva effettiva di riproduzione del monitor (che pu� non essere lineare). Questa dipende fortemente dal pannello e dall'elettronica, per cui cercare di far lavorare il monitor nella propria zona lineare � difficile per i pannelli di qualit� medio-bassa.

3) La calibrazione intesa come tutta l'operazione di impostazione+caratterizzazione+profilazione, andrebbe fatta al buio e dopo un certo tempo dall'accensione e disattivando screen saver et similia.

4) Spesso nei monitor di non alta qualit� � preferibile scegliere il punto di bianco nativo e non predefinito D65 ecc. in quanto l'occhio ha una propria regolazione del punto di bianco e anche il pannello.

5) Luminanza a 100 cd/m2 � bassa per un LCD. Normalmente si lavora sui 140 cd/m2 o oltre. Non cercate di rendere il monitor luminoso simil-stampa perch� a) non ha senso e cool.gif fate lavorare il monitor in condizioni non ottimali.

6) Il contrasto del monitor � ovviamente molto maggiore di quello delle carte. Non vanno confrontati direttamente.

7) Differenze nei neri dipendono anche dal tipo di Gamma usato nella profilazione (tipicamente 2.0 per sRGB) e anche dal profilo colore del software (ProPhoto ha un gamma nativo 1,8 e apre i neri).

Massimo
giuliocirillo
QUOTE(manovi @ Jan 28 2016, 08:51 AM) *
Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni:

1) La regolazione del contrasto (punto di bianco) e della luminosit� (punto di nero) andrebbero fatte sul monitor via menu OSD e non impostandole come limiti nel software. Questo perch� ovviamente si agisce sulla logica interna di riproduzione a valle della scheda video e del convertitore interno del monitor stesso.

2) Il valore di contrasto (quello che viene fornito come rapporto x:1 o 1:x) pu� essere fuorviante, in quanto non si conosce la curva effettiva di riproduzione del monitor (che pu� non essere lineare). Questa dipende fortemente dal pannello e dall'elettronica, per cui cercare di far lavorare il monitor nella propria zona lineare � difficile per i pannelli di qualit� medio-bassa.

3) La calibrazione intesa come tutta l'operazione di impostazione+caratterizzazione+profilazione, andrebbe fatta al buio e dopo un certo tempo dall'accensione e disattivando screen saver et similia.

4) Spesso nei monitor di non alta qualit� � preferibile scegliere il punto di bianco nativo e non predefinito D65 ecc. in quanto l'occhio ha una propria regolazione del punto di bianco e anche il pannello.

5) Luminanza a 100 cd/m2 � bassa per un LCD. Normalmente si lavora sui 140 cd/m2 o oltre. Non cercate di rendere il monitor luminoso simil-stampa perch� a) non ha senso e cool.gif fate lavorare il monitor in condizioni non ottimali.

6) Il contrasto del monitor � ovviamente molto maggiore di quello delle carte. Non vanno confrontati direttamente.

7) Differenze nei neri dipendono anche dal tipo di Gamma usato nella profilazione (tipicamente 2.0 per sRGB) e anche dal profilo colore del software (ProPhoto ha un gamma nativo 1,8 e apre i neri).

Massimo


Ciao Manovi....e grazie anche a te per le spiegazioni...

Ti chiedo.....riguardo al punto 1....� vero anche se il monitor ha Lut interna programmabile e il software � quello proprietario???

Quindi tu....cosa mi consiglieresti?...tra una taratura con luminanza 100 Cd/m2 punto nero 3 cd/m2 contrasto risultante 338:1 (come consigliato da gabriele)
oppure (come facevo prima) luminanza 100 cd/m2 punto nero minimo (il monitor scende a 0,15 cd/m2) contrasto risultante 650:1
Il monitor non � di alta gamma ma comunque pi� che discreto....� un Eizo CS240

ciao e sempre grazie a tutti
gabrieledanesi
La norma ISO 3664:2009, che rappresenta lo standard per le arti grafiche e la fotografia, afferma che la calibrazione del monitor deve essere fatta con bianco D65 e luminanza del bianco NON inferiore a 75 cd/mq, specificando inoltre che tale valore dovrebbe essere almeno uguale o superiore a 100 cd/mq.
C'� un'adeguata libert� nei riguardi nel punto di nero e quindi del contrasto globale. Si fa pi� riferimento al rapporto di contrasto nelle norme ISO riguardanti l'utilizzo del monitor come dispositivo per le soft-proof relative alle arti grafiche. In tal caso, la norma ISO 12646 specifica che il bianco dev'essere D50, la luminanza del bianco uguale o superiore a 120 cd/mq, la luminanza del punto di nero deve essere inferiore all' 1% della luminanza del punto di bianco e che la luminanza del punto di nero deve essere, al massimo, il doppio della luminanza a monitor spento.

Di conseguenza, pur aderendo alle specifiche ISO, troverai sempre chi preferisce un'impostazione rispetto ad un'altra.

Le impostazioni che ti ho consigliato sono una mia personale scelta, e derivato semplicemente da svariate prove e test che ho effettuato negli anni comparando la resa di stampa su diverse carte (correttamente linearizzate e profilate) con la sensazione visiva che si ha guardando il monitor. Lavorando con rapporti di contrasto nell'intorno del 250:1 (o per lo meno non troppo superiori a 300:1) noto personalmente una migliore corrispondenza con la resa visiva in stampa (fatto che mi aiuta soprattutto in fase di regolazione fine dell'immagine durante lo sviluppo RAW).
Massimo.Novi
La LUT interna � utile per superare l'ulteriore passo di conversione tra scheda video e monitor ma � sempre meglio eseguire la calibrazione che definisce il range di calibrazione agendo direttamente sui comandi del monitor che sono comunque i pi� vicini al convertitore RGB > Led.

mai visti monitor LCD anche di alta qualit� con luminanze cos� basse. Gli Eizo o i NEC migliori viaggiano di solito sui 140cd/m2. Non � corretto fare assomigliare un monitor ad una stampa e abbassare il contrasto. regolate il punto di bianco e di nero per avere bianchi puliti e neri definiti. Di pi� non potete fare. Inoltre l'occhio � un pessimo giudice.

Un Nero sotto 0.2 � buono ma ripeto dipende MOLTO dal pannello.

NON cercate di far corrispondere un monitor ad una stampa. La resa del monitor � "da monitor" mentre la stampa dipende dal supporto e dalla tecnologia di stampa. Anche osservando le stampe sotto luce controllata D50 si hanno differenze.

Per quanto riguarda le norme ISO, considerate che oltre ad essere molto generiche, sono da considerare una linea guida per molti versi ed inoltre anche l'ambiente di lavoro influenza molto, Inoltre oggi un softproof a video non � considerato affidabile e i tavoli retroilluminati di cui parlavo sopra sono gli unici ausili davvero corretti per la valutazione colore.

Massimo


giuliocirillo
QUOTE(gabrieledanesi @ Jan 28 2016, 03:08 PM) *
La norma ISO 3664:2009, che rappresenta lo standard per le arti grafiche e la fotografia, afferma che la calibrazione del monitor deve essere fatta con bianco D65 e luminanza del bianco NON inferiore a 75 cd/mq, specificando inoltre che tale valore dovrebbe essere almeno uguale o superiore a 100 cd/mq.
C'� un'adeguata libert� nei riguardi nel punto di nero e quindi del contrasto globale. Si fa pi� riferimento al rapporto di contrasto nelle norme ISO riguardanti l'utilizzo del monitor come dispositivo per le soft-proof relative alle arti grafiche. In tal caso, la norma ISO 12646 specifica che il bianco dev'essere D50, la luminanza del bianco uguale o superiore a 120 cd/mq, la luminanza del punto di nero deve essere inferiore all' 1% della luminanza del punto di bianco e che la luminanza del punto di nero deve essere, al massimo, il doppio della luminanza a monitor spento.

Di conseguenza, pur aderendo alle specifiche ISO, troverai sempre chi preferisce un'impostazione rispetto ad un'altra.

Le impostazioni che ti ho consigliato sono una mia personale scelta, e derivato semplicemente da svariate prove e test che ho effettuato negli anni comparando la resa di stampa su diverse carte (correttamente linearizzate e profilate) con la sensazione visiva che si ha guardando il monitor. Lavorando con rapporti di contrasto nell'intorno del 250:1 (o per lo meno non troppo superiori a 300:1) noto personalmente una migliore corrispondenza con la resa visiva in stampa (fatto che mi aiuta soprattutto in fase di regolazione fine dell'immagine durante lo sviluppo RAW).


Grazie Gabriele.......si � chiaro.....voglio fare ache io qualche prova di stampa con la epson....purtroppo non ho il profilatore per quest'ultima....ma comunque usando carte ed inchiostri originali, ottengo risultati pi�che accettabili.

QUOTE(manovi @ Jan 28 2016, 05:50 PM) *
La LUT interna � utile per superare l'ulteriore passo di conversione tra scheda video e monitor ma � sempre meglio eseguire la calibrazione che definisce il range di calibrazione agendo direttamente sui comandi del monitor che sono comunque i pi� vicini al convertitore RGB > Led.

mai visti monitor LCD anche di alta qualit� con luminanze cos� basse. Gli Eizo o i NEC migliori viaggiano di solito sui 140cd/m2. Non � corretto fare assomigliare un monitor ad una stampa e abbassare il contrasto. regolate il punto di bianco e di nero per avere bianchi puliti e neri definiti. Di pi� non potete fare. Inoltre l'occhio � un pessimo giudice.

Un Nero sotto 0.2 � buono ma ripeto dipende MOLTO dal pannello.

NON cercate di far corrispondere un monitor ad una stampa. La resa del monitor � "da monitor" mentre la stampa dipende dal supporto e dalla tecnologia di stampa. Anche osservando le stampe sotto luce controllata D50 si hanno differenze.

Per quanto riguarda le norme ISO, considerate che oltre ad essere molto generiche, sono da considerare una linea guida per molti versi ed inoltre anche l'ambiente di lavoro influenza molto, Inoltre oggi un softproof a video non � considerato affidabile e i tavoli retroilluminati di cui parlavo sopra sono gli unici ausili davvero corretti per la valutazione colore.

Massimo


Grazie Massimo......per quel che dici sulla luminanza......anche io ho pi� volte letto che per gli LCD bisogna averla tra 120 cd/m2 ed i 140 cd/m2......ma sul monitor in mio possesso (eizo CS240) nel software colornavigator6 ci sono gi� caricati alcuni profili....con vari nomi, Fotografo, Printing, Web design...etc....bene il profilo fotografo � settato a 100 cd/m2, quello Printing addirittura a 80 cd/m2....
Io provai con 100 cd/m2 (lavoro anche in un ambiente costantemente poco illuminato) e mi trovai bene mediamente con tutti i laboratori di stampa per quanto riguarda la luminosit� della foto.
Sul fatto di non pretendere la corrispondenza perfetta tra stampa e monitor sono d'accordissimo.....sono due cose diverse.....tra l'altro avere il monitor calibrato non significa corrispondenza in stampa....ma � solo un passo.....

ciao
gabrieledanesi
QUOTE(manovi @ Jan 28 2016, 05:50 PM) *
NON cercate di far corrispondere un monitor ad una stampa. La resa del monitor � "da monitor" mentre la stampa dipende dal supporto e dalla tecnologia di stampa. Anche osservando le stampe sotto luce controllata D50 si hanno differenze.

Forse non mi sono ben spiegato. Ormai anche i sassi (spero) sanno che non si pu� fare una comparazione monitor/stampa perch� ci sono profonde differenze tra le due cose. Ho semplicemente detto che usando contrasti simili a quelli caratteristici delle stampe su determinate carte si pu� ottenere una resa ad occhio pi� coerente con la resa in stampa. Ci� significa semplicemente che se guardo un'immagine su monitor, a schermo intero, con contrasto elevato e poi osservo la stampa noto forti differenze, mentre nel caso di minor contrasto noto meno differenze (sempre riferite al contrasto globale dell'immagine, ovviamente). E ci� non significa fare in modo a tutti i costi di corrispondere monitor e stampa. Operare in tal modo mi permette semplicemente di lavorare sull'immagine digitale con un controllo che ritengo decisamente superiore. Del resto puoi dire quello che ti pare, ma sono pur sempre gli occhi (e non uno sonda) che fanno uno sviluppo RAW e decidono come intervenire su un'immagine.
Massimo.Novi
Avete mai osservato una foto in un booth viewer a luce D50?

I monitor di alta qualit� hanno pannelli ed elettronica che consentono una resa elevata su una gamma di luminanza pi� elevata, ma questo non significa che si debba ridurre il monitor ad una specie di visore stampe. Comunque se proprio volete usare il monitor come softproof diretto verso la stampa le ISO 12646 consigliano valori nell'ordine di 120 cd/m2 e anche oltre. Per� si lavora in D50, quasi al buio e non � quello che volete nel ritocco fotografico.

D'altra parte le ISO 3664 definisce D65 e pi� di 100 cd/m2 ma � estremamente critico ottenere tale luminanza eccetto che su monitor di alta fascia. Ed inoltre la luminanza come punto di bianco non � cos� importante come sembra in quanto dipende molto dalla luce ambiente. Per questo si usano i monitor su valori pi� elevati, anche oltre i 140 cd/m2. E in questo caso non avete il problema di simulate le stampe in quanto gli strumenti di proofing sono ben distinti.

Infine, per quanto riguarda la riduzione di contrasto per simulare la stampa, considerate che monitor e carta non hanno la medesima linearit� di gamma e quindi non � affatto detto (mai) che i 300 differenti livelli del monitor siano quelli della carta, trattandosi di due sistemi di riproduzione intrinsecamente molto ma molto diversi.

Massimo
gabrieledanesi
QUOTE(manovi @ Jan 28 2016, 11:00 PM) *
Avete mai osservato una foto in un booth viewer a luce D50?

I monitor di alta qualit� hanno pannelli ed elettronica che consentono una resa elevata su una gamma di luminanza pi� elevata, ma questo non significa che si debba ridurre il monitor ad una specie di visore stampe. Comunque se proprio volete usare il monitor come softproof diretto verso la stampa le ISO 12646 consigliano valori nell'ordine di 120 cd/m2 e anche oltre. Per� si lavora in D50, quasi al buio e non � quello che volete nel ritocco fotografico.

D'altra parte le ISO 3664 definisce D65 e pi� di 100 cd/m2 ma � estremamente critico ottenere tale luminanza eccetto che su monitor di alta fascia. Ed inoltre la luminanza come punto di bianco non � cos� importante come sembra in quanto dipende molto dalla luce ambiente. Per questo si usano i monitor su valori pi� elevati, anche oltre i 140 cd/m2. E in questo caso non avete il problema di simulate le stampe in quanto gli strumenti di proofing sono ben distinti.

Infine, per quanto riguarda la riduzione di contrasto per simulare la stampa, considerate che monitor e carta non hanno la medesima linearit� di gamma e quindi non � affatto detto (mai) che i 300 differenti livelli del monitor siano quelli della carta, trattandosi di due sistemi di riproduzione intrinsecamente molto ma molto diversi.

Massimo

Massimo, sei libero di operare come meglio credi. In questi argomenti ci saranno sempre pareri discordanti ma l'importante � rientrare nei corretti parametri di lavoro e nelle specifiche standard internazionali. Del resto se una norma ISO parla di luminanze accettate sopra i 75 cd/mq, e ottimali se uguali o maggiori a 100 cd/mq ci sar� un motivo, no ? Personalmente, ad esempio, non noto alcun problema calibrando il mio monitor a 100-120 cd/mq, seppur il suo valore consigliato sarebbe 160 cd/mq. Ottengo ugualmente calibrazione, linearizzazione e profilo di ottima qualit� e con deltaE bassissimi. Scelgo tali valori di luminanza per le questioni gi� esposte precedentemente, ed ho i miei validi motivi per farlo.

Fra l'altro dici che contrasto di monitor e stampe non sono paragonabili. Certamente... sono parametri valutati in maniera molto differente, ma alla fine dei conti non c'� tutta questa differenza (e sarebbe grave se davvero ci fosse). Basta fare dei test con spettrofotometro su vari tipi di carte per ottenere stime sul rapporto di contrasto ottenibile. Su carte fotografiche lucide, semi-lucide ed a finitura baritata solitamente ottengo sempre rapporti di contrasto che variano da circa 180:1 fino ad un massimo di circa 260:1. Su carte opache ottengo rapporti di contrasto che variano tra circa 80:1 fino a circa 140:1. E fra l'altro, a puro scopo di esercizietto, ci� � verificabile anche tramite lettura esposimetrica con fotocamera su un'area inchiostrata di nero e sul bianco carta. Su carte opache si ottiene un salto di circa 5 stop, fino a non pi� di 6 stop. Nel caso di carte lucide si varia da circa 6 stop fino a quasi 8 stop (anche se � pi� difficile fare una lettura corretta a causa della riflessione sulla superficie). Analogamente se faccio una lettura, sempre con la fotocamera, sullo schermo di un monitor calibrato a 250:1, ottengo un salto tra nero e bianco di circa 8 stop. Non mi pare, quindi, che ci sia tutta questa differenza tra le due cose.
Massimo.Novi
Sicuramente sono stato infelice nello spiegarmi.

Il rapporto di contrasto � una cosa, il fatto che i livelli siano i medesimi come valore e distribuzione un'altra.

Ovvero, partendo da gamma differenti, le curve di gamma della carta e del monitor sono solitamente differenti anche perch� uno � lineare (pi� o meno) e l'altro no. Per questo si applicano le curve di correzione ai monitor in calibrazione (solitamente si usa un gamma 2.0 che � quello sRGB ma in realt� non � preciso per la percezione umana).

Quindi se una carta mostra 300 livelli, il monitor che ne mostrasse 300 non sarebbe uguale in quanto essi si troverebbero in posizioni differenti. Del resto nemmeno gli spazi colore delle carte non sono mai comparabili con quelli dei monitor e quindi la disposizione spaziale delle tonalit� non � comparabile, in quanto l'ampiezza stessa dell'intervallo ne influenza la distribuzione.

Per capirci, immaginate di tracciare due punti su un palloncino. Se sgonfio la distanza lineare tra loro � X, ma appena si gonfia la distanza (lineare) aumenta. Quindi il numero di livelli non ci dice dove si trovano, ma solo quanti sono rappresentabili.

Per carit�, � possibile cercare una riduzione del contrasto per renderlo pseudo-cartaceo, ma il risultato non ha alcun riscontro tecnico direttamente comparabile e fornisce solo similitudine di visione approssimata (molto).

Massimo
Massimo.Novi
Dimenticavo...

Del fatto che buoni monitor operino bene anche a livelli di Luminanza non elevati abbiamo gi� parlato. Ma solitamente i livelli ottimali di lavoro del punto di bianco del pannello sono abbastanza elevati.

Infine, il deltaE della profilazione dice solo che il profilo � veritiero rispetto al monitor, ma non ci dice quanto il monitor sia perfetto. Quindi avere un deltaE basso ci dice solo che la sonda ha lavorato bene sul monitor, cosa che � utile al software per compensare i valori RGB ma che non � un valore assoluto di qualit� della resa colore in se.

Massimo
gabrieledanesi
QUOTE(manovi @ Jan 29 2016, 06:25 PM) *
Ovvero, partendo da gamma differenti, le curve di gamma della carta e del monitor sono solitamente differenti anche perch� uno � lineare (pi� o meno) e l'altro no. Per questo si applicano le curve di correzione ai monitor in calibrazione (solitamente si usa un gamma 2.0 che � quello sRGB ma in realt� non � preciso per la percezione umana).

Quindi se una carta mostra 300 livelli, il monitor che ne mostrasse 300 non sarebbe uguale in quanto essi si troverebbero in posizioni differenti. Del resto nemmeno gli spazi colore delle carte non sono mai comparabili con quelli dei monitor e quindi la disposizione spaziale delle tonalit� non � comparabile, in quanto l'ampiezza stessa dell'intervallo ne influenza la distribuzione.

Su questo siamo d'accordo... infatti io mi riferivo a tutt'altra questione.

QUOTE(manovi @ Jan 29 2016, 06:25 PM) *
Per carit�, � possibile cercare una riduzione del contrasto per renderlo pseudo-cartaceo, ma il risultato non ha alcun riscontro tecnico direttamente comparabile e fornisce solo similitudine di visione approssimata (molto).

Massimo

Beh, quella visione che tu definisci (molto) approssimata, per me risulta molto importante ai fini di ritocco sull'immagine.

Ad ogni modo quel che c'era da dire � gi� stato detto.
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