QUOTE(nikoneffemme @ Jul 4 2015, 02:19 PM)

Veramente c'e' anche la terza !
A parte molte nozioni, ben spiegate che piu' o meno sapevo, la chiave forse e' quando dice che da digitale c'e' sempre bisogno di maschera di contrasto, mentre con la pellicola no , riporto la frase: "So, sharpening increases image acutance. This begs the question, "Why is it necessary to increase the acutance of digital images in the first place?" After all, film doesn't require sharpening (unless it has been scanned).".
Ho studiato bene?
Ora mi chiedo, tornando alla domanda iniziale, e' bene spuntare maschera di contrasto gia' in fase di scansione, o e' meglio lavorarci dopo (io passo tutto in lightroom, raramente in photoshop)?
Grazie della bella lettura che mi hai suggerito in questa afosa mattina di luglio!

Il film scansionato (bene) ha una lunga estensione della risposta MTF, uno snap superiore a 20-30 lp/mm, ma a frequenze molto basse e intermedie ha abbassamenti dovuti alla diffusione (con gli scanner a secco) e all'interazione tra film e ottica dello scanner. Questo si traduce nella necessit� di uno sharpening, ma diverso da quello comune:
1) per mantenere la risolvenza, bisogna alzare le alte frequenze comunque in maniera da non spiattellare i bordi delle immagini. Quindi occorre un "deblur", oltrettutto usabile a manetta visto che lo scanner attenua dettagli e rumore insieme. Sul film, AkVis Refocus e Focus Magic mi paiono i migliori (che sono ottimi anche in digitale....). Mai usare la normale maschera di contrasto.
2) Dopo, qualche volta occorre ridurre l'haze settando il punto di nero e/o dando una maschera di contrasto a bassa ampiezze e vasto raggio, 30-50 pixel.
3) Dopo aver fatto un master TIFF a piena risoluzione, le immagini da stampare vanno resized e si applica uno sharpening finissimo ad alta frequenza per stampa, video, ecc.. da 0.2 a 0.6 pixel. Preferisco Focalblade per questo (o Pk Sharpener Pro per i danarosi...).
A presto
Elio