QUOTE(nikoneffemme @ Apr 23 2015, 12:30 PM)

Perche' scansionare i negativi (a meno che non siano vecchie pellicole che si stanno recuperando in quantita') per poi lavorarli al computer e stamparli con i metodi moderni?
Non e' un controsenso? Io se scatto su pellicola, poi procedo in camera oscura, altrimenti scatterei direttamnete in digitale.
O qualcosa mi sfugge?
Il problema � uno solo: prestazioni di punta ottenibili a bassi ISO (con ottiche e tecnica adeguate), con allegate garanzie di conservazione. Quanto dico non riguarda assolutamente i negativi colore, per me obsoleti ECCETTO che per la incredibile capacit� di incassare alte luci.
La migliore DSRL 135 attuale (Canon 50 Mp) ha solo 25 Mp su G e 12.5 Mp su R e B. Un negativo B/N a 100 ISO Delta o T-Max in rivelatore alta acutanza produce almeno 120 lp/mm su un solo colore incassando 9-10 stop (contro i 7 TEORICI di una DSRL a gamma 2 circa), quindi abbiamo 50 Mp ALMENO, ancora di pi� con 50 ISO sottosviluppate o oggetti eso come le ADOX CMS, senza aliasing di colore se metto un filtro giallo o rosso software o hardware. La Canon fa 4000 dpi e SOLO con un filtro verde passa-banda non commerciale, altrimenti crolla a poco pi� di 2000. Pochini per un ingrandimento...
La scansione poi � notevole per il fatto che, a parte il poco rumore digitale aggiunto, permette di recuperare INTEGRALMENTE con il deblur (se la catena ce la fa a trattare tanti Mp come si deve) le informazioni del film, in quanto immagine e grana sono attenuate/sfocate allo stesso modo da ottica e sensore scanner. In una DSRL la perdita del sensore avviene prima dell'aggiunta del MOLTO rumore elettronico e fotonico. La stessa Delta 100 su RPS 7200 ha la medesima sfocatura a 5400 dpi (40+ Mp) di una D700 a 12 Mp. Inoltre la scala tonale del film � estremamente naturale, logaritmica, mentre i toni del digitale B/N ingranditi (curve gamma) sono vuoti e carenti su oggetti come foglie e altro. Gli stessi film hanno poi ancora un rumore di 4-5 livelli che � noto non alterare la qualit� dell'ingrandimento : vi potete avvicinare facilmente a 0.8 altezze da una stampa continuous tone 300+ dpi e vedere nuovi dettagli quando con la DSRL vi fermate a 1.2-1.7 altezze.
Le dia invece sono donatori universali, dalla visione diretta all'HDTV, alla stampa di ogni tipo. Hanno 6-10 colori diversi a piena risoluzione (100-160 lp/mm per G e B, 60-80 su R, almeno 25 Mp/colore), un gamut incontenibile da Adobe RGB e una scala tonale da brivido. Mettere un Pradovit a fianco all'HDTV fa ancora masticare amaro e il 4K � ancora lievemente inferiore come risoluzione (2000 LW/PH contro 2400-2600 pratici e 4000 LW/PH in proiezione delle dia...) e molto inferiore come colore. I ritocchi sulla scansione sono facili, grazie alla ridondanza enorme di pixel scansionati, all'IR e altro.
Un ingrandimento da dia di un paesaggio anche illuminato piatto o di notte � sempre coinvolgente, da digitale � ridicolo.
Ovviamente niente plasticoni AF, ma ottiche da superwide a mezzo tele di altissima risoluzione e scanner seri.
Scansione a parte (che � un batch con qualche battuta di tasto ogni tanto che faccio insieme ad altro), l'elaborazione per me costa tanto quanto quella di una DSRL seria (36+ Mp) e solo se in digitale non devo correggere il cast di un'ottica su sensore.
Queste differenze che vedo ogni giorno nel MIO modo di scattare (veri super-obiettivi + veri film + supporti e esposizione a luce incidente) mi hanno fatto rimandare l'aquisto di DSRL risolventi e pure pesanti: dovendo andare in viaggio o un parco archeologico, che prendo, una D810 con i suoi "tapponi" o la Zeiss Ikon o la FE con ottiche non distorcenti e ultra-risolventi e pure leggere e senza batterie pesanti? Suvvia.
la stampa ottica non ha senso, non avendo le capacit� di denoising e deblur e la correzione del colore fine per l'ambiente di esposizione. E' demod�, da puzzetta da fotoclub. Punto.
Discorso diverso per la foto rapida quotidiana, l� il digitale impera.
P.S: ho Coolscan 5000 (al lavoro), Minolta 5400 II e RPS 7200 full optional da scegliere, non vale per i praticoni.
A presto
Elio