A causa delle intense piogge che hanno imperversato sulla costa ligure nelle giornate immediatamente precedenti l'acqua era torbida gi� dai primi metri.

Destinazione quota -62 discesa lungo la cima di riferimento per i diving.

Come capita spesso in condizioni di scarsa visibilit� la discesa sino alla nostra meta sembra non finire mai.
La cima saldamente ancorata al traliccio posto a prua � il primo elemento visibile della nave.

Raggiungiamo il ponte a prua dove fa sfoggio di se una batteria con due cannoncini fortemente concrezionati.

Velocemente raggiungo il gruppo alla base del relitto che rappresenta la quota max raggiunta troppa la sospensione per tentare di riprendere dal basso la chiglia mi limito a riprendere il particolare della prua non dimentico che mi trovo di fronte ad una imbarcazione nata come yacht di lusso e trasformato dopo il sequestro in caccia sommergibili dalla marina militare tedesca.

Durante la risalita lungo le fiancate risulta evidente lo stato di degrado delle strutture in gran parte composte da legno pregiato che un tempo costituivano i ponti e le passeggiate della nave.
Torno sul doppio cannone per qualche ripresa con altra angolazione.


Il tempo � tiranno seguo, con ritardo, i miei compagni che gi� hanno raggiunto il punto di incontro per il rientro, sono gi� trascorsi 13 dei 15 minuti che le rigide regole della subacquea ci impongono.
Uno scatto al fumaiolo e ad una mitragliera completamente ricoperta da reti da pesca.


Torno al punto di riferimerimento che � sempre il traliccio che dal basso appare come una gabbia che vuole contenere migliaia di Anthias.

Un ultimo scatto prima di perdere di vista le strutture del KT di Sestri Levante.

La foto di rito in deco completa la piccola avventura e scusandomi con voi per la non eccezionale qualit� dell'acqua vi invito sin da ora ad organizzarvi una settimana alla scoperta dei relitti della Liguria ne vale veramente la pena.

Buone acque limpide a tutti.
Fabrizio