Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > PHOTO CULTURE > TEMI
aculnaig1984
La fotografia � fatta di luci e di ombre. Su questi penso che tutti concordiamo. Qualche giorno fa parlavo con un mio amico fotografo paesaggista professionista, che m'ha fatto notare quanto oggi si tenda ad aprire le ombre, rispetto alla pellicola. Mi ha anche prestato la sua F100 un una pellicola in BN ACROS 100 NEOPAN, che a sua detta rende molto bene lo stacco tra luci ed ombre.
In effetti rivedendo alcune foto fatte a pellicola, spesso si vedono ombre nette con zone in luce altrettanto nette, ed � un'effetto strabiliante, effetto che ho l'impressione si sia perso oggi con il digitale, a partire da me.
Nelle nuove reflex si cerca sempre la massima capacit� di recuperare le ombre, per avere sempre foto dove tutto � visibile. Ma qualsiasi soggetto � composto da luci ed ombre, allora perch� noi le eliminiamo/annulliamo?
Questa critica me la faccio in primis a me, perch� ogni volta che faccio foto, nella PP cerco sempre di rendere tutto il pi� possibile leggibile, � come se lasciare qualcosa in ombra mi dia la paura che la foto non possa essere altrettanto bella...
Per� guardando quelle fatte a pellicola, dove sulle ombre si poteva fare poco, hanno un fascino unico, e probabilmente se la stessa foto la prendete ed aprite le ombre, perde di significato.....

Questo � un pensiero che ho fatto ultimamente, dopo aver parlato con questo mio amico, e che riscontro anche nelle foto del libro di Steve McCurry che sto leggendo "le storie dietro le fotografie".

Aspetto i vostri pareri a riguardo....


Gianluca
buzz
Non c'� molto da dire. Il digitale ha aperto diversi orizzonti che con la pellicola erano difficili da ottenere.
Ritocco a parte, c'� la possibilit� (si faceva cambiando tipo di carta, invero) di modificare il contrasto, per cuis cerca di avvicinare l'immagine il pi� possibile a quello che il nostro occhio vede.
Poi se uno vuole, la foto la pu� distruggere a piacimento.
maxgreco77
Ottima osservazione. Per come la vedo io.... penso che il nostro voler recuperare le ombre ci viene "automatico", nel senso che cerchiamo sempre pi� di voler raffigurare la scena fotografata il pi� vicino possibile a quella realmente vista con i nostri occhi, anche per questo le reflex digitali migliorano sempre la tenuta agli alti iso con i nuovi modelli.

Ora il punto �, di sicuro il fascino di cui parli ha il suo perch�, e sono d'accordissimo, ma secondo un mio personale parere, preferisco aver l'opportunit� di scattare e spingermi in post al recupero delle ombre o alla loro soppressione, a seconda dell'emozione che mi danno..., comoda la vita noo? rolleyes.gif
Antonio Canetti
le aperture delle ombre lo notai gi� agli inizi degli anni novanta quando presi la F4, nell'ombra notai il trionfo della luce, forse nel digitale si fa in modo che siano aperte ancor di pi� e inoltre ci si fai aiutare dall'HDR, forse � un vantaggio ad avere le ombre aperte in quanto dovrebbe pi� facile chiuderle in caso di bisogno e come sempre sta al fotografo quali tipo di ombre � adatto alla singola foto.
percio meglio aperte per che chiuse.

Antonio
aculnaig1984
Con questa discussione non voglio assolutamente dire che sia sbagliato aprire molto le ombre per permetterne una buona lettura, ma a volte ho come la sensazione che si tende ad esagerare.....che ne abusiamo....

Vi propongo un'ampliamento della discussione, andando verso le ottiche. Se non sbaglio, le vecchie ottiche AF/AF-D, tendevano pi� ad aprire le ombre, che con la pellicola tendenzialmente erano pi� chiuse. Le nuove ottiche AF-S, soprattutto quelle con i nanetti, invece, tendono pi� a chiudere le ombre, e sono progettate per i nuovi sensori digitali, che permettono grandi recuperi delle ombre, se uno vuole.
Ho come l'impressione che le nuove ottiche cerchino di compensare, a livello di ombre, le grandi capacit� di recupero dei nuovi sensori digitali, o meglio che per rappresentare meglio quello che vediamo le ottiche sono progettate per chiudere un po' pi� le ombre, tanto poi ci sono i nuovi sensori che permettono grandi recuperi, se uno vuole e la dove serve....

Voi che ne dite?

Gianluca
buzz
Abusiamo un po' di tutto. Della dinamica luci-ombre, maschera di contrasto, saturazione, fotomontaggi....
Tutto sta ad avere il buon gusto di metterli dove stanno bene e di non esagerare.
Riguardo le ottiche ho sempre avuto perplessit� sulla loro influenza sui macro contrasti.
La loro "incisivit�" (nitidezza) di solito influisce sul contrasto "edge" come quello della MDC. Sui colori l'influenza delle lenti c'�, ma pi� di loro il filtro coating che le riveste, ma � infinitesimale e correggibile da qualsiasi lab o photoshop.
Emergent
QUOTE(aculnaig1984 @ Jan 15 2014, 05:54 PM) *
Con questa discussione non voglio assolutamente dire che sia sbagliato aprire molto le ombre per permetterne una buona lettura, ma a volte ho come la sensazione che si tende ad esagerare.....che ne abusiamo....

Vi propongo un'ampliamento della discussione, andando verso le ottiche. Se non sbaglio, le vecchie ottiche AF/AF-D, tendevano pi� ad aprire le ombre, che con la pellicola tendenzialmente erano pi� chiuse. Le nuove ottiche AF-S, soprattutto quelle con i nanetti, invece, tendono pi� a chiudere le ombre, e sono progettate per i nuovi sensori digitali, che permettono grandi recuperi delle ombre, se uno vuole.
Ho come l'impressione che le nuove ottiche cerchino di compensare, a livello di ombre, le grandi capacit� di recupero dei nuovi sensori digitali, o meglio che per rappresentare meglio quello che vediamo le ottiche sono progettate per chiudere un po' pi� le ombre, tanto poi ci sono i nuovi sensori che permettono grandi recuperi, se uno vuole e la dove serve....

Voi che ne dite?

Gianluca


Mi sembra che nelle tue considerazioni ci sia un p� di generalizzazione.
Con quali pellicole le ombre erano pi� chiuse?
Le diapositive tendono a chiudere di pi� ed infatti si espone (generalmente) per le luci, cos� da non bruciarle...di conseguenza si chiudono le ombre.
Le dia non hanno una grande latitudine di posa e cos� la coperta � sempre corta.
Io se devo scegliere preferisco delle ombre un pelo pi� chiuse, se questo mi permette di non bruciare le luci (nelle dia).
Il negativo colore � tutta un'altra storia, dato che il negativo era lavorabile, molto, in post, a differenza delle dia che devono essere "buone alla prima".
Il negativo b/n diverso ancora, dato che ha generalmente pi� latitudine di posa.
Con la pellicola si espone per le luci.
Col digitale si espone per le ombre, perch� se l'istogramma � spostato a destra le informazioni le hai...al massimo saranno da recuperare, ma se � spostato a sinistra alcune informazioni le perdi (in soldoni funziona cos�).
Va da s� che se esponi per le ombre le ombre stesse saranno pi� aperte.
I nanetti: non penso siano per compensare l'apertura delle ombre (dato che nel digitale � solo un vantaggio...ricorda che il rumore si "annida" nelle ombre e se devi schiarirle viene fuori).
Una volta non � vero che si realizzavano immagini con ombre pi� nette.
Dipende!
Guarda le immagini di reportage realizzate con le dia e guarda invece certa fotografia italiana di paesaggio o architettura: ghirri ad esempio.
Vedrai che c'� una resa totalmente diversa.
Ghirri scattava principalmente col negativo colore ed aveva affinato una tecnica di stampa (con Arrigo Ghi) che restituiva immagini poco contrastate, poco sature, molto ariose, con ombre tutt'altro che chiuse.
R9positivo
QUOTE(aculnaig1984 @ Jan 4 2014, 02:52 PM) *
La fotografia � fatta di luci e di ombre. Su questi penso che tutti concordiamo. Qualche giorno fa parlavo con un mio amico fotografo paesaggista professionista, che m'ha fatto notare quanto oggi si tenda ad aprire le ombre, rispetto alla pellicola. Mi ha anche prestato la sua F100 un una pellicola in BN ACROS 100 NEOPAN, che a sua detta rende molto bene lo stacco tra luci ed ombre.
In effetti rivedendo alcune foto fatte a pellicola, spesso si vedono ombre nette con zone in luce altrettanto nette, ed � un'effetto strabiliante, effetto che ho l'impressione si sia perso oggi con il digitale, a partire da me.
Nelle nuove reflex si cerca sempre la massima capacit� di recuperare le ombre, per avere sempre foto dove tutto � visibile. Ma qualsiasi soggetto � composto da luci ed ombre, allora perch� noi le eliminiamo/annulliamo?
Questa critica me la faccio in primis a me, perch� ogni volta che faccio foto, nella PP cerco sempre di rendere tutto il pi� possibile leggibile, � come se lasciare qualcosa in ombra mi dia la paura che la foto non possa essere altrettanto bella...
Per� guardando quelle fatte a pellicola, dove sulle ombre si poteva fare poco, hanno un fascino unico, e probabilmente se la stessa foto la prendete ed aprite le ombre, perde di significato.....

Questo � un pensiero che ho fatto ultimamente, dopo aver parlato con questo mio amico, e che riscontro anche nelle foto del libro di Steve McCurry che sto leggendo "le storie dietro le fotografie".

Aspetto i vostri pareri a riguardo....
Gianluca


I pareri sono personali, i fatti sono per� sotto gli occhi di tutti........e al di la del fatto che possano piacere o meno, gran parte delle foto digitali sono per lo pi� piatte, iper sature, super contrastate, e mancanti di quei passaggi tonali che danno tridimensionalit� ad una foto....... questo modo di post produrre � frutto di una mancata cultura fotografica.......l'occhio va allenato ad osservare, osservando per esempio i lavori dei grandi maestri della fotografia, si abitua l'occhio a vedere e a capire come ottenere determinati effetti, non sempre l'ossessione per la nitidezza e la mania di schiarire le ombre portano a buoni risultati.......di sicuro porta ad un appiattimento dell'immagine, che, almeno secondo me, porta al ridicolo, infatti guardando certe foto, la prima reazione � quella di sorridere.......
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.