A quel punto scendo dall'auto, estraggo la patente dal portafoglio e la consegno al capo-pattuglia. Il libretto lo tengo sempre in una busta in pelle nel bagagliaio assieme a tutti i libretti d'uso dell'autovettura e quindi chiedo loro se posso aprirlo per prenderlo.
Al mio gesto mi vedo la canna del mitra sotto il naso, al che mi fermo e dico al capo-pattuglia che se vuole vedere il libretto, lo prenda pure lui. Mi risponde seccato che avrei dovuto consegnarglielo io, cosa che feci quando la testa calda con il mitra spianato abbass� l'arma che aveva addirittura il battente armato, pronto a sparare. Prendo cos� il libretto, lo consegno, e aspetto fiducioso.
Tutto regolare. Mi viene riconsegnato il libretto, che ripongo nella busta e ripongo nel bagagliaio. La patente no! Aspetto... stava ancora scrivendo e non volevo rendere troppo suscettibile che lo era gi�.
Dopo qualche minuto uno dei due esclama: "Venga qua!!". Mi avvicino obbediente. Uno di loro apre il bagagliaio dell'Alfa 159 ed estrae un bocchettone. "Dobbiamo sottoporla al test dell'etilometro". Ovviamente acconsento senza remore, avevo mangiato una pizza e bevuto una birra media, no problem quindi.
Primo Test, estrae lo scontrino dalla macchina, mi impedisce di muovermi e lo porta al capo-pattuglia, che esclama soddisfatto: "0,56!" Prontamente ribatto che volevo vedere lo scontrino e che non era comunque possibile un tasso di quel genere, dal momento che non avevo bevuto pi� di una birra.
"Lei non si preoccupi" risponde "che fra un quarto d'ora ripetiamo il Test e vedremo chi ha ragione!".
Attendo, anche se piuttosto inc@azzato ed estraggo il pacchetto di sigarette per accendermene una. "Lei non pu� fumare, � in stato di fermo giudiziario, non l'ha ancora capito?" sento urlare.
"Se permette - rispondo io - ci troviamo in una strada provinciale e se vuole impedirmi di fumare mi arresti, ma dovr� giustificarne anche le motivazioni". Per il quieto vivere rimetto via il pacchetto e frantumo la sigaretta con le mani sbriciolandola a terra e guardandolo fisso neglio occhi.
Passati 20-25 minuti mi ripetono il test. Stessa procedura, scontrino strappato, e il capo-pattuglia che urla gongolante: "0,58!".
Non riesco proprio a trattenermi e con strafottenza, lo ammetto, rispondo: "Cosa ho vinto?" Manco mi risponde e inizia a compilare il verbale.
Io ero sicuro di essere a posto e avevo la certezza che in quel momento stavo subendo un sopruso, ma come fare a dimostrarlo?
Mi viene chiesto di consegnare loro le chiavi della macchina che l'avrebbe portata via il carro attrezzi, che era gi� l� prima che mi fermassero... strana coincidenza.
Mi rifiuto, dicendo che avrei telefonato a mia moglie e che l'avrebbe portata via lei. Sempre per non mettergli le mani addosso, alla fine acconsentii a questo ulteriore sopruso, giurando a me stesso che vendetta sar�.
Calmo e tranquillo leggo il verbale, finalmente posso leggere anche gli scontrini e noto che riportavano un'orario antecedente a quello effettivo dei Test.
Lo faccio notare al capo-pattuglia che inizialmente nega, ma alla fine aggiunge una nota al verbale dove affermava che in effetti gli scontrini riportavano un orario antecedente di un'ora rispetto al test.
Mi rifiuto tuttavia di firmare il verbale.
Torno a casa con il passaggio di di mia moglie che nel frattempo era arrivata e l'indomani mi attivo. In primis mi faccio riportare a casa la macchina, in secondo luogo faccio un paio di telefonate ad 'amici'. Nel giro di qualche giorno scopro attraverso gli 'amici' che il capo-pattuglia aveva appena acquistato una BMW da 70.000 euro presso la concessionaria del carro attrezzi che mi aveva portato via l'auto e che l'altro CC era apena andato al rogito di una villetta a schiera. A casa mia, 2+2 in questi casi fa 10.
Contatto subito il mio avvocato e gli d� mandato di difendermi per la circostanza, presentare subito ricorso, ma anche di fare denuncia alle autorit� dei soprusi da me ricevuti, informandolo sulle varie 'cosucce' che avevo scoperto in merito ai due.
Facendola breve, anche se breve non �, nel giro di due mesi uno � stato trasferito in Puglia e l'altro in Calabria.
Nel giro di poche settimane la patente mi � stata restituita, e ogni 8-9 mesi ho dovuto comparire davanti al giudice di pace che puntualmente mi rigettava la causa e la rinviava, fino a ieri, quando finalmente uno ha deciso di dare un colpo di spugna alla faccenda, abbuonarmi i mesi rimanenti di sospensione, non segnalare nulla sulla mia patente, per motivazioni che non ho sinceramente capito, fermo restando che gli scontrini per lui rimanevano validi.
Ma come, mi sono chiesto, gli scontrini ritenuti validi, ma i CC trasferiti e io pulito come prima? Qualcosa non mi torna, ma per fortuna da ieri � finito per me il calvario, dopo tre anni.
Offro da bere a tutti per l'occasione!!!

Carlo