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fabiscolomba
Ciao a tutti ho calibrato il monitor per la stampa, in effetti il monitor cosi' calibrato e molto piu' scuro di come ero solita a tenerlo, ma ora mi � venuto un dubbio:
se ho il monitor scuro tender� a schiarire le mie fotografie e quando saranno consegnate su DVD l'utente che non ha il monitor calibrato per la stampa, vedr� le foto troppo chiare. Qualcuno sa dirmi se il problema sussiste realmente oppure � solo un mio scrupolo inutile.

Grazie
Cristina
buzz
il problema sussiste nella misura in cui chi guarda pu� fare un confronto con prima.
Altrimenti se vede scuro, aumenta la luminosit� della sua televisione.

Tu, con la calibrazione, hai la tranquillit� di fornire foto dai parametri standard.
fabiscolomba
Si in effetti � cosi', io devo tenere il monitor calibrato per la stampa. Oggi ho fatto delle foto con luci da studio a mia sorella, sono venute molto bene erano belle contrastate tutto nero solo il volto con la luce giusta ecc..., le abbiamo messe sul suo sito facebook e li erano chiare(viste dal suo telefonino) rispetto a come le vedevo io sul mio monitor, dispiace un po' sapere che gli altri non vedranno l'effetto che tu desideri, ma del resto non posso fare diversamente, il laboratorio dove stampo mi ha piu' volte fatto notare il problema del troppo suro nelle mie fotografie.
Ciao
Grazie
Cristina
stefp
QUOTE(buzz @ Oct 2 2013, 09:13 AM) *
il problema sussiste nella misura in cui chi guarda pu� fare un confronto con prima.
Altrimenti se vede scuro, aumenta la luminosit� della sua televisione.

Tu, con la calibrazione, hai la tranquillit� di fornire foto dai parametri standard.


Premetto di non essere un esperto, ma questa affermazione non mi suona del tutto corretta.

Quando si realizza un profilo per il monitor, va tenuto conto anche di cosa imposto come punto di bianco, gamma e luminosit�, infatti questi due parametri influiscono molto su ci� che vedr�.
Dove D65 (6500�K) � un settaggio abbastanza comune per il punto di bianco e 2,2 come gamma, il discorso cambia per la luminost�, infatti di solito, (monitor permettendo) ci si dovrebbe muovere tra 80 e 120 cd/m2, ma pu� succedere che si rendano necessari aggiustamenti per migliorare la "somiglianza" tra ci� che vedo a monitor e ci� che ho stampato. A quel punto si regola la luminosit� (volendo anche punto di bianco e gamma) e ricreo il profilo. Avr� cos� creato un profilo che rende bene per quel tipo di stampa.

Non � affatto detto che questo profilo sia corretto per il web o per altri media, quindi dovr� avere un profilo che sia congruo con quello che st� facendo. Se realizzassi dei dvd video con un profilo adatto alla stampa potrebbe succedere che questi MEDIAMENTE siano pi� chiari di quanto dovrebbero essere.
Resta scontato che chi visualizza pu� regolare la luminosit� ma questo credo si qualcosa, se possibile, da evitare.

Basti pensare al fatto che il monitor o tv sono retroilluminati mentre la carta non lo � e quindi quest'ultima render� (in temini di luminosit�) sempre meno di un monitor.

Credo perci� sia necessario distinguere i profili a seconda dello scopo finale (stampa o monitor)

Buone foto
Stefano
buzz
QUOTE(stefp @ Oct 2 2013, 10:14 PM) *
Premetto di non essere un esperto, ma questa affermazione non mi suona del tutto corretta.

Quando si realizza un profilo per il monitor, va tenuto conto anche di cosa imposto come punto di bianco, gamma e luminosit�, infatti questi due parametri influiscono molto su ci� che vedr�.
Dove D65 (6500�K) � un settaggio abbastanza comune per il punto di bianco e 2,2 come gamma, il discorso cambia per la luminost�, infatti di solito, (monitor permettendo) ci si dovrebbe muovere tra 80 e 120 cd/m2, ma pu� succedere che si rendano necessari aggiustamenti per migliorare la "somiglianza" tra ci� che vedo a monitor e ci� che ho stampato. A quel punto si regola la luminosit� (volendo anche punto di bianco e gamma) e ricreo il profilo. Avr� cos� creato un profilo che rende bene per quel tipo di stampa.

Non � affatto detto che questo profilo sia corretto per il web o per altri media, quindi dovr� avere un profilo che sia congruo con quello che st� facendo. Se realizzassi dei dvd video con un profilo adatto alla stampa potrebbe succedere che questi MEDIAMENTE siano pi� chiari di quanto dovrebbero essere.
Resta scontato che chi visualizza pu� regolare la luminosit� ma questo credo si qualcosa, se possibile, da evitare.

Basti pensare al fatto che il monitor o tv sono retroilluminati mentre la carta non lo � e quindi quest'ultima render� (in temini di luminosit�) sempre meno di un monitor.

Credo perci� sia necessario distinguere i profili a seconda dello scopo finale (stampa o monitor)

Buone foto
Stefano


Stefano, vai per logica.
Se io calibro una bilancia e mi pesa 100 chili (peso poco di pi� smile.gif ) sono sicuro che il mio peso assoluto � quello.
Se poi una persona mi vuole sollevare ed � forzuto, per lui sono leggero, per un altro sono pesante, e questo � relativismo.
Quando calibri un monitor per bene, hai la gamma assoluta per quel monitor. Premesso che il monitor sia buono, hai una gamma standard e colori precisi.
Se un altro ha l'abitudine di tenere il suo monitor pi� chiaro per gusto personale, non deve essere un problema tuo. Se uno ha iun monitor scarso non deve essere un problema tuo. e uno guarda con il monitor del portatile inclinato, non deve e non pu� essere un problema tuo.
Tu hai la tranquillit� di dare un prodotto preciso, se poi gli altri lo rovinano, non puoi farci nulla.
Conosco qualcuno che adegua il colore del suo monitor al laboratorio di stampa.
Sarebbe come starare la propria bilancia per fare contento il dietologo.
fabiscolomba
Ciao,
io ho fatto proprio questo, ossia ho regolato in base alle aspettative del laboratorio ed ora non mi ritrovo piu' del tutto......ho fatto diverse volte la calibrazione: io ho un monitor Cinema Display Mac 27, gia' questo � un problema perch� � troppo lucido, vabb� l'avevo da tempo.....me lo tengo cosi'.
L'impostazione std sul mio monitor e molto piu' chiara della mia ultima taratura fatta con cura da perderci gli occhi(lasciamo da parte il colorimetro, che non ho, non si pone il problema perch� ora non posso prenderlo).
Questa mattina ho fatto una prova: scattata la foto con la mia Nikon e poi visualizzato sul monitor Mac, la foto con la taratura che vuole il laboratorio era piu' scura di quello che vedevo sulla macchina fotografica, invece nella modalita std il monitor Mac mi restituiva una somiglianza notevole con la foto scattata e visualizzata sula mia Nikon.
C'e' confusione, magari sono io a generarla, ma secondo voi quello che vedo nella display della macchina potrei compararlo al monitor per avere una miglior regolazione,
o no?
Ps parlo di una fotografia scattata e lasciata cosi' al naturale.
(aggiungo solo che la foto l'ho scattata appositamente in auto senza flash)

Grazie
Cristina
fedebobo
No.
Lascia proprio perdere la corrispondenza monitor computer / display fotocamera. Gi� � un casino avere corrispondenza tra monitor e stampa e, una volta trovata quest'ultima, non considererei altro. Certo, se proietti i tuoi scatti con un videoproiettore o su un altro monitor allora vanno calibrati pure questi. Senn� ti tocca accontentarti.
Ma ci pensi a quando visualizzi lo schermino dietro la reflex una volta in pieno sole al mezzogiorno ed un'altra di notte al buio? Ammesso che possa essere di una qualche utilit�, su quale situazione ti calibri?
Piuttosto impara a visualizzare ed interpretare l'istogramma: io lo ritengo l'unica cosa veramente utile che ti da qualche indicazione al momento.

Saluti
Roberto
buzz
non fare l'errore di starare la bilancia per far contento il dietologo.

il monitor va calibrato con il colorimetro, anche prestato, anche una volta sola per rendersi conto della differenza.
poi il resto sono dettagli che deve sistemare il proprietario delle periferiche.
Il tipografo deve avere la sua trafila calibrata, cos� come il chiosco, o il video che proietta.
Purtroppo molti di questi non solo non sono calibrati, ma lasciano i parametri al gusto personale di chi li gestisce, cos� avrai uno che ama le foto chiare che aumenta la luminosit� del suo apparato, e uno che invece guarda solo ed esclusivamente "l'incarnato" senza tenere conto che esistono diversi colori di carnagione al mondo, e ti sconvolge le tue foto.

Se non calibri tu, non puoi pretendere che lo facciano gli altri!
fabiscolomba
Ciao, si so che devo fare la calibrazione con il colorimetro, per il mac cinema display cosa mi consigliate?
(che non mi costi troppo)

grazie
Cristina
buzz
io consiglierei uno che costa poco smile.gif
tanto tutti fanno il loro lavoro e la troppa precisione non ci serve.
Lo spyder 3 mi pare che costi intorno ai 100 euro. Se ti metti d'accordo con un gruppo di amici, ne comprate uno e ve lo passate. In fondo si usa veramente di rado.
fabiscolomba
Grazie mille!!!
Ciao
stefp
QUOTE(buzz @ Oct 2 2013, 10:32 PM) *
Stefano, vai per logica.
Se io calibro una bilancia e mi pesa 100 chili (peso poco di pi� smile.gif ) sono sicuro che il mio peso assoluto � quello.
Se poi una persona mi vuole sollevare ed � forzuto, per lui sono leggero, per un altro sono pesante, e questo � relativismo.
Quando calibri un monitor per bene, hai la gamma assoluta per quel monitor. Premesso che il monitor sia buono, hai una gamma standard e colori precisi.
Se un altro ha l'abitudine di tenere il suo monitor pi� chiaro per gusto personale, non deve essere un problema tuo. Se uno ha iun monitor scarso non deve essere un problema tuo. e uno guarda con il monitor del portatile inclinato, non deve e non pu� essere un problema tuo.
Tu hai la tranquillit� di dare un prodotto preciso, se poi gli altri lo rovinano, non puoi farci nulla.
Conosco qualcuno che adegua il colore del suo monitor al laboratorio di stampa.
Sarebbe come starare la propria bilancia per fare contento il dietologo.


Concordo con il discorso della bilancia, ma a mio parere (parlo da poco esperto) il discorso va articolato un po... provo a spiegarmi.

In base alle mie conoscenze (magari non troppo vaste biggrin.gif), la gestione colore del monitor prevede 2 passaggi: il primo � la calibrazione e il secondo la profilazione.

La calibrazione prevede l'impostazione dei vari parametri del monitor quali punto di bianco, gamma e luminosit�. Come dicevo nel precedente post, dove punto di bianco e gamma potrebbero essere abbastanza standard, la luminosit� cambia e deve cambiare in funzione dell'illuminazione dell'ambiente dove si lavora (che deve avere dei requisiti abbastanza precisi, tipo una differenza di temperatura colore non superiore a +/-200�K e un'illuminazione ambiente di circa il 25% meno intensa rispetto intesita luminosa del bianco del monitor)

Fatto tutto cio si passa alla seconda parte, la profilazione.
Qui tramite software e spettrofotomentro o colorimetro andiamo a creare una tabella che associa ad ogni colore mostrato a video il valore delle coordinate colorimetriche.
In questo modo, il computer riesce, traminte questa tabella a mostrare i giusti colori a monitor.

Detto ci�, e precisando che non � corretto pensare di poter stampare ci� che vediamo a monitor, potremmo pretendere che lo stampatore (che dovrebbe avere tutto calibrato alla perfezione) stampi il nostro file perfettamente come lo vediamo!

In realta questo, almeno nel mio caso non accade mai!
I colori, usando i profili forniti dallo stampatore, sono quasi sempre molto attendibili, ma la cosa che non torna mai, perch� � impossibile, � la luminosit�.

Perch�?

A mio parere la risposta � semplice e � data dalla differenza di supporto. La carta non � retroilluminata, e allora con stampa alla mano e sotto una corretta illuminazione cerco di avvicinare la luminosit� del mio monitor che inevitabilmente si dovr� abbassare di un p�.

Questo spiega anche perch� i software di calibrazione hanno la possibilit� di gestire pi� profili, nel mio caso lo Spectraview della nec furnisce sia profili per la stampa che per l'editing o anche per il Video. Questo accade anche per Eizo.

Ora, con questo non dico che il tuo ragionamento non sia giusto, ma credo anche che dal lato pratico si renda necessario "starare la bilancia" qualche volta.

Tengo ancora a precisare che non sono un espreto e quanto detto potrebbe non essere del tutto corretto, ma questo � ci� che mi ha portato ad avere una buona corrispondenza in stampa.

Ovviamente sar� grato a tutti coloro vorranno correggere eventuali errori del mio ragionamento. wink.gif

Buone Foto
Stefano
buzz
Un solo errore:
calibrazione e profilazione sono la stessa cosa. Per calibrare un monitor devi creare un profilo.
Lutz!

Occhio al punto di bianco!
Te lo scegli come piace a te! Non deve esser necessariamente quello del laboratorio.

Anche un foglio di carta cambia colore se cambia l'illuminante! Basta che tu sappia quale sia.
Ovvero, se calibro il monitor a 5000Kelvin, poi dovrai guardare il foglio di carta stampato con una lampada a 5000K.

Per praticita'... consiglio di calibrare su 6500, D65 e' il punto di bianco per profili sRGB e AdobeRGB...
Come hai giustamente detto, e' importante che sia calibrato.

Aggiungo una minuscola precisazione. Profilazione e calibrazione son due operazioni diverse effettivamente, in realta' c'e' confusione tra profilazione assoluta e profilazione della perifica calibrata.

Con la profilazione assoluta, nuda e cruda, si sa come una periferica interpreta i colori. In base a quella, posso fare una calibrazione in modo da portare il monitor a un punto di bianco noto, a una gamma nota etc. A questo consegue un profilo del monitor calibrato, che e' poi l'unica cosa che interessa, ovvero, come il monitor rappresenta certi valori e come fare le conversioni.

Comunque noto un enorme improvment generale nei commenti su profilo colore! Vuoi vedere che dopo anni di discusisoni, questo forum e' servito anche a chiarire questi punti !

Un bravo a tutti
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