QUOTE(buzz @ Oct 2 2013, 10:32 PM)

Stefano, vai per logica.
Se io calibro una bilancia e mi pesa 100 chili (peso poco di pi�

) sono sicuro che il mio peso assoluto � quello.
Se poi una persona mi vuole sollevare ed � forzuto, per lui sono leggero, per un altro sono pesante, e questo � relativismo.
Quando calibri un monitor per bene, hai la gamma assoluta per quel monitor. Premesso che il monitor sia buono, hai una gamma standard e colori precisi.
Se un altro ha l'abitudine di tenere il suo monitor pi� chiaro per gusto personale, non deve essere un problema tuo. Se uno ha iun monitor scarso non deve essere un problema tuo. e uno guarda con il monitor del portatile inclinato, non deve e non pu� essere un problema tuo.
Tu hai la tranquillit� di dare un prodotto preciso, se poi gli altri lo rovinano, non puoi farci nulla.
Conosco qualcuno che adegua il colore del suo monitor al laboratorio di stampa.
Sarebbe come starare la propria bilancia per fare contento il dietologo.
Concordo con il discorso della bilancia, ma a mio parere (parlo da poco esperto) il discorso va articolato un po... provo a spiegarmi.
In base alle mie conoscenze (magari non troppo vaste

), la gestione colore del monitor prevede 2 passaggi: il primo � la calibrazione e il secondo la profilazione.
La calibrazione prevede l'impostazione dei vari parametri del monitor quali punto di bianco, gamma e luminosit�. Come dicevo nel precedente post, dove punto di bianco e gamma potrebbero essere abbastanza standard, la luminosit� cambia e deve cambiare in funzione dell'illuminazione dell'ambiente dove si lavora (che deve avere dei requisiti abbastanza precisi, tipo una differenza di temperatura colore non superiore a +/-200�K e un'illuminazione ambiente di circa il 25% meno intensa rispetto intesita luminosa del bianco del monitor)
Fatto tutto cio si passa alla seconda parte, la profilazione.
Qui tramite software e spettrofotomentro o colorimetro andiamo a creare una tabella che associa ad ogni colore mostrato a video il valore delle coordinate colorimetriche.
In questo modo, il computer riesce, traminte questa tabella a mostrare i giusti colori a monitor.
Detto ci�, e precisando che non � corretto pensare di poter stampare ci� che vediamo a monitor, potremmo pretendere che lo stampatore (che dovrebbe avere tutto calibrato alla perfezione) stampi il nostro file perfettamente come lo vediamo!
In realta questo, almeno nel mio caso non accade mai!
I colori, usando i profili forniti dallo stampatore, sono quasi sempre molto attendibili, ma la cosa che non torna mai, perch� � impossibile, � la luminosit�.
Perch�?
A mio parere la risposta � semplice e � data dalla differenza di supporto. La carta non � retroilluminata, e allora con stampa alla mano e sotto una corretta illuminazione cerco di avvicinare la luminosit� del mio monitor che inevitabilmente si dovr� abbassare di un p�.
Questo spiega anche perch� i software di calibrazione hanno la possibilit� di gestire pi� profili, nel mio caso lo Spectraview della nec furnisce sia profili per la stampa che per l'editing o anche per il Video. Questo accade anche per Eizo.
Ora, con questo non dico che il tuo ragionamento non sia giusto, ma credo anche che dal lato pratico si renda necessario "starare la bilancia" qualche volta.
Tengo ancora a precisare che non sono un espreto e quanto detto potrebbe non essere del tutto corretto, ma questo � ci� che mi ha portato ad avere una buona corrispondenza in stampa.
Ovviamente sar� grato a tutti coloro vorranno correggere eventuali errori del mio ragionamento.

Buone Foto
Stefano