QUOTE(ma01417 @ Sep 2 2013, 08:48 PM)

Hai ragione Marco,
io mi sono ispirato a
questo articolo, essendo la mia prima esperienza
Alessandro
Attenzione ai diaframmi troppo chiusi, perch� si pu� andare in diffrazione facilmente e quindi degradare la nitidezza, ma anche a diframmi troppo aperti se non si � certi, con buona approssimazione, della distanza di MAF, in quanto si riduce la PDC. Quindi concordo con Horuseye che il parametro che va individuato prima � la distanza di ripresa. Per i diaframmi io resto sempre attorno a f/8, quindi da f/7.1 a f/9, raramente serve andare oltre, soprattutto se non si ha paesaggio di sfondo, ma solo il cielo. Per i tempi non esiste un parametro fisso, il fuoco d'artificio va costruito mentre lo si vede esplodere, quindi potresti avere scatti di 12 o 15 secondi, come potrebbero bastartene 4 o 5, comunque � d'obbligo la posa bulb e non scordate di mettere il tappo al mirino della reflex.
Questi sono alcuni esempi semplici con una D200 ed un 28-70 f/2.8 Vivitar (un catenaccio)
e questi con una D80 e 28-105 f/3.5-4.5 Nikkor
Le prime, con la D200, le ho volute cos� e sono tutte sotto gli 8 secondi, mentre le ultime 2, con la D80 le ho messe per mostrare quello che succede se siete troppo vicini e non avete sufficiente grandangolo, ovvero, la pioggia esce dall'inquadratura e la foto perde d'effetto, vincolandovi a tempi troppo corti (3 secondi) che limitano la creativit�.

Per le distanze di MAF potete prendere come riferimento qualsiasi oggetto fisico nelle vicinanze dei mortai utilizzati per i razzi (alberi, capanni attrezzi, automobili o edifici in genere), mettere a fuoco l� e poi passare su MAF manuale per bloccarla; E' molto comodo, soprattutto con lenti come il 18-105, che non hanno indicazioni delle distanze sulla ghiera di MAF. In ogni caso, mai il fuoco su infinito, semmai lo portate a fine corsa e poi lo tirate mezzo mm indietro a mano.
Adriano