QUOTE(teoravasi @ May 16 2013, 04:18 PM)

Non condivido la tua idea, ma ovviamente la rispetto.
E fin qui siamo sulla stessa linea.Mi soffermo solo su questi punti:
-Trasgressione. Non credo, sinceramente, che esistano ancora persone (con pi� di 16 anni e con una normale capacit� di pensiero) che fanno un tatuaggio per trasgressione. � un aspetto che credo appartenga al passato.
Think again. In questa nostra societ�/cultura, trovare un adulto non solo anagrafico sta diventando estremamente difficile... e se vuoi ti presento una fila di 40enni ed oltre che lo fa SOLO per "trasgressione".-Arte. L'arte � del tatuatore, e non c'� nessun dubbio in merito. Ma il tatuato non � solo una tela. � una tela che collabora con il tatuatore, che fornisce concetti e linee guida sul disegno. Che, a volte, realizza su carta il proprio disegno. E il tatuaggio, in fin dei conti, � un'opera d'arte che nasce dalla fusione di una mente e di una mano che appartengono a corpi diversi.
Auguri. Su qualche migliaio di tatuati con cui ho/ho avuto a che fare, FORSE ce n'era UNO che corrispondeva a questa descrizione... e anche lui, in ogni caso, era soltanto una variante della stessa tipologia. Semplicemente, era "pi� partecipativo" nello scegliere in che modo rappresentarsi tramite il tatuaggio. Ma se "sei", non hai ALCUN bisogno di "rappresentarti". 
Credo, personalmente, che siano solo un modo per esprimere un proprio concetto, una propria idea o un proprio sentimento. Nessun urlo per dichiarare la propria esistenza.
Anche perch� l'urlo � udibile e riconoscibile subito, i tatuaggi sono molte volte nascosti. teo
Teo... Anche se sono nascosti, anzi, forse
a maggior ragione se sono nascosti, restano qualcosa da
far vedere. A tutti (quelli "visibili"), o a pochi "eletti", o persino a se stessi soltanto (di solito fino a che non si trova l'altra persona in grado di "capire"...) non fa,
strutturalmente, differenza. Sono soltanto variazioni sullo stesso tema.

E il desiderio di "gridare" (o di "sussurrare", ma in ogni caso di "affermare") la propria presenza ed esistenza � fin troppo spesso quasi del tutto inconsapevole, anche se evidente agli occhi di chi osserva (e sa cosa osservare).

Lo dico per esperienza professionale, non perch� mi gira cos�. Ne ho visti fin troppi.

In ogni caso, chiunque fa quel che vuole. E non c'� "giudizio", solo una constatazione basata, lo ripeto, sull'esperienza.
Come ho detto, in termini
professionali nell'ambito fotografico, secondo me NON ci devono essere. Se mi servono ce li metto,
body painting o altro. E cos�
ci metto quello che mi serve. Altrimenti, beh, sono un fotoamatore e prendo quello che trovo... Ma si suppone che modelli e modelle
professionisti lavorino "anche", se non
principalmente, per
professionisti, i quali a loro volta spesso lavorano
su layout...