QUOTE(dott.andrea.brizzi @ May 16 2013, 08:43 AM)

Effettivamente, nonostante il sistema di cavelleto-contrappeso abbia molta stabilit�, sul pavimento � normale avere un'estrema rigidit� e qualche vibrazione, anche se ho la fortuna di stare molto lontano da strade trafficate. Diciamo che per effettuare osservazioni senza foto e in solitaria si pu� fare. Per fare foto o quando osservo in compagnia (chi non � abituato a vedere il cielo con il telescopio non ha la delicatezza di movimenti di chi sa utilizzare lo strumento e viene pervaso sempre da una certa eccitazione per l'osservazione) mi pianto in giardino e non ho mai avuto alcun tipo di problema di vibrazione.
Non vorrei dire qualcosa di inesatto, ma credo che considerando che il mio telescopio � un newtoniano a rifrazione, ossia � un tubo con un elevato diametro ma non eccessivamente lungo e che ha l'oculare di lato e non alla fine del tubo (in pratica vedi l'immagine del cielo rilfessa sullo specchio del telescopio), il tutto dia maggiore stabilit� rispetto alle tipologie galileiane a visione diretta (vio� ponendoti alla fine del tubo). Tra l'altro ricordo che quando lo acquistai feci questa scelta perch� il rivenditore mi disse che con questo tipo di telescopio gli ingrandimenti ottenibili non dipendevano dal telescopio, ma dall'obiettivo laterale che veniva montato (un fattore molto utile anche nel contesto della fotografia, infatti nel tempo ne ho acquistati diversi), mentre con il tipo galileiano la cosa era limitata dalle focali del telescopio che oltre certi limiti non potevano andare.
Purtroppo le vibrazioni sono sempre in agguato, specialmente quando si lavora con lunghe focali: per la montatura del telescopio normalmente sono disponibili dei vibrastop che si applicano ai piedi proprio per ridurre le vibrazioni esterne.
Per quanto riguarda la configurazione del telescopio, il tipo Newtoniano o Schmit-Cassegrain hanno il vantaggio di avere un tubo pi� corto rispetto alla focale reale (sfruttano le riflessioni di specchi) a differenza di quelli rifrattori nei quali il tubo � necessariamente lungo quanto la focale: ci� assicura maggiore stabilit� dell'insieme (oltre che un peso e costo inferiori a parit� di diametro di apertura=> luminosit�) ma l'ingrandimento ottenibile dipende esclusivamente dalla focale reale del telescopio e dalla focale dell'oculare utilizzato (� il rapporto F/o espresse entrambi in mm).
In pratica un telescopio senza oculare � equivalente ad un teleobiettivo di pari focale, mentre utilizzato in proiezione con l'oculare permette di proiettare sul sensore l'immagine con l'ingrandimento dato da F/o (sempre che sia possibile, in funzione del tiraggio della fotocamera e dell'escursione di messa a fuoco offerta dal telescopio).
Ciao
Diego