Scattare in manuale con una digitale non ha senso e non ha nemmeno senso imparare le coppie tempi/diaframma.
Questa � una perlaIl digitale ha portato una grande ignoranza nella fotografia... Tutti sedicenti fotografi, ma in pochi sanno recitare i diaframmi a memoria...
Su questo posso essere d'acccordoPotresti provare la regola del 16, di cui ti hanno parlato gli altri, ma vedrai che non funzioner� bene, le foto ti verranno molto probabilmente sottoesposte.
Questo perch� gli "ISO" delle digitali non corrispondono esattamente agli iso classici della pellicola. Ci sono molte discussioni in merito... Quando imposti la tua digitale a 200iso non stai usando veramente 200iso, ma qualcosa di simile, tipo 150 iso o gi� di li... Addirittura 3200 iso digitali corrispondono a molti meno iso "veri"!
Spiegazione che non spiega nulla. Se so a quanto corrispondono gli ISO dove sta il problema ?Inoltre le digitali, anche se avessero gli iso esatti, non hanno un'ampia gamma dinamica
WOW, quindi la D800 la possimao gettare nel cestino...e la regola del 16 non � perfetta, nel senso che � pi� una convenzione che una esposizione precisa. E' perfetta nella pellicola, perch� la pellicola ha una gamma dinamica maggiore
La gamma dinamica dipende dalla sensibili�, pi� aumenta la sensibilit� pi� si riduce la gamma dinamica. Che la pellicola abbia una latitudine di posa tanto elevata � da dimostrare, tanto pi� se parliamo di diapositive., ma non nel digitale.
Considera che con la pellicola 35mm puoi sbagliare esposizione di 2-3 diaframmi e la foto verr� sempre corretta, leggermente sovra-sottoesposta ma comunque gradevole. Il digitale invece non permette errori, basta sbagliare di 1 diaframma e si nota subito che c'� qualcosa che non va (escludendo la postproduzione che risolve tutto).
Questa � una vera perla: se con la pellicola canni di 3 stop hai voglia a cercare di recuperare in fase di stampa, se non ci metti una pezza durante lo sviluppo del negativo (ma devi saperlo che lo stai tirando...)E' molto bella la tua iniziativa, perch� significa che vuoi imparare a leggere la luce e a sfruttarla, cosa che molti sedicenti fotografi nemmeno immaginano... ma purtroppo il digitale non te lo insegner� mai.
Ennesima perla: e perch� mai ? Non � la fotocamera digitale che impedisce al fotografo di imparare a fotografare, � l'uso sbagliato che si pu� fare della fotocamera che � ingannevole...L'unico modo che hai per imparare a fare fotografie "vere" � utilizzare una reflex a pellicola, meglio se manuale, tipo la Nikon FM.
Quindi le foto scattate con la fotocamera digitale sono tutte "finte"... bahQuindi il mio consiglio � di comprare per pochi euro una Nikon a pellicola, ma anche una qualsiasi reflex, come ad esempio una Fuji o una Praticka o una Pentax. Queste ultime 3 reflex utilizzano gli stessi obbiettivi con innesto a vite M42 che costano davvero una miseria e sono eccellenti (siamo nell'ordine di 10-15 euro... e a salire).
Con una reflex a pellicola puoi utilizzare l'esposimetro interno che per� misura a luce riflessa (tutti gli esposimetri interni misurano a luce riflessa, pure quelli delle digitali. E' una questione fisica..), ma � meglio procurarsi un esposimetro esterno che pu� misurare anche in luce incidente che � la VERA misurazione dell'esposizione e che ti insegner� TANTISSIMO!!! Hai presente nel cinema quando si vede quel tipo (il direttore della fotografia) che mette l'esposimetro (che ha una pallina bianca) davanti alla faccia dell'attore? Sta misurando in luce incidente. Sarebbe un pazzo se usasse la luce riflessa... perch� la luce riflessa non � precisa (infatti devi compensare con gli EV), mentre la luce incidente � perfetta, esattissima!
Chiss� per quale arcana ragione questo non si pu� fare con una fotocamera digitale...Se vuoi imparare a leggere la luce devi usare la luce incidente e un esposimetro esterno (Gossen Lunasix, o un qualsiasi Sekonic. Ma deve essere "analogico" cio� con l'ago, non digitale, perch� se � digitale vedi solo numeri e non puoi comprendere la scala Tempi/diaframmi) e entro breve prenderai possesso dell'esposizione, che, nonostante adesso ti appaia come una cosa difficilissima, in realt� � molto molto semplice, basta avere un paio di basi.
Io � da piu di due anni che ho abbandonato il digitale per tornare alla pellicola e il mio mondo da fotografo � stato totalmente rivoluzionato, proprio perch� godo nel decidere quale esposizione utilizzare.
Anche qui dovresti spiegare perch� con il digitale non puoi farlo.Il digitale mi stava annoiando: il fiore, il panorama, il tramonto, lo startrail, il macro... Tutta roba fine a se stessa, ripetitiva, noiosa...
La pellicola invece � frizzante e sempre, come dire, intellettiva.
(i filtri colorati nel bianco e nero sono goduria allo stato puro! Puoi ottenere effetti magnifici, tipo il cielo nero drammatico)
Su questo ti do ragioneOltre ad avere un esposimetro esterno , nelle giornate di sole puoi andare ad occhio..
Io praticamente non lo uso nemmeno pi� l'esposimetro, vado sempre ad occhio.
Andare ad occhio non significa sperare di azzeccare il diaframma giusto, ma significa sapere qual'� il diaframma giusto e tutto � basato su un punto di partenza fondamentale: la regola del 16
Cos'�?
In una giornata di sole, senza nuvole, l'esposizione con 100 iso � f16 1/125.
Con 200iso � f16 1/250, con 400 iso � f16 1/400 (cio� 1/500 visto che 400 non esiste)
E cosi via... E' molto semplice: f/16 e 1/"iso che stai usando"
Ovviamente il diaframma f16 � un punto di partenza, ma � poco carino scattare con un diaframma cosi chiuso e qui entrano in gioco le coppie tempi/diaframma.
Dire f16 1/125 equivale per l'esposizione a dire f8 1/500 o a f5,6 1/1000. E' un p� come i rapporti del cambio Shimano della bicicletta. L'esposizione � sempre corretta perch� hai soltanto cambiato il rapporto.
L'esposimetro esterno con la sua ghiera tempi/diaframmi te lo fa vedere chiaramente, non devi fare calcoli.
Quindi quando c'� il sole sai che l'esposizione � quella ed � SEMPRE quella. Non c'� bisogno di controllarla ad ogni scatto, perch� � quella! Di conseguenza in una giornata assolata stai gi� scattando ad occhio.
Veramente dipende da dove si trova il soggetto... se c'� il sole ma il soggetto � all'ombra... forse ti riferisci ai panorami.Se invece � una giornata nuvolosa o se vuoi esaltare le ombre, l'esposizione generica � f4 1/125 con 100iso.
Cio�, anzich� f16 diventa f4.
Ovviamente � molto generico perch� le nuvole possono essere pi� o meno buie, ma se vuoi fare una foto di un ambiente in ombra in una giornata di sole, l'esposizione con 100iso � esattamente f4 1/125. Sempre...
A questo punto sai scattare anche per le ombre e anche questa volta non ti serve l'esposimetro.
In poche parole, con questi due semplici riferimenti puoi gi� scattare ad occhio senza alcun esposimetro!
Preferisco il sistema zonale, decisamente.L'esposimetro ti servir� per fotografare in ambienti con luce artificiale. In questi casi purtroppo non ci sono regole perch� la luce cambia in base alla lampadina... E qui o usi l'epsosimetro o vai ad occhio... sperando (questa volta si) di azzeccare il diaframma. Ma se sei allenato (e lo sarai) riuscirai ad azzeccare l'esposizione corretta o quasi.
Questo perch�, come gi� detto, la pellicola 35mm ha una gamma dinamica molto alta
(aritanga) e ti permette di sbagliare di qualche diaframma.
Se poi utilizzi una fotocamera medioformato 6x6 (con 100 euro ti compri una splendida biottica Yashica Mat 124G), avrai una gamma dinamica infinitamente superiore al 35mm e le possibilit� di errore saranno molto pi� ampie
(quasi quasi puoi permetterti di scattare a casaccio, tanto hai una latitudine di posa enorme) Per questo motivo molte fotocamere medioformato economiche, come la Holga o la Diana o le Bencini hanno solo due diaframmi: sole/nuvole. E un solo tempo.
E dire che ero convinto che fosse solo per una questione di costi... Non si finisce mai di impararePerch� alla fine la gamma dinamica � talmente ampia che la foto viene bene lo stesso!
(WOW !!!)Tutto questo non lo puoi fare con il digitale perch� � troppo rigido e non permette di fare errori. Con la D800 le cose sono leggermente
(???) migliorate, ma siamo ancora molto lontani dalla malleabilit� della pellicola.
L'unico modo per imparare a leggere la luce � utilizzando la pellicola
(Mi hai convinto, adesso getto la D700 e mi metto alla ricerca di una Bencini Comet). Per questo motivo i corsi di fotografia ti fanno cominciare con una reflex a pellicola...
Il digitale � pi� pratico, pi� veloce ecc... Ma � molto lontano dalla vera fotografia.
Adesso getto tutte le mie false stampe...Ultima cosa:
non avere paura di provare la pellicola. Vedrai che � molto semplice, davvero tanto semplice. Adesso pu� sembrare difficile, ma con un p� di pratica vedrai che prenderai velocemente possesso della luce. Ed � una soddisfazione incredibile!!
Non avere timore nemmeno per la stampa analogica.
Se compri una reflex a pellicola ti baster� comprare un rullino (che trovi nei negozi di fotografia), meglio se in b/n. Per i primi tempi lo fai sviluppare e scannerizzare dal negozio, poi se la cosa ti prende bene, potrai sviluppare da te in casa (cosa facilissima, bellissima, magica e molto economica anche se la leggenda vuole il contrario) e potrai comprare uno scanner per pellicole a pochi euro.
Cos� otterrai delle vere chiofeghe, lo scannere deve essere buono, molto buonoEntrerai in un mondo alchemico con infinite possibilit� di scelta! Ed � tutto molto semplice!
In fine, sempre se lo vorrai, ci sarebbe la stampa da ingranditore, un p� pi� complessa e costosa, ma tanto, tanto soddisfacente!
Se vuoi usare la pellicola DEVI sviluppare il negativo in proprio e stampare le foto con l'ingranditore.Ti ho invitato a prendere in considerazione la pellicola non perch� sono un fan sfegatato della pellicola (cosa che tuttosommato sono...) ma perch� questo � l'unico modo per imparare a leggere la luce, come hai chiesto. Con il digitale � impossibile riuscirci. E' proprio impossibile.
E gi�... certe volte mi domando da dove vengano cos� tante "certezze"; in questo intervento ho letto un campionario stupefacente di convinzioni che non hanno riscontro nella realt� dei fatti