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RiccardoMilan
Salve a tutti ragazzi, come da titolo.

Esistonoo dei software dedicati (senza sonde intendo) per la calibrazione dei monitor, almeno per un primo step basico?

Ho letto varie discussioini qui sul forum, ma non ho trovato una lista di software alternativi agli Spyder4. Inoltre calibrare senza sonda ha senso?

Grazie per l'aiuto,
Riccardo
giuliocirillo
Si esistono, per primo c'� adobe gamma........ma te lo sconsiglio vivamente, praticamente si affidano ai nostri occhi....quindi ti lascio immaginare. E' cento volte meglio lasciare il monitor tarato di fabbrica.

Ciao
Antonio Canetti
Alcuni musicisti hanno "l'orecchio assoluto" che hanno la capacita di riprodurre e/o riconoscere una qualsiasi nota musicale senza bisogno di una nota di riferimento (il La del diapason), se presumi di avere l'"occhio Assoluto" allora puoi tentare una calibrazione a occhio, altrimenti ti devi affidare ad una sonda colorimetra.
Qualche hanno fa avevo provato a farla ad occhio, ed ero abbastanza contento, ma avevo il tarlo se fosse quella giusta,per star tranquillo finii che comprai un sonda.


Antonio
RiccardoMilan
QUOTE(Antonio Canetti @ Oct 23 2012, 07:33 AM) *
Alcuni musicisti hanno "l'orecchio assoluto" che hanno la capacita di riprodurre e/o riconoscere una qualsiasi nota musicale senza bisogno di una nota di riferimento (il La del diapason), se presumi di avere l'"occhio Assoluto" allora puoi tentare una calibrazione a occhio, altrimenti ti devi affidare ad una sonda colorimetra.
Qualche hanno fa avevo provato a farla ad occhio, ed ero abbastanza contento, ma avevo il tarlo se fosse quella giusta,per star tranquillo finii che comprai un sonda.
Antonio


Grazie ragazzi, immaginavo.......

Ma lo spyder ha senso su qualsiasi monitor? Mi spiego, ho un Samsung 2370P, pagato all'epoca 300 euro, visto che lo spyder costa circa met� del monitor ne vale la pena come investimento? � vero che posso sempre riusarlo in futuro con altro monitor, per� � una spesa non indifferente.
Antonio Canetti
lo spyder � un investimento nel tempo per due motivi: il primo, non � che una volta fatta la calibrazione lo lasci ammufire in un cassetto, ma va ripetuta nel tempo (potrai decidere tu l'intervallo tra una calibrazione e l'altra ) perch� nel tempo i colori del monitor si alterano (molto lentamente), il secondo motivo lo puoi usare su qualsiasi monitor che acquisterai in futuro.

La calibrazione, anche su monitor non eccelso, ne vale la pena, la qualit� rimane quella, ma il miglioramento si nota.

anotnio
Umbi54
QUOTE(Antonio Canetti @ Oct 23 2012, 09:20 AM) *
lo spyder � un investimento nel tempo per due motivi: il primo, non � che una volta fatta la calibrazione lo lasci ammufire in un cassetto, ma va ripetuta nel tempo (potrai decidere tu l'intervallo tra una calibrazione e l'altra ) perch� nel tempo i colori del monitor si alterano (molto lentamente), il secondo motivo lo puoi usare su qualsiasi monitor che acquisterai in futuro.

La calibrazione, anche su monitor non eccelso, ne vale la pena, la qualit� rimane quella, ma il miglioramento si nota.

anotnio

Ciao Antonio,
scusa se approfitto, ma secondo te vale la spesa anche per un monitor di un portatile, quindi con meno possibilit� di intervento?
Io il mio Acer Aspire per ora l'ho calibrato con Paint Shop Pro X4.
Grazie
Umberto
Massimo.Novi
Cerchiamo di riassumere:

1) La calibrazione � fattibile teoricamente su qualsiasi monitor. Sui portatili si possonoa vere problemi se la scheda video ha un solo canale LUT invece di tre ma solitamente nei portatili recenti sono schede simili a quelle dei fissi e quindi hanno una LUT completa e anzi ne hanno due per considerare anche l'uscita monuitor esterno. Esiste una utility della x-rite che valuta su Windows il numero di canali LUT.

2) Sui portatili � meglio comunque calibrare sulla temperatura "nativa" in quanto difficilmente reggono una buona regolazione di valori fissi come 6504K standard. Il gamma a 2.2 invece di solito non d� problemi.

3) La qualit� intrinseca del monitor non pu� essere migliorata con la calibrazione quindi al massimo si ha l'eliminazione delle dominanti e un punto di bianco fisso.

4) L'uso di qualsiasi software non collegato ad uno strumento � assolutamente da sconsigliare sempre e comunque. L'occhio non pu� per sua natura fornire un punto di bianco fisso.

Massimo
Antonio Canetti
QUOTE(Umbi54 @ Oct 23 2012, 02:14 PM) *
Ciao Antonio,
scusa se approfitto, ma secondo te vale la spesa anche per un monitor di un portatile,


purtropo non ho esperienza sui portatili e non posso risponderti esaurientemente, cosa che ha fotto molto bene Manovi.

Antonio
hroby7
Io ho calibrato con lo Spyder 4 anche il mio laptop ottenendo ci� che ha scritto Manovi.....nulla di pi�

Ciao
Roberto
RiccardoMilan
Ecco, diaciamo che una volta calibrato perfettamente il mio monitor dovrei ottenere un risultato in stampa identico a quanto vedo a monitor?

Ho portato recentemente delle foto a sviluppare, scattate con la D90 a monitor erano molto brillanti, ma una volta stampate erano piu scure, abbastanza deludenti, avevano perse quella brillantezza oriinale, ed anche i colori erano piu scialbi.

Insomma con un colorimetro si risolve?
Massimo.Novi
QUOTE(riccardo.milan @ Oct 23 2012, 10:39 PM) *
...dovrei ottenere un risultato in stampa identico a quanto vedo a monitor?
...Insomma con un colorimetro si risolve?


No.

Semplice.

Calibrare un monitor e ricavarne un profilo non significa renderlo uguale ad una stampa.

Sarebbe come pensare che fotografando un piatto di pasta ne puoi sentire il gusto e l'odore.

La calibrazione rimuove le dominanti evidenti e imposta un bianco standard. La luminanza la decidi tu prima e non c'entra. Per il confronto con le stampe si usano tavoli con luci speciali e sempre distanti dal monitor. Il monitor � sempre intrinsecamente luminoso (specie gli LCD) e quindi qualsiasi stampa appare differente sotto luci non adatte.

Con la stampa da pellicola si acquisiva la capacit� di valutare la stampa stessa. Con il digitale tutti cercano il riferimento diretto del monitor, che � assolutamente errato. Un monitor correttamente luminoso riproduce bene il bianco (se non si esagera). Una stampa ben illuminata riproduce altrattanto bene il bianco. Ma non si possono confrontare direttamente senza gli strumenti adatti.

Concludendo: la calibrazione � assolutamente utile per portare il monitor ad una situazione nota e neutra ma non � un riferimento gratuito per la stampa.

Questo vale per monitor professionali e non.

Massimo
gabrieledanesi
QUOTE(riccardo.milan @ Oct 23 2012, 10:39 PM) *
Ecco, diaciamo che una volta calibrato perfettamente il mio monitor dovrei ottenere un risultato in stampa identico a quanto vedo a monitor?

Concordo con quanto gi� detto dal buon Massimo... Per avere un "riferimento" diretto con un monitor (per lo meno per quanto riguarda luminosit�, contrasti e tonalit� di una fotografia) � necessario osservare la fotografia sotto luci a 5000K con indice di resa del colore molto elevato e con la corretta potenza di illuminazione (esistono anche alcuni modelli di lampade neon costruite per tali scopi, come per esempio le Osram color proof 950).

Nel momento in cui si guarda una fotografia in tali condizioni, per�, non � possibile affiancare ci� che si vede su monitor, in quanto i parametri in gioco sono differenti e l'occhio non pu� adeguarsi contemporaneamente ad entrambi. Tuttavia, il tipo di luce per valutare le fotografie serve a far s� che i colori (generati per riflessione) dell'immagine stampata non subiscano cambi di tono a causa di emissioni non uniformi.

Se invece si osservano le fotografie all'esterno, o in qualsiasi ambiente con luci non adatte si ottengono rese cromatiche molto differenti che portano spesso a pensare erroneamente che il problema sui colori diversi fosse il monitor.

Dunque, se si vuole valutare visivamente un'immagine stampata, la luce ambiente prima di tutto ! E' la pi� importante.

Altra cosa da dire riguardo le stampe � che ogni tipo di carta ha un punto di bianco differente, variabile tra il freddo (ciano) ed il caldo (giallo) a seconda se sono carte bright white o natural white, ma anche a seconda del tipo e della marca, se sono carte fotografiche baritate o non, se sono carte cotone, ecc. Di conseguenza una fotografia stampata mostrer� caratteristiche differenti (rispetto a ci� che si vede a monitor) a seconda del tipo di supporto usato per la stampa, anche se si osservano sotto la corretta illuminazione.

Ad esempio se la calibrazione di un monitor viene fatta a 6500K, il punto di bianco che si osserva visivamente su video ha corrispondenza praticamente identica a quello di una classica carta fotografica bright white (ad esempio la Epson Premium Luster).
RiccardoMilan
Grazie per le completissime ed esaurienti risposte.
Umbi54
QUOTE(riccardo.milan @ Oct 24 2012, 01:31 PM) *
Grazie per le completissime ed esaurienti risposte.

Mi associo, grazie a tutti
Saluti
Umberto
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