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Pagine: 1, 2
Nikogen
Un sondaggio rivela che oltre il 60% dei tedeschi non è favorevole all’euro e vorrebbe tornare al marco.
Anche in altri paesi (Italia compresa) ci sono crescenti movimenti d’opinione sfavorevoli alla moneta unica.
Sarebbe interessante approfittare del bar per scambiarci opinioni in proposito (non solo fotografia)

Nell’attuale situazione di crisi economica (e finanziaria) e nelle prospettive future l’unità monetaria è un vantaggio o uno svantaggio?
AlphaTau
QUOTE(Nikogen @ Sep 18 2012, 05:01 PM) *
Nell’attuale situazione di crisi economica (e finanziaria) e nelle prospettive future l’unità monetaria è un vantaggio o uno svantaggio?

Dipende. Per chi?
davide.lomagno
per la gente comune,sarebbe l'ennesima supposta....
Iacopello
se una nazione esce dall'euro oggi è finita, la sfiducia dei mercati farebbe salire un ipotetico spread tra nazione che esce e nazione che resta a livelli astronomici, per cui ci vorrebbe un paese forte, oserei dire autarchico...

se mollasero tutti insieme le conseguenze sarebbero forse meno disastrose ma piu' imprevedibili, senza contare la figura di M.... che farebbero i capi di stato....



secondo me il treno dell'euro è partito male e finirà peggio senza far fermate..
Francesco Martini
Io tornerei al al Granducato di Toscana e al Fiorino ,
con tanto di Granduca Asburgo Lorena sul tono , a piazza della Signroia, a Firenze...
al posto di quei politicanti di me...da....
Francesco Martini
nonnoGG
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 05:32 PM) *
Io tornerei al al Granducato di Toscana e al Fiorino ,
con tanto di Granduca Asburgo Lorena sul tono , a piazza della Signroia, a Firenze...
al posto di quei politicanti di me...da....
Francesco Martini

... obbravo, così noi del Regno Papalino resteremmo comunque "sotto" la Tedeschia... laugh.gif

Mi oppongo... tongue.gif

Ciao... (ammaz'e Note: meglio tardi che mai... grazie.gif )

Luigi
Francesco Martini
QUOTE(nonnoGG @ Sep 18 2012, 07:01 PM) *
... obbravo, così noi del Regno Papalino resteremmo comunque "sotto" la Tedeschia... laugh.gif

Mi oppongo... tongue.gif

Ciao... (ammaz'e Note: meglio tardi che mai... grazie.gif )

Luigi

Guarda...se rifate lo "Stato Pontificio" con tanto di Papa Re, , noi Toscani vi si regala anche Capalbio
che tutti queli Vip Snob ci stanno antipatici messicano.gif
..ma l'Argentario, ce lo teniamo noi.... tongue.gif
Francesco Martini
GuidoGR
E noi chi ci teniamo? Emanuele Filiberto? messicano.gif
davide.lomagno
QUOTE(GuidoGR @ Sep 18 2012, 07:13 PM) *
E noi chi ci teniamo? Emanuele Filiberto? messicano.gif



siamo già arrivati ai saldi ?? messicano.gif
Francesco Martini
QUOTE(GuidoGR @ Sep 18 2012, 07:13 PM) *
E noi chi ci teniamo? Emanuele Filiberto? messicano.gif

E perche' no?????
In Inghilterra (e anche in Olanda, in danimarca, in Svezia, Norvegia..etc..etc..) hanno la regina..
che fa tanta "audience" e da un tono di prestigio al paese...
Perche' non possiamo avere anche noi il re d'Italia???
Emanuale Filiberto al posto di Napolitano..
ma vuoi mettere la differenza!!!!!
rolleyes.gif
Francesco Martini
Grazmel
QUOTE(Nikogen @ Sep 18 2012, 05:01 PM) *
Un sondaggio rivela che oltre il 60% dei tedeschi non è favorevole all’euro e vorrebbe tornare al marco.
Anche in altri paesi (Italia compresa) ci sono crescenti movimenti d’opinione sfavorevoli alla moneta unica.
Sarebbe interessante approfittare del bar per scambiarci opinioni in proposito (non solo fotografia)

Nell’attuale situazione di crisi economica (e finanziaria) e nelle prospettive future l’unità monetaria è un vantaggio o uno svantaggio?


Sondaggi affidabili (eurobarometro) dicono anche che il 61% degli europei e ben il 70% degli italiani sono contrari agli OGM, ma notizia di pochi giorni fa la Corte Europea ha ufficialmente obbligato l'Italia e le nazioni restie a questa "tecnologia" ad importare e usare questi prodotti....democratico, no? la Monsanto "nutre" i politici, e questi impongono ciò che il popolo non vuole....bella Europa guru.gif

Scusate l'OT, ma era per rimarcare la nullità del parere della maggioranza del popolo, nowadays...

Graziano
aliant


Democrazia non è unanimità ...

Facile dire "democratico ... no?"

Direi che è super democratico visto che i trattati sono stati ratificati dai nostri parlamentari.

Certo esistono anche le democrazie delle piazze, le democrazie dei comici, le democrazie dei magnacci, il termine di presta a tanti utilizzi.

Perchè invece di prendersela con l'Europa genericamente non riflettiamo un po' meglio quando andiamo a votare.
Dr Fafnir
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 08:40 PM) *
E perche' no?????
In Inghilterra (e anche in Olanda, in danimarca, in Svezia, Norvegia..etc..etc..) hanno la regina..
che fa tanta "audience" e da un tono di prestigio al paese...
Perche' non possiamo avere anche noi il re d'Italia???
Emanuale Filiberto al posto di Napolitano..
ma vuoi mettere la differenza!!!!!
rolleyes.gif
Francesco Martini


Io sono anni che dico che farebbe molto più figo dire che si viene dal "Regno d'Italia" che dall'italia o dalla repubblica italiana cool.gif
Francesco Martini
QUOTE(aliant @ Sep 18 2012, 10:11 PM) *
Perchè invece di prendersela con l'Europa genericamente non riflettiamo un po' meglio quando andiamo a votare.

Parlando seriamente, l'euro (moneta unica) sarebbe stata una bellissima cosa, se poi , oltre che all'unione monetaria, ci fosse stata una unione Europea politica, fiscale , commerciale, come una specie di "stati Uniti di America"..
invece si e' fatto una cosa all'Italiana: una riforma zoppa e lasciata a meta strada, anzi..all'inizio della strada... ph34r.gif
Inoltre la moneta unica, cosi' come e', e' anche stato un fallimento perche' tutti li stati che hanno aderito
adesso non hanno piu' una moneta "sovrana" e dipendon tutti dalle decisioni e dalla zecca della BCE..
ha avuto quindi ragione l'inghilterra che almeeno si e' tenuta la sua cara Sterlina e ha sempre
la sua moneta sovrana (regina inclusa)... rolleyes.gif
Francesco Martini
mauriziomaestri
Il disfacimento della moneta unica porterebbe con se il disfacimento dell'ideologia di una Europa unita, se non negli intenti, almeno nella forma. I piccoli cortili nazionali sarebbero immediatamente schiacciati dagli interessi e dal peso geopolitico ben maggiore di Russia, Cina, Usa. I piccoli cortili nazionali farebbero gara, per ingraziarsi la protezione economica, energetica, militare, commericiale dei tre giganti, a vendersi l'anima per cercare di ottenere qualche cosa da interessi ben più grandi di loro. Il G8, G20 sarebbero di facciata, si moltiplicherebbero i G2, G3, con le siperpotenze sopra a spartirsi le influenze del globo. E tutto ciò escludendo un colosso come l'India. L'Europa deve, nonostante tutto, rimanere unita, spingere il piede sull'acceleratore dell'unità politica, serve un parlamento europeo veramente sovranazionale che diriga il vecchio continente attraverso la sfida, tutelando i propri ed i nostri interessi verso: 1- il serbatoio energetico più accessibile a noi (leggi Russia e il suo gas) 2- un popolo di 1 miliardo e mezzo di "affamati" di vita e ricchezza che attualmente non hanno rivali dal punto di vista produttivo (leggi Cina, fra vent'anni mangeremo tutti con le bacchette ed adoreremo Dio Bruce Lee), 3- i nostri cari USA che continuano a recriminare il nostro contributo di sangue in guerre che non c'entrano una mazza con gli interessi strategici europei ma da alleati rimaniamo giustamente fedeli. La posizione americana è molto delicata, hanno tremo quando Obama dice: "l'europa è un alleato fedele ma deve cavarsela da sola". Chi se ne intende sa cosa c'è fra le righe. Ovvero l'Europa non è più la priorità o il mainpartner.
L'Euro per quando nefasto deve rimanere. Perchè l'alternativa è una marginalità (che già adesso sta avvenendo) nel mondo che diverrebbe maggiore con gli interessi di cortile europei che si danno contro con la stessa altezzosità di nobili decadute.
Insieme è meglio. La guerra commerciale è persa in partenza. Ma si può perdere bene o perdere male. La seconda ipotesi non è la più auspicabile.
paolo192
Sono stato un sostenitore dell'Euro fin dal prim momento.
Ma l'Europa alla quale aspiravo non era questa. Non era l'Europa dello spread e delle politiche della Bundesbank.

Se le condizioni per restare nell'euro sono quelle che abbiamo visto negli ultimi mesi... beh, ridateci la lira!
GuidoGR
QUOTE(mauriziomaestri @ Sep 18 2012, 10:39 PM) *
Il disfacimento della moneta unica porterebbe con se il disfacimento dell'ideologia di una Europa unita, se non negli intenti, almeno nella forma. I piccoli cortili nazionali sarebbero immediatamente schiacciati dagli interessi e dal peso geopolitico ben maggiore di Russia, Cina, Usa. I piccoli cortili nazionali farebbero gara, per ingraziarsi la protezione economica, energetica, militare, commericiale dei tre giganti, a vendersi l'anima per cercare di ottenere qualche cosa da interessi ben più grandi di loro. Il G8, G20 sarebbero di facciata, si moltiplicherebbero i G2, G3, con le siperpotenze sopra a spartirsi le influenze del globo. E tutto ciò escludendo un colosso come l'India. L'Europa deve, nonostante tutto, rimanere unita, spingere il piede sull'acceleratore dell'unità politica, serve un parlamento europeo veramente sovranazionale che diriga il vecchio continente attraverso la sfida, tutelando i propri ed i nostri interessi verso: 1- il serbatoio energetico più accessibile a noi (leggi Russia e il suo gas) 2- un popolo di 1 miliardo e mezzo di "affamati" di vita e ricchezza che attualmente non hanno rivali dal punto di vista produttivo (leggi Cina, fra vent'anni mangeremo tutti con le bacchette ed adoreremo Dio Bruce Lee), 3- i nostri cari USA che continuano a recriminare il nostro contributo di sangue in guerre che non c'entrano una mazza con gli interessi strategici europei ma da alleati rimaniamo giustamente fedeli. La posizione americana è molto delicata, hanno tremo quando Obama dice: "l'europa è un alleato fedele ma deve cavarsela da sola". Chi se ne intende sa cosa c'è fra le righe. Ovvero l'Europa non è più la priorità o il mainpartner.
L'Euro per quando nefasto deve rimanere. Perchè l'alternativa è una marginalità (che già adesso sta avvenendo) nel mondo che diverrebbe maggiore con gli interessi di cortile europei che si danno contro con la stessa altezzosità di nobili decadute.
Insieme è meglio. La guerra commerciale è persa in partenza. Ma si può perdere bene o perdere male. La seconda ipotesi non è la più auspicabile.


Parole più che sensate!
Il nostro problema è che, a differenza di quanto avviene negli USA, noi ci sentiamo prima Italiani, Francesi, Tedeschi ecc. e non Europei.
Negli USA prima si sentono Americani (Statunitensi) e solo in second'ordine abitanti della California, dell'Idaho, dello Stato di New York ecc.

Se riflettiamo sulla storia d'Italia, ai tempi del Metternich eravamo veramente solo una "espressione geografica", una accozzaglia di staterelli in lotta tra di loro, succubi alternativamente delle grandi potenze d'Europa.
Nello stesso identico modo oggi gli Stati d'Europa, troppo chiusi nei loro interessi particolari, saranno letteralmente sottomessi dalle attuali "grandi potenze" se non riusciranno a creare una unica confederazione di stati, economicamente e politicamente uniti...

Per chi vuole il ritorno alla lira: avete idea che svalutazione avremmo avuto in questi anni e a che punto sarebbero i nostri conti economici con l'estero senza una valuta "forte"? Forse noi produttori manifatturieri guadagneremmo di più con l'esportazione, diventando nuovamente i "cinesi" d'Europa, come avvenne nel dopoguerra, ma i costi per il normale cittadino di tutti i beni provenienti dall'estero sarebbero semplicemente improponibili. Ad esempio la benzina, pagata solitamente in dollari, sarebbe forse ancora più cara di quanto non lo sia oggi!
danielg45
Tutto e' realizzabile. Ma non tutto e' conveniente. Uscire dall' euro sarebbe la catastrofe. Es. Ritorna la lira, si svaluta essendo debole del 50%' il debito pubblico esplode perché aumenta del 50% subito. E lo stato fallisce, non paga piu pensioni, i BOT non vengono rimborsati, le banche falliscono con i nostri soldi, le imprese non possono piu prende soldi in prestito. Vi basta, chi ha un minimo di conoscenza in macroeconomia Sa che e' irrealizzabile perché i benefici sarebbero 10 volte minori dei vantaggi. E i mutui? Immediatamente aumenterebbero del50% e chi lipaga piu se poi anche le imprese falliscono? Dai siamo seri. Bisogna migliorare l'euro non affossar lo, ne va di noi e dei nostri figli.

La regola e' sempre quella, e la Germania ce lo ricorda ogni giorno....mai spendere piu di quello che si ha.
alkmenes
Sempre pensato che, Euro o non Euro, le galline continueranno a fare le uova e i campi a far crescere verdura.

Certo, se poi si considera il mercato "globale", allora non solo sarebbe auspicabile l'Euro, ma il "Terro" (ipotetica moneta unica mondiale). Questo però non ridurrebbe né appianerebbe le eventuali differenze culturali, sociali e in buona sostanza produttive dei paesi aderenti. E' normale e pacifico, quindi, che la Germania (attualmente economicamente forte) non voglia più spendere denari propri (anche se sotto forma di Moneta Unica) per salvare chi ha un conto Statale in sfacelo (i famigerati PIIGS - Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna), con i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica- che sono i "paesi emergenti" della nuova economia) che incalzano con una politica di produzione e vendita davvero aggressiva.

Come ogni "bolla" che si sgonfia (o, nel caso dell'Europa, "scoppia" in maniera repentina), la Crisi del mercato europeo rischia di trascinare al rallentamento anche i BRICS. Inoltre le economie come USA e Giappone, che hanno in Europa il loro maggior nucleo di esportazioni, si vedrebbero coinvolte in questo guaio. Per colpa di pochi speculatori, infatti, attualmente corre il rischio di farne le spese tutta l'economia mondiale. Ma sempre la "Macroeconomia", non quella locale. Non quella fatta di "semplicità".

A sentire maggiormente la crisi sono, infatti, le comunità metropolitane, dove i servizi sono la parte preponderante del "mercato", e non le campagne, le zone rurali, dove i servizi sono praticamente nulli. Certo, se analizziamo i grandi produttori cerealicoli si assiste ad una ghigliottina dei prezzi dovuti ai futures, alle obbligazioni e alle promesse di produzione, che indebitano i produttori oltre misura, ma con la politica produttiva locale questo non avviene.

Allora il mercato deve (sì, DEVE) costringere altri ad assorbire il suo debito, ed ecco il motivo per cui l'UE obbliga i paesi membri ad utilizzare sementi ogm, per uniformare il mercato e renderlo più assoggettabile a controllo centrale.

Questo però fa perdere eccellenze locali (ma difficilmente controllabili a livello globale) e quindi crea delle sacche di vuoto macroeconomico che, chi controlla i fili della macchina, vuole assolutamente eliminare.

Un verbo adeguato, in questi termini, è "resistere". Resistere alle tentazioni globali, per esempio. Evitare di comprare soia, se proviene da OGM. Si potrà obiettare che la soia OGM è presente in quasi tutti i prodotti industriali che contengano lecitine et similia, allora si eviti di comprare prodotti industriali. "Eh, ma così l'industria crolla" - No, non è vero. L'industria, se vuole, si trasforma e si rimette in gioco. Perché l'illusione del guadagno (con la scusa di creare "millemila" posti di lavoro) non deve far perdere di vista le eccellenze locali.

Euro o non Euro.

P.S. Quando in Sicilia vedo nei banchi delle salumerie della <Bresaola della Valtellina DOP>, mi chiedo: "Ma quanto è lunga 'sta Valtellina?"
Senza nulla togliere alla Bresaola "originale", che sicuramente è ottima, è naturale chiedersi quanto debba essere produttiva una "eccellenza" per spingersi così distante dai luoghi di produzione. Senza contare che qui, a prescindere dalla Bresaola, si possa acquistare dell'ottimo S. Angelo di Brolo. E che i piccoli macellai locali producono i loro bei salamini e le salsicce secche tipiche delle nostre zone.
Località, insomma.
danielg45
QUOTE(alkmenes @ Sep 19 2012, 10:50 AM) *
Sempre pensato che, Euro o non Euro, le galline continueranno a fare le uova e i campi a far crescere verdura.

Certo, se poi si considera il mercato "globale", allora non solo sarebbe auspicabile l'Euro, ma il "Terro" (ipotetica moneta unica mondiale). Questo però non ridurrebbe né appianerebbe le eventuali differenze culturali, sociali e in buona sostanza produttive dei paesi aderenti. E' normale e pacifico, quindi, che la Germania (attualmente economicamente forte) non voglia più spendere denari propri (anche se sotto forma di Moneta Unica) per salvare chi ha un conto Statale in sfacelo (i famigerati PIIGS - Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna), con i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica- che sono i "paesi emergenti" della nuova economia) che incalzano con una politica di produzione e vendita davvero aggressiva.

Come ogni "bolla" che si sgonfia (o, nel caso dell'Europa, "scoppia" in maniera repentina), la Crisi del mercato europeo rischia di trascinare al rallentamento anche i BRICS. Inoltre le economie come USA e Giappone, che hanno in Europa il loro maggior nucleo di esportazioni, si vedrebbero coinvolte in questo guaio. Per colpa di pochi speculatori, infatti, attualmente corre il rischio di farne le spese tutta l'economia mondiale. Ma sempre la "Macroeconomia", non quella locale. Non quella fatta di "semplicità".

A sentire maggiormente la crisi sono, infatti, le comunità metropolitane, dove i servizi sono la parte preponderante del "mercato", e non le campagne, le zone rurali, dove i servizi sono praticamente nulli. Certo, se analizziamo i grandi produttori cerealicoli si assiste ad una ghigliottina dei prezzi dovuti ai futures, alle obbligazioni e alle promesse di produzione, che indebitano i produttori oltre misura, ma con la politica produttiva locale questo non avviene.

Allora il mercato deve (sì, DEVE) costringere altri ad assorbire il suo debito, ed ecco il motivo per cui l'UE obbliga i paesi membri ad utilizzare sementi ogm, per uniformare il mercato e renderlo più assoggettabile a controllo centrale.

Questo però fa perdere eccellenze locali (ma difficilmente controllabili a livello globale) e quindi crea delle sacche di vuoto macroeconomico che, chi controlla i fili della macchina, vuole assolutamente eliminare.

Un verbo adeguato, in questi termini, è "resistere". Resistere alle tentazioni globali, per esempio. Evitare di comprare soia, se proviene da OGM. Si potrà obiettare che la soia OGM è presente in quasi tutti i prodotti industriali che contengano lecitine et similia, allora si eviti di comprare prodotti industriali. "Eh, ma così l'industria crolla" - No, non è vero. L'industria, se vuole, si trasforma e si rimette in gioco. Perché l'illusione del guadagno (con la scusa di creare "millemila" posti di lavoro) non deve far perdere di vista le eccellenze locali.

Euro o non Euro.

P.S. Quando in Sicilia vedo nei banchi delle salumerie della <Bresaola della Valtellina DOP>, mi chiedo: "Ma quanto è lunga 'sta Valtellina?"
Senza nulla togliere alla Bresaola "originale", che sicuramente è ottima, è naturale chiedersi quanto debba essere produttiva una "eccellenza" per spingersi così distante dai luoghi di produzione. Senza contare che qui, a prescindere dalla Bresaola, si possa acquistare dell'ottimo S. Angelo di Brolo. E che i piccoli macellai locali producono i loro bei salamini e le salsicce secche tipiche delle nostre zone.
Località, insomma.

Noi non siamo la Cina , siamo il paese al mondo con le migliori differenze in ambito alimentare, preservarle e come preservare il genere umano. La nostra forza e qua. Da me basta fare 100mt e lo stesso vitigno cambia per l' esposizione. Questo dona varietà e ricercatezza tecnica e valore aggiunto. Come nel vino , nel resto Dell alimentare e spesso così. E di lavoro ce ne sarebbe se anche all estero sapessimo meglio e piu fare sistema paese. La qualità premia perché nel mondo siamo pochi per la dimensione Dell Italia e quindi posto ce ne sarebbe per le nostre produzioni da ampliare. L qualità del nostro cibo e' invidiata da tutti Germania compresa. La nostra forza e debolezza nello stesso momento. Così e anche per gli altri settori non tutti naturalmente. Es. Il turismo, se il sud avesse purtroppo una coscienza migliore avrebbe l'oro in casa, turismo piu cibo italiano con il mare che ha sarebbe un mix incredibile il max al mondo. Purtroppo l'ignoranza regna e la cultura resta relegata agli avi e non ai moderni. Essere colti ma non usarla e come essere ignoranti per la nascita. Non serve. A niente.meglio ignoranti e impegnati che colti e parassiti.
buzz
Pare che il mondo sia governato da non più di 300 famiglie che ne detengono il potere economico.
Euro o meno, non è l'idea ad essere sbagliata, ma il fatto che questa sia nata da questi gruppi di potere, il cui scopo unico è quello di accrescerlo a dismisura.
Ne consegue che le nazioni, intese come popolazione, e subiscono le conseguenze, con l'avallo dei politici che si prestano, in cambio dei loro intoccati privilegi, a mantenere lo status attuale, salvo poi tirarsi indietro nei periodi elettorali per raccogliere consensi da un popolo stanco ma non ancora alla fame.

Tutto il resto sono tattiche, manovre, parole ma sempre atte allo stesso scopo di cui sopra.


facciamo attenzione, perchè la discussione potrebbe facilmente slittare nella politica pura, in quanto le decisioni economiche non possono prescindere da una ideologia o un semplice modus governativo, e qui la critica a questo o a quello è fin troppo facile.
hroby7
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 10:34 PM) *
... e dalla zecca della BCE..


La BCE non stampa moneta........purtroppo

Roberto
buzz
QUOTE(hroby7 @ Sep 19 2012, 11:37 AM) *
La BCE non stampa moneta........purtroppo

Roberto



e chi, allora?!
PAS
QUOTE(mauriziomaestri @ Sep 18 2012, 10:39 PM) *
Il disfacimento della moneta unica porterebbe con se il disfacimento dell'ideologia di una Europa unita, se non negli intenti, almeno nella forma. I piccoli cortili nazionali sarebbero immediatamente schiacciati dagli interessi e dal peso geopolitico ben maggiore di Russia, Cina, Usa. I piccoli cortili nazionali farebbero gara, per ingraziarsi la protezione economica, energetica, militare, commericiale dei tre giganti, a vendersi l'anima per cercare di ottenere qualche cosa da interessi ben più grandi di loro. Il G8, G20 sarebbero di facciata, si moltiplicherebbero i G2, G3, con le siperpotenze sopra a spartirsi le influenze del globo. E tutto ciò escludendo un colosso come l'India. L'Europa deve, nonostante tutto, rimanere unita, spingere il piede sull'acceleratore dell'unità politica, serve un parlamento europeo veramente sovranazionale che diriga il vecchio continente attraverso la sfida, tutelando i propri ed i nostri interessi verso: 1- il serbatoio energetico più accessibile a noi (leggi Russia e il suo gas) 2- un popolo di 1 miliardo e mezzo di "affamati" di vita e ricchezza che attualmente non hanno rivali dal punto di vista produttivo (leggi Cina, fra vent'anni mangeremo tutti con le bacchette ed adoreremo Dio Bruce Lee), 3- i nostri cari USA che continuano a recriminare il nostro contributo di sangue in guerre che non c'entrano una mazza con gli interessi strategici europei ma da alleati rimaniamo giustamente fedeli. La posizione americana è molto delicata, hanno tremo quando Obama dice: "l'europa è un alleato fedele ma deve cavarsela da sola". Chi se ne intende sa cosa c'è fra le righe. Ovvero l'Europa non è più la priorità o il mainpartner.
L'Euro per quando nefasto deve rimanere. Perchè l'alternativa è una marginalità (che già adesso sta avvenendo) nel mondo che diverrebbe maggiore con gli interessi di cortile europei che si danno contro con la stessa altezzosità di nobili decadute.
Insieme è meglio. La guerra commerciale è persa in partenza. Ma si può perdere bene o perdere male. La seconda ipotesi non è la più auspicabile.


Vero!
Sintesi assolutamente condivisibile.
Il punto è che sono in pochi a percepire questi scenari.
Colpa di una diffusa ignoranza di fondo tra le popolazioni europee?
No responsabilità di chi avrebbe dovuto PRIMA costruire uno spirito unitario europeista e poi magari pensare ai mercati ed ai mercanti.

Lo slogan: Europa gigante economico (forse ancora per poco) ma nano politico è sempre pendente.

L’impresa politica di unire le coscienze europee non è semplice, considerato che fino a qualche decennio fa le nazioni europee se le sono date tra loro di santa ragione, ma appunto per questo motivo da lì si sarebbe dovuto cominciare: dall’integrare culture, welfare, servizi, università e ricerca, potenzialità e peculiarità produttive....etc.
Solo così l’eterogenea popolazione europea avrebbe potuto prendere atto dei vantaggi di un processo di integrazione e rivolgersi poi più favorevolmente all’unificazione economica e monetaria. Che sarebbe dovuto essere il passo conclusivo e non il primo.

Perché invece è successo il contrario? Beh ci sarebbe da scrivere un trattato su come è stata governata l’Europa in questi ultimi decenni, ma le conseguenze sono oggi sotto gli occhi di tutti.

Valerio
89stefano89
beh chiaramente i tedeschi son l´unico stato praticamente in europa con un economia in buona ripresa, credo ben si sentano i campioni d´europa e vogliano tutto per loro, allora si sentirebbero ancora piú forti senza delle xxx al piede.
dieci anni fa peró secondo me non era proprio cosí.

poi... chiedere alla popolazione é una barzelletta... scusate ma se a me mi chiedessero di tornare alla lira con quale criterio gli rispondo? non son mica economista! non ho studiato nulla in proposito, poso dirti che i prezzi dei materiali da costruzioen con la lira erano motlo inferiori, ma non so quale sia la vera ragione del rincaro, probabilemtne non l´euro.
in italia la gente parla per sentito dire, segue gl´altri, al massimo si esprime su quello o questo calciatore, nulla di piú.
simone_chiari
QUOTE(nonnoGG @ Sep 18 2012, 07:01 PM) *
... obbravo, così noi del Regno Papalino resteremmo comunque "sotto" la Tedeschia... laugh.gif

Mi oppongo... tongue.gif

Ciao... (ammaz'e Note: meglio tardi che mai... grazie.gif )

Luigi


col papa re sai quanti scudetti in più avrebbe la Roma? messicano.gif
ciao
Simone
hroby7
QUOTE(buzz @ Sep 19 2012, 11:49 AM) *
e chi, allora?!


Sono sicurissimo che hai capito cosa intendevo dire Pollice.gif

Non può immettere liquidità così come fa la sua omologa a stelle e strisce

E la cosa non mi sembra un affarone

Però i tedeschi sono contenti così......c'è poco da fare biggrin.gif

Ciao
Roberto
nonnoGG
QUOTE(simone_chiari @ Sep 19 2012, 12:29 PM) *
col papa re sai quanti scudetti in più avrebbe la Roma? messicano.gif
ciao
Simone

...però, invece di Equitalia, ti saresti trovato i marchigiani alla porta! laugh.gif
buzz
QUOTE(hroby7 @ Sep 19 2012, 12:40 PM) *
Sono sicurissimo che hai capito cosa intendevo dire Pollice.gif

Non può immettere liquidità così come fa la sua omologa a stelle e strisce

E la cosa non mi sembra un affarone

Però i tedeschi sono contenti così......c'è poco da fare biggrin.gif

Ciao
Roberto


no, sinceramente no.
Ma che io sappia nemmeno la federal reserve stampa dollari "a casaccio".
L'immissione della moneta è subordinata al PIL, ovvero è la rappresentazione in carta del valore del lavoro prodotto.
Il problema è he la banca presosta stampa soldi ma li presta, non li distribuisce!
Li da in cambio di obbligazioni (BTP) e ne resta per questo creditrice. oltre al fatto che si trattiene l'1% quale commissioni e spese.

Qualcuno poi mi dovrebbe spiegare come faccio io a restituire un prestito di 100 euro quando oltre agli interessi richiesti, e ne vengono prestati di fatto solo 99.

personalmente penso che il ritorno alla sovranità monetaria per ogni stato sarebbe l'unica soluzione per placare la controversia tra le nazioni.
Succeda quel che succede, ma almeno ogni stato è responsabile direttamente e ne subisce le conseguenze, senza però permettere ad altri di specularci sopra e di approfittarne.
davide.lomagno
QUOTE(buzz @ Sep 19 2012, 02:47 PM) *
no, sinceramente no.
Ma che io sappia nemmeno la federal reserve stampa dollari "a casaccio".
L'immissione della moneta è subordinata al PIL, ovvero è la rappresentazione in carta del valore del lavoro prodotto.
Il problema è he la banca presosta stampa soldi ma li presta, non li distribuisce!
Li da in cambio di obbligazioni (BTP) e ne resta per questo creditrice. oltre al fatto che si trattiene l'1% quale commissioni e spese.

Qualcuno poi mi dovrebbe spiegare come faccio io a restituire un prestito di 100 euro quando oltre agli interessi richiesti, e ne vengono prestati di fatto solo 99.

personalmente penso che il ritorno alla sovranità monetaria per ogni stato sarebbe l'unica soluzione per placare la controversia tra le nazioni.
Succeda quel che succede, ma almeno ogni stato è responsabile direttamente e ne subisce le conseguenze, senza però permettere ad altri di specularci sopra e di approfittarne.

credo che a questo punto,scoppi una rivolta civile,molto violenta...
hroby7
QUOTE(buzz @ Sep 19 2012, 02:47 PM) *
Ma che io sappia nemmeno la federal reserve stampa dollari "a casaccio".


Beh, i pareri letti finora sono discordanti

Tanto che i sostenitori della linea tedesca indicano l'esempio americano per dar forza alle proprie idee

Della serie.....stampano un pochino alla c.d.c. ma non ottengono nulla. Anzi, ottengono inflazione....ovviamente

Vedremo come andrà a finire.....

La Merkel sta comunque concedendo qualcosina, zitta zitta, quatta quatta, cacchio cacchio biggrin.gif

Roberto

aliant
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 10:34 PM) *
Parlando seriamente, l'euro (moneta unica) sarebbe stata una bellissima cosa, se poi , oltre che all'unione monetaria, ci fosse stata una unione Europea politica, fiscale , commerciale, come una specie di "stati Uniti di America"..
invece si e' fatto una cosa all'Italiana: una riforma zoppa e lasciata a meta strada, anzi..all'inizio della strada... ph34r.gif
Inoltre la moneta unica, cosi' come e', e' anche stato un fallimento perche' tutti li stati che hanno aderito
adesso non hanno piu' una moneta "sovrana" e dipendon tutti dalle decisioni e dalla zecca della BCE..
ha avuto quindi ragione l'inghilterra che almeeno si e' tenuta la sua cara Sterlina e ha sempre
la sua moneta sovrana (regina inclusa)... rolleyes.gif
Francesco Martini



Francesco, i paesi dell'Unione europea sono Europa commerciale da circa 60 anni ... Hanno una barriera doganale comune e non ci sono dazi tra i paesi membri.

Quella fiscale non l'hanno voluta gli stati, ovvero i popoli in europa, ... magari in futuro, ma non sono scelte che vengono prese in due secondi.

Questa crisi e' una bella accelerata per la discussione sull'integrazione fiscale e monetaria (seria), ma postulano un'europa politica.

Rinuncereste alle scelte politiche italiane ? io senza alcun dubbio, ma molti, nonostante le belle parole, non lo vogliono.

Ad ogni modo per costruire gli USA gli americani hanno impiegato qualche un buon centinaio di anni. Noi stiamo impiegando un periodo decisamente inferiore e nonostante differenze linguistiche, politiche e culturali non indifferenti.

Ciao smile.gif
Gian Carlo F
QUOTE(Dr Fafnir @ Sep 18 2012, 10:21 PM) *
Io sono anni che dico che farebbe molto più figo dire che si viene dal "Regno d'Italia" che dall'italia o dalla repubblica italiana cool.gif


Guarda se ritornasse il Re, noi italiani siamo così complicati e stupidi che dovremmo tenerci anche il Presidente della Repubblica, così ne avremmo 3 da mantenere:

- RE
- PAPA
- PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Più presidenti regioni, provincie, sindaci, comunità montane e relativi scagnozzi e portaborse ... tutti pronti a rubarci quattrini in ogni modo possibile.

Questo è il vero problema di questo povero Paese
hornet75
QUOTE(danielg45 @ Sep 19 2012, 10:47 AM) *
Tutto e' realizzabile. Ma non tutto e' conveniente. Uscire dall' euro sarebbe la catastrofe. Es. Ritorna la lira, si svaluta essendo debole del 50%' il debito pubblico esplode perché aumenta del 50% subito. E lo stato fallisce, non paga piu pensioni, i BOT non vengono rimborsati, le banche falliscono con i nostri soldi, le imprese non possono piu prende soldi in prestito. Vi basta, chi ha un minimo di conoscenza in macroeconomia Sa che e' irrealizzabile perché i benefici sarebbero 10 volte minori dei vantaggi. E i mutui? Immediatamente aumenterebbero del50% e chi lipaga piu se poi anche le imprese falliscono? Dai siamo seri. Bisogna migliorare l'euro non affossar lo, ne va di noi e dei nostri figli.

La regola e' sempre quella, e la Germania ce lo ricorda ogni giorno....mai spendere piu di quello che si ha.



Veramente c'è una bella schiera di economisti tra cui un paio di premi nobel dicono esattamente l'opposto e ciò che uscire dall'euro è l'unica soluzione possibile alla crisi che attanaglia i PIGS. A dire il vero l'uscita dell'Euro appare come una cosa certa bisogna solo vedere se avverrà in maniera volontaria o meno. La svalutazione dell'italia in casa di uscita dall'euro non sarebbe catastrofica, anzi tutti concordano che sarebbe attorno al 20% anche perchè deve semplicemente controbilanciare il deficit della bilancia commerciale o meglio delle partite correnti. Una svalutazione del 50% sarebbe un regalo avresti una ripartenza dell'economia italiana immediata. l'Italia ha tral'altro già sperimentato una svalutazione del 20% della moneta molto recentemente esattamente nel 1992 sotto il governo Amato. La situazione era più o meno catastrofica come quella attuale, l'italia fu costretta ad uscire dallo SME e la lira svalutò del 20%. In pochi anni tutti i parametri italiani migliorarono (inclusa l'inflazione che scese dal 5 al 4%) e permisero al nostro paese di rientrare nei parametri di maastricht per aderire all'Euro (senza che agli italiani venisse chiesto cosa ne pensavano). Noi entrammo per decisione dell'allora governo P...i, in altri paesi si fece un referendum. Non mi ricordo a cavallo di quegli anni catastrofismi per la svalutazione del 20% della lira. Lo stesso euro all'inizio della sua avventura dal 1999 al 2003 fece un tonfo del 35% (L'euro arrivò nelle nostre tasche nel 2001 ma di fatto dal 1999 era utilizzato negli scambi commerciali fra stati). Anche in questo caso non ricordo catastrofismi nè gente che andava a comprare i generi di prima necessità con una carriola di euro. Abbiamo anche un caso recente di fallimento con l'Argentina che 10 anni fa è fallita per colpa della propria moneta legata indissolubilmente all'andamento del dollaro in pratica il pesos argentino seguiva le quotazioni del dollaro pari pari. Avevano monete diverse ma in pratica era come se l'argentina ragionasse in dollari. Anche in quel caso moneta troppo forte per un paese meno competitivo e il risultato fu il fallimento. In Argentina ci fu un vero dramma perchè svalutarono di ben il 200% quando si staccarono dal dollaro (Di fatto l'argentina produce ed esporta carne e non si sogna nemmeno l'industria manufatturiera italiana). Oggi l'Argentina cresce con percentuali dell'8% del PIL (noi siamo in recessione di quasi il 3%). Il 3 agosto 2012, con un anticipo rispetto alla scadenza di 16 mesi, la presidente della Repubblica Argentina, Cristina Kirchner, si presenta alla sede di Manhattan del Fondo Monetario Internazionale e si fa fotografare e riprendere dalle televisioni con un gigantesco cartellone che mostra un assegno di 12 miliardi di euro intestato al Fondo Monetario Internazionale con scadenza 31 dicembre 2013. In pratica l'Argentina ha ripagato il interamente il suo debito e con netto anticipo, ma ovviamente in Italia niente di tutto questo è stato scritto sui giornali.
GuidoGR
Non dimentichiamo però che in Argentina migliaia di famiglie hanno perso i risparmi di una vita con la svalutazione, con un aumento enorme della povertà.
In Italia la situazione sarebbe ancora peggiore data la tendenza al risparmio di moltissime famiglie. Non dimentichiamo che il risparmio degli Italiani delle generazioni precedenti permettono alle generazioni attuali di poter sopportare le difficoltà del momento in moltissimi casi, pensiamo ai genitori che aiutano i figli non ancora autosufficienti o i nonni che supportano le spese dei figli e nipoti...
Come sempre gli unici che potrebbero trarre un certo vantaggio da una situazione di questo tipo sarebero i nullatenenti, a cui qualunque decisione in merito non porterebbe alcun danno, oppure i più potenti che per tempo avrebbero già trasferito il proprio patrimonio all'estero o comunque cambiato in valute "forti" prima del tracollo economico.
hornet75
QUOTE(GuidoGR @ Sep 21 2012, 11:24 PM) *
Non dimentichiamo però che in Argentina migliaia di famiglie hanno perso i risparmi di una vita con la svalutazione, con un aumento enorme della povertà.


L'ho pure scritto, la situazione in argentina era ben diversa, sono stati costretti a dichiarare fallimento e a svalutare del 200% il pesos. Le famiglie hanno perso i risparmi ma chi ci ha perso di più sono stati gli investitori esteri italiani compresi con i tristemente famosi bond argentini. Ecco perchè ci ricordiamo così bene del fallimento argentino mentre ignoriamo completamene il fallimento economico di altri stati nel mondo come ad esempio il Paraguay. Molti italiani si sono scottati con il fallimento argentino. La situazione italiana è completamente diversa, l'italia svaluterebbe al massimo del 20% come già fece nel 1992 con la lira e non mi pare che le famiglie italiane tra il 92 e il 93 si siano ridotte in povertà. Tra il 1999 e il 2001 l'euro rispetto al dollaro ha fatto uno scivolone del 30% e anche in quel periodo non ricordo famiglie ridotte sul lastrico. Senza considerare che l'esportazione argentina non è minimamente paragonabile a quella italiana dove l'industria manufatturiera trarrebbe enorme vantaggio da una svalutazione del 20%. Tutti gli economisti favorevoli e contrari sono concordi nel dire che con un ritorno alla lire l'italia svaluterebbe al massimo di un 20/25% per compensare il deficit delle partite correnti con l'estero. L'argentina svalutò 10 volte di più e se la passarono brutta per un paio d'anni. Ma dal 2003 il PIL dell'argentina cresce ad un ritmo impressionante

http://www.indexmundi.com/g/g.aspx?c=ar&v=66&l=it
Grazmel
L'Argentina non è stata costretta, hanno DECISO di andare in default e di rifiutare la cancellazione del debito, e ad agosto 2012, con largo anticipo, hanno finito di pagare l'ultima rata al FMI.

Qualcuno ho visto che ha già riportato questa informazione, ed io allora ci tengo a riportare per intero le parole della Kirchner dette a Manhattan:

"Nel 2003 andammo in default per 112 miliardi di dollari, ma ci rifiutammo di chiedere la cancellazione del debito: scegliemmo la dichiarazione ufficiale di bancarotta e chiedemmo dieci anni di tempo per restituire i soldi a tutti, compresi gli interessi. Per dieci, lunghi anni, abbiamo vissuto nel limbo. Per dieci, lunghi anni, abbiamo protestato, contestato e combattuto contro le decisioni del FMI che voleva imporci misure restrittive di rigore economico sostenendo che fossero l’unica strada. Noi abbiamo seguito una strada opposta: quella del keynesismo basato sul bilancio sociale, sul benessere equo sostenibile e sugli investimenti in infrastrutture, ricerca, innovazione, investendo invece di tagliare. Abbiamo risolto i nostri problemi. Ci siamo ripresi e siamo in grado di saldare l’ultima tranche con 16 mesi di anticipo. Le idee del FMI e della Banca Mondiale sono idee errate, sbagliate. Lo erano allora, lo sono ancor di più oggi. Chi vuole operare, imprendere, creare lavoro e ricchezza, è benvenuto in Argentina: siamo una nazione che ha dimostrato di essere solvibile, quindi pretendiamo rispetto e fedeltà alle norme e alle regole, da parte di tutti, dato che abbiamo dimostrato, noi per primi, di rispettare i dispositivi del diritto internazionale.”

Tra le questioni "scomode" (perlomeno per i banchieri) di cui non si parla nei principali mezzi di comunicazione, suggerirei di andare a vedere bene anche cosa è successo in Islanda e come si sono ripresi...da soli, i cittadini.
Sicuramente in una nazione di 300.000 abitanti le cose sono diverse e più semplici, ma credo valga la pena considerarlo, almeno parlarne e darne notizia ogni tanto wink.gif

Graziano
buzz
c'è una cosa che non ho capito: se l'argentina ha ripagato il suo debito, la gente che ha investito nei bond famosi, ha ripreso il capitale?
PAS
QUOTE(Grazmel @ Sep 22 2012, 09:09 AM) *
Tra le questioni "scomode" (perlomeno per i banchieri) di cui non si parla nei principali mezzi di comunicazione, suggerirei di andare a vedere bene anche cosa è successo in Islanda e come si sono ripresi...da soli, i cittadini.
Sicuramente in una nazione di 300.000 abitanti le cose sono diverse e più semplici, ma credo valga la pena considerarlo, almeno parlarne e darne notizia ogni tanto wink.gif


Beh non è possibile prendere come riferimento la vicenda islandese.
Almeno non realisticamente nell’attuale situazione europea (poteva esserlo prima del 2001).

In Islanda le tre maggiori banche furono fatte fallire ed il costo del fallimento caricato quasi totalmente sugli investitori stranieri.
Questo è stato possibile date le dimensioni dell’economia islandese. Ovvio che oggi nessuno si sognerebbe di investire in Islanda, ma questo è tollerabile in un paese piccolo che può gestirsi in modo quasi autarchico con misure (blocco dei capitali) impensabile nell’area euro. Almeno non nella situazione attuale.

L’unica cosa che potrebbe insegnare la vicenda islandese è il vantaggio ottenuto dalla svalutazione della corona.
Un eventuale politica della BCE di immissione di liquidità e conseguente svalutazione dell’euro avrebbe sì il rischio di inflazione ma contribuirebbe a rendere più competitiva l’Europa manifatturiera sul mercato mondiale e probabilmente rompere quel blocco oggi causato da un eccesso di capacità produttiva vs costi decrescenti di altri paesi competitori.

Grazmel
QUOTE(PAS @ Sep 22 2012, 11:00 AM) *
Beh non è possibile prendere come riferimento la vicenda islandese.
Almeno non realisticamente nell’attuale situazione europea (poteva esserlo prima del 2001).


Infatti l'avevo sottolineato wink.gif

Quello che ho detto è che se ne potrebbe comunque parlare ogni tanto, giusto a titolo informativo, e non far sentire solo le ipotesi apocalittiche dei "banchieri di stato" se non si fa "come dicono loro" wink.gif

E comunque hanno dimostrato che da qualche parte il cittadino conta (parole non mie):

"I cittadini sfiduciarono il governo, si fece strada l’idea che non era giusto che tutti dovessero pagare per errori e ruberie commessi da un manipolo di banchieri e politici, decisero poi di fare un referendum che con oltre il 90% dei consensi stabilì che non si dovesse pagare il debito. Nazionalizzarono quindi le banche (prima private) che avevano portato a questo disastro economico e, tramite Internet, decisero di riscrivere la Costituzione (prevedendo anche che l’economia fosse al servizio del cittadino e non viceversa). Per riscrivere la nuova costituzione vennero scelti dei cittadini che dovevano essere maggiorenni, avere l’appoggio di almeno 30 persone e NON AVERE LA TESSERA di ALCUN PARTITO! Chiunque poteva seguire i progressi della Costituzione davanti ai propri occhi. Le riunioni del Consiglio erano trasmesse in streaming online e chiunque poteva commentare le bozze e lanciare da casa le proprie proposte. Veniva così ribaltato il concetto per cui le basi di una nazione vanno poste in stanze buie e segrete, per mano di pochi saggi. Nel frattempo l'Islanda ha ripreso a crescere, e il governo islandese ha deciso di investire il 13% del PIL nazionale per cancellare i mutui ipotecari dei cittadini in difficoltà: un’operazione che riguarda un islandese su quattro"

Ed è anche la dimostrazione che fuori dall'Italia i referendum valgono qualcosa, dove se il cittadino si incaz.za, qualcosa si muove e qualcosa si fa. Non solo lamentele al vento.
Ripeto, è una realtà piccola e profondamente diversa, ma ciò non significa che non possa insegnare nulla.
Che lo scrivano almeno sui giornali! dovrebbe essere un dovere dei giornali! così tutti sanno e poi sono liberi di esprimere il proprio pensiero ponderato su più basi ed esempi REALI...sarebbe sicuramente un pensiero più saggio e meno di fede wink.gif

E anche dell'Argentina non è che si è letto molto in giro, o perlomeno non in trafiletti in 20esima pagina...

Le opzioni ci sono, eccome, e anche gli esempi pratici. Basta volerli vedere.

Graziano
mbbruno
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 18 2012, 05:32 PM) *
Io tornerei al al Granducato di Toscana e al Fiorino ,
con tanto di Granduca Asburgo Lorena sul tono , a piazza della Signroia, a Firenze...
al posto di quei politicanti di me...da....
Francesco Martini

francesco martini subito presidente!!!!!!!!!
hornet75
QUOTE(PAS @ Sep 22 2012, 11:00 AM) *
L’unica cosa che potrebbe insegnare la vicenda islandese è il vantaggio ottenuto dalla svalutazione della corona.
Un eventuale politica della BCE di immissione di liquidità e conseguente svalutazione dell’euro avrebbe sì il rischio di inflazione ma contribuirebbe a rendere più competitiva l’Europa manifatturiera sul mercato mondiale e probabilmente rompere quel blocco oggi causato da un eccesso di capacità produttiva vs costi decrescenti di altri paesi competitori.


Ipotesi non praticabile a causa del veto tedesco, l'euro forte alla Germania conviene (ma anche alla Finlandia, all'Olanda e all'Austria). Ad andare in crisi sono i paesi del mediterraneo e l'Irlanda e fra poco anche la Francia. Si era ipotizzato anche l'uso di due monete europee, diciamo un euro forte e un euro debole ma a sto punto se non è possibile tenere la moneta unica non conviene tornare alle monete nazionali? Non si può perseguire l'obiettivo dell'europa unita partendo dalla moneta senza politiche fiscali ed economiche comuni e soprattutto senza politiche di redistribuzione delle ricchezze dai paesi più produttivi a quelli meno produttivi. L'Europa unita dovrebbe prevedere la cooperazione e non la competizione. Noi non possiamo competere con la Germania condividendo la stessa moneta. Il Governo Federale americano provvede a redistribuire le ricchezze con trasferimenti di capitali perchè è ovvio che il Massachusetts non può competere con la California. Quindi fin quando i tedeschi, i finlandesi e gli austriaci non saranno disposti a spostare la loro ricchezza verso i paesi PIGS, l'unione monetaria è solo una palla al piede per l'Italia.
mbbruno
ho letto tutto molto attentamente e anche io credo e sostengo gia da unpò che vista l'italia e gli italiani per noi la miglior soluzione dichiarare il fallimento rimettere in dircolo la lira con valore pari al dollaro smettere di pagare gli interessi sul debito e scrivere in costituzione che la banche private (bce su tutte) non possono prestare soldi alle pubbliche amministraziioni...
PAS
Ogni paese ha le sue peculiarità ma finanza, economia, politica dei paesi occidentali sono ormai talmente intrecciate tra loro che rivoluzioni copernicane non sono più possibili.
Se non l’accettare corsi traumatici che comportano nel breve/medio periodo condizioni di vita che ci siamo dimenticati da almeno un paio di centinaia di anni.

Il cambiamento deve avvenire dal basso da una nuova coscienza culturale che progressivamente ricambi la classe dirigente.
Cosa più facile a dirsi che a farsi. Se mai accadrà ci vorranno decenni.

QUOTE(Grazmel @ Sep 22 2012, 11:24 AM) *
Che lo scrivano almeno sui giornali! dovrebbe essere un dovere dei giornali!


Già!
Sul fatto che la stampa parli di come l’Islanda stia uscendo dal tunnel siamo al solito discorso sulla qualità dell’informazione in Italia (ma non solo). Almeno quella generalista.
A chi interessa? Quanto fa vendere?
cerotto.gif
hornet75
QUOTE(buzz @ Sep 22 2012, 10:20 AM) *
c'è una cosa che non ho capito: se l'argentina ha ripagato il suo debito, la gente che ha investito nei bond famosi, ha ripreso il capitale?


Articolo del 25 Agosto 2012
http://www.tendenzamercati.net/finanza-uti...-argentini.html
PAS
QUOTE(hornet75 @ Sep 22 2012, 11:39 AM) *
Ipotesi non praticabile a causa del veto tedesco, l'euro forte alla Germania conviene


L’euro forte non conviene a nessuno, nemmeno alla Germania che sta accorgendosi di perdere competitività e quote di mercato.
Se ne sta accorgendo la BCE e tutta la zona euro.
Il punto è che misure di svalutazione comportano inflazione e la Germania ne ha un terrore folle (dalla Repubblica di Weimar in poi).
Penso che però ci si muoverà in questo senso altrimenti non se ne esce.
Diamoci appuntamento tra qualche mese. wink.gif
aliant
QUOTE(hornet75 @ Sep 20 2012, 04:49 PM) *
In pratica l'Argentina ha ripagato il interamente il suo debito e con netto anticipo, ma ovviamente in Italia niente di tutto questo è stato scritto sui giornali.



deve essere una battuta ...


facile crescere del 7% quando hai toccato il fondo, puoi anche crescere del 50% quando la tua economia vale 0.1 e passa a 0.2 ...
saverio m.
QUOTE(89stefano89 @ Sep 19 2012, 12:01 PM) *
beh chiaramente i tedeschi son l´unico stato praticamente in europa con un economia in buona ripresa, credo ben si sentano i campioni d´europa e vogliano tutto per loro, allora si sentirebbero ancora piú forti senza delle xxx al piede.
dieci anni fa peró secondo me non era proprio cosí.

poi... chiedere alla popolazione é una barzelletta... scusate ma se a me mi chiedessero di tornare alla lira con quale criterio gli rispondo? non son mica economista! non ho studiato nulla in proposito, poso dirti che i prezzi dei materiali da costruzioen con la lira erano motlo inferiori, ma non so quale sia la vera ragione del rincaro, probabilemtne non l´euro.
in italia la gente parla per sentito dire, segue gl´altri, al massimo si esprime su quello o questo calciatore, nulla di piú.

saverio m.
la risposta a tante domande e nel grande lavoro di Paolo Barnard giornalista., vedere e sopratutto ascoltare su yutube.
alcarbo
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