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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
P.Pazienza
Dovendo acquistare un film scanner, mi � stato consigliato di prestare particolare attenzione, oltre che alla risoluzione, anche al valore DMAX, cio� quel numero che indicherebbe la gamma dinamica o densit� ottica o gamma di densit�, come � riportato da Nikon nel catalogo.

Per ora l'unica cosa che so con certezza � che pi� � alto tale valore maggiore sar� la capacit� dello scanner di riprodurre fedelmente i passaggi tonali e le sfumature dell'originale.

A questo punto la mia domanda �: che differenza di prestazioni passa tra due scanner con DMAX rispettivamente di 4,2 (LS 8000 ED) e 4,8 (LS 9000 ED)?

Che cosa esprime realmete tale valore?

Esiste una formula oppure una scala per calcolare la Dmax, analogamente a quella per il calcolo della risoluzione?

In altre parole vorrei rendermi conto, calcoli alla mano, di cosa comporta e a cosa corrisponde fisicamente un incremento di 0,1 nella scala della Dmax...

confido nel vostro aiuto

grazie.gif

Andrea Fotografo
Allora, per rispondere alla tua domanda provo a fare prima un piccolo passo indietro e partire da come dalla pellicola si passa al bit.
La scansione, semplificando moltissimo, � fatta di due eventi.

1) Il fascio di luce che ha attraversato la pellicola viene captato dal sensore (di solito di tipo CCD) e convertito in un segnale elettrico analogico (un tipo di segnale i cui valori possono cio� variare con continuit� da un valore nullo corrispondente a ci� che il sensore restituisce quando secondo lui, sottolineo secondo lui, non viene colpito da nessuna luce ad un valore massimo che corrisponde alla massima intensit� di luce che � in grado di misurare. In questa fase il pixel pu� assumere ancora infiniti valori di luminosit� (per ciascuno dei 3 colori RGB)
2) Perch� dagli infiniti valori analogici di RGB si possa passare alla terna di valori binari RGB che sei abituato a maneggiare nei programmi di fotoritocco � necessario che il segnale elettrico analogico venga mandato in ingresso ad un circuito integrato che effettua la conversione in segnale binario (si parla di "quantizzazione"). In pratica avviene che l'intera gamma di infiniti valori che il segnale analogico pu� assumere tra zero e il valore massimo di cui sopra viene suddiviso in un certo numero di intervalli. Ciascun intervallo viene contraddistinto da un valore binario crescente dal valore 0 ad un valore massimo che dipende dal numero di bit che vengono utilizzati (utilizzando 8 bit posso numerare gli intervalli da 0 a 255, una bella perdita di precisione se si pensa che prima potevo usare infiniti valori; usando 16 bit invece posso contare da 0 a 65000 circa e quindi avere una maggiore precisione). Al pixel viene associato una terna di valori RGB corrispondenti agli intervalli in cui va a cadere il segnale analogico corrispondente.

Finita la teoria, proviamo a dare una risposta alla tua domanda. Come si calcola il Dmax? Dmax = log base 10 (numero di possibili valori distinti che ciascun componente RGB pu� assumere in output).

Tutto chiaro dunque? Purtroppo no. Infatti quasi sempre il valore che si trova indicato nelle specifiche tecniche degli scanner � un valore che tiene conto solo della fase 2 di cui sopra. Mi spiego: se in uscita dal convertitore analogico/digitale ho valori espressi a 16 bit/colore ecco che viene indicata un Dmax di 4.8 = log base 10 (65536). Se il valore in uscita � codificato a 14 bit ecco che Dmax = log base 10 (16384) = 4.2, eccetera.

Si tratta per� purtroppo di valori che non dicono tutto della capacit� dello scanner di cogliere le sfumature della pellicola, in quanto sono valori che si basano sull'ipotesi (tutta da dimostrare) che la fase 1 avvenga senza alcuna perdita di informazione ossia che il sensore CCD sia in grado di leggere sia le zone pi� dense sia quelle pi� luminose della pellicola con la stessa precisione.

Detto questo non bisogna buttare il bambino con l'acqua sporca come si dice dalle mie parti. Se il Dmax non ci dice tutto sulla capacit� dello scanner di "leggere" un fotogramma, ci dice comunque qualcosa sulla sua capacit� di "scrivere" accuratamente in binario quello che � riuscito a leggere.

Spero di essere stato di aiuto.
Saluti
P.Pazienza
grazie.gif Andrea

Il tuo aiuto � stato prezioso!

Ora devo solo ripassare i logaritmi e fare due conti...
straorso
Concordo con la parte teorica espressa da Andrea Fotografo nei punti 1 e 2, ma non sul modo di calcolare la Dmax.
La Dmax di uno scanner deve proprio esprimere la capacit� del medesimo di leggere le sfumature nelle zone pi� dense della pellicola, indipendentemente dal tipo di campionatura che verr� poi fatto. E� un parametro che dipende quasi esclusivamente dal sensore.
I Coolscan V e 5000 hanno rispettivamente Dmax 4,2 e 4,8 in virt� soprattutto del diverso ccd utilizzato. Che poi uno campioni a 14 bit e l�altro a 16, con la Dmax non c�entra nulla.
Chiaramente pi� uno scanner ha una Dmax elevata e pi� conviene, al costruttore, dotarlo di un campionamento fine. Sarebbe una bestialit� campionare a 8 bit il segnale analogico di un sensore capace di una Dmax 4,8, come avrebbe poco senso campionare a 16 bit il segnale di un sensore che arriva al massimo a Dmax 2,8.
Lo scanner per pellicola Epson F-3200, ad esempio, campiona a 16 bit ed ha una Dmax dichiarata di 3,8.

Detto questo provo a rispondere alle tue domande:
1) Quello con Dmax 4,8 sente ancora la luce che attraversa la pellicola in una zona con D 4,8, mentre quello con Dmax 4,2 si ferma a D 4,2 (nella pratica � una differenza piccolissima).
2) Come ho detto prima, la capacit� dello scanner di distinguere dettagli nelle zone pi� scure della pellicola.
3) Non esiste una formula, dipende dai parametri fisici del sensore.
4) Uno scanner con Dmax 0,1 superiore ad un altro sar� in grado di leggere dettagli su zone della pellicola con D 0,1 pi� elevata, cio� 1/3 di diaframma pi� scure.

Probabilmente tutti lo sanno, ma vorrei ricordare che la densit� D in un punto della pellicola � definita come il logaritmo in base 10 dell�opacit� locale della pellicola, cio� del rapporto dell�intensit� della luce incidente e l�intensit� della luce trasmessa in quel punto. In un punto dove la pellicola � (fosse) perfettamente trasparente, tutta la luce passa, il rapporto � quindi 1, e D (per convenzione matematica) risulta 0. Dove passa il 10% della luce incidente il rapporto � 10 e D diventa 1. Dove passa l�1% il rapporto � 100 e D diventa 2. E cos� via...

Andrea Fotografo
Grazie a straorso per l'ottima precisazione su quello che si definisce come densit� di una pellicola. Da questa definizione si deduce che un 5000 ED � in grado di cogliere sfumature nelle zone pi� dense dell'ordine di 1/65000 della luce incidente (Dmax = 4.8) mentre uno scanner con Dmax =4.2 � 4 volte pi� "grossolano" riuscendo a cogliere sfumature solo dell'ordine di 1/16000 della luce incidente. Corretto?
DDD72
Ragazzi... rolleyes.gif perch� non uscite fuori a fare due foto biggrin.gif ?

A me piacciono i numeri...ma qui con tutti 'sti infinitesimi ed infiniti, logaritmi, esponenti...mi tocca farmi un corso accelerato di ANALISI 3 smilinodigitale.gif

Allora per vederci pi� chiaro ph34r.gif ho fatto una ricerca su Google ed ho scoperto che ci sono un sacco di scanner che indipendentemente (o a parit�) dal convertitore A/D, hanno Dmax diversi:

- Epson che (a 16 bit/canale) vanno da 3,2 a 4,2.

- Imacon FlexTight 949 che dichiara 4,9 con 16 bit.

Anch'io pensavo che il massimo teorico fosse 4,8 unsure.gif

Lampadina.gif Ma non � che � diventato un valore commerciale per farci buttare il nostro vecchio scanner e comprarne un altro hmmm.gif ?

Concludo pensando che pi� ce n'� e meglio � tongue.gif ma occhio alle bufale: 0,1 di Dmax sfido chiunque ad accorgersene...

Ciao ciao / Davide
Andrea Fotografo
QUOTE(graph @ Feb 8 2006, 11:23 PM)
Lampadina.gif Ma non � che � diventato un valore commerciale per farci buttare il nostro vecchio scanner e comprarne un altro� hmmm.gif ?

Concludo pensando che pi� ce n'� e meglio � tongue.gif ma occhio alle bufale: 0,1 di Dmax sfido chiunque ad accorgersene...
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Bravo. Hai detto espicitamente quello che fin dalla prima risposta ho cercato di far intendere senza incappare in violazioni di regole del forum.
Personalmente ritengo che la cosa migliore per confrontare due scanner sia.... confrontarli all'opera!! Il Dmax iperbolico rischia di essere solo uno specchietto per le allodole. Quanti produttori di scanner dichiarano i valori di rumore del sensore (e quanto questo sia sensibile al tempo di accensione/calore interno dello scanner) o la profondit� di campo dell'obiettivo? e che dire delle differenze di comportamento su base pellicola?

Difficilmente uno scanner si pu� scegliere esclusivamente sulla base delle specifiche.
andreafoschi
QUOTE(Andrea Fotografo @ Feb 9 2006, 01:47 PM)
Il Dmax iperbolico rischia di essere solo uno specchietto per le allodole.
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ciao

forse dico una bestialita'...
ma mi sembra che gia' un d-max di 4,2 sia uno specchietto per le allodole...
mi risulta che la velvia 50 abbia un d-max di 3,7...
e sfido qualunque scanner (anche quelli a tamburo) a riprodurre le sfumature di colore di una velvia 50...

andrea
straorso
QUOTE(graph @ Feb 8 2006, 11:23 PM)
Ragazzi... rolleyes.gif perch� non uscite fuori a fare due foto  biggrin.gif ?
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...perch�, passando per il forum, ho trovato uno che poneva quesiti tecnici ai quali mi sentivo di rispondere, ed ho pensato di fare cosa gradita a postare wink.gif . Ma non ti preoccupare, non � necessario aver dato Analisi 3 per fare buone foto. Mia moglie guida benissimo anche se non sa distinguere la batteria dalla pompa d�iniezione. Per� sono convinto che avere delle cognizioni tecniche sul mezzo che si usa rappresenti comunque un valore aggiunto.

Sul discorso degli specchietti per le allodole vorrei solo ricordare che il Dmax di uno scanner � uno dei parametri fisici pi� importanti di queste attrezzature, e che, se correttamente misurato e/o dichiarato, esprime in modo oggettivo la capacit� dello scanner di leggere le zone pi� dense della pellicola.
Invece il fatto che taluni costruttori dichiarino valori gonfiati, o che certi utilizzatori non apprezzino differenze di 0,1D (equivale ad 1/3 di diaframma) o trovino una Dmax 3,8 pi� che sufficiente o ancora credano che una Velvia metta in crisi uno scanner a tamburo da 100.000 euro, sono solo questioni soggettive.
DDD72
Ciao StraOrso smile.gif

con la mia uscita "...perch� non uscite a fare due foto..." volevo solo stemperare la discussione.

Se ho urtato la sensibilit� di qualcuno, me ne scuso; non era mia intenzione.

B-giornata / Davide

Ps: Ma allora sto Dmax blink.gif formula o caratteristica "nativa" del sensore hmmm.gif ?
straorso
QUOTE(graph @ Feb 13 2006, 09:53 AM)

Ps: Ma allora sto Dmax  blink.gif formula o caratteristica "nativa" del sensore hmmm.gif ?
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Come ho gi� detto sopra, non esiste nessuna formula. Il Dmax � un valore che dipende soprattutto dalle caratteristiche fisiche del sensore.

Non hai urtato assolutamente la sensibilit� di nessuno, solo che le spiegazioni di Andrea Fotografo e mie non mi apparivano cos� drammatiche da dover essere... sdrammatizzate! biggrin.gif biggrin.gif
Emergent
Bisogna guardare di pi� il DMAX o la risoluzione?
Perch� il mio Reflecta RPS 7200 (DMAX 3,6 secondo il costruttore) lavora meglio del Nikon Coolscan 5000, che ha DMAX superiore ma risoluzione inferiore.
lorenzobix
QUOTE(Andrea Fotografo @ Feb 5 2006, 06:59 PM) *
In pratica avviene che l'intera gamma di infiniti valori che il segnale analogico pu� assumere tra zero e il valore massimo di cui sopra viene suddiviso in un certo numero di intervalli. Ciascun intervallo viene contraddistinto da un valore binario crescente dal valore 0 ad un valore massimo che dipende dal numero di bit che vengono utilizzati (utilizzando 8 bit posso numerare gli intervalli da 0 a 255, una bella perdita di precisione se si pensa che prima potevo usare infiniti valori; usando 16 bit invece posso contare da 0 a 65000 circa e quindi avere una maggiore precisione).


solo una piccola precisazione: i valori massimi e minimi di luminosit� sono sempre da 0 a 255, sia a 8bit che a 16bit. quello che cambia � il numero intermedio di step. cio�, parlando volgare, se abbiamo un metro ad 8 bit arriveremo da 0 a 255 nell'ordine dei decimetri, a 16bit arriveremo sempre da 0 a 255 nell'ordine dei millimetri. questo spiega, ad esempio, perch� una stessa immagine a 16 bit abbia molto pi� recupero nelle alte luci, perch� il bianco max � sempre 255, ma se, e torniamo all'esempio del metro, ad 8bit � bianco sparato gi� a 90cm, a 16bit sar� bianco bucato a 99,9cm.
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