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nichodam
Salve, ho recentemente scoperto che il 60mm 2.8 G è un 2.8 soltanto con la messa a fuoco all'infinito! qualcuno riesce a spiegarmi il perchè meccanico di questo fatto?
io mi sono fatto una mia idea: essendo un IF muove le parti internamente per mettere a fuoco. E facendo ciò muove anche il diaframma, così il rapporto cambia e diventa sempre meno luminoso man mano che ci avviciniamo al rapporto 1:1. Quindi è come quando cambia il diaframma massimo in uno zoom? Con conseguente maggiore Profondità di campo e minore luminosità?
Quali obiettivi nikon macro funzionano così? (105mm G, 85mm G, 200mm G, 60mm D, 105mm D) E quelli delle altre marche fanno uguale? (canon, tamron, sigma).
Lo so è un argomento tosto ma secondo me è interessante.
Qualcuno di bravo sa rispondere?
Grazie mille smile.gif grazie.gif
dimitri.1972
Si, anche gli altri lo fanno.

La differenza stà nel fatto che i corpi Nikon comunicano la mancanza di luce e segnalano il chiudersi del diaframma, altri corpi invece no, quindi viene creduto di poter lavorare sempre alla massima apertura (che poi in macro è inutile)
Dingo67
Non ne conosco il motivo ma l'IF non c'entra dato che anche il Tamron 90 Macro che si allunga per mettere a fuoco è 2,8 solo fino ad una creta distanza, poi il diaframma si chiude progressivamente fino a diventare 5,6 (se non ricordo male) a 1:1 wink.gif
nichodam
Sapete dirmi perchè solo i macro fanno così? e quindi per esempio anche il Canon EF 100mm f/2.8 USM L IS macro ad esempio lo fa ma non lo comunica?
Grazie
Giorgio Baruffi
Per mettere a fuoco soggetti ravvicinati, l'elicoide degli obiettivi macro allontana le lenti dal piano focale. (obiettivi IF, internal focus)

La luminosità si riduce poiché accorciando le distanze di ripresa si riduce anche l'angolo di campo e quindi l'obbiettivo raccoglie meno luce.

oltretutto il cerchio di copertura aumenta all'aumentare del Rapporto di Riproduzione e questo fatto, come conseguenza, contribuisce alla diminuzione dell'intensità della luce che colpisce il supporto sensibile la cui area non varia.
nichodam
QUOTE(Giorgio Baruffi @ Jul 15 2012, 11:35 AM) *
Per mettere a fuoco soggetti ravvicinati, l'elicoide degli obiettivi macro allontana le lenti dal piano focale. (obiettivi IF, internal focus)

La luminosità si riduce poiché accorciando le distanze di ripresa si riduce anche l'angolo di campo e quindi l'obbiettivo raccoglie meno luce.

oltretutto il cerchio di copertura aumenta all'aumentare del Rapporto di Riproduzione e questo fatto, come conseguenza, contribuisce alla diminuzione dell'intensità della luce che colpisce il supporto sensibile la cui area non varia.


Era questa la spiegazione che mi serviva! Grazie mille!
E' un meccanismo che diminuisce solo la luminosità a causa della vicinanza di ripresa o cambia anche la Profondità di campo?
Nel senso: prendendo il 60mm g e focheggiando su un soggetto per averne un rapporto 1:1 avrò scritto sulla fotocamera f4.8. quindi significa che avrò meno luminosità. Ma avrò anche meno profondità di campo di un ideale f2.8 alla stessa lunghezza focale e alla stessa distanza di ripresa? Oppure è un f4.8 ideale che rende l'idea solo della minore luminosità?
Giorgio Baruffi
no no, cambia anche la pdc, ovviamente sarà maggiore con un diaframma più chiuso...
nichodam
QUOTE(Giorgio Baruffi @ Jul 15 2012, 11:57 AM) *
no no, cambia anche la pdc, ovviamente sarà maggiore con un diaframma più chiuso...

ed è dovuto allo spostamento delle lenti? o si sposta anche il diaframma?
Giorgio Baruffi
è proprio come se tu avessi deciso di chiudere a 4.8, diaframma più chiuso = maggiore pdc...
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