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Luis 22
Ciao a tutti!
Ho una D90 ed uno dei miei sogni fotografici è quello di prendere un obiettivo macro, perchè amo tantissimo fotografare fiori, insetti e quanto di piccolo ci sia.
Ho fatto un po' di ricerche e non voglio neanche aprire una discussione simile ad altre. Cercherò quindi di racchiudere in questa tutti i miei dubbi circa il mondo macro e i possibili obiettivi.
La prima domanda che mi farete immagino sia il budget a disposizione. In realtà, almeno per il momento preferisco ragionare più sulle differenze tecniche, poi ovvio che preferirei spendere meno, purchè quel meno soddisfi i miei criteri di ricerca.

Gli obiettivi che ho selezionato sono:

Tamron SP 90mm
Sigma 105mm HSM
Nikon 105mm VR

Ora, prima di entrare nei dettagli, avrei qualche curiosità generale sulla fotografia macro.
So bene che l'uso del cavalletto è caldamente consigliato e quindi anche uno stabilizzatore può essere di grande aiuto.
Ma quanto è fattibile il macro senza cavalletto? Mi spiego: spesso per fotografare insetti, soprattutto quelli volanti, non si ha tantissimo tempo per inquadrare e scattare. Montare un treppiedi potrebbe equivalere a perdere lo scatto.
Tra quei 3 obiettivi, il Tamron non è ahimè stabilizzato, gli altri 2 si.
Lo stabilizzatore in queste circostante può sopperire la mancanza di un cavalletto?
E quindi d'altra parte, usare il Tamron non stabilizzato per uno scatto "al volo" che garanzie mi darebbe di ottenere una foto buona?
Questo è il mio più grande dubbio che ho, poichè da un punto di vista economico, punterei sicuramente sul Tamron, ma conoscendomi sul tipo di scatti che faccio, mi chiedo se in molte circostante possa riuscire ad utilizzarlo senza treppiedi, o se in alternativa debba puntare necessariamente su uno dei 2 stabilizzati.

Quanto invece alla qualità degli obiettivi, mi pare di aver letto che sono tutti molto buoni. Il top dovrebbe essere il Nikon 105 VR, ma anche il Tamron come rapporto qualità/prezzo non è certamente un obiettivo da buttare.

Riguardo sempre il Tamron, ricordo di aver letto che ci sono 2 versioni, una più vecchia ed una più recente. Se non mi sono sbagliato, dove si differenziano i 2? Anche come nome intendo, visto che trovo sempre solo un unico nome.

Per ora mi fermo qua e vi ringrazio per i pareri e consigli che potrete darmi.
Grazie mille!!!
a.mignard
QUOTE(Luis 22 @ Apr 24 2012, 01:32 AM) *
Ciao a tutti!
Ho una D90 ed uno dei miei sogni fotografici è quello di prendere un obiettivo macro, perchè amo tantissimo fotografare fiori, insetti e quanto di piccolo ci sia.
Ho fatto un po' di ricerche e non voglio neanche aprire una discussione simile ad altre. Cercherò quindi di racchiudere in questa tutti i miei dubbi circa il mondo macro e i possibili obiettivi.
La prima domanda che mi farete immagino sia il budget a disposizione. In realtà, almeno per il momento preferisco ragionare più sulle differenze tecniche, poi ovvio che preferirei spendere meno, purchè quel meno soddisfi i miei criteri di ricerca.

Gli obiettivi che ho selezionato sono:

Tamron SP 90mm
Sigma 105mm HSM
Nikon 105mm VR

Ora, prima di entrare nei dettagli, avrei qualche curiosità generale sulla fotografia macro.
So bene che l'uso del cavalletto è caldamente consigliato e quindi anche uno stabilizzatore può essere di grande aiuto. No lo stabilizzatore in macro non serve...
Ma quanto è fattibile il macro senza cavalletto? Mi spiego: spesso per fotografare insetti, soprattutto quelli volanti, non si ha tantissimo tempo per inquadrare e scattare. Montare un treppiedi potrebbe equivalere a perdere lo scatto. La macro con un 90/105 si riesce ancora a fare senza cavaletto, ma avrai molti scatti da buttare perchè la MaF non è corretta.
Tra quei 3 obiettivi, il Tamron non è ahimè stabilizzato, gli altri 2 si.
Lo stabilizzatore in queste circostante può sopperire la mancanza di un cavalletto? No
E quindi d'altra parte, usare il Tamron non stabilizzato per uno scatto "al volo" che garanzie mi darebbe di ottenere una foto buona? Penso identiche ai modelli stabilizzati
Questo è il mio più grande dubbio che ho, poichè da un punto di vista economico, punterei sicuramente sul Tamron, ma conoscendomi sul tipo di scatti che faccio, mi chiedo se in molte circostante possa riuscire ad utilizzarlo senza treppiedi, o se in alternativa debba puntare necessariamente su uno dei 2 stabilizzati. Vai con il tamron e vredrai che riuscirai a utilizzarlo anche senza treppiedi

Quanto invece alla qualità degli obiettivi, mi pare di aver letto che sono tutti molto buoni. Il top dovrebbe essere il Nikon 105 VR, ma anche il Tamron come rapporto qualità/prezzo non è certamente un obiettivo da buttare. Il miglior è sicuramente il nikon 105 vr, ma è grosso , pesante, costoso.

Riguardo sempre il Tamron, ricordo di aver letto che ci sono 2 versioni, una più vecchia ed una più recente. Se non mi sono sbagliato, dove si differenziano i 2? Anche come nome intendo, visto che trovo sempre solo un unico nome. Uno dovrebbe essere motorizzata (272E) , l'altra quella più vecchia (172E)no. Con la d 90 puoi montare tutte e due.

Per ora mi fermo qua e vi ringrazio per i pareri e consigli che potrete darmi.
Grazie mille!!!


Ti ho scritto in rosso le mie considerazioni.

Il Nikon 105 vr sicuramente è il migliore. Il vr è molto utile per un utilizzo non macro. Ma secondo me come prima lente macro è sin troppo. E' grosso, pesante e costoso. Qualità al Top.

Il sigma è molto buono (io posseggo la versione vecchia non OS), ma è veramente costoso per essere un sigma. Costa quasi come il vr nikon, solo che il 105 vr non perde praticamente valore sull'usato, invece questo perde almeno il 50 %. La qualità non credo che sia all'altezza del nikon.

Il tamron è ottimo, non all'altezza come costruzione meccanica degli altri due, ma veramnte buona la qualità d'immagine. Inoltre è piccolo, leggero e ha la lente frontale ben incassata e protetta.
Non è un internal focus, quindi in macro si estende parecchio (al contrario degli altri due) e di fatto riduce la distanza di lavoro.

Se il budget è ridotto il tamron è la scelta ideale. Se non hai problemi allora vai nikon vr 105 anche se lo vedo un pò sacrificato su un corpo come la d90.

Ovviamente tutto IMHO.

Ciao
Andrea
a.mignard
Ah... una domanda :
Visto che hai la d90 e non hai problemi a montare ottiche Af-d perchè non valuti anche l'economicissimo Af-d 60 micro?
Come qualità saresti al top e la distanza di lavoro é veramente ottima. Inoltre secondo me è il più piacevole da usare.

Ciao
Andrea
IASMAX
Io prenderei in considerazione anche il Tokina 100 macro, io lo uso (su D700) con grande soddisfazione !!!
Giorgio Baruffi
se proprio non trovi un Nikon 105 usato, il modello NON VR per intendersi, il mio consiglio è il Tokina 100mm Macro... lente che ho avuto e che mi ha dato un mucchio di soddisfazioni (ora posseggo il 200 micro e il 105).

poi dipende sempre da che tipo di macro vuoi fare... per ottenere risultati degni di nota il treppiede è d'obbligo, così come il cavo di scatto remoto, l'lazo preventivo dello specchio e, se proprio si vuole lavorare al top, la slitta micrometrica... se ti accontenti di fare macro "vagante" a mano libera allora meglio la focale attorno ai 100mm, più leggero e gestibile. Confermo che il VR in macro è davvero poco utilizzato.
robermaga
In linea di massima sono d'accordo con quanto scritto sopra. Un'ottica intorno 100 è adatta un po a tutte le funzioni. Aggiungo un aspetto spesso sottovalutato nelle macro "da campo", come viene chiamata ed è la qualità costruttiva dell'ottica: campagna, boschi, a volte umidità e pioggia non sono da sottovalutare quindi la mia scelta sarebbe assolutamente di cercare un 105 AFD usato, che mi sembra rientri ampiamente nel budget. In alternativa il Tokina 100 che ho avuto modo di provare e oltre alla ottima qualità delle immagini, ha una costruzione solida, di tipo professionale.

Condivido pure quanto dice Giorgio, una macro seria presuppone treppiede, scatto remoto, slitta ecc ecc. aggiungo levatacce, quando c'è poco vento e gli insetti sono fermi. Aggiungo che si può a mano libera usare sapientemente, pure il flash, magari messo su staffa e non sulla sua slitta.
Ma per una macro vagante, appunto, a mano libera, più disimpegnata, magari non all'1:1 e nemmeno all'1:2, chiamiamola foto ravvicinata..... pensate proprio che il VR non serva? E un dubbio che mi è venuto recentemente quando ho acquistato un vecchio AIS 200 micro f4. Da possessore del 60 AFD (e in precedenza i vari 55) era da tempo che sognavo un'ottica lunga, magari non sotto i 105.... poi tenendo conto che pure questi si accorciano (in macro), mi sono detto: e perché no un 150-200. Ho trovato questo "vecchietto" a prezzo equo ed è andata.
L'ho provato in maniera canonica, su cavalletto, scatto remoto, all1:2, e all'1:1 (qui ci vuole un doppietto da 2 d.) ecc.. ma contravvenendo alle regole l'ho pure provato in foto ravvicinate "ruspanti" a mano libera come queste:

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 461.8 KB

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 580.4 KB

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 452.5 KB

Niente di che, ma ho dovuto 1) alzare gli ISO per usare tempi brevi, 2) usare necessariamente diaframmi (troppo) aperti.
Non pensate che su soggetti di questo tipo il VR non mi avrebbe fatto comodo?


Buone foto
Roberto
Luis 22
Innanzitutto, grazie mille a tutti per le vostre risposte e la vostra precisione e grazie ad Andrea per la sua analisi approfondita! smile.gif
Devo dire che mi tranquillizzate molto con le vostre risposte, in quanto ero sempre più convinto dell'importanza del VR nella fotografia macro, soprattutto a mano libera.
Non sono un professionista, però ho questo amore per il campo della natura che mi piacerebbe approfondire anche in fotografia.
Cerco di rispondere alle vostre considerazioni.
Prima di tutto, ho effettivamente letto anche del 100mm della Tokina, ma ho trovato poche informazioni e anche meno siti che lo vendono. Mi piacerebbe sicuramente tenerlo in forte considerazione, ma non ricordo neanche il prezzo approssimativo.
Riguardo il 60-micro, in realtà non avevo proprio preso in considerazione valori di mm inferiori a 90, semplicemente per il discorso di vicinanza al soggetto. Per soggetti come insetti, soprattutto farfalle, non riesco mai ad avvicinarmi troppo senza disturbarli, quindi temevo con 60mm di dovermi avvicinare troppo. Poi non so, ovviamente sono un neofita di obiettivi macro! Certo, se me lo consigli, sicuramente sarà un ottimo obiettivo e potrei inserirlo tra i papabili.
Al momento le macro le scatto col 18-105, cercando di allontanarmi sempre il più possibile, quindi pensavo che tra 90 e 105mm ci possa essere un buon compromesso.



QUOTE(a.mignard @ Apr 24 2012, 08:52 AM) *
Non è un internal focus, quindi in macro si estende parecchio (al contrario degli altri due) e di fatto riduce la distanza di lavoro.


Mi spiegheresti meglio questo concetto? Chiedo scusa ma non posso ancora definirmi un esperto! smile.gif



QUOTE(robermaga @ Apr 24 2012, 12:04 PM) *
In linea di massima sono d'accordo con quanto scritto sopra. Un'ottica intorno 100 è adatta un po a tutte le funzioni. Aggiungo un aspetto spesso sottovalutato nelle macro "da campo", come viene chiamata ed è la qualità costruttiva dell'ottica: campagna, boschi, a volte umidità e pioggia non sono da sottovalutare quindi la mia scelta sarebbe assolutamente di cercare un 105 AFD usato, che mi sembra rientri ampiamente nel budget. In alternativa il Tokina 100 che ho avuto modo di provare e oltre alla ottima qualità delle immagini, ha una costruzione solida, di tipo professionale.
Condivido pure quanto dice Giorgio, una macro seria presuppone treppiede, scatto remoto, slitta ecc ecc. aggiungo levatacce, quando c'è poco vento e gli insetti sono fermi. Aggiungo che si può a mano libera usare sapientemente, pure il flash, magari messo su staffa e non sulla sua slitta.
Ma per una macro vagante, appunto, a mano libera, più disimpegnata, magari non all'1:1 e nemmeno all'1:2, chiamiamola foto ravvicinata..... pensate proprio che il VR non serva? E un dubbio che mi è venuto recentemente quando ho acquistato un vecchio AIS 200 micro f4. Da possessore del 60 AFD (e in precedenza i vari 55) era da tempo che sognavo un'ottica lunga, magari non sotto i 105.... poi tenendo conto che pure questi si accorciano (in macro), mi sono detto: e perché no un 150-200. Ho trovato questo "vecchietto" a prezzo equo ed è andata.
L'ho provato in maniera canonica, su cavalletto, scatto remoto, all1:2, e all'1:1 (qui ci vuole un doppietto da 2 d.) ecc.. ma contravvenendo alle regole l'ho pure provato in foto ravvicinate "ruspanti" a mano libera come queste:
Niente di che, ma ho dovuto 1) alzare gli ISO per usare tempi brevi, 2) usare necessariamente diaframmi (troppo) aperti.
Non pensate che su soggetti di questo tipo il VR non mi avrebbe fatto comodo?
Buone foto
Roberto


Grazie mille anche a Roberto per questa analisi (che ho appena letto mentre stavo già rispondendo). Quindi il VR su questi tipi di obiettivi in certe condizioni un piccolo aiuto potrebbero darlo. Ma in genere su questi obiettivi perchè si usa?
Non so se mi sono spiegato bene, ma sempre da ignorante voglio dire: questi obiettivi non-macro possono essere usati anche per foto non-macro in cui il VR in quel caso è utile?
Il 105 usato che mi consigli, ovviamente è riferito a Nikon giusto?

In conclusione, se ragioniamo sul nuovo, la scelta si ridurrebbe al Tamron e al Tokina.
Tra i 2 quindi, se ho capito bene, sarebbe meglio il Tokina anche come costruzione?
Lascio ovviamente la porta aperta anche al 60-micro di cui parlava Andrea, in attesa di capire meglio questo obiettivo.

Grazie mille ancora a tutti! grazie.gif
a.mignard
QUOTE(robermaga @ Apr 24 2012, 12:04 PM) *
...
Non pensate che su soggetti di questo tipo il VR non mi avrebbe fatto comodo?
Buone foto
Roberto


Secondo me no perchè comunue il Vr stabilizza "solo" su 2 assi. Con forti RR se imposti tempi lunghi ad esempio 1/30, a mano libera avresti comunque non sotto controllo la costanza della distanza dal soggetto. La foto anche con il Vr risulterebbe micromossa. (non so se sono in grado di spiegarmi correttamente.)

La soluzione è il cavalletto... o a mano libera : tempi rapidi e diaframmi chiusi per aumentare la PDC.

Ovviamente è sempre tutto IMHO.

a.mignard
QUOTE(a.mignard @ Apr 24 2012, 08:52 AM) *
...
Non è un internal focus, quindi in macro si estende parecchio (al contrario degli altri due) e di fatto riduce la distanza di lavoro.
...



QUOTE(Luis 22 @ Apr 24 2012, 12:22 PM) *
...
Mi spiegheresti meglio questo concetto? Chiedo scusa ma non posso ancora definirmi un esperto! smile.gif
...


Qui vedi il tamron su d90 tutto esteso a 1:1 :

http://nikond90blog.blogspot.it/2011/06/ma...on-d90-and.html

Se non vai sul nuovo concordo anche io che l' afd 105 micro usato della nikon è la scelta migliore.
Il problema è trovarlo e a che prezzo.

Ciao
Luis 22
QUOTE(a.mignard @ Apr 24 2012, 01:04 PM) *
Qui vedi il tamron su d90 tutto esteso a 1:1 :

http://nikond90blog.blogspot.it/2011/06/ma...on-d90-and.html

Se non vai sul nuovo concordo anche io che l' afd 105 micro usato della nikon è la scelta migliore.
Il problema è trovarlo e a che prezzo.

Ciao



Ma questo lo fanno entrambi i 2 modelli che mi hai detto? Cioè il motorizzato e il non?
Peraltro, ma i prezzi che hai messo tra parentesi ai 2 modelli nella tua prima risposta, sono proprio quelli?
Online non l'ho mai trovato a meno di 300-350 euro! unsure.gif
a.mignard
QUOTE(Luis 22 @ Apr 24 2012, 01:15 PM) *
Ma questo lo fanno entrambi i 2 modelli che mi hai detto? Cioè il motorizzato e il non?
Peraltro, ma i prezzi che hai messo tra parentesi ai 2 modelli nella tua prima risposta, sono proprio quelli?
Online non l'ho mai trovato a meno di 300-350 euro! unsure.gif


Lo fanno enrambi i modelli. L'allungamento dell'ottica la fanno anche il tokina, il sigma vecchio e i nikon afd.
Nella prima risposta forse mi sono spiegato male : tra parentesi non ho messo i prezzi, ma il codice del modello della tamron.
biggrin.gif
Luis 22
QUOTE(a.mignard @ Apr 24 2012, 01:23 PM) *
Lo fanno enrambi i modelli. L'allungamento dell'ottica la fanno anche il tokina, il sigma vecchio e i nikon afd.
Nella prima risposta forse mi sono spiegato male : tra parentesi non ho messo i prezzi, ma il codice del modello della tamron.
biggrin.gif



Ahahah! Mi sembrava strano che costassero così poco! biggrin.gif
Ma che tu sappia tra i due modelli c'è differenza di prezzo? E soprattutto come "nome", come si distinguono? Lo chiedo perchè ogni volta che cerco nei vari shop online, trovo sempre semplicemente la definizione Tamron SP 90mm f/2.8 e basta. Nessun riferimento al motorizzato o meno.

Quanto al Tokina, ho visto che costa un pochino di più del Tamron. Ma è modello unico o anche qui esistono motorizzato e non?

Grazie comunque ancora per la disponibilità!
a.mignard
QUOTE(Luis 22 @ Apr 24 2012, 01:28 PM) *
Ahahah! Mi sembrava strano che costassero così poco! biggrin.gif
Ma che tu sappia tra i due modelli c'è differenza di prezzo? E soprattutto come "nome", come si distinguono? Lo chiedo perchè ogni volta che cerco nei vari shop online, trovo sempre semplicemente la definizione Tamron SP 90mm f/2.8 e basta. Nessun riferimento al motorizzato o meno.

Quanto al Tokina, ho visto che costa un pochino di più del Tamron. Ma è modello unico o anche qui esistono motorizzato e non?

Grazie comunque ancora per la disponibilità!


Probabilmente il modello non motorizzato non lo si trova neanchè più... il riferimento è il codice della tamron "E272" o la dicitura "built in motor".
Il tokina non so dirti niente perchè non lo conosco... so che è molto valido e meccanimente è molto robusto.

Ciao alla prox.
Luis 22
QUOTE(a.mignard @ Apr 24 2012, 01:37 PM) *
Probabilmente il modello non motorizzato non lo si trova neanchè più... il riferimento è il codice della tamron "E272" o la dicitura "built in motor".
Il tokina non so dirti niente perchè non lo conosco... so che è molto valido e meccanimente è molto robusto.

Ciao alla prox.



Grazie ancora! Davvero gentilissimo e disponibile! smile.gif

Aspetto dunque solo qualche commento da qualche esperto di Tokina e comincio a ragionarci più seriamente!
IASMAX
QUOTE(Luis 22 @ Apr 24 2012, 01:39 PM) *
Grazie ancora! Davvero gentilissimo e disponibile! smile.gif

Aspetto dunque solo qualche commento da qualche esperto di Tokina e comincio a ragionarci più seriamente!


Il Tokina lo uso da un paio d'anni su d700 con grande soddisfazione. Robusto, non ingombrante ..nitidissimo. Secondo me un grande rapporto qualità/prezzo.
robermaga
QUOTE(a.mignard @ Apr 24 2012, 12:44 PM) *
Secondo me no perchè comunue il Vr stabilizza "solo" su 2 assi. Con forti RR se imposti tempi lunghi ad esempio 1/30, a mano libera avresti comunque non sotto controllo la costanza della distanza dal soggetto. La foto anche con il Vr risulterebbe micromossa. (non so se sono in grado di spiegarmi correttamente.)

La soluzione è il cavalletto... o a mano libera : tempi rapidi e diaframmi chiusi per aumentare la PDC.

Ovviamente è sempre tutto IMHO.

La tua spiegazione è convincente Andrea, nelle foto come quelle sopra non si focheggia certamente con l'elicoide, ma variando la distanza ed è questa difficile da tenere sotto controllo, un 200 poi è di gran lunga più difficile da gestire di un 60 e pure di un 105.
Tuttavia il problema non è quello di stabilizzare 1/30, ma di stabilizzare 1/125, 1/200. Un tempo di sicurezza su un 200 (su DX) non può scendere sotto il 1/300 e con un 105 sotto 1/150, tanto è vero che le foto portate ad esempio sono tutte intorno gli 800ISO 1/1000 f8. Con lo stabilizzatore avrei potuto usare 200ISO 1/125 f11, e permanendo il problema della distanza, sarebbe stato un problema in meno. Questo è quello che mi ha fatto dubitare di una posizione (no al vr in macro) che anche io ho sostenuto lungamente, almeno fino a quando non ho provato un macro lungo.

Ma per non essere del tutto OT vorrei riprendere il discorso con Luis22. Il Tokina, se ben ricordo è paragonabile ad un AFD, non ha motore interno (se non ce l'hanno messo di recente ), ma non vedo il problema con una D90. C'è da dire poi che in macro non conviene tanto usare l'AF. Molto meglio un'accurata messa a fuoco manuale.
Poi nella scelta, non basarti tanto sulla distanza di messa a fuoco, ma sulla distanza di lavoro, cioè la distanza fra la lente frontale e il soggetto. Per questo motivo è di una certa importanza che un'ottica sia IF (Internal focus) cioè non si allunghi nella messa a fuoco ravvicinata. Da tener presente poi che in tutti i macro moderni, la focale si accorcia lavorando a distanze ravvicinate, un 105 diventa circa un 80-90, un 200 un 150, un 60 un 55 ecc.

Qui tratte dalla rete alcune distanze di lavoro all'1:1.
Micro Nikkor AFD 60 cm 7,1
Tamron AFSP 90 cm 9,5
Tokina ATX 100 cm 11,5
Micro Nikkor AFD 105 cm 13,6
Micro Nikkor AFS 105 VR cm 15,4 IF
Sigma AF 150 EX cm 19,4
Micro Nikkor AF ED 200 cm 26,1

Confermo la mia scelta: prenderei un micro-Nikkor AFD 105 usato. Cercando bene si trova nell'usato a meno di 400 pezzi. In baia, ne ho visti diversi in passato anche a 3, 350. Meno della metà del nuovo AFS 105.

Buone foto
Roberto

Luis 22
QUOTE(robermaga @ Apr 24 2012, 04:10 PM) *
Ma per non essere del tutto OT vorrei riprendere il discorso con Luis22. Il Tokina, se ben ricordo è paragonabile ad un AFD, non ha motore interno (se non ce l'hanno messo di recente ), ma non vedo il problema con una D90. C'è da dire poi che in macro non conviene tanto usare l'AF. Molto meglio un'accurata messa a fuoco manuale.
Poi nella scelta, non basarti tanto sulla distanza di messa a fuoco, ma sulla distanza di lavoro, cioè la distanza fra la lente frontale e il soggetto. Per questo motivo è di una certa importanza che un'ottica sia IF (Internal focus) cioè non si allunghi nella messa a fuoco ravvicinata. Da tener presente poi che in tutti i macro moderni, la focale si accorcia lavorando a distanze ravvicinate, un 105 diventa circa un 80-90, un 200 un 150, un 60 un 55 ecc.

Qui tratte dalla rete alcune distanze di lavoro all'1:1.
Micro Nikkor AFD 60 cm 7,1
Tamron AFSP 90 cm 9,5
Tokina ATX 100 cm 11,5
Micro Nikkor AFD 105 cm 13,6
Micro Nikkor AFS 105 VR cm 15,4 IF
Sigma AF 150 EX cm 19,4
Micro Nikkor AF ED 200 cm 26,1

Confermo la mia scelta: prenderei un micro-Nikkor AFD 105 usato. Cercando bene si trova nell'usato a meno di 400 pezzi. In baia, ne ho visti diversi in passato anche a 3, 350. Meno della metà del nuovo AFS 105.

Buone foto
Roberto



Grazie ancora per i consigli!
Ho compreso sicuramente molto meglio le varie differenze ed ho le idee più chiare.
Correttissimo il discorso sulla distanza di lavoro che effettivamente mi interessa molto, visto che mi piacerebbe fotografare insetti.
Ma dall'elenco che mi hai scritto, solo il Micro Nikkor AFS 105 VR ha l'IF? Quindi neanche il Tokina.
Ragionando in termini d'acquisto, ormai è chiaro che se voglio rimanere sul nuovo, sarà una sfida Tamron VS Tokina. Continuo a non capire però perchè questo Tokina sia meno diffuso, anche online, dove invece vedo spesso o sempre riferimenti al Tamron.
Ho comunque letto che almeno per il Tamron, l'AF è molto lento e rumoroso. Vale anche per il Tokina e per il Nikon AFD? (Ovviamente pur sapendo che il fuoco manuale nel macro è la cosa migliore).

Quanto poi al Nikkor AFD 105 usato, gli unici dubbi che avrei sarebbero appunto sulla mia completa inesperienza da neofita nel mondo degli obiettivi usati. Infatti, l'unica cosa che non vorrei è beccarmi qualche fregatura purtroppo, perchè temo che almeno le prime volte non sarei in grado di capire che tutto è ok o meno.
a.mignard
QUOTE(robermaga @ Apr 24 2012, 04:10 PM) *
...Questo è quello che mi ha fatto dubitare di una posizione (no al vr in macro) che anche io ho sostenuto lungamente, almeno fino a quando non ho provato un macro lungo.
...


La cosa vista dal tuo punto di vista è sensata.
Probabilmente il problema non si era mai posto perchè sulle lunghe focali la regola è fare ricorso al cavalletto. Ad oggi di ottiche come vorresti tu c'è solo il 150 sigma OS (che non mi convince e lo trovo una mezza misura) ... Vedremo in futuro che modelli arriveranno.

Ciao
Andrea

Luis 22
Un altro aspetto che mi ero dimenticato di chiedere, riguarda la garanzia ed assistenza degli obiettivi non-Nikon.
A parte i 2 anni di garanzia nei quali bisognerebbe far riferimento al negozio da cui è stato acquistato, sperando nella serietà del servizio post-vendita (temo sempre un po' questo aspetto dei negozi online), dopo i 2 anni, come funziona l'assistenza Tamron e Tokina?
Ho fatto una ricerca e ho letto di persone un po' deluse dall'assistenza Tokina che, se ho capito bene dovrebbe trovarsi fino in Olanda.
Avete esperienze dirette o indirette in merito a queste 2 case produttrici da questo punto di vista?
robermaga
QUOTE(Luis 22 @ Apr 25 2012, 11:34 PM) *
Un altro aspetto che mi ero dimenticato di chiedere, riguarda la garanzia ed assistenza degli obiettivi non-Nikon.
A parte i 2 anni di garanzia nei quali bisognerebbe far riferimento al negozio da cui è stato acquistato, sperando nella serietà del servizio post-vendita (temo sempre un po' questo aspetto dei negozi online), dopo i 2 anni, come funziona l'assistenza Tamron e Tokina?
Ho fatto una ricerca e ho letto di persone un po' deluse dall'assistenza Tokina che, se ho capito bene dovrebbe trovarsi fino in Olanda.
Avete esperienze dirette o indirette in merito a queste 2 case produttrici da questo punto di vista?

Per la verità i Tokina sono importati e garantiti da una delle ditte più serie che esistano, non posso fare pubblicità, ma se cerchi in rete lo trovi subito. Il fatto che siano meno diffusi penso sia una scelta commerciale, ma tutti quelli che ho visto io hanno una costruzione decisamente superiore agli altri di terze parti. Poi in verità io ho tutti Nikkor e non so come vada la garanzia degli altri. Ma alcuni Nikkor gli ho presi proprio nell'usato (alcuni come il 200 micro AIS "a scatola chiusa") e gli ho sempre trovati perfetti. Non avrei paure su un 105 AFD, è una roccia e magari uno più cercare di strappare un 6 mesi di garanzia.

Si, fra quelli citati, solo il 105 AFS ha l'IF, ma non mi fossilizzerei su questo, già l'altro 105 Nikkor ha 13,6 cm. Tieni conto che una differenza di 2, 3 cm sembra poco, ma è tanto.
Per il rumore, i macro sono quasi tutti lenti e rumorosi: diciamo che l'AF serve per il loro uso generalista, ma in macro fatta un po d'esperienza, te ne dimentichi proprio.

Poi se vai sul Tamron tenendo conto del prezzo, non sbagli di sicuro. Se ne parla molto bene in giro; io non ti dico niente perché non lo conosco e non sono abituato a parlare di quello che non conosco.

@ Andrea Mignard. Il 150 Sigma non lo conosco e non vorrei che le ottiche fossero col VR; ho sollevato questo problema non perché ho delle certezze, ma perché ho dei dubbi.... mi sarebbe piaciuto che questa tematica fosse maggiormente sviscerata, tutto qui. Ti ringrazio delle osservazioni.

Ciao
Roberto
Luis 22
QUOTE(robermaga @ Apr 26 2012, 04:02 PM) *
Per la verità i Tokina sono importati e garantiti da una delle ditte più serie che esistano, non posso fare pubblicità, ma se cerchi in rete lo trovi subito. Il fatto che siano meno diffusi penso sia una scelta commerciale, ma tutti quelli che ho visto io hanno una costruzione decisamente superiore agli altri di terze parti. Poi in verità io ho tutti Nikkor e non so come vada la garanzia degli altri. Ma alcuni Nikkor gli ho presi proprio nell'usato (alcuni come il 200 micro AIS "a scatola chiusa") e gli ho sempre trovati perfetti. Non avrei paure su un 105 AFD, è una roccia e magari uno più cercare di strappare un 6 mesi di garanzia.

Si, fra quelli citati, solo il 105 AFS ha l'IF, ma non mi fossilizzerei su questo, già l'altro 105 Nikkor ha 13,6 cm. Tieni conto che una differenza di 2, 3 cm sembra poco, ma è tanto.
Per il rumore, i macro sono quasi tutti lenti e rumorosi: diciamo che l'AF serve per il loro uso generalista, ma in macro fatta un po d'esperienza, te ne dimentichi proprio.

Poi se vai sul Tamron tenendo conto del prezzo, non sbagli di sicuro. Se ne parla molto bene in giro; io non ti dico niente perché non lo conosco e non sono abituato a parlare di quello che non conosco.

@ Andrea Mignard. Il 150 Sigma non lo conosco e non vorrei che le ottiche fossero col VR; ho sollevato questo problema non perché ho delle certezze, ma perché ho dei dubbi.... mi sarebbe piaciuto che questa tematica fosse maggiormente sviscerata, tutto qui. Ti ringrazio delle osservazioni.

Ciao
Roberto



Grazie mille ancora per la risposta Roberto, davvero molto preciso! smile.gif
Se ricordo bene, i Tokina sono importati dalla stessa ditta della Pentax, ma qui purtroppo qui entra in gioco la differenza tra garanzia italiana ed europea (quella più diffusa negli shop online) e sapevo che tale ditta riconosce solo i suoi importati.
La mia preoccupazione maggiore, ammettendo che i 2 anni di copertura siano rispettati dal venditore, è il post-garanzia, cioè se ho problemi o necessito di assistenza dopo la scadenza.
Circa le altre spiegazioni, sei stato più che esaustivo.
Se trovassi un Nikkor 105 AFD a buon prezzo da un venditore fidato lo prenderei senza problemi.
In alternativa devo un po' ragionare meglio su questo scontro Tamron VS Tokina.
Il Tokina mi pare quindi ormai di capire che almeno strutturalmente è un po' meglio del Tamron e anche il fatto che sia un 100mm rispetto a 90mm potrebbe garantirmi un po' più di distanza di lavoro (se ho letto bene, 2cm).
Devo capire un pochino meglio questo fatto dell'assistenza per le 2 case produttrici.

In tutto questo, poi mi è venuto in mente che esiste anche il Sigma EX 105mm f/2.8 DG (non il HSM). Ma è la versione precedente? Ho letto che ha un prezzo sopra i 500 euro.
Se nessuno me l'ha consigliato, immagino che non abbia vantaggi (a parte i 105mm) rilevanti rispetto alle controparti Tamron e Tokina, più economici.
Luis 22
Ciao a tutti!
Aggiorno un po' questa discussione su come si sta evolvendo la scelta di un obiettivo macro.
Ho appurato che la garanzia europea (con acquisto online) di Tokina è un po' complicata nel senso che, mi hanno detto, bisognerebbe spedirlo fino in Olanda.
Devo ancora comprendere bene la situazione Tamron, ma per il momento sarei più orientato proprio verso Tamron.
Certo, mi sarebbe piaciuto avere un 100mm o un 105 mm piuttosto che un 90mm, ma credo che siamo parlando di centimetri, però per soggetti vivi potrebbero essere utili.

Vorrei capire però meglio una cosa, più che altro per il futuro. Con questi obiettivi avrei un ingrandimento 1:1. Se in futuro volessi (e lo vorrò sicuramente visto come amo il macro) avere ingrandimenti maggiori (esempio 2:1) come dovrei procedere?
Se ho capito bene, ci dovrebbero essere delle prolungue, soffietti o cose simili (perdonate l'ignoranza in questi oggetti) che dovrei adattare al mio obiettivo macro.
Questi "oggetti" sono compatibili con qualsiasi obiettivo macro?
E all'incirca come costi, come siamo messi? Cerco sempre di ragionare in termini più economici, non essendo certo un professionista.

Grazie mille ancora per il vostro aiuto!
robermaga
QUOTE(Luis 22 @ May 31 2012, 01:30 PM) *
Ciao a tutti!
Aggiorno un po' questa discussione su come si sta evolvendo la scelta di un obiettivo macro.
Ho appurato che la garanzia europea (con acquisto online) di Tokina è un po' complicata nel senso che, mi hanno detto, bisognerebbe spedirlo fino in Olanda.
Devo ancora comprendere bene la situazione Tamron, ma per il momento sarei più orientato proprio verso Tamron.
Certo, mi sarebbe piaciuto avere un 100mm o un 105 mm piuttosto che un 90mm, ma credo che siamo parlando di centimetri, però per soggetti vivi potrebbero essere utili.

Vorrei capire però meglio una cosa, più che altro per il futuro. Con questi obiettivi avrei un ingrandimento 1:1. Se in futuro volessi (e lo vorrò sicuramente visto come amo il macro) avere ingrandimenti maggiori (esempio 2:1) come dovrei procedere?
Se ho capito bene, ci dovrebbero essere delle prolungue, soffietti o cose simili (perdonate l'ignoranza in questi oggetti) che dovrei adattare al mio obiettivo macro.
Questi "oggetti" sono compatibili con qualsiasi obiettivo macro?
E all'incirca come costi, come siamo messi? Cerco sempre di ragionare in termini più economici, non essendo certo un professionista.

Grazie mille ancora per il vostro aiuto!

Ciao, cerco di rispondere a questa vecchia discussione, ma non vorrei monopolizzare il thread, visto che c'è di sicuro chi ne sa molto più di me.
Come abbiamo detto 105 è meglio, ma se per varie ragioni non ci arrivi, vai pure di Tamron 90. Ne parlano tutti più che bene, non solo chi ce l'ha (e questo è un viziaccio proprio dei forum), ma ho notato pure test abbastanza seri e gente esperta.
Per andare oltre l'1-1 non ti sognare di farlo a mano libera. I sistemi sono vari, ma non il soffietto che è costoso e meglio si adatta a un 60 o 55 se non addirittura ad un 50ino non macro, E poi ci vogliono ottiche con la ghiera dei diaframmi, non di tipo G, se no come fai. Quindi le soluzioni sono 2, o tubi (meglio automatici) o lenti addizionali, assolutamente del tipo doppietto acromatico che fra l'altro Nikon non fa più. E non fa più nemmeno i tubi. Ma ci sono di terze parti e di recente in baia li ho visti, automatici, cinesi a un prezzo bassissimo. Quelli Japan sono molto costosi.
Le lenti doppietti acromatici si adattano meglio sulle focali lunghe mentre i tubi (o soffietti) sulle corte, su un 100-105 tutte e due le soluzioni sono buone. Forse nel tuo caso, meglio i tubi e pure meno costosi.
Un altro metodo per superare l'1:1 è quello di invertire un'ottica corta. Esempio: invertendo un 28 si ottiene circa il 2:1. Invertendo un 50 l'1:1 e montando tubi+anello+ottica invertita di 50 si hanno diverse scalature (a seconda dei tubi che metti) dal oltre il 2:1 a oltre l'1:1. Naturalmente la distanza di lavoro in questa tecnica diventa pochissimi cm.
Questa non sa di niente, ma l'ho fatta per vedere dei parassiti (cocciniglia scudata) su delle piante di cactus. Il rapporto è 4:1. Su DX quindi questo scatto riprende un'area di 6mm circa.
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 2.4 MB
Qui sono state usate 2 ottiche "non macro" sovrapposte una sull'altra.
Per maggiori informazioni ti linko un sito che ti consiglio di leggere tutto in tutte le sezioni, un vero "piccolo trattato" sulla foto macro con tanto di formule e al quale attingo anche io spesso per capirne un po' di più. Sono 4 sezioni, leggitele tutte e se puoi stampatele.
Questa è la prima:
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...ralmente+vicini

Facci sapere...
Buone foto e buono studio
Roberto

Luis 22
QUOTE(robermaga @ May 31 2012, 04:13 PM) *
Ciao, cerco di rispondere a questa vecchia discussione, ma non vorrei monopolizzare il thread, visto che c'è di sicuro chi ne sa molto più di me.
Come abbiamo detto 105 è meglio, ma se per varie ragioni non ci arrivi, vai pure di Tamron 90. Ne parlano tutti più che bene, non solo chi ce l'ha (e questo è un viziaccio proprio dei forum), ma ho notato pure test abbastanza seri e gente esperta.
Per andare oltre l'1-1 non ti sognare di farlo a mano libera. I sistemi sono vari, ma non il soffietto che è costoso e meglio si adatta a un 60 o 55 se non addirittura ad un 50ino non macro, E poi ci vogliono ottiche con la ghiera dei diaframmi, non di tipo G, se no come fai. Quindi le soluzioni sono 2, o tubi (meglio automatici) o lenti addizionali, assolutamente del tipo doppietto acromatico che fra l'altro Nikon non fa più. E non fa più nemmeno i tubi. Ma ci sono di terze parti e di recente in baia li ho visti, automatici, cinesi a un prezzo bassissimo. Quelli Japan sono molto costosi.
Le lenti doppietti acromatici si adattano meglio sulle focali lunghe mentre i tubi (o soffietti) sulle corte, su un 100-105 tutte e due le soluzioni sono buone. Forse nel tuo caso, meglio i tubi e pure meno costosi.
Un altro metodo per superare l'1:1 è quello di invertire un'ottica corta. Esempio: invertendo un 28 si ottiene circa il 2:1. Invertendo un 50 l'1:1 e montando tubi+anello+ottica invertita di 50 si hanno diverse scalature (a seconda dei tubi che metti) dal oltre il 2:1 a oltre l'1:1. Naturalmente la distanza di lavoro in questa tecnica diventa pochissimi cm.
Questa non sa di niente, ma l'ho fatta per vedere dei parassiti (cocciniglia scudata) su delle piante di cactus. Il rapporto è 4:1. Su DX quindi questo scatto riprende un'area di 6mm circa.
Ingrandimento full detail : 2.4 MB
Qui sono state usate 2 ottiche "non macro" sovrapposte una sull'altra.
Per maggiori informazioni ti linko un sito che ti consiglio di leggere tutto in tutte le sezioni, un vero "piccolo trattato" sulla foto macro con tanto di formule e al quale attingo anche io spesso per capirne un po' di più. Sono 4 sezioni, leggitele tutte e se puoi stampatele.
Questa è la prima:
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...ralmente+vicini

Facci sapere...
Buone foto e buono studio
Roberto



Prima di tutto grazie davvero ancora per la tua risposta! Non preoccuparti, non monopolizzi il thread, anzi, mi stai dando sempre più nozioni importantissime.
Peraltro ho apprezzato molto anche la tua foto di esempio, anche perchè mi interessano molto anche le piante e la fitopatologia! biggrin.gif
Appena ho un po' di tempo, con un po' di calma, mi rileggo bene tutta la tua spiegazione ed il link che mi hai dato.
Nel frattempo approfitto per chiederti giusto 2 chiarimenti che mi sono venuti in mente leggendo il tuo messaggio (non so se poi questi miei dubbi sono spiegati in quel link).
Quando parli di lenti addizionali, parli delle lenti close up? Proprio oggi infatti le ho trovate sia online che in un noto centro commerciale (in quest'ultimo della Reporter). Ma volevo capire, funzionano bene? O sono solo palliativi più economici (le ho trovate a 20-40 euro) ma che alla fine valgono poco e niente? Dovrebbero essere montate davanti all'obiettivo, in base alle dimensioni (ne ho trovate alcune per il 18-105, ad esempio), ma poi in termini di messa a fuoco e degli automatismi della macchina, come ci si comporta?
Immagino che poi in base alle dimensioni di queste lenti, queste possano essere applicate anche (e soprattutto) davanti agli obiettivi macro. Sarei proprio curioso di vedere un po' di foto fatte con queste lenti.
La secondo curiosità che mi è venuta così leggendo il tuo messaggio è questa: all'atto proprio pratico, quindi, ammettendo che prendo il Tamron 90 e voglio quindi "potenziarlo" come dovrei muovermi e quali dovrebbero essere effettivamente le spese all'incirca delle varie opzioni?
Ovviamente per ora tralasciando il discorso dell'inversione degli obiettivi non macro che comunque mi era venuto in mente avendo proprio un 50mm, ma appunto riducendo la distanza di lavoro.

Grazie mille ancora per la disponibilità! smile.gif
robermaga
QUOTE(Luis 22 @ May 31 2012, 07:15 PM) *
Prima di tutto grazie davvero ancora per la tua risposta! Non preoccuparti, non monopolizzi il thread, anzi, mi stai dando sempre più nozioni importantissime.
Peraltro ho apprezzato molto anche la tua foto di esempio, anche perchè mi interessano molto anche le piante e la fitopatologia! biggrin.gif
Appena ho un po' di tempo, con un po' di calma, mi rileggo bene tutta la tua spiegazione ed il link che mi hai dato.
Nel frattempo approfitto per chiederti giusto 2 chiarimenti che mi sono venuti in mente leggendo il tuo messaggio (non so se poi questi miei dubbi sono spiegati in quel link).
Quando parli di lenti addizionali, parli delle lenti close up? Proprio oggi infatti le ho trovate sia online che in un noto centro commerciale (in quest'ultimo della Reporter). Ma volevo capire, funzionano bene? O sono solo palliativi più economici (le ho trovate a 20-40 euro) ma che alla fine valgono poco e niente? Dovrebbero essere montate davanti all'obiettivo, in base alle dimensioni (ne ho trovate alcune per il 18-105, ad esempio), ma poi in termini di messa a fuoco e degli automatismi della macchina, come ci si comporta?
Immagino che poi in base alle dimensioni di queste lenti, queste possano essere applicate anche (e soprattutto) davanti agli obiettivi macro. Sarei proprio curioso di vedere un po' di foto fatte con queste lenti.
La secondo curiosità che mi è venuta così leggendo il tuo messaggio è questa: all'atto proprio pratico, quindi, ammettendo che prendo il Tamron 90 e voglio quindi "potenziarlo" come dovrei muovermi e quali dovrebbero essere effettivamente le spese all'incirca delle varie opzioni?
Ovviamente per ora tralasciando il discorso dell'inversione degli obiettivi non macro che comunque mi era venuto in mente avendo proprio un 50mm, ma appunto riducendo la distanza di lavoro.

Grazie mille ancora per la disponibilità! smile.gif

Per la fitopatologia è proprio un 50 (con ghiera dei diaframmi) invertito e montato su tubi (in questo caso anche non automatici, dell'automatismo non te ne fai niente) che costituisce una scelta con un buonissimo rapporto resa/costi. Meglio ancora in questi casi, dove la distanza di lavoro non è importante un 55-60micro montato su tubi o soffietto costituisce a mio parere, la scelta migliore.
Tieni presente che un 55-60 ha in genere una resa massimale fra i macro, di sicuro con una "aggressività" maggiore sul piano del dettaglio rispetto a qualsiasi 90, 105, 150 o 200. Un po quello che succede fra un "normale" 50 e un 135 o altro medio tele.
Ma non ti spaventare e vai tranquillo col 90 se scegli quello, si tratta di aspetti che poi sul piano pratico contano poco.
Le lenti che vedi in giro a gruppi di 3 o più non sono quelle delle quali parlo io e il prezzo lo dice. I doppietti ormai esistono solo Canon o pochi altri. Io conosco i Canon 500D (da 2 diottrie) o 250D (da 4 diottrie) e variano a seconda del diametro e delle diottrie fra i 70 caffè e anche i 140 caffè, quindi sono costosi e non poco, sono delle lenti di tipo professionale.... non si perde niente.
La loro caratteristica è di accorciare la lunghezza focale (per raddoppiare il rapporto), per questo è giusto usarli su ottiche lunghe... direi da 105 in poi.
I tubi invece per aumentare il rapporto di riproduzione aumentano il tiraggio dell'ottica. Ti faccio un esempio, ma non so se è corretto sul piano matematico, lo faccio perché tu capisca: se un 50 ha bisogno per raggiungere l'1:1 di 5 cm di tubi, e per andare oltre 7 e poi 10 cm, Un 100 avrà bisogno di 10cm per raggiungere l'1:1 e cosi via. Questo vale per ottiche non macro. Per una ottica macro 60 che arriva di suo all'1:1 un tubo di 5 porterà al 2:1 (non sono sicuro di questo) ma comunque su un 105 macro che arriva all'1:1 occorreranno ancora più tubi per andare al 2:1.
Non so se mi sono saputo spiegare, ma nel link che ti ho inviato questo è spiegato a meraviglia.

Fossi in te per fare un po' d'esperienza visto che hai un 50 (spero AFD o precedente) prenderei una serie di tubi (3) automatici cinesi, in baia intorno ai 40 caffè, anche meno. Prenderei pure un anello di inversione (cinese) 10 caffè spedito a casa..... e farei un po di pratica. Agli insetti e alle belle foto penserei in seguito e poi non è detto. La macro non è una branca molto creativa della fotografia, ma è una branca dove la pratica e la dimestichezza con gli strumenti (la tecnica) è la base stessa della fotografia.

Altre 2 foto di interno di fiori.... (postatissime, scusate)

D200 più 200 micro AIS rapporto massimo per quest'ottica 1:2
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 220.8 KB
Qui mi interessava vedere lo sfocato.

Questa invece su un soggetto simile (stessa fotocamera, stessa ottica) ma al rapporto di 1:1 con l'aggiunta di una lente da 2 diottrie (500D)
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 522.9 KB

Se avessi (e non ce l'ho) una lente da 4 diottrie sarei andato oltre l'1:1 probabilmente vicino al 2:1

...notte
Roberto
Luis 22
QUOTE
Per la fitopatologia è proprio un 50 (con ghiera dei diaframmi) invertito e montato su tubi (in questo caso anche non automatici, dell'automatismo non te ne fai niente) che costituisce una scelta con un buonissimo rapporto resa/costi. Meglio ancora in questi casi, dove la distanza di lavoro non è importante un 55-60micro montato su tubi o soffietto costituisce a mio parere, la scelta migliore.
Tieni presente che un 55-60 ha in genere una resa massimale fra i macro, di sicuro con una "aggressività" maggiore sul piano del dettaglio rispetto a qualsiasi 90, 105, 150 o 200. Un po quello che succede fra un "normale" 50 e un 135 o altro medio tele.
Ma non ti spaventare e vai tranquillo col 90 se scegli quello, si tratta di aspetti che poi sul piano pratico contano poco.
Le lenti che vedi in giro a gruppi di 3 o più non sono quelle delle quali parlo io e il prezzo lo dice. I doppietti ormai esistono solo Canon o pochi altri. Io conosco i Canon 500D (da 2 diottrie) o 250D (da 4 diottrie) e variano a seconda del diametro e delle diottrie fra i 70 caffè e anche i 140 caffè, quindi sono costosi e non poco, sono delle lenti di tipo professionale.... non si perde niente.
La loro caratteristica è di accorciare la lunghezza focale (per raddoppiare il rapporto), per questo è giusto usarli su ottiche lunghe... direi da 105 in poi.
I tubi invece per aumentare il rapporto di riproduzione aumentano il tiraggio dell'ottica. Ti faccio un esempio, ma non so se è corretto sul piano matematico, lo faccio perché tu capisca: se un 50 ha bisogno per raggiungere l'1:1 di 5 cm di tubi, e per andare oltre 7 e poi 10 cm, Un 100 avrà bisogno di 10cm per raggiungere l'1:1 e cosi via. Questo vale per ottiche non macro. Per una ottica macro 60 che arriva di suo all'1:1 un tubo di 5 porterà al 2:1 (non sono sicuro di questo) ma comunque su un 105 macro che arriva all'1:1 occorreranno ancora più tubi per andare al 2:1.
Non so se mi sono saputo spiegare, ma nel link che ti ho inviato questo è spiegato a meraviglia.

Fossi in te per fare un po' d'esperienza visto che hai un 50 (spero AFD o precedente) prenderei una serie di tubi (3) automatici cinesi, in baia intorno ai 40 caffè, anche meno. Prenderei pure un anello di inversione (cinese) 10 caffè spedito a casa..... e farei un po di pratica. Agli insetti e alle belle foto penserei in seguito e poi non è detto. La macro non è una branca molto creativa della fotografia, ma è una branca dove la pratica e la dimestichezza con gli strumenti (la tecnica) è la base stessa della fotografia.



Finalmente ho avuto modo di leggere con più calma il link che mi avevi dato. Ho capito abbastanza, ammetto non tutto però il succo generale mi è chiaro.
Devo comprendere meglio certamente il discorso di tubi e prolunghe, anche se in linea generale anche qui il concetto è chiaro.
Non capisco ancora bene la loro applicazione su un obiettivo già macro. Un tubo per aumentare il tiraggio posso applicarlo su qualsiasi obiettivo. Nel caso del macro (che è già 1:1) mi servirà per superare questo valore. Ma questi tubi sono universali? Come faccio a trovare un tubo X per un obiettivo Y?

Inoltre, i tubi automatici cinesi che mi hai detto per invertire il cinquantino, sono gli stessi che si usano per aumentare il tiraggio di obiettivi "non capovolti"? Se sono gli stessi, mi pare di capire che non costano tanto.

Riguardo il fatto delle lenti aggiuntive, non ho capito molto bene la differenza di funzionamento tra queste lenti close-up a gruppi di 3 e quelle a cui ti riferisci tu.
Le close-up da quel che ho capito, aumentano semplicemente le diottrie, ma immagino che dopo sarà molto più complicato mettere a fuoco (supposizione mia), quasi come vedere un oggetto attraverso una lente di ingrandimento che si vedrà molto sfocato.

In termini di acquisto mi sto spingendo sempre più verso il Tamron, se non altro per un rapporto qualità/prezzo.
Non nego che sto ragionando anche sull'invertire il 50mm, ma resto sempre dubbioso sulla distanza di lavoro, relativamente alle foto che mi piacerebbe fare (e che già faccio anche se con obiettivi non proprio ottimali allo scopo). Già il Tamron su questo punto mi lascia più perplesso vedendo le differenze con i 100mm e soprattutto con i 105mm della Nikon.

Grazie comunque ancora sia per la tua precedente risposta per la quale non ti avevo ancora ringraziato sia per i prossimi chiarimenti (se vorrai ovviamente rispondermi! biggrin.gif )


PS: molto belle le 2 foto esempio che hai messo. Ma sono Gigli?
robermaga
QUOTE(Luis 22 @ Jun 8 2012, 02:20 PM) *
Finalmente ho avuto modo di leggere con più calma il link che mi avevi dato. Ho capito abbastanza, ammetto non tutto però il succo generale mi è chiaro.
Devo comprendere meglio certamente il discorso di tubi e prolunghe, anche se in linea generale anche qui il concetto è chiaro.
Non capisco ancora bene la loro applicazione su un obiettivo già macro. Un tubo per aumentare il tiraggio posso applicarlo su qualsiasi obiettivo. Nel caso del macro (che è già 1:1) mi servirà per superare questo valore. Ma questi tubi sono universali? Come faccio a trovare un tubo X per un obiettivo Y?

Inoltre, i tubi automatici cinesi che mi hai detto per invertire il cinquantino, sono gli stessi che si usano per aumentare il tiraggio di obiettivi "non capovolti"? Se sono gli stessi, mi pare di capire che non costano tanto.

Riguardo il fatto delle lenti aggiuntive, non ho capito molto bene la differenza di funzionamento tra queste lenti close-up a gruppi di 3 e quelle a cui ti riferisci tu.
Le close-up da quel che ho capito, aumentano semplicemente le diottrie, ma immagino che dopo sarà molto più complicato mettere a fuoco (supposizione mia), quasi come vedere un oggetto attraverso una lente di ingrandimento che si vedrà molto sfocato.

In termini di acquisto mi sto spingendo sempre più verso il Tamron, se non altro per un rapporto qualità/prezzo.
Non nego che sto ragionando anche sull'invertire il 50mm, ma resto sempre dubbioso sulla distanza di lavoro, relativamente alle foto che mi piacerebbe fare (e che già faccio anche se con obiettivi non proprio ottimali allo scopo). Già il Tamron su questo punto mi lascia più perplesso vedendo le differenze con i 100mm e soprattutto con i 105mm della Nikon.

Grazie comunque ancora sia per la tua precedente risposta per la quale non ti avevo ancora ringraziato sia per i prossimi chiarimenti (se vorrai ovviamente rispondermi! biggrin.gif )
PS: molto belle le 2 foto esempio che hai messo. Ma sono Gigli?

Capisco che abbiamo messo troppa carne al fuoco.
Facciamo un po di chiarezza se possibile.
1) un obiettivo macro è un'ottica che (a grandi linee) ha un'elicoide che si spinge oltre i 50cm di distanza, praticamente una moderna ottica macro va dall'infinito all' 1:1 se aumenti il tiraggio (tubi) o diminuisci la focale (lente) vai oltre la barriera dell'1:1.
2) La stessa cosa su un normale (tubi o lenti, ma meglio tubi) lo trasforma in un "mezzo macro" .... mi si passi il termine. Ci sono calcoli appositi per vedere i vari rapporti (link che ti ho messo). Ti avvicini, ma non hai più l'infinito.
3) I tubi vanno presi di concerto alla tipologia dell'ottica e alla fotocamera che hai. Cosi come una eventuale lente. La lente non sfoca un bel niente, è invece una soluzione molto pratica in particolare sui tele e gli zoom tele, e si avvita come un filtro.
4) Un anello di inversione non è da confondere con i tubi; è un anello con 'attacco Nikon da una parte e dall'altra la filettatura maschio dell'ottica da invertire.
5) Si sono gigli, lilium per l'esattezza.

A questo punto due consigli: 1) Prendi un macro che è la cosa più semplice. 90, 100, 105 sono le focali macro tuttofare e forse sono la soluzione migliore per te. Sono tutti buoni, per quel che ne so. 2) Leggiti accuratamente il link e alla fine mi ringrazierai davvero.

Ciao
Roberto
Luis 22
QUOTE(robermaga @ Jun 8 2012, 06:36 PM) *
Capisco che abbiamo messo troppa carne al fuoco.
Facciamo un po di chiarezza se possibile.
1) un obiettivo macro è un'ottica che (a grandi linee) ha un'elicoide che si spinge oltre i 50cm di distanza, praticamente una moderna ottica macro va dall'infinito all' 1:1 se aumenti il tiraggio (tubi) o diminuisci la focale (lente) vai oltre la barriera dell'1:1.
2) La stessa cosa su un normale (tubi o lenti, ma meglio tubi) lo trasforma in un "mezzo macro" .... mi si passi il termine. Ci sono calcoli appositi per vedere i vari rapporti (link che ti ho messo). Ti avvicini, ma non hai più l'infinito.
3) I tubi vanno presi di concerto alla tipologia dell'ottica e alla fotocamera che hai. Cosi come una eventuale lente. La lente non sfoca un bel niente, è invece una soluzione molto pratica in particolare sui tele e gli zoom tele, e si avvita come un filtro.
4) Un anello di inversione non è da confondere con i tubi; è un anello con 'attacco Nikon da una parte e dall'altra la filettatura maschio dell'ottica da invertire.
5) Si sono gigli, lilium per l'esattezza.

A questo punto due consigli: 1) Prendi un macro che è la cosa più semplice. 90, 100, 105 sono le focali macro tuttofare e forse sono la soluzione migliore per te. Sono tutti buoni, per quel che ne so. 2) Leggiti accuratamente il link e alla fine mi ringrazierai davvero.

Ciao
Roberto


Grazie ancora Roberto. Ho riletto il tuo link. L'unica cosa che non ho trovato è la seconda parte dell'articolo (ammesso che sia uscita), in quanto alla fine della prima parte dice "Prossimamente parleremo degli accessori più comodi da usare sul campo, ossia tubi di prolunga e lenti addizionali, discuteremo su quando conviene usarli e che ingrandimenti possiamo ottenere, anche con obiettivi non-macro". Ma non trovo nessun link ulteriore.

Comunque i punti 1 e 2 li avevo capiti ed infatti sono ben spiegati anche nel link che mi avevi dato (anche le formule non sono impossibili da capire).
Riguardo il punto 3, qui mancando di esperienza di questi accessori, non ho capito come cercarli praticamente su negozi e siti online vari. (del tipo esisteranno marche, diametri, compatibilità, ecc..) quindi non sono riuscito a farmi un'idea "visiva" su come si utilizzano, ma da un punto di vista teorico ho capito.

Quanto alle lenti, invece continuo a non ben capire le differenze tra quelle da 30 euro e quelle a cui ti riferisci tu, cioè se è solo una questione di qualità o proprio di principio fisico di funzionamento. Se non è un problema di fuoco, qual è allora il loro vero limite? Credo di essermelo perso e nel link non mi pare di aver trovato riferimenti di questo tipo. Da ignorante penserei che sarebbe bellissimo aggiungere una lente davanti come un filtro ed ottenere un ingrandimento maggiore. Ma non credo che la cosa sia così banale e scontata. Ci sarà una fregatura! biggrin.gif

Il punto 4 era chiarissimo, in pratica è un anello che ti permette di invertire un'ottica. Il dubbio riguardava i tubi da utilizzare insieme all'obiettivo capovolto (se ho capito bene). Mi riferivo alla tua frase: "...prenderei una serie di tubi (3) automatici cinesi, in baia intorno ai 40 caffè, anche meno. Prenderei pure un anello di inversione (cinese)..."

Per il punto 5, complimenti per i gigli, i miei purtroppo quest'anno non ce l'hanno fatta! :(
robermaga
QUOTE(Luis 22 @ Jun 8 2012, 07:28 PM) *
Grazie ancora Roberto. Ho riletto il tuo link. L'unica cosa che non ho trovato è la seconda parte dell'articolo (ammesso che sia uscita), in quanto alla fine della prima parte dice "Prossimamente parleremo degli accessori più comodi da usare sul campo, ossia tubi di prolunga e lenti addizionali, discuteremo su quando conviene usarli e che ingrandimenti possiamo ottenere, anche con obiettivi non-macro". Ma non trovo nessun link ulteriore.

Comunque i punti 1 e 2 li avevo capiti ed infatti sono ben spiegati anche nel link che mi avevi dato (anche le formule non sono impossibili da capire).
Riguardo il punto 3, qui mancando di esperienza di questi accessori, non ho capito come cercarli praticamente su negozi e siti online vari. (del tipo esisteranno marche, diametri, compatibilità, ecc..) quindi non sono riuscito a farmi un'idea "visiva" su come si utilizzano, ma da un punto di vista teorico ho capito.

Quanto alle lenti, invece continuo a non ben capire le differenze tra quelle da 30 euro e quelle a cui ti riferisci tu, cioè se è solo una questione di qualità o proprio di principio fisico di funzionamento. Se non è un problema di fuoco, qual è allora il loro vero limite? Credo di essermelo perso e nel link non mi pare di aver trovato riferimenti di questo tipo. Da ignorante penserei che sarebbe bellissimo aggiungere una lente davanti come un filtro ed ottenere un ingrandimento maggiore. Ma non credo che la cosa sia così banale e scontata. Ci sarà una fregatura! biggrin.gif

Il punto 4 era chiarissimo, in pratica è un anello che ti permette di invertire un'ottica. Il dubbio riguardava i tubi da utilizzare insieme all'obiettivo capovolto (se ho capito bene). Mi riferivo alla tua frase: "...prenderei una serie di tubi (3) automatici cinesi, in baia intorno ai 40 caffè, anche meno. Prenderei pure un anello di inversione (cinese)..."

Per il punto 5, complimenti per i gigli, i miei purtroppo quest'anno non ce l'hanno fatta! :(

Non mi ero mai trovato a dover fare il tutor, non ne ho la stoffa e pure io viaggio un po per praticaccia, non sono di sicuro fino in fondo di non dire cavolate messicano.gif , ma tant'è....
1) Le lenti:fra le cosiddette lenti addizionali (30 caffè circa ) e una lente doppietto acromatico c'è un abisso sul piano della qualità; i doppietti (lo dice la parola) sono fatti come uno spesso filtro, perché sono due lenti incollate e una praticamente corregge l'altra dalle varie aberrazioni. Da qui la grande qualità e il costo non indifferente (minimo 70-80 caffè). Le lenti semplici (in genere le vendono a serie di tre) non sono corrette, costano poco ma la qualità è quella che è..... in particolare ai bordi. Ripeto che tutte le lenti meglio si adattano su un tele o medio tele perché riducono la focale ma nulla vieta di metterle dove vuole.
2) Tubi e anelli: Con un anello di inversione su un 50 (l'anello serve solo su focali corte, 50 o minori) arrivi circa all'1:1. Per aumentare puoi mettre un tubo di 27 sulla fotocamera e pure un anello di inversione sul tubo, più un 50, arrivi ben oltre l'1:1, ma sei vicinissimo al soggetto. Invertendo un'ottica poi il diaframma va usato manualmente e l'immagine si oscura, quindi è una tecnica (vecchia) che vale solo per foto statiche su cavalletto, foto di interesse scientifico applicate alla fitoterapia per es....
3) se su google cerchi tubi per Nikon o anello di inversione Nikon/52 ti si apre un vero e proprio mercato. Cosi come se cerchi lenti addizionali o doppietto acromatico 500D.

Questa la serie completa dei link sulla macro che mi sono stati molto utili:
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...e+vicini/page/1
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...lmente+vicini-2
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...lmente+vicini-3
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...lmente+vicini-4

Ma la cosa migliore e prendere un macro, lo usi pure per la foto generica, ti ci diverti e all'occorrenza ti può risultare utile anche nelle tue ricerche.
Tieni presente che molte delle tecniche come inversione, tubi su tubi per allungare..... le trovo un po superate. E' bene saperle perché possono risultare utili e sono pure propedeutiche, ma niente è meglio di un'ottica dedicata. Un buon macro taglia la testa al toro . texano.gif

Fammi sapere...... notte
Roberto
Luis 22
QUOTE(robermaga @ Jun 9 2012, 12:16 AM) *
Non mi ero mai trovato a dover fare il tutor, non ne ho la stoffa e pure io viaggio un po per praticaccia, non sono di sicuro fino in fondo di non dire cavolate messicano.gif , ma tant'è....
1) Le lenti:fra le cosiddette lenti addizionali (30 caffè circa ) e una lente doppietto acromatico c'è un abisso sul piano della qualità; i doppietti (lo dice la parola) sono fatti come uno spesso filtro, perché sono due lenti incollate e una praticamente corregge l'altra dalle varie aberrazioni. Da qui la grande qualità e il costo non indifferente (minimo 70-80 caffè). Le lenti semplici (in genere le vendono a serie di tre) non sono corrette, costano poco ma la qualità è quella che è..... in particolare ai bordi. Ripeto che tutte le lenti meglio si adattano su un tele o medio tele perché riducono la focale ma nulla vieta di metterle dove vuole.
2) Tubi e anelli: Con un anello di inversione su un 50 (l'anello serve solo su focali corte, 50 o minori) arrivi circa all'1:1. Per aumentare puoi mettre un tubo di 27 sulla fotocamera e pure un anello di inversione sul tubo, più un 50, arrivi ben oltre l'1:1, ma sei vicinissimo al soggetto. Invertendo un'ottica poi il diaframma va usato manualmente e l'immagine si oscura, quindi è una tecnica (vecchia) che vale solo per foto statiche su cavalletto, foto di interesse scientifico applicate alla fitoterapia per es....
3) se su google cerchi tubi per Nikon o anello di inversione Nikon/52 ti si apre un vero e proprio mercato. Cosi come se cerchi lenti addizionali o doppietto acromatico 500D.

Questa la serie completa dei link sulla macro che mi sono stati molto utili:
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...e+vicini/page/1
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...lmente+vicini-2
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...lmente+vicini-3
http://www.naturaemagazine.com/content/sho...lmente+vicini-4

Ma la cosa migliore e prendere un macro, lo usi pure per la foto generica, ti ci diverti e all'occorrenza ti può risultare utile anche nelle tue ricerche.
Tieni presente che molte delle tecniche come inversione, tubi su tubi per allungare..... le trovo un po superate. E' bene saperle perché possono risultare utili e sono pure propedeutiche, ma niente è meglio di un'ottica dedicata. Un buon macro taglia la testa al toro . texano.gif

Fammi sapere...... notte
Roberto



Sei un ottimo tutor, altro che! biggrin.gif
Non ho più risposto perchè sono in attesa di leggere con calma i nuovi link.

Comunque, ho notato una cosa sul Tamron 90 di cui vorrei chiedere un'informazione.
In alcuni negozi leggo la dicitura aggiuntiva 272ENII, mentre in altri no. Che vuol dire? Ci sono differenze tra un obiettivo e l'altro?
robermaga
QUOTE(Luis 22 @ Jun 15 2012, 01:27 PM) *
Sei un ottimo tutor, altro che! biggrin.gif
Non ho più risposto perchè sono in attesa di leggere con calma i nuovi link.

Comunque, ho notato una cosa sul Tamron 90 di cui vorrei chiedere un'informazione.
In alcuni negozi leggo la dicitura aggiuntiva 272ENII, mentre in altri no. Che vuol dire? Ci sono differenze tra un obiettivo e l'altro?

Ciao, non sono esperto di Tamron e le loro sigle sono cervellotiche...ma si può capire, devono fare la stessa ottica per 3 o 4 attacchi diversi.
Mi sembra che un tipo di Tamron non si adattasse alle entry (d40, d60 d3000) un po come le ottiche AFd, ma non sono sicuro, fai un po una ricerca.
Resta il fatto che il Tamron 90 è una buona scelta, tenendo conto del prezzo, naturalmente, di megio c'è sempre.

Ciao, alla prossima
Roberto
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