Buona serata e buona Nikon a tutti!
Come gi� fatto, in parte, in altri 3D, e sperando che sia utile al confronto, vorrei puntualizzare alcuni aspetti importanti del procedimento di sviluppo.
La combinazione rivelatore/diluizione/tempo/temperatura/agitazionePer le prime volte ... diciamo per i primi 50 rullini

, � necessario seguire le indicazioni fornite dal fabbricante della pellicola, meglio se quest'ultima � sempre la stessa. Questo � necessario per standardizzare il risultato finale ed acquisire la capacit� di valutazione del negativo. Sotto questo aspetto � necessario evidenziare che le possibili combinazioni di esposizione e sviluppo danno ben 9 possibili risultati (A1 sottoesposto e sottosviluppato, A2 sottoesposto e sviluppato correttamente, A3 sottoesposto e sovrasviluppato; B1 esposto correttamente e sottosviluppato, B2 esposto correttamente e sviluppato correttamente, B3 esposto correttamente e sovrasviluppato; C1 sovraesposto e sottosviluppato, C2 sovraesposto e sviluppato correttamente, C3 sovraesposto e sovrasviluppato) ed � importante, per saper riconoscere i difetti e correggerli poi in fase di stampa, che il procedimento di sviluppo sia sempre identico,
secondo le indicazioni del fabbricante della pellicola.
Dopo pu� iniziare la fase di ricerca e sperimentazione.
Rispettare i tempi � importante, ma - entro buoni margini - certamente non � essenziale! Uno scarto di qualche secondo (10 o 15) infatti non provoca danni. Perch�? Semplicissimo, � una conseguenza del procedimento di rivelazione, che � un fenomeno chimico! Le parti della pellicola maggiormente esposte, infatti, tendono ad annerirsi prima e pi� rapidamente di quelle che hanno ricevuto meno luce, ma una volta raggiunta e superata la densit� media, esse tendono a "stabilizzarsi", cio� a non annerirsi ulteriormente. Le ombre, invece, soprattutto se lo sviluppo prosegue per errore o distrazione anche oltre i 15'', ne trarranno vantaggio nei dettagli.
A riprova di questo ricordo a tutti che in altri tempi, quando la pellicola era IL SUPPORTO, i fabbricanti indicavano addirittura due tempi di sviluppo diversi per la stessa combinazione pellicola/rivelatore/diluizione/temperatura, a secondo che la stampa dovesse poi farsi in ingranditore a luce diffusa o in ingranditore a luce condensata, stante il diverso tipo di contrasto finale che tali sistemi di proiezione dell'immagine offrivano sul piano di stampa.
Quindi nessun tema ... il tempo di sviluppo non � nostro nemico! (se per� devi partire per un lungo viaggio meglio togliere la pellicola dalla tank prima della partenza

).
Arresto s�, arresto noTranquilli, non serve l'avvocato, mi riferivo al bagno di arresto

! Ho gi� detto scherzosamente in altri 3D "libero sviluppo in libero stato" e ciascuno faccia quindi come pi� gli aggrada. Aggiungo per�, proprio come gi� fatto negli stessi 3D, un'importante considerazione: tutti i laboratori professionali di sviluppo e stampa manuale del B&W lo usano, e se loro lo fanno ci sar� un valido motivo!
LavaggioNon fidatevo del cosiddetto "metodo Ilford", meglio usare l'acqua corrente.
Se proprio non volete fare un cos� prolungato e smodato uso di acqua (per lavare l'auto s� ... e per le nostre amate pellicole no? Ma dove andremo a finire!

), allora seguite il metodo "VinMac", che ora vi illustro:
1. togliere il coperchio alla tank;
2. mettere la tank sotto il rubinetto con acqua corrente, facendo coincidere il flusso di acqua con il cilindro centrale nel quale sono impilate le spirali;
3. afferrate la sommit� del cilindro medesimo e, mentra l'acqua scorre, fatelo salire e scendere nella tank rapidamente e con molta energia, come se fosse uno stantuffo, con tutte le spirali al seguito.
E' molto pi� efficace del sistema suggerito dalla Ilford (che peraltro lo suggerisce solo e soltanto per i casi in cui non sia disponibile l'acqua corrente)!
AsciugaturaUltimato il lavaggio e, per chi lo fa, il bagno nell'imbibente, le spirali vanno estratte, va afferrata la coda della pellicola e la stessa, tramite le apposite pinze, va stesa ad asciugare.
Per fare questo, non si deve aprire la spirale! Appesa la coda, la pellicola va semplicemente e delicatamente "srotolata" dalla spirale, assecondandone la fuoriscita con una leggera pressione lungo i bordi della pellicola stessa. Perch�? Perch� lo sblocco e l'apertura della spirale per l'estrazione della pellicola pu� causare, prima che ne sia afferrata l'altra estremit� per apporre la seconda pinza, quella con il peso, per intenderci, un arrotolamento del film su se stesso, con contatto e rigatura quasi certa dell'emulsione.
Finch� la pellicola � nella spirale, l'emulsione � sempre protetta!Last, but not least, prima di tagliare il negativo in strisce da sei esaminatelo sempre a luce radente: se vi sono macchie di calcare o di altro tipo che possono andar via con un nuovo lavaggio, troverete tutto molto pi� semplice, basta ricaricare il film nella spirale ed il gioco � fatto! (aveta mai provato a lavare separatamente sei spezzoni da sei fotogrammi? Meglio un'operazione a cuore aperto in un ospedale da campo, ve lo assicuro

).
Augh! Il Grande Capo Negativo Seduto cos� ha parlato Ora il calumet passi agli altri anziani del villaggio virtuale!
Vincenzo