QUOTE(liano @ Dec 16 2011, 10:29 PM)

Cavalletto,luce ambiente, via il vetro dalle opere e... via con il 50mm 1.8.
cerca l'inquadratura all'altezza del centro delle opere,e scatta in raw (nef)
[VM 14 e super professionisti: questo post contiene suggerimenti e teorie che potrebbero fuorviare i giovani e orripilare gli esperti. Se ne sconsiglia la lettura]
Arrabattarsi:
In teoria quello suggerito da liano (messaggio dal "futuro": il suo era l'unico post quando ho iniziato a scrivere, perci� non ho tenuto conto di quanto detto dagli altri nel frattempo) sarebbe un metodo "giusto" ma quando ti devi arrabattare dentro casa non � detto che funzioni. Visto che a me non funziona, riporto il mio metodo di lavoro. Se non vi risultasse valido, prendetelo come nota di tutto quello che non si deve fare, che almeno risulta istruttivo.

Per esperienza, di solito, evito la luce naturale. La evito per dipingere e la evito per fotografare (i quadri, ovviamente), ma ogni casa fa storia a s�. Nella mia ad esempio, per questioni spaziali, sarei costretto a posizionare i quadri praticamente frontali rispetto alla finestra e i riflessi ci sguazzerebbero dentro. Bisogna giudicare sul posto se la luce naturale � adatta o no,tenendo anche conto della luce in cui � stata lavorata l'opera. Per questioni di metamerismo una luce diversa potrebbe far emergere colori "falsati" e non in armonia con il dipinto (se parliamo di dipinto vero e proprio). Quando fotografo quindi uso delle lampade. Qualcuno ha detto ikea? Due portalampade dell'ikea con lampadine a risparmio energetico, eventualmente (dipende soprattutto dalla grandezza del quadro) attrezzate con una cupola "semi-pallonica" realizzata con carta lucida (che, per rispettare il proprio nome, � opaca) che funge da diffusore. Se potessi ne userei di pi�, ma nella vita di tutti i giorni non ci farei niente e non saprei neanche dove metterle. Quindi quelle che ho cerco di posizionarle, barcamenandomi tra problemi di uniformit�, ombre indesiderate (nel caso del topic sarebbero un bel problema visto che l'opera � materica) e riflessi, per ottenere a seconda della necessit� una luce pi� o meno radente e pi� o meno ravvicinata. Come dire "sale e pepe quanto basta": ognuno si regola a modo suo. Se ho a disposizione superfici bianche (poliplat, tele, fogli, lenzuoli e chi pi� ne ha pi� ne metta) le sfrutto come pannelli riflettenti per ovviare ai cali di luminosit� o ai problemi di ombre. Se proprio proprio proprio e ancora proprio non posso farne a meno, accendo la luce principale della stanza. Ma se proprio proprio posso, evito. Ciliegina sulla torta: non credo di aver mai fotografato un quadro veramente in bolla. Il primo motivo � perch� il mio nonnocavalletto, come tutti gli anziani (escluso -spero- chi legge), sta in piedi poco e curvo (per questo recentemente l'ho pi� volte sostituito con il mobile-carrellino o carrellino-mobile della tv senza tv). Il secondo � perch�, se necessario, preferisco trovare l'angolazione lieve che mi d� meno riflessi (quando non avevo nemmeno la reflex, ma neanche i porta lampade snodati dell'ikea e forse nemmeno una vaga idea della fotografia, a volte ero costretto a scattare anche abbastanza di sbieco ma questo discorso lo evito che � meglio), tanto prospettiva e proporzione si possono correggere in pp con metodi ben collaudati. Se posso scatto col 50 1.8 anche io (ovviamente non a TA! Ci vuole un diaframma pi� chiuso per aumentare la nitidezza -finch�/se possibilie- e la profondit� di campo per non avere aree fuori fuoco), ma la casa � piccola e a volte 50mm sono troppo lunghi sul dx. Nel caso passo al 16-85 (che � l'unico altro obiettivo che ho in attesa di prendere un 35 o che so io) su focali grandangolari le cui distorsioni vengono corrette sempre in pp. Una volta, per sperimentare, ho anche fotografato un quadro a pezzi che ho unito con panorama maker. Escludendo qualche problematica che su quel lavoro era ininfluente, il risultato � stato accettabile.
Ovviamente ISO bassi e scatto ritardato.
So che il mio metodo non � ortodosso (minimo minimo vorrei dotarmi di un cavalletto nuovo, di un set di vere luci continue e ombrellini diffusori, poi magari di una color chart, di uno sfondo e di una casa nuova dove fare un vero studio), ma i risultati per me sono pi� che degni perch� ottenuti sempre (ho la presunzione di pensarlo) in maniera ragionata adattandomi ad ogni situazione per quanto l'attrezzatura mi permette.