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enrico_79
Cerco di capire cosa sia, cosa si intende e cosa comporti il circolo di circonfusione.
Leggendo nel forum ho solo alimentato lo stato di desolazione non trovando un punto di comune accordo tra i members nel dare una definizione o una spiegazione del Circolo di Circonfusione.
Ho solo compreso, probabilmente sbagliando, che è inversamente proporzionale alla grandezza del sensore e quindi il formato CX ha un circolo di circonfusione (CdC) minore rispetto al formato DX che a sua volta possiede un CdC minore rispetto al FX.
Mi sembra sempre di aver elaborato che maggiore è il valore del CdC maggiore sarà lo sfocato a parità di valore di diafamma utilizzato nei vari formati (cx-dx-fx).
Ma mi è pure capitato di leggere che il CdC è legato all'apertura focale di un obiettivo unsure.gif ... oppure che il CdC non è una proprietà fisica del sensore, ma il risultato di uno scatto stampato.
Qualche cosa non mi torna e sento il bisogno di un intervento atto a creare ordine logico e sapere alla mia ignoranza in materia.

Wikipedia (preferirei avere una treccani aggiornata, ma questo passa la rete) riporta:
"Il circolo di confusione, in ottica e fotografia, è il più piccolo cerchio che l'occhio umano riesce a distinguere ad una determinata distanza."
... prosegue nella spiegazione dando valori da attribuire alla DoF (deep of field), ma anche questo va in contrasto da quanto letto per il forum e la rete.

C'è qualche buon'anima che mi aiuta a fare chiarezza?
Mauro Va
Prova a dare un occhiata QUI.

Ciao Mauro
zUorro
Posso farti un plauso per il titolo??? mi sono sbellicato dalle risate per almeno 2 minuti^^
enrico_79
QUOTE(Mauro Va @ Sep 22 2011, 06:27 PM) *
Prova a dare un occhiata QUI.

Ciao Mauro


Mauro ti ringrazio per il link... dal link al DoF Master si evince che il CdC è inversamente proporzionale alla dimensione del sensore. Da altre fonti il CdC (CoC) invece è il punto singolo distinguibile da 25 cm dall'occhio umano su stampa hmmm.gif

QUOTE(zUorro @ Sep 22 2011, 06:53 PM) *
Posso farti un plauso per il titolo??? mi sono sbellicato dalle risate per almeno 2 minuti^^

Una sana risata fa sempre bene zUorro messicano.gif messicano.gif
cuscinetto
interessava anche me, forse di piu il discorso dell'iperfocale, cioè quando chiudendo il
diaframma tot, ho una profondita tot, non capisco come dal solito punto senza cambiare
diaframma io possa mettere a fuoco tutto, anche prima e dopo la PDC stabilita?
il linck postato è in inglese, posso solo intuire con le figurine ha.ha.
ma un povero nonnino come fa? messicano.gif rolleyes.gif
monteoro
dico la mia, ovviamente essendo la mia opinione non è una verità assoluta.
Il circolo di confusione è in effetti il punto infinitesimale distinguibile dall’occhio umano da una distanza di 25 cm..
Il calcolo di questo punto infinitesimale è dato dal fatto che su una stampa per contatto di un fotogramma di 20x25 cm l’occhio umano “percepisce” 5 linee per millimetro, quindi possiamo asserire che il “circolo di confusione” è il reciproco di 5, ovvero 0,2 mm.

Stampando un fotogramma di 24x36 (full frame) mm in formato 20x25 cm avremmo un ingrandimento pari a 7,39, volte circa, di conseguenza per avere lo stesso risultato “visivo” bisogna che il circolo di confusione originato dall’obiettivo sia pari a 0,2/7,39, ovvero circa 0,03 mm

Stampando un fotogramma di 18x24mm (APS-C) sempre in formato 20x25 cm avremo un ingrandimento pari a 10,67 circa; per avere lo stesso effetto visivo quindi il circolo di confusione dovrà essere di 0,2/10,67, ovvero circa 0,02 mm

Quindi potremmo asserire che le case costruttrici di obiettivi progettano i loro prodotti cercando di tenere il circolo di confusione il più vicino possibile a quello che il dispositivo da impressionare richiede (pellicola o sensori che siano)

Di qui quindi potremmo asserire che il circolo di confusione è elemento “determinante” della nitidezza di una foto, anche per quanto riguarda la PdC; più sarà chiuso il diaframma minore sarà il circolo di confusione originato più estesa sarà la zona nitida che noi chiamiamo Profondità di campo.
Ovviamente in questo incide anche la distanza del soggetto fotografato, quindi si sconfina anche nel calolo dell'iperfocale per avere tutto nitido da metà di questa distanza ad infinito.
Ovviamente è l’opinione che mi sono fatto leggendo qualcosa in merito; quindi la mia opinione potrebbe essere anche errata.

Ciao
Franco
cuscinetto
QUOTE(cuscinetto @ Sep 23 2011, 12:17 AM) *
interessava anche me, forse di piu il discorso dell'iperfocale, cioè quando chiudendo il
diaframma tot, ho una profondita tot, non capisco come dal solito punto senza cambiare
diaframma io possa mettere a fuoco tutto, anche prima e dopo la PDC stabilita?
il linck postato è in inglese, posso solo intuire con le figurine ha.ha.
ma un povero nonnino come fa? messicano.gif rolleyes.gif


ho riguardato le figurine, quello che noto è che cambia la distanza dal punto di fuoco
cioè una volta da esempio 10m una volta da 36m, ma allora grazie! da piu lontano la solita
zona ha si piu lunghezza di PDC?
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