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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
mauriziomaestri
Cari amici del forum, chiedo parere a voi che avete esperienza nel campo delle pellicole. Solitamente scatto utilizzando pellicole Ilford fp4 125 iso che rendono una latitudine di posa tale che mi perdona in caso di (piccoli) errori di esposizione. Mi � capitato di far eseguire tiraggi a 400 iso che mi hanno aumentato il contrasto, con neri marcati ma tendenzialemente leggibili, alte luci non pelate. Nel complesso ho avuto l'impressione di poter gestire bene questa pellicola. Forte di questa esperienza ho richieso al fotografo di procurarmi anche pellicolla Ilford hp5 a 400 Iso e devo dire che mi ha stupito per la tenuta sui neri sempre quasi ben leggibili, tonalit� di nero e grigio che mi aggradano particolarmente ma ho notato una facilit� impressionante (ho cannato ben pi� di un paio di scatti) nell' errare le alte luci. Con tale pellicola mi son trovato assai bene nelle foto in interno, in esterno nuvoloso ma in esterno soleggiato sono stato bacchettato duramente. Sono conscio che l'errore in fase di lettura esposimetrica sia dovuto in gran parte (come di solito in questi casi ) alla mia inesperienza e non ad una intollerabilit� particolare della pellicola e da qui la domanda: con questo tipo di pellicola come � meglio esporre? Se si espone per le alte luci in scene con presenza di contrasti luminosi si riesce a tirar fuori qualcosa sui neri in fase di sviluppo (entro i limiti dell' umanamente possibile ovvio :-) )? Come reagisce la pellicola? Il mio fotografo ha consigliato di utilizzare pellicole Kodak t-max 400 iso, a suo avviso sono pi� "malleabili" in fase di sviluppo / stampa. Qual'� la vostra esperienza in merito?
Grazie mille.
dottor_maku
secondo il mio modesto parere molto dipende dallo sviluppo. perch� il problema delle alte luci spanate l'ho avuto con pi� frequenza con kodak tmax 400 che non con HP5+ o delta 400.

c'� da dire che la pellicola 400 va usata in condizioni dove � pi� a suo agio. va un po' rispettata.

i negozianti poi non sempre sono in buona fede. per un rullo che ha palesemente cannato lo studio mi sono dovuto beccare un sermone dal negoziante stesso con tanto di prova via esposimetro esterno.

cosa ho fatto? ho scattato un secondo rullo la settimana dopo senza cambiare i miei criteri "espositivi", ho cambiato studio per lo sviluppo e ho ottenuto i risultati che volevo.

con FM2 cerco di esporre con il led su "-o" esplorando prima la scena rapidamente finch� ottengo l'esposizione che voglio nella zona di riferimento-interesse oppure quando vedo che c'� la differenza attesa in termini di lettura tra le zone in ombra e quelle illuminate (tagliando fuori le alteluci o zone di ombra dura, qualora presenti).
simone_chiari
la soluzione migliore sarebbe sviluppare da se il rullo perch� solo tu sai in quali condizioni hai scattato e quindi prendere i giusti provvedimenti.... il negoziante quando va bene ti fa lo sviluppo standard
ciao
Simone
mauriziomaestri
QUOTE(dottor_maku @ Aug 28 2011, 03:59 AM) *
secondo il mio modesto parere molto dipende dallo sviluppo. perch� il problema delle alte luci spanate l'ho avuto con pi� frequenza con kodak tmax 400 che non con HP5+ o delta 400.

c'� da dire che la pellicola 400 va usata in condizioni dove � pi� a suo agio. va un po' rispettata.

i negozianti poi non sempre sono in buona fede. per un rullo che ha palesemente cannato lo studio mi sono dovuto beccare un sermone dal negoziante stesso con tanto di prova via esposimetro esterno.

cosa ho fatto? ho scattato un secondo rullo la settimana dopo senza cambiare i miei criteri "espositivi", ho cambiato studio per lo sviluppo e ho ottenuto i risultati che volevo.

con FM2 cerco di esporre con il led su "-o" esplorando prima la scena rapidamente finch� ottengo l'esposizione che voglio nella zona di riferimento-interesse oppure quando vedo che c'� la differenza attesa in termini di lettura tra le zone in ombra e quelle illuminate (tagliando fuori le alteluci o zone di ombra dura, qualora presenti).


Quindi in definitiva per mantenerti dalla parte del sicuro tendi a comporre avendo presente in scena solo toni "medi" o mediamente chiari o mediamente scuri. Se non � possibile mi par di capire che son cavoletti.

QUOTE(simone_chiari @ Aug 28 2011, 10:19 AM) *
la soluzione migliore sarebbe sviluppare da se il rullo perch� solo tu sai in quali condizioni hai scattato e quindi prendere i giusti provvedimenti.... il negoziante quando va bene ti fa lo sviluppo standard
ciao
Simone

Caro Simone, hai ragione ma � un fattore che attualmente non riesco a gestire dati gli impegni pertanto dovr� fare i conti comunque con un terzo che sviluppa. Posto questo come condizone base hai esperienze in merito da potermi consigliare? Quale � il tuo modo di gestire l'esposizione con questo tipo di pellicola?
Grazie del passaggio. A presto.
simone_chiari
� una domanda complicata perch� le variabili sono tante io di solito espongo per le ombre
ciao
Simone
ZoSo74
Le Tmax hanno sicuramente una latitudine di posa "smodata"... ma la resa, essendo T-grain, � molto diversa dalle pellicole classiche. O piace o non piace...

Guarda questa foto (che fa schifo, ok), ma il contrasto tra l'esterno e l'interno era veramente esagerato, e nonostante tutto, la tmax ha tenuto sia ombre che luci leggibili...

IPB Immagine
Balestrino 09 by ZoSo74, on Flickr

A parte questo per�... il tuo problema con le alte luci non torna tanto...
In teoria le pellicole ad alti ISO sono meno contrastate e dovrebbero avere una latitudine di posa maggiore... quindi � pi� facile bruciare con una FP4 che con un HP5... ma come dicevano altri, ci sono troppe variabili in gioco per poterti dare una risposta esaustiva... a cominiciare da come � stata sviluppata e arrivando al tipo di scena ripresa... wink.gif
mauriziomaestri
QUOTE(ZoSo74 @ Aug 29 2011, 11:26 AM) *
Le Tmax hanno sicuramente una latitudine di posa "smodata"... ma la resa, essendo T-grain, � molto diversa dalle pellicole classiche. O piace o non piace...

Guarda questa foto (che fa schifo, ok), ma il contrasto tra l'esterno e l'interno era veramente esagerato, e nonostante tutto, la tmax ha tenuto sia ombre che luci leggibili...

IPB Immagine
Balestrino 09 by ZoSo74, on Flickr

A parte questo per�... il tuo problema con le alte luci non torna tanto...
In teoria le pellicole ad alti ISO sono meno contrastate e dovrebbero avere una latitudine di posa maggiore... quindi � pi� facile bruciare con una FP4 che con un HP5... ma come dicevano altri, ci sono troppe variabili in gioco per poterti dare una risposta esaustiva... a cominiciare da come � stata sviluppata e arrivando al tipo di scena ripresa... wink.gif


Grazie mille per aver postato la tua esperienza in merito. Come vedi le variabili sono cos� numerose, come giustamente fate notare, che in un post precedente l'esperienza di Dr. Maku � stata diametralmente opposta dalla tua con T-max per lui molto pi� sensibile ed una gestione, seppure con tutte le precauzioni del caso, pi� flessibile con Ilford. Il tuo esempio postato dimostra che in questo caso hai esposto da dio, lo sviluppatore e lo stampatore hanno fatto un ottimo lavoro. Personalemtne sono rimasto abbastanza scottato proprio dal fatto che, in condizioni silimi ovvio, la Ilford 125 l'ho gestita bene mentre questa mi ha sonoramente bastonato sulla capocchia. Credo che questa condivisione questo mi/ci aiuti molto per trovare un bandolo che a volte � piuttosto nascosto nella mia matassa!!!
Grazie mille.
VinMac
Maurizio,
spero tu possa leggere questo mio intervento, anche se arriva a distanza di qualche mese da quando hai postato il tuo (mi sono iscritto al Forum solo da qualche giorno).
Indipendentemente da quale sia la pellicola che di volta in volta scegli di utilizzare, per i primi 5 o 10 rullini usa sempre una esposizione standard.
Mi spiego meglio:
o misurazione con luce incidente (serve un'esposimetro separato), munito dell'apposita calotta di diffusione,
o misurazione con luce riflessa, operata anche con l'esposimetro della reflex non sul soggetto ma sull'apposito cartincino di grigio al 18% (� facile da reperire nei negozi specializzati o su internet), cartoncino che ove possibile devi posizionare vicino al soggetto.
Danno ambedue il medesimo risultato, cio� quello di calcolare l'esposizione sulla quantit� media di luce presente nell'ambiente e non sono influenzate dalla capacit� riflettente degli oggetti che compongono la scena.
Solo questo potr� farti conoscere a fondo la pellicola che hai scelto e potr� escludere possibili errori di sviluppo o stampa; successivamente potrai scegliere creativamente se esporre per le alte o le basse luci, prefigurando il risultato voluto.
Le pellicole, Maurizio, si caratterizzano essenzialmente per: 1)sensibilit� (si misura in ISO/ASA), 2)risolvenza (si misura in linee/mm), 3)latitudine di posa (si misura in EV) ed, infine, per 4)contrasto (la sua misura � il rapporto tra il punto di maggiore e quello di minore luminosit� registrabile).
Sono caratteristiche tra loro legate, anche se hanno ovviamente effetti finali diversi, e dipendono essenzialmente dalle modalit� costruttive della pellicola stessa.
Bada bene, di norma pellicole pi� sensibili hanno maggiore latitudine di esposizione e minore contrasto.
Se hai interesse ad approfondire la materia, essendo io un utilizzatore esclusivo di pellicola, posso farti avere qualche utile documentazione tecnica.
Buona Nikon a tutti!
Vincenzo
mauriziomaestri
QUOTE(VinMac @ Sep 20 2011, 10:29 PM) *
Maurizio,
spero tu possa leggere questo mio intervento, anche se arriva a distanza di qualche mese da quando hai postato il tuo (mi sono iscritto al Forum solo da qualche giorno).
Indipendentemente da quale sia la pellicola che di volta in volta scegli di utilizzare, per i primi 5 o 10 rullini usa sempre una esposizione standard.
Mi spiego meglio:
o misurazione con luce incidente (serve un'esposimetro separato), munito dell'apposita calotta di diffusione,
o misurazione con luce riflessa, operata anche con l'esposimetro della reflex non sul soggetto ma sull'apposito cartincino di grigio al 18% (� facile da reperire nei negozi specializzati o su internet), cartoncino che ove possibile devi posizionare vicino al soggetto.
Danno ambedue il medesimo risultato, cio� quello di calcolare l'esposizione sulla quantit� media di luce presente nell'ambiente e non sono influenzate dalla capacit� riflettente degli oggetti che compongono la scena.
Solo questo potr� farti conoscere a fondo la pellicola che hai scelto e potr� escludere possibili errori di sviluppo o stampa; successivamente potrai scegliere creativamente se esporre per le alte o le basse luci, prefigurando il risultato voluto.
Le pellicole, Maurizio, si caratterizzano essenzialmente per: 1)sensibilit� (si misura in ISO/ASA), 2)risolvenza (si misura in linee/mm), 3)latitudine di posa (si misura in EV) ed, infine, per 4)contrasto (la sua misura � il rapporto tra il punto di maggiore e quello di minore luminosit� registrabile).
Sono caratteristiche tra loro legate, anche se hanno ovviamente effetti finali diversi, e dipendono essenzialmente dalle modalit� costruttive della pellicola stessa.
Bada bene, di norma pellicole pi� sensibili hanno maggiore latitudine di esposizione e minore contrasto.
Se hai interesse ad approfondire la materia, essendo io un utilizzatore esclusivo di pellicola, posso farti avere qualche utile documentazione tecnica.
Buona Nikon a tutti!
Vincenzo

Vincenzo, non posso far altro che ringraziarti di questo tuo intervento, sono interessato alla documentazione tecnica alla quale fai riferimento che puoi indicarmi sulle pagine di questa discussione o tramite messaggio privato o come meglio credi.
In fase di esposizione tendo a cercare un tono chiave medio nella scena, un tono che possa accomunare una leggibilit� per le ombre e per le luci. Forse durante l'esposizione delle pellicole a 125 ISO mi sono trovato in scene "facili" con condizioni di luce gestibili, questa 400 mi ha massacrato e credo che sia stata la mia incapacit� a priori di leggere la scena e commettere errori pressoch� pacchiani. Grazie per i consigli, anche se non ho mai esposto per luce incidente nonostante abbia anche un esposimetro esterno. Tenter� anche questa strada.
zUorro
QUOTE(VinMac @ Sep 20 2011, 09:29 PM) *
Maurizio,
spero tu possa leggere questo mio intervento, anche se arriva a distanza di qualche mese da quando hai postato il tuo (mi sono iscritto al Forum solo da qualche giorno).
Indipendentemente da quale sia la pellicola che di volta in volta scegli di utilizzare, per i primi 5 o 10 rullini usa sempre una esposizione standard.
Mi spiego meglio:
o misurazione con luce incidente (serve un'esposimetro separato), munito dell'apposita calotta di diffusione,
o misurazione con luce riflessa, operata anche con l'esposimetro della reflex non sul soggetto ma sull'apposito cartincino di grigio al 18% (� facile da reperire nei negozi specializzati o su internet), cartoncino che ove possibile devi posizionare vicino al soggetto.
Danno ambedue il medesimo risultato, cio� quello di calcolare l'esposizione sulla quantit� media di luce presente nell'ambiente e non sono influenzate dalla capacit� riflettente degli oggetti che compongono la scena.
Solo questo potr� farti conoscere a fondo la pellicola che hai scelto e potr� escludere possibili errori di sviluppo o stampa; successivamente potrai scegliere creativamente se esporre per le alte o le basse luci, prefigurando il risultato voluto.
Le pellicole, Maurizio, si caratterizzano essenzialmente per: 1)sensibilit� (si misura in ISO/ASA), 2)risolvenza (si misura in linee/mm), 3)latitudine di posa (si misura in EV) ed, infine, per 4)contrasto (la sua misura � il rapporto tra il punto di maggiore e quello di minore luminosit� registrabile).
Sono caratteristiche tra loro legate, anche se hanno ovviamente effetti finali diversi, e dipendono essenzialmente dalle modalit� costruttive della pellicola stessa.
Bada bene, di norma pellicole pi� sensibili hanno maggiore latitudine di esposizione e minore contrasto.
Se hai interesse ad approfondire la materia, essendo io un utilizzatore esclusivo di pellicola, posso farti avere qualche utile documentazione tecnica.
Buona Nikon a tutti!
Vincenzo



anche a me piacerebbe avere, magari in mp questa documentazione.

PS: scusa se rompo^^ rolleyes.gif
bergat@tiscali.it
QUOTE(simone_chiari @ Aug 28 2011, 09:19 AM) *
la soluzione migliore sarebbe sviluppare da se il rullo perch� solo tu sai in quali condizioni hai scattato e quindi prendere i giusti provvedimenti.... il negoziante quando va bene ti fa lo sviluppo standard
ciao
Simone

Questo mi sembra elementare altrimenti di cosa stiamo parlando se non si sa cosa sia successo dopo l'esposizione?
bergat@tiscali.it
QUOTE(mauriziomaestri @ Aug 29 2011, 11:23 AM) *
Grazie mille per aver postato la tua esperienza in merito. Come vedi le variabili sono cos� numerose, come giustamente fate notare, che in un post precedente l'esperienza di Dr. Maku � stata diametralmente opposta dalla tua con T-max per lui molto pi� sensibile ed una gestione, seppure con tutte le precauzioni del caso, pi� flessibile con Ilford. Il tuo esempio postato dimostra che in questo caso hai esposto da dio, lo sviluppatore e lo stampatore hanno fatto un ottimo lavoro. Personalemtne sono rimasto abbastanza scottato proprio dal fatto che, in condizioni silimi ovvio, la Ilford 125 l'ho gestita bene mentre questa mi ha sonoramente bastonato sulla capocchia. Credo che questa condivisione questo mi/ci aiuti molto per trovare un bandolo che a volte � piuttosto nascosto nella mia matassa!!!
Grazie mille.



Il mio consiglio � di ripetere l'esperienza controllando esattamente la temperatura e al limite variare le tipologie di sviluppo oltre che le diluizioni

http://www.digitaltruth.com/chart/search_text.php?Film=HP5
dottor_maku
il sito digitaltruth riporta 7 minuti per ilford delta 400 a 20 gradi, che e' quello che uso io su suggerimento di gianmaria. pero' il cartoncino e il sito ufficiale riportano NOVE minuti per avere contrasto ottimale.

cos'e' sto mistero?

altro discorso, come fare a rispettare alla lettera i tempi di sviluppo quando per riempire il tank senza sbrodolamenti servono una dozzina di secondi? quanto e' importante rispettare i tempi di sviluppo? incidono di piu' i tempi di sviluppo oppure come si agita/sbatte il tank e con che frequenza?
VinMac
QUOTE(dottor_maku @ Nov 10 2011, 11:27 AM) *
il sito digitaltruth riporta 7 minuti per ilford delta 400 a 20 gradi, che e' quello che uso io su suggerimento di gianmaria. pero' il cartoncino e il sito ufficiale riportano NOVE minuti per avere contrasto ottimale.
cos'e' sto mistero?

Ciao, Doc!
Le specifiche da seguire sono sempre quelle fornite dal fabbricante della pellicola, sia per quanto attiene l'accoppiata pellicola/rivelatore, che per quanto attiene la coppia tempo/temperatura; ovviamente bisogna ogni tanto verificare che le specifiche di cui siamo gi� in possesso non siano state sostituite dal fabbricante con altre di data pi� recente (� successo con le TMax qualche anno fa ... e non ti dico che confusione!)

QUOTE
altro discorso, come fare a rispettare alla lettera i tempi di sviluppo quando per riempire il tank senza sbrodolamenti servono una dozzina di secondi? quanto e' importante rispettare i tempi di sviluppo? incidono di piu' i tempi di sviluppo oppure come si agita/sbatte il tank e con che frequenza?

Il timer deve essere avviato quando le prime gocce di rilevatore entrano nella tank e quest'ultima deve essere riempita dall'operatore nel pi� breve tempo possibile; allo stesso modo, la tank deve essere svuotata quando il tempo di sviluppo impostato sul timer � trascorso e deve essere svuotata dall'operatore nel pi� breve tempo possibile.
Non temere ... nessuna stranezza ... quando riempi, il liquido si deposita subito sul fondo della tank, bagnando per prima la spirale sul fondo ... che � anche la prima a rimanere asciutta quando la tank viene svuotata.
Se le operazioni si svolgono con rapidit� e precisione, mediamente ciascun rullo sar� sottoposto all'azione del rivelatore esattamente per il tempo impostato sul timer!
Piuttosto, � fondamentale che il bagno di arresto venga versato subito nella tank, proprio perch� l'azione del rivelatore deve essere definitivamente inibita.
Di norma variare il tempo di sviluppo incide sulla densit� del negativo (sovrasviluppo, sviluppo corretto, sottosviluppo), variare l'agitazione incide sul contrasto e varirare la temperatura .... incide su entrambi.
Il bello, come ogni volta che si parla di pellicola, � che la distinzione tra i diversi effetti non � mai netta, in quanto si tratta di fattori che - anche se in misura diversa - si riflettono in pi� modi sul risultato finale.
E' un p� come intervenire sulla correzione del colore per eliminare una dominante: togli un p� di cyan, ma poi devi aggiungere un x percento di green e livellare di nuovo il red!
Ma anche questo � il bello del nostro hobby.
Buona Nikon a te!
Vincenzo

P.S.: rispettare i tempi (alla temperatura prescelta) � importante, ma piccole variazioni non sono mai dannose. Pensa che molto spesso le case indicano, alla stessa temperatura, tempi di sviluppo diversi per la stessa pellicola distinguendo tra stampa a luce condensata o a luce diffusa Fulmine.gif. Per cui presta sempre attenzione, ma non preoccupartene pi� di tanto!
dottor_maku
grazie vincenzo! sei stato gentilissimo smile.gif

riguardo ai tempi ilford, apriro' una discussione a parte.
bergat@tiscali.it
Variare l'agitazione o meglio i tempi tra un'agitazione e un'altra, ha effetti sull'acutanza. Aumenta all'aumentare del tempo tra due agitazione successive.
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