Dai risultati di una recente indagine ISTAT sul rapporto degli italiani con la fotografia digitale è emerso che:
il 65% degli italiani che possiedono almeno 1 apparecchio fotografico digitale sono fotografi della domenica, cioè non praticano la fotografia a livello professionistico, il 31% di questi ha un’età compresa tra i 20-30 anni, il 19% tra i 30-50 anni e il restante 15% nella fascia over 50;
il 28,2% dei fotografi della domenica scatta solo durante la domenica e negli altri giorni festivi dalle 10 del mattino alle 15 del pomeriggio, il 18,8% dalle 18 del pomeriggio alle 22 della sera, il restante 18% a tutte le ore del giorno e della notte tempeste di fulmini e isole comprese;
il 42,6% dei fotografi della domenica ha acquistato almeno 1 compatta da 3.2 Mp negli ultimi 5 anni prima di passare ad un sistema reflex;
il 53,2% di coloro che hanno acquistato una DSRL ha acceso almeno 1 mutuo per l'acquisto della tanto agognata attrezzatura, di cui il 46% lo sta ancora pagando caro;
sempre quel 36% di coloro che ogni mese fanno ancora l'amara fila alle poste col bollettino tra le mani, si dicono disposti all'acquisto di un 2° corpo macchina più evoluto: più megapixel, meno casino...pardon...meno rumore agli alti Iso, più raffiche (sì, di vento), suonerie personalizzate polifoniche a 64 bit o in Dolby Surround collegate alla pressione del tasto di scatto, schermo LCD panoramico-snodabile da 69 pollici ad alta risoluzione per un comodo e immediato controllo post-scatto, mirino più ampio e luminoso con annessa terrazza e antenna tv; e quindi disposti ad accendere un 2° mutuo più salato di prima pur ammettendo di saper a malapena utilizzare il 1° ormai obsoleto corpo macchina;
il 37,7% delle foto digitali scattate dai fotoamatori italiani ha per soggetti principali: ringhiere, l'albero del vicino, nuvole riprese dalla finestra del bagno, postazioni pc, soprammobili, scatole di sigarette, interni, garage, mensole, radiosveglie, lampadari, cespugli, cesti di frutta, ragazze imbronciate, smorfie, linguacce, semafori e lavandini;
il 79% delle foto digitali finiscono su uno dei 100/150 DVD di backup che il 76,8% dei fotoamatori italiani dimentica puntualmente di etichettare;
il 24% dichiara di aver perso almeno 2 diottrie a causa del formato di stampa 20x30: troppo piccolo per poter apprezzare i particolari fini di un'immagine senza sforzare la vista, il 23,9% dei quali ha risolto ottimamente con l'aiuto di un obsoleto paio di occhiali da miopia;
il 58% dei fotoamatori italiani ha inderogabile necessità di tappezzare la loro angusta abitazione con gigantografie 6 metri x 6 metri nitidissime e ben contrastate ma a tal proposito lamenta l'assoluta insufficienza degli attuali sensori da 6 Mp (da cui la necessità del FF o di almeno 12 Mp di risoluzione per crop elefantiaci);
il 68,2% dei fotoamatori italiani non è mai soddisfatto di quello che ha mentre il 55% ammira invidioso e puntuale le macchine della concorrenza. Il 49% di questi ultimi lo fa per principio, il restante 6% per partito preso;
il 59% dei possessori di DSRL non professionisti passano il 99,9% delle loro giornate a pontificare e discutere di fotografia mentre il restante 26% parla poco e scatta come un riccio;
Conclusione
Dall’indagine effettuata su un campione di 984 persone si evince come oltre il 45% dei fotoamatori italiani, nonostante un pessimo, irrazionale e limitato rapporto con la fotografia abbia l’assoluta e improrogabile necessità di corpi macchina sempre più performanti, tropicalizzati e ultra-tecnologici che consenta loro di rubare attimi irripetibili con sempre maggiore affidabilità e precisione affinché possano felicemente straziare le balle ad amici e parenti con interminabili sequenze di file Jpeg multimediali e rinnovate cessioni di 1/5 dello stipendio alla causa dei pagamenti rateali vitalizi insensati.