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dimapant
Prendo spunto da questo messaggio di Pimassi su una discussione di flusso di lavoro su paesaggio

QUOTE(pimassi @ May 14 2010, 09:15 PM) *
Se dobbiamo dirla tutta allora..........

Una delle ragioni per cui si converte in scala di grigio con con profilo Grayscale gamma 2.2 una foto in RGB e' per stampare con inchiostri ai pigmenti di carbone con un RIP di stampa tipo QTR.
Il discorso e' lungo e complesso e per affrontarlo bisognerebbe non tralasciare nulla per fare in modo di non alimentare dubbi in quello che si dice.
Ovviamente non voglio andare OT e rimando solo di qualche tempo la discussione perche' ho in programma di stilare un piccolo tutorial sulla stampa fine art hai pigmenti di carbone con carte appositamente studiate (fibra di cotone con e senza sbiancanti ottici).

Massi


Ho usato fa funzione Cerca del forum, e sono andato a consultare Nikon Experience, per vedere se vi sono discussioni o informativa in materia, ma non ho trovato nulla.: non voglio andare tanto fuori tema, dunque apro un�altra discussione.

Secondo me la fotografia vera � quella stampata, mi piace molto il B&N, ho stampato per 30 anni 30X40 cm in B&N, a pellicola ed adesso stampo in digitale A3 ed A3+ in B&N con una Epson 3880, con inchiostri standard del colore, su carta sia Epson che Ilford, con risultati che mi soddisfano, e molto.

Ma la ricerca della perfezione non ha mai fine, � divertente e sono interessato all�argomento in oggetto.

Ho visto recentemente foto stampate su carta in cotone, e con inchiostri con pigmenti al carbonio, fatte da un paio di persone di un fotoclub diverso da quello al quale sono iscritto io e da una del mio club: la carta � accattivante, mentre le stampe, indipendentemente dal contenuto artistico, dal punto di vista tecnico lo erano molto, molto meno, ma questo potrebbe essere chiaramente dovuto ad imperizia soggettiva.

Non ho visto, o toccato di persona altre stampe simili e dal web non se ne pu� trarre alcuna impressione: sono un perfetto ignorante in materia!

Domande:
- Dove � possibile vedere stampe, a giudizio oggettivo �buone�, fatte con tale tecnica? Ad esempio, mostre, artisti che espongono etc.
- Chi di voi stampa con tale tecnica e quali sono le vostre esperienze?

Ringrazio vivamente ed in anticipo sia Pimassi per il suo lavoro, oggi in fieri e che presto ci rimetter�, dato che � molto interessante, sia tutti gli ospiti del forum per il loro possibile contributo.

Saluti cordiali
Massimiliano Piatti
Ciao Ale..... smile.gif

Ovviamente avrai capito che sono uno di quelli che ama questa tecnica di stampa e che ne fa uso,a volte i risultati non sono quelli sperati ma........tant'e' cerotto.gif

Prometto che tirero' giu' una piccola guida,l'argomento e' molto vario e specifico e mi ci vorra' un po' di tempo Haime' rubato al lavoro e alla mia famiglia perche' questa e' una tecnica particolare e mi servono contributi e riferimenti che piano piano sto mettendo insieme per poi assemblarli.

Se qualcuno nel frattempo Ha domande specifiche da fare per quelle che sono le mie conoscienze in materia saro' felice per quanto mi sara' possibile rispondere.

Massi smile.gif
banzai85
QUOTE(dimapant @ May 17 2010, 10:36 AM) *
Prendo spunto da questo messaggio di Pimassi su una discussione di flusso di lavoro su paesaggio
Ho usato fa funzione Cerca del forum, e sono andato a consultare Nikon Experience, per vedere se vi sono discussioni o informativa in materia, ma non ho trovato nulla.: non voglio andare tanto fuori tema, dunque apro un�altra discussione.

Secondo me la fotografia vera � quella stampata, mi piace molto il B&N, ho stampato per 30 anni 30X40 cm in B&N, a pellicola ed adesso stampo in digitale A3 ed A3+ in B&N con una Epson 3880, con inchiostri standard del colore, su carta sia Epson che Ilford, con risultati che mi soddisfano, e molto.

Ma la ricerca della perfezione non ha mai fine, � divertente e sono interessato all�argomento in oggetto.

Ho visto recentemente foto stampate su carta in cotone, e con inchiostri con pigmenti al carbonio, fatte da un paio di persone di un fotoclub diverso da quello al quale sono iscritto io e da una del mio club: la carta � accattivante, mentre le stampe, indipendentemente dal contenuto artistico, dal punto di vista tecnico lo erano molto, molto meno, ma questo potrebbe essere chiaramente dovuto ad imperizia soggettiva.

Non ho visto, o toccato di persona altre stampe simili e dal web non se ne pu� trarre alcuna impressione: sono un perfetto ignorante in materia!

Domande:
- Dove � possibile vedere stampe, a giudizio oggettivo �buone�, fatte con tale tecnica? Ad esempio, mostre, artisti che espongono etc.
- Chi di voi stampa con tale tecnica e quali sono le vostre esperienze?

Ringrazio vivamente ed in anticipo sia Pimassi per il suo lavoro, oggi in fieri e che presto ci rimetter�, dato che � molto interessante, sia tutti gli ospiti del forum per il loro possibile contributo.

Saluti cordiali

Innanzi tutto ti ringrazio per aver aperto questa discussione perch� � un argomento a cui sono molto interessato e avevo chiesto lumi proprio qualche giorno fa nell'altra discussione che hai citato...incollo il post che avevo scritto:
Prendo spunto proprio dal tuo post per andare un po' fuori tema e chiedere lumi su un argomento che gi� da tempo volevo approfondire...stampa del BN...ho assistito a una lezione presso il corso di fotografia della mia universit� in cui si presentava proprio la stampa con inchiostri a pigmenti di carbone...il nocciolo della questione era il tentativo di trovare un metodo che pi� si prestasse a riprodurre le tonalit� e gli effetti del tradizionale sviluppo del negativo in camera oscura...il procedimento, per�, sembrava piuttosto laborioso, soprattutto riguardo alla continua pulizia degli ugelli necessaria...esistono sistemi alternativi?
Massimiliano Piatti
QUOTE(bnzfba85 @ May 19 2010, 11:14 AM) *
Innanzi tutto ti ringrazio per aver aperto questa discussione perch� � un argomento a cui sono molto interessato e avevo chiesto lumi proprio qualche giorno fa nell'altra discussione che hai citato...incollo il post che avevo scritto:
Prendo spunto proprio dal tuo post per andare un po' fuori tema e chiedere lumi su un argomento che gi� da tempo volevo approfondire...stampa del BN...ho assistito a una lezione presso il corso di fotografia della mia universit� in cui si presentava proprio la stampa con inchiostri a pigmenti di carbone...il nocciolo della questione era il tentativo di trovare un metodo che pi� si prestasse a riprodurre le tonalit� e gli effetti del tradizionale sviluppo del negativo in camera oscura...il procedimento, per�, sembrava piuttosto laborioso, soprattutto riguardo alla continua pulizia degli ugelli necessaria...esistono sistemi alternativi?


Per non stare continuamente a pulire gli ugelli della stampante bisogna fare in modo di stampare con una certa assiduita',ed anche cosi' a volte non basta.
La soluzione per questo particolare sistema di stampa e' quello di dedicare ad uso permanente una stampante facendola lavorare almeno una volta ogni 3 giorni altrimenti si corre il rischio di sprecare parecchio ink per la pulizia ad ogni sez. di stampa.
Attenzione perche' tra carta ed ink l'esborso economico e' di tutto rilievo.

Massi smile.gif
maxiclimb
Purtroppo il problema dell'otturazione ugelli � una bella... seccatura (in tutti i sensi!)
E purtroppo non riguarda solo gli inchiostri al carbone, ma anche i normali inchiostri pigmentati a colori.

L'ideale, come giustamente dice Massi, � stampare con regolarit�.
Non avendo foto da stampare, una alternativa � stampare la prova ugelli, che fa lavorare tutte le testine, ma consuma una quantit� infinitesimale di inchiostro.
Una prova di stampa almeno ogni due giorni e siamo ragionevolmente tranquilli.

Personalmente non ho esperienza diretta dellla stampa al carbone, per cui attendo lumi da chi ne sa di pi� (Massi, ti tocca!) wink.gif
Massimiliano Piatti
Mi sto adoperando in tal senso wink.gif

Massi smile.gif
dimapant
QUOTE(maxiclimb @ May 20 2010, 10:18 PM) *
................
Una prova di stampa almeno ogni due giorni e siamo ragionevolmente tranquilli.

.............


due giorni sono veramnte pochi!
Sei sicuro?
Ho la stampante nuova, epson 3880 e stampo, mediamente, ogni settimana ed a volte, la stampante fa la pulitura testine.
Ma due giorni, soprattutto per me che viaggio, sono un guaio.
saluti cordiali
Massimiliano Piatti
QUOTE(dimapant @ May 21 2010, 07:18 AM) *
due giorni sono veramnte pochi!
Sei sicuro?
Ho la stampante nuova, epson 3880 e stampo, mediamente, ogni settimana ed a volte, la stampante fa la pulitura testine.
Ma due giorni, soprattutto per me che viaggio, sono un guaio.
saluti cordiali


Non c'e' una data precisa sul tempo da operare ma lo si fa ogni 2/3 giorni per scongiurare il pericolo di intasamento e credimi e' una rottura di scatole immane e il procedimento puo' durare anche 1/2'ora purtroppo l'ink ai pigmenti e' molto sedimentoso e ottura le testine molto frequentemente.
banzai85
QUOTE(pimassi @ May 21 2010, 08:14 AM) *
Non c'e' una data precisa sul tempo da operare ma lo si fa ogni 2/3 giorni per scongiurare il pericolo di intasamento e credimi e' una rottura di scatole immane e il procedimento puo' durare anche 1/2'ora purtroppo l'ink ai pigmenti e' molto sedimentoso e ottura le testine molto frequentemente.

Eh si...ce lo avevano detto infatti in quella lezione che ti accennavo prima...e dato che il mio volume di stampa, specie per il Bn, non � certo di una ogni tre giorni, mi ero dato un po' da fare per pensare ad un metodo alternativo...secondo voi, � una ca...ta provare a portare in camera oscura un file digitale? Mi spiego meglio...faccio tutte le regolazioni sul mio file, finch� arrivo ad un risultato finale che mi soddisfa...a questo punto, se voglio la massima fedelt� dei neri e delle sfumature di grigio, e soprattutto una maggiore longevit� nel tempo, dovrei orientarmi sugli inchiostri pigmentati...E se invece io, direttamente da photoshop, mi creassi il negativo del mio file, che poi andrei a stampare con la normale inkjet e poi, tramite la stampa a contatto, a riportare in positivo in camera oscura?
Avrei la certezza che il risultato finale, essendo frutto di uno sviluppo tradizionale su carta baritata, sarebbe quasi immortale...l'unico dubbio che ho, per�, riguarda la fedelt� dei neri, dei bianchi e delle relative sfumature...secondo voi verrebbe uno schifo?
maxiclimb
QUOTE(dimapant @ May 21 2010, 07:18 AM) *
due giorni sono veramnte pochi!
Sei sicuro?

Meglio sarebbe TUTTI i giorni...
Ma parlo della prova degli ugelli, che comporta un utilizzo irrisorio dell'inchiostro, non di una vera stampa.
Basta per "movimentare" la testina e impedire che si secchi.
Poi sono il primo che non lo fa cos� assiduamente, anche se potrei.
Ma se la stampante arriva al punto di fare la pulizia delle testine, consumi una quantit� di inchiostro enorme per niente, un vero spreco.
Ovvio che se sei via per lavoro, non puoi farci niente...


QUOTE(bnzfba85 @ May 21 2010, 09:08 AM) *
...E se invece io, direttamente da photoshop, mi creassi il negativo del mio file, che poi andrei a stampare con la normale inkjet e poi, tramite la stampa a contatto, a riportare in positivo in camera oscura?
Avrei la certezza che il risultato finale, essendo frutto di uno sviluppo tradizionale su carta baritata, sarebbe quasi immortale...l'unico dubbio che ho, per�, riguarda la fedelt� dei neri, dei bianchi e delle relative sfumature...secondo voi verrebbe uno schifo?


C'� chi lo fa. smile.gif
Ma � meno semplice di quanto si creda.
Intanto devi stampare su un foglio di acetato trasparente per creare una sorta di negativo alle dimensioni finali della stampa a contatto.
Per cui c'� tutta la questione di ottenere una stampa (su plastica...) con tutti i toni e le sfumature necessarie.
Poi ci sono le variabili della stampa chimica, dove le sfumature ed i contrasti (e la nitidezza) devono venire trasferite alla carta.
E quindi aggiungiamo le problematiche di scelta della carta, trattamenti chimici, etc etc.
In un doppio passaggio come questo non � semplice mantenere un controllo accurato del processo, e una prevedibilit� del risultato finale.
Serve esperienza (come sempre), ma serve anche disponibilit� economica perch� tutta la faccenda comincia a diventare, lunga, complessa e costosa.

Stampe fatte in questo modo, dal vivo, non ne ho mai viste.
Mi hanno detto che si possono ottenere ottimi risultati, e non ho ragione di dubitarne, ma non so fino a che punto ne valga la pena.
Oggi una stampa BN con i classici inchiostri pigmentati ha una durata stimata di circa 70-100 anni, e possiamo ristamparla tutte le volte che ci pare.
Con inchiostri al carbone su carta in puro cotone, la durata � virtualmente eterna.

Se la preoccupazione � la durata nel tempo, non credo che il procedimento chimico sia cos� indispensabile, ormai.

PS: divagazione interessante questa, per� il topic riguarda la stampa inkjet al carbone, cerchiamo di rimanere in tema per non disperdere le informazioni. wink.gif

dimapant
QUOTE(maxiclimb @ May 21 2010, 10:58 AM) *
Meglio sarebbe TUTTI i giorni...
Ma parlo della prova degli ugelli, che comporta un utilizzo irrisorio dell'inchiostro, non di una vera stampa.
Basta per "movimentare" la testina e impedire che si secchi.
Poi sono il primo che non lo fa cos� assiduamente, anche se potrei.
Ma se la stampante arriva al punto di fare la pulizia delle testine, consumi una quantit� di inchiostro enorme per niente, un vero spreco.
Ovvio che se sei via per lavoro, non puoi farci niente...
...........


Grazie!
Al solito, hai ragione: oggi ho lanciato la prova ugelli 2 volte: la prima ha rifatto la pulizia e la seconda no.
Una soluzione casareccia c'�: insegno al figlio!
saluti cordiali
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