Ciao a tutti, vi pongo il mio problema riguardo ad una foto sottoesposta. Mi sono ritrovato a scattare 2 foto con flash, in due giorni diversi, nello stesso posto e dalla stessa angolazione. Un interno medio, luce pochina. Solo che la seconda foto, nelle stesse condizioni, mi � venuta parecchio sottoesposta, a stento si distinguono le persone. Il soggetto era un gruppo di persone, tre, ad una scrivania. Ho scattato a priorit� di apertura diaframma.
La prima foto, perfettamente esposta: iso-400, f/7.1, 1/60s, compensazione esposizione a -1
La seconda, scurissima: iso-100, f/9, 1/60s, compens. esposiz. a -0.3
Mi chiedo, visto che le condizioni erano le stesse, ha influito di pi� l'iso pi� bassa o l'apertura inferiore del diaframma nella sottoesposizione della seconda foto?

L'ISO.
Magari, se puoi, metti anche le foto!

Ciao!

eccole entrambe...
ma che consiglio mi dareste se in questo caso volessi usare comnque iso a 100 ma avere un'esposizione corretta?

mah, senza vedere la foto non � facilissimo, fermo restando che le condizioni di illuminazione si presume fossero le stesse identiche per entrambe le situazioni, a me pare di poter affermare che la differenza iso abbia creato maggiormente la sottoesposizione, non vi � un differenza tale fra 7,1 e 9 da giustificare una sottoesposizione cos� accentuata.

E cosa ti interessa chi sia il colpevole? Se vari gli iso varia la luce per una corretta esposizione. Idem se varia il diaframma.

Certamente sela foto era sottoesposta, mancava della luce, per cui o alzavi gli iso o aprivi di pi� il diaframma. Certo poi se hai scattato a priorit� di diaframma vuol dire che il tempo di scatto era troppo breve. Ma essndo la macchina in automatismo, significa che il sistema macchina + flash ha calcolato un tempo di esposizione corretto troppo breve.
Perch�? fattori esterni (talvolta la luce artificiale pu� fornire informazioni errate), o anche il flash si � spento troppo presto a causa della misurazione di un riflesso.... (come ad esempio nella foto n2)

Grazie a Dio scattando in Raw avrai rimesso tutto a posto in postproduzione.

certo che mi interessa, perch� sapere in che misura influisce la variazione di iso o di diaframmi mi permette poi, sul campo, di intervenire senza perdere tempo a fare prove. per fortuna che non erano foto imperdibili, ed avevo parecchio a temp a mia disposizione

bh� ha influito sicuramente di pi� la sensibilt� ISO...

c'� una bella differenza tra 100 e 400.... ma se abbassi gli iso e chiudi ulteriormente il diaframma...cavoli certo che ti esce scura....

cmq in situazioni del genere tieni gli ISO costanti almeno a 400(o al max fai un range di ISO auto) e lavora a priorit� di tempi... meglio non rischiare il mosso in condizioni di poca luce....

ciauz

allora ecco come influisce:
Ogni raddoppio di iso equivale a ridurre di un valore il diaframma cio� passare ad esempio da f8 a 5,6. o raddoppiare il tempo di esposizione

Ogni dimezzamento di iso equivale a chiudere di un diaframma cio� passare da 5,6 a 8 ad esempio, o dimezzare il tempo di esposizione.

...

Il risultato che hai ottenuto � frutto di concause.
in primis tra i due scatti c'� una sottoesposizione di 3 EV (2 per gli iso e 1 per le diverse aperture diaframma).

Una causa, come gi� detto da Bergat, la misurazione potrebbe essere stata ingannata da un riflesso, cosa che ha ridotto di molto la potenza del lampo.

poi ci sono le cause legate all'esposizione.
Chiudendo il diaframma e riuducendo gli ISO hai ridotto sia la sensibilit� che la quantit� di luce che giunge al sensore, e nel contempo hai ridotto moltissimo il NG del flash rispetto allo scatto fatto a f/6.3 e iso 400.

Se hai usato un flash esterno dovresti vedere sul manuale a 100 ISO e f/9 quale � la distanza massima che il flash copre.

Franco

Gli iso erano un quarto della foto precedente. Ergo avresti dovuto quadruplicare il tempo, mantenendo il diaframma a 7. Il diaframma � passato da 7.1 a 9 ci� vuol dire che era pi� chiuso di (1-7.1/9) 0,2 volte, ed � entrata (0,2x2) 0,4 volte la luce della prima foto.

Il diaframma ha, in sintesi, circa dimezzato la quantit� di luce, l'iso l'ha ridotta a un quarto. Sommando i due effetti risulta (reciproco di 1/2 x 1/4) che avresti dovuto esporre per un tempo 8 volte maggiore, quindi non a 1/60 ma a 1/8, per ottenere un esposizione quanto pi� vicina a quella della prima foto.

Per carit�, per�, trasformare la fotografia in matematica � cosa sbagliata e cattiva: alza la sensibilit� e apri il diaframma, la prossima volta, senza parlare di "problema". Te lo dico con affetto e tono allegro, naturalmente.

Dimenticavo: mantenendo i 100ISO dovresti aprire il diaframma a circa 3.5 (numero dimezzato, luce quadruplicata, a compensare la variazione di sensibilit�).

@monteoro: non dovrebbero essere 4EV di sottoesposizione?

Mi permetto di dire la mia: alzando gli Iso il flash emetter� meno luce per poter illuminare correttamente il doggetto, alzare gli Iso serve a rendere pi� leggibile lo sfondo e non ad illuminare meglio il soggetto con il flash.

Sono inutili, in questo caso specifico, le compensazioni in meno, ma per me non � colpa loro ne del diaframma.

Nella foto sottoesposta c'� un libro che riflette molta luce e questo ha ingannato l'esposimetro, ossia i prelampi di monitoraggio sono tornati indietro molto intensi in quel punto ed hanno fatto si che l'esposimetro della fotocamera abbia fatto emettere al flash pochissima luce.

Bei tempi quello della pellicola quando il sensore solo per flash escludeva il settore dove c'erano riflessi dal computo dell'esposizione, ma ora a causa del sensore non si pu� fare pi� cos�.

il rapporto tra i flussi entrati e' (7.1/9)^2=0.62 non 0.4

Ho confuso la potenza con la moltiplicazione... Si vede che sto fondendo... o.O

per il diaframma serviva un tempo piu' lungo di 1.6 volte

Stante l'identica illuminazione se abbassi gli iso devi aprire non chiudere.
400iso=f/8-1/60 diventa 100iso=f/4-1/60.
Devi ragionare con l'inverso del doppio in su o in gi�.
Posto i diaframmi 1/2/2,8/4/5,6/8/11/16/22/32 e via di questo passo se calcoli l'area del cerchio dei rispettivi diaframmi ti accorgerai che ad ogni passaggio raddoppia in + o - se chiudi o se apri.
Ne consegue che il flusso di luce che entra in camera si comporta di conseguenza.
Tieni conto che poi la luce aumenta o diminuisce dell'inverso del quadrato se diminuisci o aumenti del doppio la distanza dal soggetto che si deve riprendere.

Ciao,
scusami, ma dai dati exif risulta che le foto sono state scattate lo stesso giorno a distanza di pochi sec e quella sottoesposta sembra essere la prima.
Probabilmente la coppia f 9 1/60 a 100 ISO era fuori dal campo di copertura del flash usato, � strano che nel mirino non ti sia stato dato nessun avvertimento di ci�.
1berto

Anche secondo me � soprattutto il riflesso che ha tratto in inganno l'esposimetro

da 400 a 200 1 EV da 200 a 100 1 EV quindi sono 2 V

da f/6.3 a f/9 1 EV

quindi la differenza di esposizione tra le due foto � di 3 EV

Franco

eh gi� non ci avevo pensato.... meglio che mi metta a studiare di pi�... mannagia davvero porprio non lo avevo notato

questo � un chiaro limite dei flash incorporati nella macchina dove non si pu� orientare il lampo n� tantomeno attenuare "fisicamente"

quando si usa il flash � bene cercare di fare attenzione agli sfondi "riflettenti".... sono molto antiestetici oltre a far incorrere in certi problemini...

esdaminando meglio e con pi� tempo gli exif delle due foto, effettivamente scattate in giorni diversi, altra possibile causa della foto buia sono i diversi modi di esposizione.
In quella scura la misurazione � fatta in matrix e quindi ha influenzato l'esposizione il riflesso sul vetro a sinistra, riflesso molto tenue segno di una emissione del lampo assai poco potente.
Sull'altra la la misurazione � fatta in spot e quindi la luce � stata misurata su una ristretta parte della scena non interessata dal riflesso sui vetri ed il flash ha cos� emesso la giusta luce.

Probabilmente se la misurazione fosse stata fatta in spot anche sulla foto scura, questa sarebbe stata meno sottoesposta a causa di un lampo pi� potente non smorzato sul nascere.

ciao
Franco