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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
analogicaMente
Ciao ragazzi,
per curiosit�...per quanto riguarda i colori, che pellicole usate? Dia? Negative? Perch�?

Io sono dell'idea che non c'� niente di meglio di una bella proiezione, ma adoro la stampa, adoro "toccare" le foto, ma stampare da dia...� alquanto costoso, voi come vi destreggiate in questa giungla?

Andrea
giosanta
Dia + scansione.
vajra77
QUOTE(A_B @ Feb 8 2010, 11:34 AM) *
Ciao ragazzi,
per curiosit�...per quanto riguarda i colori, che pellicole usate? Dia? Negative? Perch�?

Io sono dell'idea che non c'� niente di meglio di una bella proiezione, ma adoro la stampa, adoro "toccare" le foto, ma stampare da dia...� alquanto costoso, voi come vi destreggiate in questa giungla?

Andrea


Se vuoi l'assoluta fedelt� dei risultati indipendentemente dalle manipolazioni del laboratorio, non puoi che ricorrere alle dia. Per la stampa, dal momento che pochi laboratori ormai fanno stampa chimica, conviene digitalizzare e stampare con uno dei vari servizi online, ho stampato in digitale dia e b/n fino al 30x45 con risultati soddisfacenti.

Ciao
jackfi
QUOTE(vajra77 @ Feb 8 2010, 03:42 PM) *
Se vuoi l'assoluta fedelt� dei risultati indipendentemente dalle manipolazioni del laboratorio, non puoi che ricorrere alle dia. Per la stampa, dal momento che pochi laboratori ormai fanno stampa chimica, conviene digitalizzare e stampare con uno dei vari servizi online, ho stampato in digitale dia e b/n fino al 30x45 con risultati soddisfacenti.

Ciao



perdonate l'ignoranza ma perch� non si pu� stampare da dia in casa? a parte ingranditore con l'alloggio per le dia, cosa serve?
decarolisalfredo
QUOTE(jackfi @ Feb 8 2010, 10:50 PM) *
perdonate l'ignoranza ma perch� non si pu� stampare da dia in casa? a parte ingranditore con l'alloggio per le dia, cosa serve?

Io l'ho sempre fatto finch� un giorno non sono riuscito pi� a reperire sia la carta che i bagni in confezioni per fotoamatori.

Ancora riesco a svilupparmi le dia in casa, ma non so quanto durer�.

Oltre ad ingranditore e testa a colori ecc. conviene usare una Termostazione con motore di rotazione e Tank per la carta.
edate7
Una trentina di anni fa esisteva il Cibachrome, per stampare in casa le dia: io l'ho fatto con risultati eccellenti. Oggi, preferisco il negativo da sottoporre a scansione, con un buon Coolscan: scansionare una dia � difficilissimo e problematico, mentre il negativo � molto pi� manipolabile dato il suo minor contrasto.
Ciao
decarolisalfredo
30 anni forse sono troppi, io ho stampato in Cibachrome anche negli anni 2000, nel 2006 quando ho iniziato a scrivere nel Forum, ancora stampavo in Cibachrome, solo che si chiamava Ilfordchrome perch� la Ciba aveva abbandonato la Ilford.
Lucabeer
Il grosso problema dei negativi � che portandoli a stampare si ottengono colori che quasi mai sono quelli che il fotografo avrebbe desiderato... troppe correzioni automatiche.

Personalmente ho visto che scansionando i negativi con un Coolscan, si riescono invece a ottenere risultati di tutto rispetto: certo, c'� da lavorare un po' per bilanciare i colori... Per�, come gi� detto, sono meno critici come gamma dinamica rispetto alla scansione di una diapositiva.
truciolo56
IERI:
Quando facevo molte foto su pellicola, la maggior parte (3 su 4) dei rullini a colori erano negativi, Kodak Portra 160 o 400, sempre daylight; grazie ad un buon laboratorietto vicino casa, avevo sviluppo di qualit� (bagni sempre freschi e rigore nei parametri di trattamento), la digitalizzazione su CD a buona risoluzione e la provinatura. Se poi decidevo di stampare qualcosa, gli restituivo i negativi con le indicazioni su come stamparli. Siamo rimasti amiconi, col Vittorio, anche perch� qualcosina glie la porto sempre da fare...

1 rullino su quattro erano dia (Fuji Provia 100 quasi sempre, con "scappatelle" sulla Velvia).

Poi c'� il b/n, ma mi pare sia "off-topic"...

Poi mi sono gradualmente "digitalizzato": scanner buono, stampante capace di fare foto abbastanza bene, un po' di lavoro a schermo, e il laboratorio lo vedevo sempre meno.
Cos� le dia hanno preso il sopravvento, fino a diventare esclusive.

OGGI:
Le foto da stampare sono ormai solo digitali, con D2X: praticit� e qualit� "odierna" del digitale hanno reso, secondo me e i miei gusti, obsoleto il negativo a colori.
Ma le dia proiettate (e anche le stampe da dia scansite...) sono ancora, secondo me, insuperate: se monto pellicole, sia su 35mm che su medio formato, sono solo dia (sempre Provia o Velvia) e b/n.

ciao
Marco

PS: ho provato anche io, molti anni fa, la stampa Cibachrome, ma la trovavo costosa e macchinosa, e non sono mai stato capace di ottenere risultati decenti, cosa dovuta a "manico" e qualche approssimazione di troppo...
giosanta
QUOTE(truciolo56 @ Feb 10 2010, 07:03 PM) *
..le dia proiettate (e anche le stampe da dia scansite...) sono ancora, secondo me, insuperate: se monto pellicole, sia su 35mm che su medio formato, sono solo dia (sempre Provia o Velvia) e b/n.
ciao
Marco

Non posso fare a meno di convenire sul ragionamento.
B/N a parte, mondo a se, se c'� una pellicola che ha senso utilizzare � proprio la dia, per l'inostituibile spettacolarit�, da cui l'esigenza ANCHE di stamparle via scanner.
A mio modo di vedere sono il vero complemento al sensore.
fs612sp
QUOTE(A_B @ Feb 8 2010, 11:34 AM) *
Ciao ragazzi,
per curiosit�...per quanto riguarda i colori, che pellicole usate? Dia? Negative? Perch�?

Io sono dell'idea che non c'� niente di meglio di una bella proiezione, ma adoro la stampa, adoro "toccare" le foto, ma stampare da dia...� alquanto costoso, voi come vi destreggiate in questa giungla?

Andrea



Anche io per la pellicola ho usato e uso solo dia (provia e velvia) mentre per le stampe sono passato alla reflex digitale. Comunque ancora oggi considero la proiezione di dia il modo pi� bello e spettacolare di osservare delle fotografie. Gusto personale ovviamente.
Marco
Cin Ghiale
Ciao, io ho lo stesso "gusto personale" di fs612sp e trovo ottime le dia da lui suggerite anche se qualche reala la uso ancora...
analogicaMente
Anzitutto Grazie per gli interventi,
anchio sono dell'idea che nulla batte una dia ben proiettata e sono del partito "provia e velvia", fino ad oggi ho stampato da dia i miei scatti preferiti.
Non ho uno scanner per dia/negativi e non ho idea di quali siano le difficolt� che ci sono nel suo utilizzo con le varie pellicole.
In funzione di un futuro, abbastanza lontano, acquisto di un bel coolscan, cosa mi consigliate?
Nel frattempo...qualcuno ha fatto digitalizzare le proprie pellicole dal laboratorio? Il risultato?

Andrea
edate7
Se hai intenzione di acquistare un buon Coolscan, fai presto, perch� gi� � stata fermata la produzione del Coolscan V (quello pi� vicino, per prezzo, alle esigenze di un amatore), e sono rimasti (forse) solo il 5000 e il 9000, che nuovi hanno prezzi da paura. Le prestazioni del V sono eccezionali, anche se stenta sempre un p� con le dia, non per lo scanner, ma proprio perch� le dia sono "brutte bestie" da scansire.
Avendo il V le pellicole le digitalizzo da me, non so dirti cosa pu� fare un laboratorio...
Ciao
analogicaMente
Grazie a tutti per i consigli!

Edate7, potresti spiegarmi in cosa consiste l'osticit� della scansione delle dia?
Il V va un po' in crisi, ma ci sono altri scanner che trattano meglio queste pellicole?

Andrea
nuvolarossa
Quando scattavo su pellicola utilizzavo esclusivamente pellicola dia...
La resa delle diapositive e l'emozione di una proiezione sono ineguagliabili.
Per la stampa mi affidavo ai laboratori e stampavo raramente ciba e pi� spesso kodak radiance.
Oggi se devo ristampare una vecchia dia la rifotografo con la digitale ed il 105 micro.

ZoSo74
...la mia opinione, per quel che vale, � che ai giorni nostri la diapositiva abbia veramente poco senso.
Ormai non la proietta pi� nessuno e farla stampare (in digitale) da risultati cos� cos�...
Tra l'altro anch'io ho grosse difficolt� ad ottenere buone scansioni delle dia... utilizzo uno canon 8800f e spesso le dia sono medio formato... ma nonostante questo la resa � mediocre.

Preferisco di gran lunga un ottimo negativo colore (Portra e Fuji Pro su tutti).

A dirla tutta, il mio iter, che far� storcere il naso a molti � questo:
Sviluppo e stampa in lab.
La stampa la faccio fare nel formato pi� piccolo possibile (10x13 o anche meno).
Poi scanerizzo la stampa e l'aggiusto in PS.
Facendo cos� ottengo a monitor i risultati decisamente migliori... e le ho provate pi� o meno tutte! laugh.gif

Un paio di esempi, tirati su a pochi dpi solo come preview web:

IPB Immagine
Yashica FX-D
Zeiss Planar T* 50mm f/1.7
Kodak Portra 400NC


...questa � brutta come foto... ma per far rendere l'idea dei colori e del dettaglio...
IPB Immagine
Olympus 35RC
Kodak Portra 160 VC (expired)
trentaquattro
QUOTE(ZoSo74 @ Feb 25 2010, 04:12 PM) *
A dirla tutta, il mio iter, che far� storcere il naso a molti � questo:
Sviluppo e stampa in lab.
La stampa la faccio fare nel formato pi� piccolo possibile (10x13 o anche meno).
Poi scanerizzo la stampa e l'aggiusto in PS.
Facendo cos� ottengo a monitor i risultati decisamente migliori... e le ho provate pi� o meno tutte! laugh.gif


Il workflow che hai indicato � secondo me debole proprio nell'ultimo passaggio. Prima di tutto � ormai quasi impossibile (forse � un problema mio) trovare un lab che stampi decentemente da negativa. Secondo, la stampa in piccolo formato non ti permette scansioni di ampie dimensioni.

Devo dire comunque che il risultato � pi� che apprezzabile. Se sviluppo e stampa li fai a Milano, mi potresti mandare un MP con l'indirizzo del lab?

Ci� premesso, do anche io il mio punto di vista sul topic.

Per il mio modo di pensare vedo principalmente due modi di fruire le foto: proiettate e stampate.

Riguardo la proiezione, con buona pace dei recenti monitor LCD, dei televisori al plasma full HD, dei videoproiettori ad alta risoluzione, ritengo la proiezione di una DIA enormemente pi� spettacolare. E, tecnicamente parlando, la fedelt� dei colori (soprattutto i passaggi tonali), la ricchezza di sfumature e la possibilit� di ingrandimento della pellicola sono per me ancora superiori, rispetto alla visualizzazione di un file.

Per la stampa, direi invece che col digitale il discorso si ribalta. A cominciare dalla costanza dei risultati (perdi le variabili del tipo di pellicola, della qualit� dello sviluppo, della resa della stampa), forse a condizione di servirsi da un lab che ti ascolta e ha voglia di lavorare bene. Il digitale vinche IMHO anche sulla possibilit� di avere forti ingrandimenti anche ad alti ISO, e sulla resa cromatica. In teoria con la pellicola (alti ISO a parte) si dovrebbero ottenere gli stessi ottimi risultati, ma in realt� il fatto che la stampa avviene in automatico, mortifica le caratterirstiche delle pellicole. Questo da sempre, a meno che non si richiedesse la famosa "stampa professionale", e a maggior ragione oggigiorno che le negative vengono scansionate...

Quindi, per quanto mi riguarda io scatto:
per stampe colore-> digitale
per stampe B/N -> pellicola negativa B/N
per proiezioni -> dia colore, nello specifico Provia e Velvia.


Saluti.
ZoSo74
QUOTE(trentaquattro @ Feb 25 2010, 04:33 PM) *
Il workflow che hai indicato � secondo me debole proprio nell'ultimo passaggio. Prima di tutto � ormai quasi impossibile (forse � un problema mio) trovare un lab che stampi decentemente da negativa. Secondo, la stampa in piccolo formato non ti permette scansioni di ampie dimensioni.

Devo dire comunque che il risultato � pi� che apprezzabile. Se sviluppo e stampa li fai a Milano, mi potresti mandare un MP con l'indirizzo del lab?


Ciao. Ovviamente non � il workflow top. Ma il meglio che riesco ad ottenere con i miei mezzi... avessi un Coolscan probabilmente scanerizzerei direttamente il negativo. rolleyes.gif

Comunque la qualit� della stampa non incide pi� di tanto... nel senso che i lab non hanno mai problemi di risoluzione ma semai di dominanti varie e problemi simili... cose che dopo la scansione posso aggiustare come voglio (entro certi limiti ovviamente...).

Queste due foto pensa che le ho fatte sviluppare e stampare alla FNAC di Genova!
Prezzo totale di sviluppo e stampa circa 5 euro.
Lo so... farlo fare alla FNAC sembra una bestemmia... ma io credo che i lab che lavorano con grandi numeri di pellicole offrano mediamente migliori garanzie rispetto al piccolo lab che magari risparmia sui chimici... finora mi � sempre andata bene da loro!
trentaquattro
QUOTE(ZoSo74 @ Feb 25 2010, 04:52 PM) *
Comunque la qualit� della stampa non incide pi� di tanto... nel senso che i lab non hanno mai problemi di risoluzione ma semai di dominanti varie e problemi simili... cose che dopo la scansione posso aggiustare come voglio (entro certi limiti ovviamente...).


Esatto. Principalmente dominanti e contrasto.


QUOTE
Queste due foto pensa che le ho fatte sviluppare e stampare alla FNAC di Genova!
Prezzo totale di sviluppo e stampa circa 5 euro.
Lo so... farlo fare alla FNAC sembra una bestemmia... ma io credo che i lab che lavorano con grandi numeri di pellicole offrano mediamente migliori garanzie rispetto al piccolo lab che magari risparmia sui chimici... finora mi � sempre andata bene da loro!


Anche io ho fatto fare qualche rullo nel punto vendita di Milano. I risultati sono complessivamente buoni, sicuramente di alto livello rispetto alla media dei laboratori che usano minilab digitali.

Purtroppo io mi ostino a cercare il piccolo negozietto o lab che ancora lavora con minilab chimici... e pur avendo tutta la disponibilit� del caso da parte del personale, per le tarature di dominanti e contrasto da operare sulle pellicole, i risultati spesso non sono incoraggianti. Tutt'altro...


Saluti.
nuvolarossa
Non credo che abbia molto senso il workflow descritto...
Teniamo presente che i minilab di oggi sviluppano il negativo, lo SCANSIONANO ed effettuano la stampa dal file digitale. Se la stampa viene di nuovo scansionata per ottenere un altro file digitale ecco fatto che scattare con uno Zeiss Planar diventa altamente superfluo... rolleyes.gif .
A questo punto � sicuramente meglio farsi fare direttamente la stampa da negativo dal laboratorio nel formato finale che ci interessa. L'ulteriore scansione pu� servire solo a fini di archivio o per mostrare la foto sul web.
E non � vero neanche che il digitale garantisce costanza nei risultati, se noi stampassimo lo stesso file in 5 laboratori diversi (o con 5 inkjet diverse) avremmo con tutta probabilit� 5 stampe diverse, cos� come accadeva (ed accade) con i negativi.
trentaquattro
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 26 2010, 08:41 AM) *
A questo punto � sicuramente meglio farsi fare direttamente la stampa da negativo dal laboratorio nel formato finale che ci interessa.


A trovarne laboratori che ancora lavorano cos�! Quasi tutti ormai hanno sostituito i minilab tradizionali con quelli digitali e quindi la scansione pre-stampa � indispensabile, in quanto questi ultimi non sono in grado di proiettare immagini da pellicola sulla carta sensibile. In questo modo si riducono i costi e si ha un'unica macchina stampa file digitali e negativi, previa scansione.

QUOTE
E non � vero neanche che il digitale garantisce costanza nei risultati, se noi stampassimo lo stesso file in 5 laboratori diversi (o con 5 inkjet diverse) avremmo con tutta probabilit� 5 stampe diverse, cos� come accadeva (ed accade) con i negativi.


La garantisce se ti servi sempre dallo stesso laboratorio, e se riesci ad "andare oltre" l'addetto al bancone, e fare amicizia con il tecnico della stampa. Nel mio caso � cos�, certo non si pu� pretendere di avere costanza se porti i rullini in un punto di raccolta che si serve di laboratori esterni (come l'esempio dell'amico ZoSo74) o se per ogni stampa cambi lab.


Saluti.
ZoSo74
QUOTE(nuvolarossa @ Feb 26 2010, 08:41 AM) *
Non credo che abbia molto senso il workflow descritto...
Teniamo presente che i minilab di oggi sviluppano il negativo, lo SCANSIONANO ed effettuano la stampa dal file digitale. Se la stampa viene di nuovo scansionata per ottenere un altro file digitale ecco fatto che scattare con uno Zeiss Planar diventa altamente superfluo... rolleyes.gif .
A questo punto � sicuramente meglio farsi fare direttamente la stampa da negativo dal laboratorio nel formato finale che ci interessa. L'ulteriore scansione pu� servire solo a fini di archivio o per mostrare la foto sul web.


Il mio workflow ha come unico scopo finale la messa a video delle immagini.
Non la ristampa... che per'altro non ho mai provato a fare.

Il problema della stampa del negativo � che se lasci fare tutto al lab non hai alcun controllo...
I loro macchinari, scansionano la pellicola, aggiustano il RAW ottenuto con procedure standard (contrasto, saturazione e bilanciamento colore) e stampano in digitale.
Il danno di solito viene fatto in quelle procedure automatiche di gestione della scansione... ho visto lab sparare fuori stampe con rossi cos� saturi da dover buttare via la stampa... oppure mi � capitato di avere stampe scialbissime completamente prive di contrasto...

...guarda... per curiosit� penso che prover� a stampare una delle immagini che ho acquisito io con il mio procedimento... voglio capire se quello che perdo in qualit� (la doppia scansione � un obrobrio, ne sono conscio) � compensato da quello che guadagno con i miei aggiustamenti in Post Produzione... texano.gif
ZoSo74
...mi autoquoto...
Ieri ho ritirato e scansionato un rullo di Velvia 100... non so perch�... ma a sto giro mi sono uscite delle ottime scansioni (parlo di 6x6)... colori abbastanza naturali e non ipersaturi come mi era successo in passato... decisamente gestibili... boh...

IPB Immagine

P.S.
Comunque continuo a preferire i negativi... il pupazzetto ha delle bruciature sulla testa veramente fastidiose... e non mi pare che la luce fosse cos� ingestibile... dry.gif
edate7
QUOTE(A_B @ Feb 19 2010, 11:10 AM) *
Grazie a tutti per i consigli!

Edate7, potresti spiegarmi in cosa consiste l'osticit� della scansione delle dia?
Il V va un po' in crisi, ma ci sono altri scanner che trattano meglio queste pellicole?

Andrea


Il problema � insito nella natura stessa delle dia: colori saturi, forte contrasto e bassa latitudine di posa per garantire risultati ottimali in proiezione (e infatti le dia sono uno spettacolo), ma a scansionarle viene il mal di testa, nel cercare di bilanciare le zone con alte luci con quelle con basse luci. Per carit�, ci si riesce, a prezzo per� di un lavoro accurato e certosino. Le negative non hanno queste caratteristiche, sono pi� "morbide", meno contrastate, quindi � facile acquisirle e stamparle con risultati molto, molto buoni. Per rispondere alla tua seconda domanda, gli scanner Nikon, cos� come i Minolta di buona memoria, sono in assoluto i migliori scanner amatoriali per pellicole; il valore di gamma (Dmax) � un indicatore diretto della capacit� degli scanner di leggere le basse ed alte luci, � molto alto nei Nikon (credo sia 4,4) quando invece gli scanner piani a malapena raggiungono il valore 2.8-3 (� difficile saperlo perch� spesso i fabbricanti non lo dichiarano). Inoltre gli scanner dedicati per pellicole hanno spesso una risoluzione REALE (non interpolata) di almeno 4000 dpi e hanno obiettivi di alta qualit� con la possibilit� di regolazione del fuoco.
Per concludere, non c'� niente di meglio di un Coolscan (qualche V si trova usato) per gestire le pellicole, anche se gli Epson Photo V700 e V750 (Dmax 4.0) vanno abbastanza bene, ma costano una barca di soldi; se vuoi risparmiare, l'Epson V350 (Dmax 3.2) o Epson V500 (Dmax 3,4).
Ciao
Edilio
mauropanichi
Mi ero buttato completamente nel digitale,sia per lavoro che per passione con la D3, D2X e D50 ,vendendo tutte le reflex per pellicola F5 e FM2,mantenendo solo la Mamiya RB67. Domenica scorsa ad un mercatino ho notato diverse reflex Nikon a pellicola,ma una in particolare mi ha colpito ,forse perch� non l'ho mai avuta nel mio corredo,una F3 l'ho presa in mano e ne sono rimasto incantato ,fatto st� che l'ho acquistata, ha dei segni che la rendono ancora pi� bella con il suo fascino di vissuto.


IPB Immagine Ingrandimento full detail : 805 KB


Torner� ad esporre un p� di pellicole Velvia e BN e scansirle con il mio Minolta Dual Scan V che stranamente non ha mai avuto problemi con la Velvia.
pes084k1
QUOTE(vajra77 @ Feb 8 2010, 03:42 PM) *
Se vuoi l'assoluta fedelt� dei risultati indipendentemente dalle manipolazioni del laboratorio, non puoi che ricorrere alle dia. Per la stampa, dal momento che pochi laboratori ormai fanno stampa chimica, conviene digitalizzare e stampare con uno dei vari servizi online, ho stampato in digitale dia e b/n fino al 30x45 con risultati soddisfacenti.

Ciao


Per il colore, dia senza dubbio. Le negative colore non hanno grana e nitidezza soddisfacente, paragonate al digitale, neppure a basse sensibilit� ISO, anche se la scala tonale in stampa � spesso splendida. La scansione dia 50-100 ISO a 5400-7200 dpi permette di arrivare a 3500-4000 linee di risoluzione verticale pratica (D3x = 2880...) , che permettono, dopo denoising e sharpening, ingrandimenti di qualit� fotografica (>250 dpi!) da ottimo materiale fino al 40 x 60 cm, che potremo far fare in digitale su carta chimica (stampante Durst Lambda) in ogni laboratorio serio con risultati realmente impressionanti.
Per il bianco nero, data la curva MTF elevatissima (e la grana secca) del film, starei sulla stampa ottica a casa, che � ancora impareggiabile come tonalit� e impatto visivo dal digitale e dall'ibrido.
Vorrei inoltre far notare che proiezione e stampa sono i due unici metodi per apprezzare per intero un'immagine ad alta risoluzione e vi consiglio di tirare le somme... lasciando perdere zoom e autofocus e f/11.

A presto telefono.gif

Elio

Gandhi Al Pazoo
QUOTE(ZoSo74 @ Feb 26 2010, 05:12 PM) *
...mi autoquoto...
Ieri ho ritirato e scansionato un rullo di Velvia 100... non so perch�... ma a sto giro mi sono uscite delle ottime scansioni (parlo di 6x6)... colori abbastanza naturali e non ipersaturi come mi era successo in passato... decisamente gestibili... boh...


P.S.
Comunque continuo a preferire i negativi... il pupazzetto ha delle bruciature sulla testa veramente fastidiose... e non mi pare che la luce fosse cos� ingestibile... dry.gif


a me non sono mai piaciute le fuji. I colori li ho trovati sempre ipersaturi e innaturali: i rossi, i verdi e l'incarnato non sono mai stati di mio gusto. Oltre a questo mi sono parse con una latitudine di posa pi� ridotte rispetto alle kodak. Forse le alte luci facilmente bruciate risultano pi� evidenti per la diversa resa cromatica. Provai una volta kodachrome 200: mi � rimasta nel cuore. Nessuna mi ha dato tanta soddisfazione. Una gamma tonale che mi ha lasciato senza parole. Una capacit� di rendere "tattile" le immagini mai pi� vista.
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