Crotone, 05.04.2009
Seconda uscita macro e canonica levataccia alle 5:30. E� stupendo alzarsi quando � ancora buio e vedere il sorgere del sole sulla linea dell�orizzonte marino� a meno che le nuvole non siano l� giusto per coprirti lo spettacolo�
Cos� � stato stamattina, ma non ne ho fatto un dramma. Dopo tutto le macro col cielo velato restituiscono meglio colori e sfumature; e oggi i dettagli avranno la loro importanza: � giornata di orchidee! Son fiorite da almeno due settimane e ho atteso il giusto momento perch� fossero ben distese e turgide. Le mie primavere iniziano cos� ormai da molti anni: con le Ophrys e i loro meravigliosi colori. Oggi � la prima volta che le fotografo con una reflex e con un vero obiettivo macro�
Quando arrivo sul piccolo prato sabbioso che ospita un discreto numero di orchidee, il sole � ancora dietro le nuvole: c�� vento fastidiosissimo e sar� davvero dura! Piazzo il treppiedi e mi stendo completamente a terra a pancia in gi� per inquadrare e scattare. Non posso chiudere pi� di tanto il diaframma, perch� ho bisogno di tempi sufficienti a che i soggetti non vengano mossi per il vento teso da nord.
La scarsa profondit� di campo imposta al mio 60mm f/2.8, alla fine, si dimostra la migliore soluzione per uno sfocato che rende le prime foto molto suggestive.

Quando il sole fa capolino tra alcuni squarci di nuvole, riesco a chiudere un po� di pi� il diaframma e inquadro a maggiore distanza: i dettagli dei tepali, cos�, risultano meglio definiti.

Ancora un�ultima foto e poi cambio focale�

Con la giacca e i pantaloni un po� zuppi di rugiada, mi dirigo verso la casupola abbandonata dove due giorni fa le Rondini mi passavano a meno di due metri di distanza. Vorrei �catturarne� qualcuna in volo.
Ma pare che le annunciatrici della primavera, oggi, abbiano deciso di cambiare direzione di marcia (in verit� ce ne sono molto meno della scorsa volta�).
Ci sono, tuttavia, altri segni della nuova stagione che meritano di essere ripresi.
Il primo � un germoglio di Asfodelo, pianta tipica delle praterie aride mediterranee.

Poi mi concentro sugli esserini animati che popolano i vecchi mattoni della casetta diroccata.
Comincio con uno scarabeo un po� ammaccato.

Segue una mini "famigliola" di chiocciole addormentate.

E� poi la volta di una Lucertola campestre, che pare abbia tra le cavit� dei muri una sorta di multipropriet� a pi� piani.

Quando prendono il sole le lucertole possono essere piuttosto confidenti, consentendo al fotografo rompiballe di turno di avvicinarsi a pochi centimetri dal loro bel muso da dinosauro in miniatura�

E� ora di smontare baracche e burattini: un ultimo scatto a due rigogliose Ferule e la piacevolissima mattinata volge al termine.
