Dai, seriamente, Alberto, stai facendo un p� un pastrocchio, mescolando tutto ed il contrario di tutto in un unico discorso...
Temperatura colore, efficienza energetica, spettro di emissione, illuminazione mista, sbalzi di tensione, ARRI HMI da decine di migliaia di euro, tubi neon da 2,50 € paghi-uno/prendi-due...ho capito dove vuoi arrivare, comunque un paradosso in termini, ma non puoi arrivarci a suon di generalizzazioni.

Ogni tecnologia di illuminazione ha le proprie caratteristiche peculiari, ma questo non permette di accostare un lampione ai vapori di mercurio con un riflettore HMI, un tubo neon da due soldi ed un tubo Kobold o Lupo con spettro studiato ad-hoc per la ripresa fotografica, solo perch� hanno in comune la tecnologia...hanno diverso spettro, diversa emissione, diversa completezza di frequenze emesse, diversa costanza, diversa cangianza, diverso tutto!
Non puoi parlarne come se esistesse una sola "fluorescenza"!
Immagino non ti sfugga che 10 tubi a fluorescenza possano avere dieci spettri di emissione differenti a seconda della qualit� e della destinazione d'uso prevista...
Questi sono tutti spettri di tubi a fluorescenza...




Suppongo poi che non ti sfugga la relazione tra la frequenza di emissione luminosa e la frequenza cromatica degli oggetti sottoposti all'illuminazione, vero? Come credi che venga riprodotto un colore se irradiato con uno spettro parziale, che non contiene "quella" frequenza?
Qui un riassunto dello "spettro tipo" delle sorgenti di iluminazione. Inizia con la lampadina ad incandescenza e finisce col sole incandescente.

L'incandescenza pu� anche essere poco efficiente da un punto di vista termodinamico, ma questo non ha alcuna attinenza con l'efficienza fotografica...se non si lamentano i bank e i poveri polistiroli, un fotografo ha ben poco di cui lamentarsi...
L'incostanza di temperatura colore in funzione del Wattaggio nominale o dell'eventuale variazione di intensit� � un non-problema, permettimi, indice di una conoscenza puramente teorica dell'illuminazione.
Non si far� mica ambarabaccicc�cocc� per scegliere le luci da utilizzare su un set, o si?!
Per me � solo una opportunit� in pi� quella di poter mantenere uno spettro luminoso completo e costante, senza alcuna mancanza nelle frequenze del "visibile", e poter variare a piacimento e senza soluzione di continuit� potenza e temperatura colore di un punto luce.
Suggerir� al mio set di illuminatori al quarzo Ianiro di andare a trovarsi una sistemazione in un forno industriale (???) ch� ormai hanno fatto il loro tempo e sono fotograficamente obsoleti.
Riferir� ai banchi neon Kobold (flicker-free) e relativi ballast che i loro tubi da 28 pappine cad. sono la stessa roba di un tubo neon da ufficio.
Gli ARRI poi esistono con mille tecnologie diverse, dall'incandescenza ai LED, non ci sono solo gli HMI che peraltro sono daylight e si filtrano con gelatine di conversione o correzione per modificarne la temperatura colore. Ma dove le hai lette certe robe dei 20.000K?
Tra l'altro il 90% delle pi� importanti sfilate di moda del mondo sono illuminate con ARRI al
tungsteno con lente di fresnel...altro che riscaldare le chiese!!

Sono tutti aspetti, quelli tirati in ballo, che nulla hanno a che vedere con la fotografia. Io sono solo una campana, vallo a dire anche ai reporter e ai fotografi sportivi di tutto il mondo che quando tirano delle gran bestemmie perch� trovano un illuminazione schifosa la colpa � del loro bilanciamento del bianco se non tirano fuori uno scatto uguale all'altro neanche a pagare, altro che ad essere pagati...ma daiii

Questa � una sequenza di prova delle luci scattata quasi a raffica, in pochi istanti, dopo una misurazione con termocolorimetro di quella chiavica di luce neon presente, WB in K, in attesa che il simpatico John Malkovich mi concedesse qualche scatto.
Lo vedi che sono tutte diverse e i colori fanno paura? La colpa sarebbe del WB?

Gli scatti poi li ho fatti vicino ad una lampada alogena, mica sotto la mitica, modernissima e tecnologica fluorescenza.
Il carburo?! Tze.
bye