Mai prima d'ora, considerata la mia passione per i viaggi e quanto di bello c'� fortunatamente da vedere a questo mondo, avevo sentito crescere in me la voglia di tornare in un Paese visitato neanche un anno prima...
Ad aprile comincio a seguire via internet l'andamento dello scioglimento dei ghiacci e delle nevi che ricoprono gran parte del Paese (l'interno, soprattutto) durante il lungo inverno sub-artico.
La mia intenzione � quella di approfondire la conoscenza del sud dell'isola, tra campi geotermici e ghiacciai, approfittando delle lunghe giornate a cavallo del solstizio d'estate.
A fine maggio, decido: parto, in totale libert�!
Compro i biglietti aerei, prenoto via internet un fuoristrada, blocco un paio di alberghi strategici per l'itinerario che mi prefiggo di seguire: i Grandi d'Islanda, l'interno, gli altipiani, i ghiacciai a ridosso dell'oceano.
Scelgo di non passare neanche da Reykjavik, troppo civilizzata

Risalgo tutta la penisola di Reykjanes fino a Geysir e Gullfoss, prima di addentrarmi ancor pi� nell'interno del Paese.




