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Hannibal
Ciao a tutti,
volevo sapere secondo voi se e' possibile, non danneggiando i contenuti dell'immagine applicare una maschera di contrasto prima del dimensionamento dell'imagine , magari per l'effettiva risoluzione e dimensione immagine e casomai una seconda maschera per un secondo uso quando si ridimensiona.
Grazie
nippokid (was here)
Ciao,
si pu� fare tutto... rolleyes.gif

...bisogna per� chiarire qual � l'intento di sharpening di quell'applicazione di maschera di contrasto...

Se si tratta di "capture sharpening" � consigliabile, oltre che corretto, applicarla sull'immagine a risoluzione nativa ed "assecondarla" nei ridimensionamenti con la scelta di un algoritmo di ricampionamento adatto (tipicamente il bicubic sharper di Photoshop..) o con la riapplicazione di sharpening successiva al ridimensionamento.

Se si tratta di "output sharpening", supponendo un utilizzo differente dell'immagine a piena risoluzione e di quella ridimensionata, non ha senso applicarla "tout court" senza, appunto, tener conto del supporto di destinazione scelto per la fruizione.

Quindi la risposta � variabile...tecnicamente (e genericamente parlando..) si pu� fare senza "danni", concettualmente � necessario che sia chiaro l'intento di "nitidezza", praticamente l'argomento sharpening � troppo ampio per poterlo liquidare in una battuta...biggrin.gif

bye.



Hannibal
x esempio : ho una determinata foto con una certa risoluzione e dimensione, applico la maschera di contrasto; successivamente riduco le dimensioni e la risoluzione di quell'immagine magari x il web . Riapplico la maschera di contrasto?
e.tremolada
NO
non mettere mai la maschera di contrasto due volte

e possibilmente nemmeno una volta

la maschera di contrasto fa deperire molto il file e non c'� possibilit� di tornare indietro, cio� di levarla.

io no la uso mai, piuttosto uso 'contrasta migliore' che � meno distruttiva,

la maschera di contrasto va messa alla fine di tutta la postproduzione e va messa solo se � assolutamente necessaria.

per i file che vanno stampati tipograficamente io preferisco che la metta il fotolitista che sa in funzione di come sar� stampata se � necessaria o meno.

nel caso di stampa fotografica di una certa importanza, preferisco vedere prima un provino e poi se necessario, se la foto � troppo molle o ha poco fuoco all'ora a malincuore metto 'maschera di contrasto'



e.tremolada

----- scusa ho letto meglio vedo che chiedi per immagini ridimnsionate per il web.
allora siccome la destinazione dell'immagine � il monitor, se il file deperisce troppo 'chi se ne frega!!'
l'importante � che faccia un bell'effetto sul monitor e poi lo vedi esattamente come apparir�, non dovr� essere stampata, quindi ti rendi subito conto visivamente se ci sta bene o meno, se per la qualit� del video ci sta la maschera, mettici tutta quella che vuoi l'importate � che l'immagine appaghi l'occhio
nippokid (was here)
QUOTE(Hannibal @ Oct 5 2008, 09:14 PM) *
x esempio : ho una determinata foto con una certa risoluzione e dimensione, applico la maschera di contrasto; successivamente riduco le dimensioni e la risoluzione di quell'immagine magari x il web . Riapplico la maschera di contrasto?

Ehm...siamo da capo, pi� o meno... rolleyes.gif

Ribadisco...tecnicamente se � stato utilizzato un "giusto" algoritmo di ricampionamento non sar� necessario riapplicare lo sharpening. Utilizzando un algoritmo "generico", sar� necessario intervenire nuovamente per compensare la perdita di nitidezza dovuta al ricampionamento.

Ma il punto fondamentale � : quale scopo aveva l'intervento di sharpening (di cui la maschera di contrasto rappresenta solo uno degli innumerevoli metodi di...) fatto sull'immagine alla dimensione/risoluzione iniziale???

Se si tratta di "capture sharpening" (che serve solo ad ripristinare la nitidezza complessiva dell'immagine sottoposta ai filtri anti-aliasing dei sensori digitali), ricordando che non ha alcuna attinenza con il "supporto" di destinazione (stampa [tecnologia di stampa/carta], monitor, proiezione etc. ) e deve (..dovrebbe) essere applicata come primo intervento di post-produzione sull'immagine, allora dovrebbe si essere compensata (contestualmente al ricampionamento con il giusto algoritmo o successivamente con una nuova applicazione di "nitidezza"..) e seguita da un ulteriore intervento di sharpening (output) per assecondare le caratteristiche del supporto finale e la successiva fruizione.

Se si tratta di "output sharpening", non avrebbe senso, come gi� detto, che venga applicato prima che l'immagine sia alle sue dimensioni e risoluzione definitive e avendo ben chiaro quale sar� il supporto finale.

Un immagine va preparata alla risoluzione nativa con i "giusti" interventi di sharpening di cattura e creativi (questi ultimi generalmente selettivi..).

La "finitura", mediante lo sharpening di "uscita" ( blink.gif ) che � ( o dovrebbe essere..) una applicazione oggettiva in funzione del supporto di destinazione, deve essere fatta con l'immagine alla sua dimensione/risoluzione definitiva e possibilmente affidandosi ad un plug-in che possa fare il lavoro senza la complicazione della valutazione a monitor dell'intervento, necessariamente fuorviante in caso di sharpening finalizzato alla stampa...salvo in caso di buona esperienza nella valutazione (che in realt� andrebbe fatta sempre e solo sul supporto finale, non a monitor...salvo nei casi, ovviamente, in cui il monitor non sia il supporto finale..)

Cerca di capire...non � che non voglio rispondere biggrin.gif ...� che non � semplice come la fai tu, se vogliamo parlare di interventi "a regola d'arte"...altrimenti per farla facile diciamo di SI, dopo un ricampionamento � necessario riapplicare la "nitidezza".
(W l'italiano...tra "nitidezza" e "contrasto".. cerotto.gif).

E' anche ovvio che, nel caso specifico, le complicazioni sono inferiori rispetto a quelle descritte perch� tutta la catena di interventi sar� effettuata a monitor, ovvero sullo stesso supporto che "ospiter�" l'immagine per la fruizione, quindi un'attenta osservazione permetter� di intervenire in maniera anche "spannometrica" e "soggettiva" senza ritrovarsi con particolari sorprese...

Per un approfondimento della questione invito a leggere l'ottimo eXperience che manovi ha voluto condividere con noi...eccolo qui.

bye.

nippokid (was here)
QUOTE(trem @ Oct 5 2008, 09:27 PM) *
NO
non mettere mai la maschera di contrasto due volte
e possibilmente nemmeno una volta
la maschera di contrasto fa deperire molto il file e non c'� possibilit� di tornare indietro, cio� di levarla.
io no la uso mai, piuttosto uso 'contrasta migliore' che � meno distruttiva,
la maschera di contrasto va messa alla fine di tutta la postproduzione e va messa solo se � assolutamente necessaria.
...cut...

hmmm.gif

Pur condividendo qualche "sfumatura" di quanto dici (che non ho quotato..), mi permetto di consigliarti la lettura di questo eXperience... smile.gif ...che magari ti fa passare un p� la "sharpening-fob�a" che dimostri...

bye.

P.S. Una "nitidezza" maggiore di 0 "on camera" equivale ad una "maschera di contrasto" !!! ohmy.gif ohmy.gif

IPB Immagine

biggrin.gif
praticus
....per approfondimenti vi segnalo QUESTO EXPERIENCE..


Ciao... smile.gif
Lutz!
La maschera di contrasto � l'inverso della Maschera di sfocatura selettiva gaussiana.
Serve, nei limiti del possibili (legati alla quantit� di informazione contenuta nell'immagine) per "mettere a fuoco" una immagine sfuocata.

La sfocatura selettiva guassiana applica una gaussiana a pixel vicini di intensita variabile in funzione del gradiente di contrasto dei pixel vicini, eventualmente con una soglia. Difficile da capire, lo so, ma c'� dietro il grosso di tutta la visione computazionale.

Grande uso se ne fa ad esempio in astronomia, in cui le immagini "sfuocate" vengono migliorate al computer.

Nel nostro campo la maschera sfuocata � utilissima, quando si hanno piccoli errori di messa a fuoco. Tenete conto che su un ritratto, un piccolo errore � difficilmente correggibile, mentre su un paesaggio o su una foto di ambiente, l'occhio � meno attento al dettaglio e la maschera si rivela ottima.

E' evidente, che una immagina sfuocata contiene meno informazione di una messa a fuoco, la maschera si limita a ricostruire una immagine a fuoco giocando su delle approssimazioni. La risoluzione non c'entra molto, ma proprio per ilf atot che l'immagine contiene meno informazione, una riduzione di risoluzione post maschera pu� esser un vantaggio per ridurre spazio.
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