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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
FireFlower
il titolo del topic si spiega da solo, cosa vuol dire esporre per le luci ed ombre?
lo ho sentito dire a proposito dell'hdr.
grazie!
abeale
Come tu be sai l'esposimetro di una macchina fotografica dovrebbe trovare il miglior compromesso di esposizione per restituire un'immagine leggibile in tutte le sue caratteristiche di luminosit� contrasto etc.
Questo dovrebbe succedere anche in condizioni critiche, ad esempio situazioni di forte contrasto tra "alte luci" e ombre.
Spesso e volentieri per� bisogna sacrificare qualcosa per ottenere risultati soddisfacenti, a volte � necessario modificare intenzionalmente l'esposizione "corretta" per enfatizzare elementi considerati importanti per la resa finale.

Ciao

Se ti � capitato di aver letto qualche discussione sulla tecnica di ripresa denominata HDR, avrai notato che si parla di una carenza generale degli esposimetri, ovvero restituire la gamma dinamica pi� ampia possibile, quella che solitamente solo l'occhio umano � in grado di percepire.

L'occhio umano � in assoluto lo strumento fotografico migliore, legge nelle ombre e non rimane abbagliato, prova a guardare fuori da una finestra, fortemente illuminata dalla luce del sole, stando in una stanza non particolarmente illuminata, ti renderai conto che l'occhio umano � in grado di farti leggere tutto quasi contemporanemente.
Un esposimetro non � in grado di fare tutto questo.

In HDR fare una esposizione per le alte luci e per le ombre significa estendere la gamma dinamica prodotta, solitamente, da una singola foto fatta con l'esposizione che la macchina ritiene corretta.
Si tratta dunque di aggiungere almeno 2 o pi� esposizioni oltre a quella centrale, rispettivamente sotto e sovra esposte.
Il motivo � semplice, con la sovra esposizione si andranno a leggere zone d'ombra che altrimenti risulterebbero troppo chiuse e illegibili, con la sotto esposizione si permetter� di sfruttare aree di esposizione che potrebbero essere bruciate.
I tre scatti, -1EV centrale e +1Ev, oppure -2EV centrale +2EV, (esposizione a forcella), verranno di seguito processati da appositi programmi per la fusione in un unica immagine che conterr� una gamma dinamica pi� estesa.

Questo � quello che ho compreso, spero di non aver sbagliato...

Saluti
Ale
FireFlower
ma qundi esporre per le luci o le obre vuol dire semplicemente per esempio esporre a +2 -2?
Andrea Moro
Molto semplicemente...Il sensore non riproduce l'intera gamma di luminosit� che va dalle ombre alle alte luci, cos� come la percepisce l'occhio umano. Questo vuol dire che se vuoi preservare le ombre, rischiando di pelare le alte luci, devi esporre la fotografia in modo da rendere le ombre leggibili, "per le ombre" appunto. Viceversa puoi esporre per non bruciare le alte luci, richiando di rendere nere le ombre. In questo caso esponi "per le alte luci". Nella tecnica HDR citata si usano generalmente tre fotografie. Una esposta per i mezzitoni, una per le alte luci e una per le ombre. Fondendo insieme queste tre fotografie avrai sia ombre che luci leggibili.
decarolisalfredo
QUOTE(FireFlower @ Sep 26 2008, 01:15 PM) *
ma qundi esporre per le luci o le obre vuol dire semplicemente per esempio esporre a +2 -2?

Per farlo bene dovresti usare la misurazione spot o semispot e non usare automatismi, ossia in manuale.
Lo spot comunque � una cosa difficile da farsi se non si ha un po' di pratica, visto che bisogna saper effettuare la lettura dell'esposizione nel punto pi� appropiato.

Comunque si, puoi usare la correzione dell'esposizione in automatico (quel +2 -2), ma anche qu� dovrai prenderci l'occhio per sapere di quanto sova o sottoesporre a seconda dei casi.

Puoi anche usare il bracketting (o esposizione a forcella), poi butti quelle che non ti piacciono, tanto non � la pellicola e non costa niente.
Ellas
Possiamo tranquillamente dire che hai bisogno di un soggetto in cui siano presenti sia alte luci sia ombre.
A questo punto, a prescindere dall'utilizzo che ne vuoi fare, hdr o meno, sei nella classica situazione amletica se esporre per le alte luci, e di conseguenza ottenere una foto con ombre molto scure e perdita di dettaglio o, viceversa, se esporre per le ombre, e di conseguenza ottenere particolari dettagliati nelle zone in ombra ma inevitabilmente luci bruciate (bianchissime) nelle zone pi� chiare.
Nella fotografia chimica le pellicole avevano un fattore chiamato "latitudine di posa" ossia un range che determinava la tollerabilit� dell'emulsione presente sul fotogramma direndere le ombre dettagliate senza bruciare le luci o viceversa. Le diapositive, ad esempio, avevano una ridotta latitudine, al contrario dei negativi.

Col digitale sei "costretto" a montare sempre la stessa "pellicola" (il sensore) e quindi sei costretto a compensare ma la problematicit� rimane, anzi si accentua.
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