QUOTE(TeleOpticus @ Sep 20 2008, 08:45 PM)

Ciao Galeno,
� tutto esatto quello che hai scritto dal 2� paragrafo in poi.
Per quanto riguarda il primo, ti posso assicurare che l'assorbimento a fotocamera spenta c'� ed in corpi come FE, FE2, F3 ed altri della gamma Nikon � in misura variabile da corpo a corpo anche della stessa gamma (es. tra pi� corpi FE2 o pi� F3, ecc.) da 2 a 6,5 microAmpere.
In passato per sbaglio ho lasciato due batterie fresche e nuove all'ossido d'argento SR44 in "FE2" spenta e non usata per alcuni mesi riposta in luogo fresco ed asciutto, le ho trovate scariche e mi � sorto il dubbio. Ho quindi verificato (non ti dico con quali acrobazie dato lo spazio ristretto, cavetti, ecc. ed un tester digitale) tutte le fotocamere in mio possesso + quella di mia moglie e quelle dei miei figli, con interruttore in posizione di spento. Probabilmente esiste uno o pi� componenti elettronici, in parallelo in uscita contatti batterie, che ha un sia pur minimo assorbimento:
Corpo Nikon FE = 3 �A
1� corpo Nikon FE2 = 5 �A
2� corpo Nikon FE2 = 2,5 �A
Corpo Nikon F3-HP = 6,5 �A
Canon Prima zoom 70F = 1,5 �A
Canon Prima super 105X = 4,5 �A
Olimpus OM10 MA = 0,0 �A (l'unica nella quale il circuito � veramente aperto)
Su FM2 ho fatto fare ad un amico che mi ha confermato = circa 2 �A.
Non potendo poi ogni volta controllare (non voglio rendermi la vita difficile oltre il necessario), da allora non ho mai pi� lasciato pile o batterie in oggetti elettronici di qualsiasi tipo se non in uso frequente o continuativo.
Chiamami pignolo (me lo ripetono sempre) o come vuoi ma la verifica l'ho fatta personalmente.
Con cordialit�, ciao,
Tony.
Ciao Tony,
Non avendo effettuato direttamente prove come quelle tue, non posso che essere d' accordo con te.
Comprendo benissimo le difficolt� che hai incontrato nell' approntare il "circuito di prova" per le varie fotocamere.
La mia attivit� professionale (oramai lontana nel tempo!) si � svolta praticamente, in ambito industriale, tutta nel campo delle misure, elettriche e non, con strumentazione e metodologie spesso sofisticatissime, comportanti anche la sperimentazione.
Tempo fa, molto tempo fa, ebbi occasione di controllare la componentistica, peraltro semplicissima, del circuito del mio Photomic FTn (per la F) e ebbi modo di constatare che l' interruttore di attivazione dell' esposimetro interrompe assolutamente l' alimentazione fornita dalle due pile (a mercurio =1.35V ciascuna, oramai introvabili perch� inquinanti. Ho dovuto modificare il circuito per adattarlo alle attuali pile all' ossido di argento da 1.55V).
Potrei, al momento, organizzarmi qualche prova con l' accumulatore che alimenta la mia D3, ma il problema, data la notevole capacit� di questa batteria, praticamente non si pone.
Tuttavia, seguendo una norma adottata di consueto con tutte le apparecchiature e strumenti autoalimentati, quando ripongo la fotocamera, anche se per pochi giorni, estraggo la batteria: i circuiti elettronici sono quello che sono e un guasto � sempre in agguato con il possibile corto circuito dell' alimentazione e la "fumata" di circa 10 milioncini (del "vecchio conio").
Ciao e grazie per l' informazione sugli "assorbimenti a vuoto" delle fotocamere.
Galeno.
PS. Non ti crucciare: non sei solo ad avere la qualifica di "pignolo". La mia condizione di "misurista", portato per mentalit� e necessit� ad avere metodo e precisione nello svolgimento del proprio lavoro, mi fa rientrare, direi inevitabilmente, in tale categoria!
Purtroppo, tale "riconoscimento" presenta una duplice valenza: negativa, per moglie e figli (la logica non sempre paga!) e positiva, per amici - ma anche per moglie e figli - quando pongo rimedio a qualche problemuccio con un "miracolo degno di un genio" (...se non ci fossi tu...)!