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Bobtele
Mi interessa questo discorso per capire se e quanto � possibile "zoommare" in post produzione senza incorrere in perdite di qualit�. Parliamo di pixel per pollice, cos� ci svincoliamo dalle dimensioni dell'immagine, in condizioni di visione standard della stampa (tipo mostra fotografica, per capirci).
Bobtele
Aggiungo che la qualit� andrebbe considerata con una certa flessibilit�, nel senso che non deve necessariamente essere la massima possibile, quanto quella minima necessaria a non degradare il messaggio contenuto nell'immagine.
Insomma una visione pratica e non teorica.
MarcoD5
A prescindere dalle dimensioni per una stampa di qualit� servono comunque. I 240 dpi meglio 300 dpi.

Per zoomare intendi interpolazione? Brutta cosa ma se fatta bene non si nota
matcos
In genere, le stampe su carta fotografica standard vengono fatte dai 240 ai 300 dpi. Qui per� si apre un abisso di varianti, prima su tutte il tipo di carta che si usa per stampare. Il men� dimensione immagine di photoshop permette di calcolare la dimensione dell'immagine (stampata) in base alla densit� di pixel che vuoi usare...
Bobtele
240 ppi sono quasi 10 pixel/millimetro, ovvero una risoluzione di un decimo di millimetro?
MarcoD5
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 06:51 PM) *
240 ppi sono quasi 10 pixel/millimetro, ovvero una risoluzione di un decimo di millimetro?


Non so cosa vai cercando o cosa vuoi dire, la stampa � un discorso complesso ma soprattutto ampio,ti consiglio un corso approfondito
Bobtele
QUOTE(marcomc76 @ Dec 9 2012, 06:54 PM) *
Non so cosa vai cercando o cosa vuoi dire, la stampa � un discorso complesso ma soprattutto ampio,ti consiglio un corso approfondito


Se il 240 si riferisce ai pixel immagine (per pollice) dico che a me sembrano tanti. Se invece sono dot per inch (punti stampante) allora il discorso cambia visto che la stampante usa pi� "dots" per ricostruire un singolo pixel dell'immagine.
gabrieledanesi
Per definizione si chiama Risoluzione Fotografica Standard (o anche Alta Risoluzione) la risoluzione a 300 ppi.

300 pixel disposti su un pollice quadrato sono infatti la quantit� minima necessaria a non far percepire all'occhio umano i pixel stessi. E' un po' come il discorso dei 16 fotogrammi al secondo in un video (quantit� minima per far s� che l'occhio percepisca un movimento continuo, anzich� una sequenza di immagini statiche).

Scendere al di sotto dei 300 ppi pu� essere accettabile in alcuni casi (sempre che non si esageri), ma per ottenere stampe ad elevata qualit� � necessario rispettare il concetto sopra esposto.
Bobtele
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 9 2012, 07:04 PM) *
Per definizione si chiama Risoluzione Fotografica Standard (o anche Alta Risoluzione) la risoluzione a 300 ppi.

300 pixel disposti su un pollice quadrato sono infatti la quantit� minima necessaria a non far percepire all'occhio umano i pixel stessi. E' un po' come il discorso dei 16 fotogrammi al secondo in un video (quantit� minima per far s� che l'occhio percepisca un movimento continuo, anzich� una sequenza di immagini statiche).

Scendere al di sotto dei 300 ppi pu� essere accettabile in alcuni casi (sempre che non si esageri), ma per ottenere stampe ad elevata qualit� � necessario rispettare il concetto sopra esposto.


Non discuto smile.gif per� se 300 ppi sono 12 pixel per millimetro lineare (144 pixel per millimetro quadrato) e la stampante per riprodurre un pixel ha bisogno di pi� punti (gocce di inchiostro), quante gocce ci infila in un millimetro?
MarcoD5
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 07:00 PM) *
Se il 240 si riferisce ai pixel immagine (per pollice) dico che a me sembrano tanti. Se invece sono dot per inch (punti stampante) allora il discorso cambia visto che la stampante usa pi� "dots" per ricostruire un singolo pixel dell'immagine.




guarda a me poco interessa questa teoria, tanto lo stampatore ha sempre ragione, qualsiasi file che credi sia giusto per te stanne certo ke � sempre sbagliato per lui, fidati smile.gif
Bobtele
QUOTE(marcomc76 @ Dec 9 2012, 06:39 PM) *
A prescindere dalle dimensioni per una stampa di qualit� servono comunque. I 240 dpi meglio 300 dpi.

Per zoomare intendi interpolazione? Brutta cosa ma se fatta bene non si nota


No, intendo che l'immagine spesso ha pi� pixel di quanti ne servono per la stampa, almeno questa � la mia impressione. Che intendi per interpolazione fatta bene?
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 07:39 PM) *
Non discuto smile.gif per� se 300 ppi sono 12 pixel per millimetro lineare (144 pixel per millimetro quadrato) e la stampante per riprodurre un pixel ha bisogno di pi� punti (gocce di inchiostro), quante gocce ci infila in un millimetro?

La risoluzione di stampa e la risoluzione dell'immagine sono due cose completamente differenti, che non c'entrano niente l'una con l'altra.

La risoluzione dell'immagine deve rispettare il concetto/limite fisiologico che riguarda la percezione dell'occhio (come ho scritto nel precedente post). La risoluzione di stampa (che si misura in dpi, non in ppi) � riferita solo alla tecnologia della macchina di stampa. Nel caso, per esempio, di stampa inkjet a 1880 dpi significa che la stampante user� 1880 micro-gocce di inchiostro per rappresentare i 300 pixel sul pollice quadrato. Resta tuttavia il fatto che se l'immagine ha meno di 300 ppi allora l'occhio � in grado di distinguere i quadratini che rappresentano i pixel (e che non sono le micro-gocce di inchiostro !).
MarcoD5
ho stampato file croppati dalla d3s, e stampati in formati generosi tipo 50x70 cm e oltre, comunque interpolati con plug-in tipo ononesoftware (i migliori nel mercato) risultati eccellenti.


Aggiungo il miglior risultato in assoluto � quello di comunicare (dialogo) con lo stampatore, solo in questo modo si possono ottenere risultati professionali.
Bobtele
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 9 2012, 08:40 PM) *
La risoluzione di stampa e la risoluzione dell'immagine sono due cose completamente differenti, che non c'entrano niente l'una con l'altra.

La risoluzione dell'immagine deve rispettare il concetto/limite fisiologico che riguarda la percezione dell'occhio (come ho scritto nel precedente post). La risoluzione di stampa (che si misura in dpi, non in ppi) � riferita solo alla tecnologia della macchina di stampa. Nel caso, per esempio, di stampa inkjet a 1880 dpi significa che la stampante user� 1880 micro-gocce di inchiostro per rappresentare i 300 pixel sul pollice quadrato. Resta tuttavia il fatto che se l'immagine ha meno di 300 ppi allora l'occhio � in grado di distinguere i quadratini che rappresentano i pixel (e che non sono le micro-gocce di inchiostro !).


Una stampa a 1880 dpi significa 1880x1880=3.534.400 dpi, equivalenti a 74x74=5476 dpm (dot per millimetro quadrato). Adesso tu vorresti dire che una stampante inkjet riesce a stipare 5476 gocce di inchiostro in un millimetro quadrato, e che se ce ne mettesse qualcuna in meno noi ce ne accorgeremmo?
Bobtele
QUOTE(marcomc76 @ Dec 9 2012, 08:43 PM) *
ho stampato file croppati dalla d3s, e stampati in formati generosi tipo 50x70 cm e oltre, comunque interpolati con plug-in tipo ononesoftware (i migliori nel mercato) risultati eccellenti.
Aggiungo il miglior risultato in assoluto � quello di comunicare (dialogo) con lo stampatore, solo in questo modo si possono ottenere risultati professionali.


Usi lo stampatore anche per stampe "normali" tipo A4?
MarcoD5
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 09:03 PM) *
Usi lo stampatore anche per stampe "normali" tipo A4?



comunico sempre,
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 08:58 PM) *
Una stampa a 1880 dpi significa 1880x1880=3.534.400 dpi, equivalenti a 74x74=5476 dpm (dot per millimetro quadrato). Adesso tu vorresti dire che una stampante inkjet riesce a stipare 5476 gocce di inchiostro in un millimetro quadrato, e che se ce ne mettesse qualcuna in meno noi ce ne accorgeremmo?

No... penso che tu debba rileggere meglio quello che ho scritto ! laugh.gif

Ed inoltre 1880 dpi vuol dire 1880 punti su pollice quadrato, quindi non devi fare 1880x1880.
Bobtele
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 9 2012, 09:07 PM) *
No... penso che tu debba rileggere meglio quello che ho scritto ! laugh.gif

Ed inoltre 1880 dpi vuol dire 1880 punti su pollice quadrato, quindi non devi fare 1880x1880.


Ora iniziamo ad andare d'accordo smile.gif Quindi anche la risoluzione di 300 ppi vuol dire 300 pixel per pollice quadrato?
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 09:13 PM) *
Quindi anche la risoluzione di 300 ppi vuol dire 300 pixel per pollice quadrato?

Ovviamente si.
MarcoD5
non si diventa professionisti di stampa solo perch� si � letto un libro o sapere una formuletta, alla fine bisogna consegnare il file come dice lo stampatore, oppure lo si consegna cos� com'� e iniziare a pregare.

Teorie ke alla fine non servono a niente
Bobtele
QUOTE(marcomc76 @ Dec 9 2012, 09:07 PM) *
comunico sempre,


Non usi mai una inkjet?
MarcoD5
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 09:15 PM) *
Non usi mai una inkjet?



mai stampato una foto casalinga, credimi
Bobtele
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 9 2012, 09:14 PM) *
Ovviamente si.


Quindi con un file di 3648x2736=9.980.928 pixel posso stampare (a 300 pixel per pollice quadrato) un'area di 9.980.928/300=33.270 pollici quadrati, che corrispondono a 4 metri e sessanta per 4 metri e sessanta?
Bobtele
QUOTE(marcomc76 @ Dec 9 2012, 09:16 PM) *
mai stampato una foto casalinga, credimi


Ti credo e ti ammiro. Io non sono un professionista, quindi non ho chiaro il discorso ma credo che si possano raggiungere ben altri livelli con metodi professionali. Ma tu parli di stampatore anche per una singola copia A4?
MarcoD5
ovvio quando hai avuto un certo numero di contatti e incontri dopo impari, ti assicuro quando monto fotolibri matrimoniali ti garantisco che una o quattro telefonate a libro le faccio. wink.gif
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 09:26 PM) *
Quindi con un file di 3648x2736=9.980.928 pixel posso stampare (a 300 pixel per pollice quadrato) un'area di 9.980.928/300=33.270 pollici quadrati, che corrispondono a 4 metri e sessanta per 4 metri e sessanta?

Devi scusarmi ma sono decisamente rincoglionito ! laugh.gif Il conto che avevi fatto precedentemente era corretto, sono io che ho lasciato divagare i miei neuroni e ho detto fesserie. Le risoluzioni sono per pollice lineare... dunque 300 ppi (risoluzione sempre legata al concetto, questa volta giusto tongue.gif, che ho scritto all'inizio riguardo la percezione dell'occhio) significa 300 pixel su pollice lineare, di conseguenza se si deve considerare un pollice quadrato ci saranno 90000 pixel.

Scusa di nuovo... ma questo � ci� che succede ad usare sempre strumenti che fanno calcoli in automatico... Poi non si ragiona pi� ! tipo come fare sempre le moltiplicazioni con la calcolatrice e poi non si � pi� buoni a farle a mano !
Bobtele
Ok smile.gif torniamo al cuore della discussione.

Se noi mettiamo meno di 90.000 pixel in un pollice quadrato (corrispondenti a 140 pixel in un millimetro quadrato) possiamo andare incontro a problemi. Questo vuol dire che una inkjet, per starci dietro, dovrebbe riuscire a mettere almeno 140x4=560 gocce di inchiostro dentro uno spazio di un millimetro quadrato. E vuol dire anche che il nostro occhio, in una tale profusione di gocce, riesce a risolvere 140 punti per millimetro quadrato.

Sar� pure vero, ma non ci credo smile.gif
Alessandro Castagnini
QUOTE(Bobtele @ Dec 9 2012, 11:26 PM) *
Quindi con un file di 3648x2736=9.980.928 pixel posso stampare (a 300 pixel per pollice quadrato) un'area di 9.980.928/300=33.270 pollici quadrati, che corrispondono a 4 metri e sessanta per 4 metri e sessanta?

Sar� meglio che dai un'occhiata a questo foglio di calcolo smile.gif

Ciao,
Alessandro.

Clicca per vedere gli allegati
Bobtele
QUOTE(xaci @ Dec 10 2012, 08:11 AM) *
Sar� meglio che dai un'occhiata a questo foglio di calcolo smile.gif

Ciao,
Alessandro.

Clicca per vedere gli allegati


Grazie Pollice.gif molto utile il convertitore per verificare il fattore di crop.
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 10 2012, 06:40 AM) *
Ok smile.gif torniamo al cuore della discussione.

Se noi mettiamo meno di 90.000 pixel in un pollice quadrato (corrispondenti a 140 pixel in un millimetro quadrato) possiamo andare incontro a problemi. Questo vuol dire che una inkjet, per starci dietro, dovrebbe riuscire a mettere almeno 140x4=560 gocce di inchiostro dentro uno spazio di un millimetro quadrato. E vuol dire anche che il nostro occhio, in una tale profusione di gocce, riesce a risolvere 140 punti per millimetro quadrato.

Sar� pure vero, ma non ci credo smile.gif

In realt� stai ancora confondendo risoluzione dell'immagine con risoluzione di stampa, che sono due concetti differenti. Come ho gi� scritto, l'occhio non distingue i pixel se hanno una dimensione fisica di almeno 1/300 di pollice, che corrisponde a circa 0,085 millimetri. Tale risoluzione � chiamata risoluzione fotografia standard.

I pixel sono per definizione unit� logiche, prive di dimensione fisica. Assumono dimensioni unitarie di area (cio� diventano quadratini) solo nel momento in cui gli si associa una risoluzione. Quindi (se parliamo di stampa) dobbiamo mettere almeno 300 pixel all'interno di un pollice per far si che il nostro occhio non percepisca tali quadratini.

La risoluzione di stampa invece � solo rilegata alla tecnologia della macchina stampatrice. Dunque che la risoluzione di stampa (ad esempio di una inkjet) sia 720 dpi, 1440 dpi o 2880 dpi non cambia il fatto che l'immagine � sempre a 300 ppi. Ci� che cambia sar� solo il numero di gocce usate dalla stampante per rappresentare ogni singolo pixel (nel primo caso la stampante user� 720 gocce per rappresentare i 300 pixel, nel secondo caso ne user� 1440 per rappresentare i soliti 300 pixel, e cos� via).

Spero di essermi spiegato meglio.
Bobtele
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 10 2012, 10:59 AM) *
Spero di essermi spiegato meglio.


Non vorrei abusare della tua pazienza e generosit�, ma puoi seguirmi in un ragionamento passo-passo cos� vediamo dove sbaglio?
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 10 2012, 11:12 AM) *
puoi seguirmi in un ragionamento passo-passo cos� vediamo dove sbaglio?

Siamo qua apposta per discutere !
Bobtele
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 10 2012, 11:41 AM) *
Siamo qua apposta per discutere !


Ok. Prendiamo una superficie di un pollice quadrato. Se parliamo di 300ppi, quanti pixel ci dovrebbero stare, 300 o 300x300=90.000?
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 10 2012, 11:47 AM) *
Ok. Prendiamo una superficie di un pollice quadrato. Se parliamo di 300ppi, quanti pixel ci dovrebbero stare, 300 o 300x300=90.000?

Prova intanto a leggere quest'articolo sul mio blog:

Risoluzione

poi se hai sempre qualche dubbio, continuiamo il discorso.
Bobtele
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 10 2012, 12:26 PM) *
Prova intanto a leggere quest'articolo sul mio blog:

Risoluzione

poi se hai sempre qualche dubbio, continuiamo il discorso.


Ho visitato il tuo blog ed anche il tuo sito, e devo dire che il tuo lavoro �, ai miei occhi, eccezionale ed altamente professionale. E' evidente che il mondo che gira intorno a Nikon sia quanto di meglio esiste nel campo della fotografia, e questo lo si nota anche dalla qualit� degli interventi in questi forum.

Tutti i migliori grafici e i migliori fotografi del mondo per� non riusciranno a convincermi che i 300ppi non siano un clamoroso falso. A pensarci bene, e neanche per troppo tempo, se ne capisce anche il perch�.
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 10 2012, 12:54 PM) *
Tutti i migliori grafici e i migliori fotografi del mondo per� non riusciranno a convincermi che i 300ppi non siano un clamoroso falso. A pensarci bene, e neanche per troppo tempo, se ne capisce anche il perch�.

Il discorso sulla risoluzione immagine di 300 ppi che riguarda la percezione dell'occhio � un dato di fatto, dimostrato tramite test. Se in un millimetro ci metti meno di 10 pixel (circa) l'occhio riesce a distinguere i quadratini, se ce ne metti di pi� l'occhio percepisce una sfumatura continua. Poi � ovvio che ci� che fa la stampante gioca sicuramente il suo ruolo sul risultato finale. Ogni tecnologia di stampa funziona in modo diverso, quindi andrebbe analizzato caso per caso.

Cos'� di preciso che non ti quadra nel discorso ? La teoria serve a dimostrare determinati fenomeni. Come ho gi� scritto qualche post precedente, se ci� non fosse vero, non sarebbe vero nemmeno che quando guardi un film in TV hai l'illusione di percepire un movimento continuo anzich� una sequenza di fotogrammi statici. Anche qui viene preso in considerazione un limite percettivo. Se trasmetti pi� di 16 immagini statiche ogni secondo l'occhio non distingue pi� i singoli fotogrammi ma interpreta il tutto come una sequenza di movimento continua. Anche 1/16 di secondo � un tempo decisamente breve (come gli 0.085 millimetri dei pixel a 300 ppi � una dimensione decisamente piccola), eppure con meno fotogrammi al secondo l'occhio si accorge che c'� una successione di immagini statiche.
Bobtele
Tanto per iniziare, non credo sia corretto basarsi sul massimo potere risolutivo dell'occhio umano (10 l/mm). Un'immagine fotografica non � una sequenza di linee bianche e nere, ed � noto come basti una minima diminuzione del contrasto per far letteralmente crollare l'acutezza visiva.

Poi dovremmo considerare la tecnologia di stampa, e qui oltretutto si tende a dare pi� importanza al problema della corretta riproduzione del colore a scapito, giustamente, della risoluzione.

Non c'� molto da girarci intorno. L'occhio umano non � assolutamente in grado di distiguere 140 punti di un'immagine fotografica in un millimetro quadrato (oltretutto 140 punti non sono la stessa cosa di 10 linee). N� la stampante pu� gestire 140 precise gradazioni di colore in un millimetro quadrato, qualunque sia la tecnologia. E poi sarebbe inutile, visto che nelle condizioni di contrasto tipiche di una immagine fotografica l'occhio tenderebbe a mischiarle come un budino.

Per fortuna ci sono molte tecniche per ingannare l'occhio.
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 10 2012, 03:03 PM) *
Poi dovremmo considerare la tecnologia di stampa, e qui oltretutto si tende a dare pi� importanza al problema della corretta riproduzione del colore a scapito, giustamente, della risoluzione.

Certo, la tecnologia di stampa conta moltissimo per quanto riguarda la risoluzione... ma riuscire a riprodurre una determinata risoluzione di immagine in stampa non ha niente a che fare con la riproduzione dei colori.

Se parliamo ad esempio di una stampante inkjet, si deve considerare che le risoluzioni di stampa sono tipicamente di 1440 dpi o 2880 dpi, che sono decisamente elevate (le microgocce di inchiostro hanno diametro di qualche decina di micron). La tecnica del dithering certamente causer� disposizioni irregolari di gocce e l'assorbimento dell'inchiostro sulla carta causer� inoltre una minima dispersione. Resta il fatto che tale tecnologia � attualmente molto sofisticata e precisa.

Potrei dimostrarti (se vuoi passare a trovarmi ti faccio vedere tutti i test a riguardo biggrin.gif ) come una stampa inkjet di una foto a 300 ppi mostra continuit� in qualsiasi contorno ad elevato contrasto della fotografia, cos� come potrei mostrarti che se la risoluzione dell'immagine viene messa a 200 ppi si iniziano a scorgere i quadratini netti dei pixel anche ad occhio nudo ! (certo... va osservata da molto vicino e ci vuole un occhio molto ben funzionante laugh.gif ma ti assicuro che si vedono !). Mettendo la foto a 150 ppi ed eseguendo di nuovo la stampa i pixel risultano decisamente ben visibili. Scendendo sotto i 150 ppi i quadratini dei pixel risultano osservabili anche a distanza.

E' ovvio che iniziare a vedere i pixel significa perdere dettaglio nell'immagine stampata. Anche nel caso di stampa a 200 ppi, infatti, si potrebbe dire che la risoluzione � sempre piuttosto accettabile, ma il dettaglio, e dunque la qualit�, non potr� sicuramente essere paragonato a quello di una stampa a 300 ppi.
Bobtele
Va bene, vedo che sei preparato Pollice.gif

...ma non credere di avermi convinto biggrin.gif tongue.gif
Paolo56
Consiglio caldamente la lettura di questa Experience .
gabrieledanesi
QUOTE(Paolo56 @ Dec 10 2012, 10:59 PM) *
Consiglio caldamente la lettura di questa Experience .

Si... usare ppi a frazioni intere della risoluzione di stampa � un trucchetto del mestiere che da' buoni risultati. L'effetto di far si che l'interpolazione del driver di stampa fornisca valori interi per adeguare i pixel al numero degli ugelli si nota pi� che altro quando sono presenti dei contorni diagonali netti. E' possibile osservare bene tale miglioramento stampando ad esempio un documento di testo, dove i contorni sono molto netti e precisi. In una fotografia (a meno che non sia una foto particolare, tipo una silhouette) � gi� pi� difficile accorgersi del miglioramento.

Ci� che non dice quel tutorial � comunque che anche una stampante inkjet rappresenta (o per lo meno tenta di rappresentare) i pixel in modo quadrato. Non � che il monitor rappresenta pixel quadrati perch� � costruito cos� e la stampante li fa in modo diverso perch� usa gocce di inchiostro. I pixel sono unit� logico-matematiche prive di forma, dunque nel caso in cui gli si associa una risoluzione (ossia una dimensione fisica) viene ovvio pensare che assumano la pi� elementare forma che permetta di occupare tutto lo spazio disponibile, ossia il quadrato. Quindi a meno che non ci sia qualcosa che vieta di rappresentarli come quadrati, saranno effettivamente dei quadrati. E basta provare ad effettuare stampe inkjet di immagini a 200 ppi o a 150 ppi, per osservare come la stampante riesca in maniera molto precisa a rappresentare i pixel proprio come dei quadratini (ognuno dei quali sar� composto da un insieme di moltissime gocce di inchiostro). E' poi ovvio che se la risoluzione dell'immagine � molto alta, tale da essere paragonale al diametro delle microgocce di inchiostro, allora predominer� l'effetto di diffusione del dithering e la forma pi� o meno circolare delle gocce, e i quadratini non si osserveranno pi�.

Non ha nemmeno senso paragonare un monitor ad una stampa, dato che un monitor ha pixel composti da tre barrette luminose R,G,B che generano colori per sintesi additiva (luce emessa), mentre nelle stampe vale la sintesi sottrattiva (luce riflessa). Inoltre non ha nemmeno senso dire che "i monitor hanno 72 dpi, ma l'occhio riconosce 300 dpi". Anche qui � diverso il principio dato che, quando si considera il caso di luce emessa, l'occhio non distingue pi� i quadratini dei pixel se la risoluzione � di almeno 72 ppi. Questo � l'unico motivo per cui ogni monitor ha risoluzioni di 72-75 ppi, dato che non avrebbe alcun senso utilizzare risoluzioni maggiori.
Clau_S
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 11 2012, 12:16 PM) *
Questo � l'unico motivo per cui ogni monitor ha risoluzioni di 72-75 ppi, dato che non avrebbe alcun senso utilizzare risoluzioni maggiori.


Magari non ha senso come dici, per� constato che sono risoluzioni gi� passate da un pezzo. Il mio vecchio monitor da 20" ha una densit� di 98 ppi. Di poco superiore ai 94 del mio 24" attuale. E' logico che a parit� di dimensione dello schermo, quello con risoluzione maggiore ha una densit� pi� alta (negli anni le capacit� risolutive dei monitor sono cresciute a vista d'occhio). Infatti il mio portatile da 15" ne ha 101 mentre il display retina del MacBook Pro arriva a 220. E questi valori aumentano ancora se prendiamo in considerazione tablet e smartphone. Il mio Motorola ha "solo" 264 ppi (gli stessi dell'Ipad da 9,7") confrontati ai 326 dell'iphone 4. Ma la risoluzione dei miei OT li batte tutti! laugh.gif
gabrieledanesi
QUOTE(Clau_S @ Dec 11 2012, 02:22 PM) *
Magari non ha senso come dici, per� constato che sono risoluzioni gi� passate da un pezzo. Il mio vecchio monitor da 20" ha una densit� di 98 ppi. Di poco superiore ai 94 del mio 24" attuale. E' logico che a parit� di dimensione dello schermo, quello con risoluzione maggiore ha una densit� pi� alta (negli anni le capacit� risolutive dei monitor sono cresciute a vista d'occhio). Infatti il mio portatile da 15" ne ha 101 mentre il display retina del MacBook Pro arriva a 220. E questi valori aumentano ancora se prendiamo in considerazione tablet e smartphone. Il mio Motorola ha "solo" 264 ppi (gli stessi dell'Ipad da 9,7") confrontati ai 326 dell'iphone 4. Ma la risoluzione dei miei OT li batte tutti! laugh.gif

Beh, pu� essere. Lo standard del limite percettivo a 72ppi, se non erro, � nato ai tempi del tubo catodico, quindi � possibile che le nuove tecnologie permettano di indirizzare la luce in maniera pi� precisa (anche se non penso ci sia cos� grande differenza). Ma ci vorrebbe un tecnico per trovare giusta risposta a tali questioni !

Ad ogni modo va considerato anche il fattore distanza di visione. Infatti, almeno che lo scopo ultimo non sia quello di abbronzarsi mentre si sta lavorando, diciamo che solitamente non penso sia buona cosa passare 8 ore al giorno davanti ad un monitor ad una distanza visiva dallo schermo di 10 cm per sfruttare i suoi 220 ppi ! Non credi ? biggrin.gif
Bobtele
QUOTE(Paolo56 @ Dec 10 2012, 10:59 PM) *
Consiglio caldamente la lettura di questa Experience .


Peggio di quello che pensavo. Andiamo avanti con quelle goccioline l�? 140 pixel in un millimetro quadrato?

300 ppi? Siamo alla frutta wink.gif
Clau_S
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 11 2012, 03:32 PM) *
Beh, pu� essere. Lo standard del limite percettivo a 72ppi, se non erro, � nato ai tempi del tubo catodico, quindi � possibile che le nuove tecnologie permettano di indirizzare la luce in maniera pi� precisa (anche se non penso ci sia cos� grande differenza). Ma ci vorrebbe un tecnico per trovare giusta risposta a tali questioni !

Ad ogni modo va considerato anche il fattore distanza di visione. Infatti, almeno che lo scopo ultimo non sia quello di abbronzarsi mentre si sta lavorando, diciamo che solitamente non penso sia buona cosa passare 8 ore al giorno davanti ad un monitor ad una distanza visiva dallo schermo di 10 cm per sfruttare i suoi 220 ppi ! Non credi ? biggrin.gif


Riportavo solo un dato tecnico. Vorrei poterti rispondere ma non uso il telefono 8 ore al giorno e nemmeno lo appiccico alla faccia. Non ha nemmeno senso fare paragoni tra ogetti ottimizzati per dimensioni e usi diversi. Il telefonino lo si usa pi� da vicino non mi pare di aver cambiato abitudini dal mio primo samsung di 14 anni fa allo smartphone attuale.
Non ho idea di come mi comporterei invece con un monitor di pc ad altissima densit� di pixel perch� non ne ho mai visti. Immagino che ti porti a lavorarci pi� da vicino in certe operazioni (penso ad esempio per leggere un testo senza ingrandirne il carattere o eseguire azioni particolarmente precise come un ritaglio a PS). Per� esiste la possibilit� anche di ingrandire il testo e zoomare nell'immagine. Non vedo gli svantaggi superare il vantaggio di avere un'area di lavoro pi� estesa. Non avendone mai visto uno posso solo immaginare. Sarei curioso di vederlo. Per ora so che anche dal primo tubo catodico vga al full hd non ho cambiato granch� le mie abitudini se non in relazione alla dimensione dello schermo e non alla risoluzione. Certo dai 94 ppi di ora ai 220 sarebbe un bel saltone. Ma gi� i 110 sono un bel salto (50% e spicci in pi�) rispetto ai 72 che ponevi come limite.
pes084k1
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Dec 11 2012, 03:32 PM) *
Beh, pu� essere. Lo standard del limite percettivo a 72ppi, se non erro, � nato ai tempi del tubo catodico, quindi � possibile che le nuove tecnologie permettano di indirizzare la luce in maniera pi� precisa (anche se non penso ci sia cos� grande differenza). Ma ci vorrebbe un tecnico per trovare giusta risposta a tali questioni !

Ad ogni modo va considerato anche il fattore distanza di visione. Infatti, almeno che lo scopo ultimo non sia quello di abbronzarsi mentre si sta lavorando, diciamo che solitamente non penso sia buona cosa passare 8 ore al giorno davanti ad un monitor ad una distanza visiva dallo schermo di 10 cm per sfruttare i suoi 220 ppi ! Non credi ? biggrin.gif


Ho fatto dei test di qualit� (ricerco nel campo). La risoluzione dell'occhio 10/10+ in luce domestica vale 1 lp/mm a 2 m di distanza, quindi 5 lp/mm a 40 cm (i 254 dpi delle Lambda/Theta) e 6 lp/mm a 33 cm (300 dpi) entro il 10% di tolleranza. Risolvenze effettive oltre i 360 dpi richiedono lenti correttive o di ingrandimento.

Tenendo presente che la resa di una stampa digitale con forte sharpening alle alte frequenze (vedi Focalblade, PK Sharpener....) arriva all'80-85% del massimo, io uso questi standard:
1) Qualit� eccellente: 300 dpi risoluzione effettiva, 360 ppi stampa continuous tone (o 720-1440 inkjet).
2) Qualit� molto buona: 254 dpi risoluzione effettiva, 300 ppi cont.
3) Qualit� buona: 200 dpi effettivi, 254 ppi stampa.

Traducendo in soldoni:
1) Un monitor a 100 dpi va visto da circa 1 m, altrimenti con immagine dettagliate (quindi ruvide/granose) vedo a distanze minori l'"immagine" distorta del campionamento o addirittura i pixel e tendo a giudicare peggio l'immagine che oggettivamente � migliore. Questo � tassativo per le misure di qualit�.
2) un 20 x 30 cm (8 pollici H) in stampa richiede una risoluzione minima di 2000 LW/PH effettivi (12 Mp FX o 16 MP DX/FX) per una resa molto buona.
3) un 30 x 45 cm (12 pollici H) richiede 3000 LW/PH (cio� 24-36 Mp FX)
4) un 40 x 60 cm (16 pollici H) richiede 4000+ LW/PH (cio� film <= 100 ISO con ottiche serie, uno scanner 5400-7200 dpi con autofocus e spesso software di compensazione curvatura film in multi-pass come Helicon Focus.

A presto telefono.gif

Elio
gabrieledanesi
QUOTE(Bobtele @ Dec 11 2012, 04:10 PM) *
Peggio di quello che pensavo. Andiamo avanti con quelle goccioline l�? 140 pixel in un millimetro quadrato?

300 ppi? Siamo alla frutta wink.gif

laugh.gif Per la serie "i misteri del mondo microscopico !"

E te pensa che gli alogenuri d'argento di una pellicola a bassa sensibilit� hanno dimensione di circa 2 micron... quindi (dato che un micron � 1/1000 di millimetro) in un millimetro quadrato ci sono mediamente circa 250000 granuli sensibili !!!

Che inutile spreco ! Siamo proprio al caff� anzich� alla frutta ! biggrin.gif
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Dec 11 2012, 04:43 PM) *
Ho fatto dei test di qualit� (ricerco nel campo). La risoluzione dell'occhio 10/10+ in luce domestica vale 1 lp/mm a 2 m di distanza, quindi 5 lp/mm a 40 cm (i 254 dpi delle Lambda/Theta) e 6 lp/mm a 33 cm (300 dpi) entro il 10% di tolleranza. Risolvenze effettive oltre i 360 dpi richiedono lenti correttive o di ingrandimento.

Tenendo presente che la resa di una stampa digitale con forte sharpening alle alte frequenze (vedi Focalblade, PK Sharpener....) arriva all'80-85% del massimo, io uso questi standard:
1) Qualit� eccellente: 300 dpi risoluzione effettiva, 360 ppi stampa continuous tone (o 720-1440 inkjet).
2) Qualit� molto buona: 254 dpi risoluzione effettiva, 300 ppi cont.
3) Qualit� buona: 200 dpi effettivi, 254 ppi stampa.

Traducendo in soldoni:
1) Un monitor a 100 dpi va visto da circa 1 m, altrimenti con immagine dettagliate (quindi ruvide/granose) vedo a distanze minori l'"immagine" distorta del campionamento o addirittura i pixel e tendo a giudicare peggio l'immagine che oggettivamente � migliore. Questo � tassativo per le misure di qualit�.
2) un 20 x 30 cm (8 pollici H) in stampa richiede una risoluzione minima di 2000 LW/PH effettivi (12 Mp FX o 16 MP DX/FX) per una resa molto buona.
3) un 30 x 45 cm (12 pollici H) richiede 3000 LW/PH (cio� 24-36 Mp FX)
4) un 40 x 60 cm (16 pollici H) richiede 4000+ LW/PH (cio� film <= 100 ISO con ottiche serie, uno scanner 5400-7200 dpi con autofocus e spesso software di compensazione curvatura film in multi-pass come Helicon Focus.

A presto telefono.gif

Elio

Molte grazie per l'esaustivo contributo !

PS: Incredibile... Basta chiamare il tecnico che si presenta nel giro di pochi minuti !!! Noi nikonisti siamo pi� efficienti dei servizi pubblici ! laugh.gif
Bobtele
QUOTE(pes084k1 @ Dec 11 2012, 04:43 PM) *
Tenendo presente che la resa di una stampa digitale con forte sharpening alle alte frequenze (vedi Focalblade, PK Sharpener....) arriva all'80-85% del massimo, io uso questi standard:
1) Qualit� eccellente: 300 dpi risoluzione effettiva, 360 ppi stampa continuous tone (o 720-1440 inkjet).
2) Qualit� molto buona: 254 dpi risoluzione effettiva, 300 ppi cont.
3) Qualit� buona: 200 dpi effettivi, 254 ppi stampa.


Scusa non ho capito la doppia risoluzione su ciascuna riga a cosa si riferisce. Poi volevo chiederti se possibile una brevissima descrizione 'visiva' del grado di qualit� (eccellente, molto buona, buona).

Invece questa domanda � aperta a tutti smile.gif: una stampa b/n di Cartier-Bresson in una mostra, un altro autore va bene lo stesso purch� dello stesso periodo, a cosa equivale in termini di qualit� di stampa?
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