QUOTE(WalterB61 @ Jun 7 2011, 06:01 PM)

Gi� che siamo a parlare di IT8, qualcuno potrebbe spiegarmi il suo funzionamento?
La calibrazione IT-8 si basa su uno o pi� bersagli (riflettenti, per DSRL, scanner flatbed, stampanti e film matching, e diapositive di uno o pi� tipi per la calibrazione colore del filmscanner) che contengono quadratini di diverso colore e intensit�. La riflettenza media (del bersaglio riflettente) � il famigerato 18%, in modo che un esposimetro ottenga immediatamente la esposizione corretta. La trasparenza max della dia � quella del supporto.
Il bersaglio viene ripreso, dopo essere stato inquadrato con precisione dall'analizzatore incorporato in Vuescan, Silverfast, ecc... Ad ogni bersaglio � associato un file con i valori colorimetrici misurati su ogni quadratino. I valori letti dall'analizzatore vengono confrontati con quelli del file, quadratino per quadratino. Viene quindi calcolata la funzione che trasforma i valori di colore letti in quelli desiderati, noti per ogni quadratino, tenendo conto degli errori del bersaglio. I dati vengono memorizzati in un profilo ICC/ICM. Quando si scatta effettivamente, il profilo trasforma l'immagine ripresa secondo la curva ICC calcolata. E' in questo modo possibile riprodurre accuratamente la scena originale oppure l'originale (dia o documento).
Il filmscanner si calibra sempre con una diapositiva. Io preferisco calcolare diversi profili, dal momento che le dia di marca/tipo diversi riproducono sottoinsiemi diversi di colore (gamut), anche se uno solo � in genere sufficiente.
Dopo aver calibrato lo scanner, si pu� scattare una foto con una pellicola negativa colore al bersaglio riflettente, regolando i colori dell campione su un secondo file ICC. La scansione prima corregger� lo scanner, poi la pellicola negativa applicando i due file ICC in sequenza o calcolando internamente un profilo complessivo.
Se uno vuole calibrare la sua DSRL, scatta il bersaglio riflettente e analizza il raw direttamente.
C'� da dire che le immagini dia calibrate con IT-8 hanno una dinamica dei colori (gamut) terrificante, quindi � bene scansionare usando un profilo colore a gamut amplissimo (ProPhoto, Ektagraphic), elaborare il tutto in PS/PSE in quello spazio e quindi convertire in sRGB o AdobeRGB alla fine, prima di produrre il file TIFF o JPEG per la stampa.
Procedendo in questo modo, anche le foto digitali da buone macchine ci guadagnano. Inoltre, ogni scansione o raw avr� colori corretti e molto simili. Ovviamente, ogni filtro applicato per migliorare la ripresa produrr� nella scansione una dominante: quindi occorrer�, se si � ottimizzata la ripresa per la proiezione ottica (come faccio io), contro-compensare il WB dei file per stampa e archivio.
Vuescan automatizza molto la procedura. I bersagli calibrati si possono avere da Kodak, Fuji, Wolf Faust o Silverfast.
A presto
Elio