P.s. Una domanda: ho sentito che probabilmente in alcune regioni Africane sar� riaperta la caccia a questi splendidi animali in quanto la loro presenza � in soprannumero. Quanto c�� di vero e quanto di losco?
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Rispondo volentieri al Conte, pur rischiando di andare ot, per tre motivi: primo perch� � il Conte a domandare; secondo perch� il problema esiste ed � grave, per cui si correr� il rischio che fra qualche anno gli elefanti li si potr� fotografare solo allo zoo; terzo, perch� penso che qualche informazione in merito possa interessare a molti.
Allora: siamo reduci da un "blocco" della caccia all'elefante decretata dal Cites agli inizi degli anni Ottanta, se non ricordo male, frutto della dura battaglia condotta da ricercatori e ambientalisti del calibro di Iain Douglas Hamilton (sua moglie Oria, che da nubile fa Rocco ed � di origini italiane, � un'eccellente fotografa e un suo libro, "Vanishing Africa" , � un autentico "cult"), Cinthia Moss, Joyce Poole, e tanti altri. In realt� la caccia "legale" non � mai stata bandita del tutto, perch� alcuni paesi che denunciavano un'eccedenza di elefanti rispetto al territorio (come ad esempio lo Zimbabwe) ottennero di poter abbattere animali secondo quote molto rigide, almeno sulla carta. I cacciatori pagavano salatamente il permesso di caccia, il denaro e la carne andavano alle popolazioni locali e a finanziare la conservazione. Sulla carta. Nella realt� il contrabbando dell'avorio ha continuato a prosperare: gli animali venivano cacciati altrove, e le zanne marchiate col timbro dei Paesi autorizzati, con la complicit� di qualche funzionario corrotto.
Una realt� testimoniata anche dalla quarta foto della mia serie: caro Francesco, l'elefante non se lo sono mangiati i bracconieri, ma le iene, gli avvoltoi, gli sciacalli, i marab�. I bracconieri hanno preso solo le zanne. Informazione ulteriore: l'animale � stato ucciso all'interno di un parco nazionale, in un Paese dove la caccia all'elefante � vietata. Il giorno stesso del ritrovamento della carcassa (sembra incredibile, ma la morte dovrebbe risalire al massimo a due giorni prima, gli spazzini della savana sono efficientissimi) abbiamo parlato con Charles Foley, ricercatore e direttore dell'Etp (Elephat Tarangire project), che ci disse d'aver avuto notizia, nel mese precedente, di almeno venti elefanti uccisi nel nel comprensorio tarangire - Manyara - Arusha n.p.
Questo avveniva nemmeno due mesi dopo l'allentamento del bando alla caccia dell'elefante, su pressione dei paesi grandi importatori d'avorio (soprattutto orientali).
La situazione ora � questa: la caccia continua ad essere formalmente proibita nella maggior parte dei paesi africani, ma bande di bracconieri pesantemente armate non esitano a ingaggiare vere e proprie guerre coi rangers per fare il loro "bottino" di zanne, importarle illegalmente dove il commercio � consentito e dove l'avorio viene "legalizzato" con un timbro, quindi immesso sul mercato.
Ulteriore informazione: il contrabbando dell'avorio � fonte di finanziamento di parecchi gruppi armati, fra i quali alcune milizie somale che spesso "sconfinano" nel Nord del Kenya.
Brutta storia.
Diego