QUOTE(Stateless @ Jun 19 2005, 09:26 AM)
Ho scattato alcune foto durante una rappresentazione teatrale utilizzando il mio vecchio flash Metz 32 CT-4 (sono in attesa dell' SB-600) in modalità automatica. La scena era ovviamente illuminata anche da riflettori. Ho riscontrato nelle foto fatte con il tele situazioni di mosso perché, penso di aver capito che il tempo di 1/60 è troppo lento per un 200 mm. Cosa avrei dovuto fare in questo caso? Impostare la D70 in manuale ed impostare un tempo più veloce adeguato alla focale?
Foto allegata:
priorità di diaframma
200 mm
1/60
f 5,6
iso 230
La soluzione è molto semplice:
Non è che 1/60 sia un tempo troppo lento per il 200 o meglio questo è vero ma ma è solo parte della causa del problema da te manifestato.
Più che adeguare la velocita di otturazione alla focale avresti dovuto adeguarla alla luce ambiente.
La scena da te ripresa era già illuminata da luce continua incandescente alla quale si è aggiunta quella del tuo flash.
La luce del flash è istantanea quindi il tempo di posa non ha alcuna influenza sull'effetto del lampo ma ne ha molto sulla luce ambiente che infatti si è mescolata nella tua foto.
Detto questo la soluzione che personalemte avrei adottato sarebbe stata a parità di diaframma quella di impostare un tempo più breve in modo da "tagliare" fuori la luce ambiente sottoesponendola di un paio di stop e lasciare solo quella del flash.
Nella tua foto è visibile anche un'altro problema dato dalla presenza contemporanea di luci con differente temperatura cromatica; la tua macchina era settata per il flash ma la foto presenta dei toni rossicci dovuti proprio alla presenza della luce al tungsteno.
Per evitare questo problema le soluzioni sono solo due o fai come sopra cioè tagli fuori la luce ambiente oppure puoi filtrare con una gelatina arancione di conversione la parabola del flash in modo da renedere la sua temperatura cromatica uguale a quella del tungsteno e quindi imposti il WB della fotocamera su INCANDESCENT.
Tutto questo naturalmente se vuoi lavorare con il flash il che non sempre è una scelta obbligata.
ciao
Lorenzo